mercoledì 1 marzo 2006

Left: gli originali dei "lanci" ANSA di ieri, uno di oggi

ecco i "lanci" ANSA datati 28.2.06 e 27.2.06 sui quali si sono basati molti degli articoli usciti ieri e oggi sulla stampa nazionale, cartacea ed elettronica:

EDITORIA: LEFT; MASSIMO FAGIOLI, APPROVO LINEA EDITORIALE...

NE' SINISTRA DI FERRANDO, NE' SINISTRA DIESSE

(ANSA) - ROMA, 28 feb - "Certo, il progetto editoriale è loro ma si lega alla mia ricerca psicanalitica. E' chiaro": si fa vivo lo psicanalista Massimo Fagioli per chiarire che l'essenza di Left è riassunta nell'editoriale di apertura del primo numero dove si delineava la sinistra a cui si faceva riferimento ("né radicale né alternativa"). Una teoria complessa per un controverso personaggio che subito chiarisce di non stare né con la sinistra di Ferrando, né con la sinistra diessina, "borghese e ormai vicina al Partito Democratico". "Il comunismo - dice - è fallito ed è per questo che occorre riprendere un discorso antico di duecento anni che ha come memento di sintesi lo slogan della rivoluzione francese (Libertà, Eguaglianza, Fraternità) e che affonda le proprie radici nella differenza tra bisogni ed esigenze." Sulle vicende interne al giornale glissa: "Quello che posso dire è che sia Minucci che Chiesa erano informati della mia collaborazione con Left". E inoltre conferma più volte che il giornale riprende con attenzione le sue indagini e le sue teorie che abbracciano circa 25 anni di tempo.
Intanto al giornale è stato deciso lo stato di agitazione: "L'informazione ha regole precise, se saltano è a rischio l'autonomia stessa dei giornali". Il segretario dell'Associazione Stampa Romana, Silvia Garambois, ha espresso la solidarietà del sindacato a tutta la redazione di Left Avvenimenti.(ANSA).

EDITORIA: LEFT; BONACCORSI SI SFOGA, FAGIOLI? UN PRETESTO
NIET SULLO PSICHIATRA MA ANCHE GAP GENERAZIONALE

(ANSA) - ROMA, 28 feb - Sono almeno due le letture diverse per il licenziamento dei direttori di 'Left', Giulietto Chiesa e Adalberto Minucci: da un lato il caso di Massimo Fagioli, lo psichiatra eretico, ex guru di Marco Bellocchio; dall'altro l'imbarazzo di Ivan Gardini a portare avanti un progetto editoriale riconducibile in qualche modo e per vie indirette ad Antonio Di Pietro, protagonista della stagione di Mani Pulite. "Si è vero, c'é stato un niet, una censura immotivata e incomprensibile sugli articoli di uno psichiatra, Massimo Fagioli, ma il problema è più ampio e riguarda l'abisso generazionale fra noi e i questi direttori che hanno contestato anche la lettera di Ivan Gardini al Corsera": Luca Bonaccorsi, direttore editoriale, parla dell'improvviso licenziamento dei due direttori di Left-Avvenimenti, Adalberto Minucci e Giulietto Chiesa. Due visioni opposte per uno scontro totale. Domenica scorsa - rende noto Chiesa, mi è arrivata una lettera dell'editore dove si affermava che "c'é un diritto naturale del direttore editoriale di definire i contenuti generali del giornale". Sull'altro fronte, l'editore imputa ai due direttori di aver posto un veto (con un'altra lettera) sugli scritti di Massimo Fagioli. "Forse pensavano - dice Chiesa - di aver trovato dei prestanome mentre si prendevano il giornale". Fagioli? "Noi non eravamo informati", dice ancora il giornalista. "Falso", replica Bonaccorsi: "Sono loro - asserisce - ad aver contestato con una lettera la collaborazione di Fagioli di cui invece erano perfettamente al corrente". Bonaccorsi parla di un nodo da sciogliere, di un problema più grave e più grande: un'insofferenza per una lettera di Ivan Gardini, figlio di Raul, al Corsera dove spiega come mai si è gettato nella nuova iniziativa editoriale. In quella circostanza auspicava una discontinuità editoriale marcando una differenza sostanziale da chi era vicino ad Antonio Di Pietro. E' psicodramma: da un lato Gardini e Bonaccorsi si difendono dalle accuse lanciate dai due veterani del giornalismo italiano: "Non siamo eterodiretti da Fagioli. Come potremmo esserlo? Lui ha solo una rubrica, le pagine del giornale sono cento! Il piano editoriale prevede spazi di libertà e diverse opinioni a confronto". Per questo, conclude, "sembra tutto un pretesto: in ballo c'é un modo diverso di intendere il pluralismo a sinistra". (ANSA).

EDITORIA: LEFT; GIULIETTI, ROTTURA INSPIEGABILE
EDITORE DICA UN PAROLA CHIARA

(ANSA) - ROMA, 28 feb - Beppe Giulietti, portavoce di Articolo 21, sprona gli editori di Left, Luca Bonaccorsi e Ivan Gardini, a dire una parola chiara sull'improvviso licenziamento del direttore Adalberto Minucci e del condirettore Giulietto Chiesa. Senza voler in alcun modo interferire con le vicende interne della redazione, Giulietti giudica poco credibile che la rottura sia legata alla figura dello psicanalista Massimo Fagioli: "Le risposte e le motivazioni date finora non mi convincono. Credo sia interesse degli editori fare chiarezza e fornire pubbliche spiegazioni anche perché Chiesa e Minucci sono personaggi di primo piano nel campo informativo. Di fronte ad una redazione fatta di redattori straordinari, il caso non si può liquidare in modo burocratico. Serve trasparenza perché fino a questo momento non si è capito molto". (ANSA).

EDITORIA: LEFT, DA FAGIOLI SOLO CONTRIBUTI OCCASIONALI
(V. EDITORIA: LEFT; MASSIMO FAGIOLI, ...)

(ANSA) - ROMA, 28 feb - La direzione di 'Left-Avvenimenti', in un comunicato, precisa che "non esistono legami organici e/o organizzativi con il professor Massimo Fagioli del quale, semplicemente, riceviamo con piacere alcuni contributi". (ANSA).

EDITORIA: LEFT; VAURO ED EMERGENCY, COLLABORAZIONE FINITA ANCHE MARCO TRAVAGLIO LASCIA, RESTA VINCINO

(ANSA) - ROMA, 28 feb - Rapporto chiuso anche per Vauro ed Emergency con il settimanale Left-Avvenimenti dopo la defenestrazione dei direttori Adalberto Minucci e Giulietto Chiesa. Lo annuncia lo stesso Vauro spiegando che non ci sono le condizioni per andare avanti. ''Gia' da questa settimana - spiega - non ci sara' la mia vignetta. La stessa cosa vale per Emergency che in un primo tempo aveva offerto il nuovo appoggio alla nuova iniziativa editoriale''. ''Si tratta - aggiunge sconfortato - di un'altra occasione mancata''. Scompare dall'elenco delle firme autorevoli anche Marco Travaglio, mentre resta Vincino in attesa di capire meglio cosa sia successo: ''Finche' avro' la liberta' di esprimermi e il mio contratto sara' rispettato, rimango. Poi si vedra'...''. (ANSA).

EDITORIA: REDAZIONE LEFT AVVENIMENTI, STATO DI AGITAZIONE

(ANSA) ROMA, 27 feb -La redazione di Left Avvenimenti ''dichiara lo stato di agitazione e esprime una forte preoccupazione per la revoca del direttore Adalberto Minucci e del condirettore Giulietto Chiesa da parte del Cda della Editrice dell' Altritalia''. Lo afferma in una nota l' assemblea della redazione. ''I nostri direttori - prosegue il comunicato - sono stati finora, oltreche' la colonna portante della qualita' giornalistica, i garanti dell' autonomia della testata, del rispetto delle regole contrattuali e dell'applicazione del piano editoriale discusso e approvato a dicembre. La redazione giudica la revoca di questi due direttori una grave perdita, tanto piu' nella fase di avvio della nuova rivista, e tanto piu' che essa avviene a causa del non riconoscimento dei poteri del direttore stabiliti dal contratto nazionale''. ''La redazione - conclude il comunicato - chiede all' Editrice e al nuovo direttore di ribadire il rispetto delle regole e la scelta di fare di Left, esattamente come diceva l' editoriale del primo numero della nuova serie, un settimanale che ha scelto come valore fondamentale 'l'informazione libera e onesta'''. (ANSA).

ed ecco il più recente lancio Ansa sull'argomento, delle 17 di oggi:

ANSA (POL) - 01.03.2006 - 17.00.00

EDITORIA: LEFT; CHIESA, LA MIA VERITÀ SU FAGIOLI /ANSA

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LEFT; CHIESA, LA MIA VERITÀ SU FAGIOLI
VOLEVA COLLEGARE LA RIVISTA A 'LIBERAZIONE', NON ERA NEI PATTI

(ANSA) - ROMA ''Mettere in collegamento Left (senza Avvenimenti) con Liberazione. In tal modo trasformando l' operazione di rilancio di Left-Avvenimenti in una affiliazione a un quotidiano di partito, piu' o meno mascherata'': ecco spiegato da Giulietto Chiesa, ex condirettore di Left, il progetto di Massimo Fagioli, lo psicanalista protagonista di un vero e proprio caso editoriale. Chiesa parla dal sito di Megachip con un 'diario' sulla sua esperienza inedita di 'licenziato eccellente' (testimonianza che sara' pubblicata anche da Micromega nel numero in uscita dopodomani). Giulietto Chiesa racconta il suo licenziamento in tronco da un settimanale che avrebbe dovuto recuperare e ampliare l'esperienza di 'Avvenimenti' grazie a un progetto editoriale discusso per circa tre mesi. Poi la doccia fredda: via Chiesa e l'appoggio di Megachip, Minucci e insieme a loro le firme piu' note, Vauro con Emergency, Dalla Chiesa, Travaglio, l'ultima in ordine di tempo quella storica di Novelli. Al timone un direttore pro tempore, Pino Di Maula gia' alla guida del giornale on line Clorofilla. Sono attese dai giornalisti le decisioni degli editori sulla nomina di un nuovo direttore (Ritanna Armeni o Fabrizio Gatti), mentre nella redazione e' sempre alta la tensione. Si attende una virata capace di ridare sicurezza ma c'e' anche scetticismo su una nomina che segue un licenziamento non indolore. Ore frenetiche anche per cercare di chiudere il numero che dedica la sua copertina alle donne, vista la ricorrenza dell'otto marzo. Ci sara' la rubrica fissa di Fagioli, definito dall'editore un collaboratore occasionale. Un'operazione difficile che dovrebbe rendere conto anche della posizione dell'assemblea dei redattori che si pone ormai molti interrogativi sul futuro stesso del giornale. Sembra che gli editori pensino ad una grande iniziativa mediatica che rilanci la testata ma la strada sembra ormai tutta in salita. Chiesa rievoca le fasi della trattativa, dall'elaborazione delle linee editoriali: ''Siamo partiti. E, appena partiti, ci siamo subito accorti che qualcosa di grave stava succedendo. Intanto l'apparizione sul primo numero della firma, corredata con foto, di un signore a me sconosciuto, tale Massimo Fagioli. Articolo che non avevo visto in precedenza, che non mi era stato annunciato e che, alla prima lettura, risultava incomprensibile: un coacervo di parole pressoche' senza senso comune. Chi aveva deciso? Sua maesta' la proprieta'. Alle nostre rimostranze, si rispose mettendo in pagina, nel secondo numero, non una ma due pagine del signore a me sconosciuto, questa volta corredate con una grande fotografia, nelle quali il signor Fagioli questa volta faceva di meglio: in mezzo a una valanga di frasi di difficilissima decifrazione, faceva capire che la linea editoriale di Left Avvenimenti l'aveva prefigurata lui alcuni mesi prima, ma proponeva ai lettori il suo 'sogno', cioe' di mettere in collegamento Left con Liberazione. Con tutto il rispetto per il mio amico Sansonetti, questo non era nei patti, cioe' nella linea editoriale concordata. E il resto del giornale? Il resto - come si vedra' tra poco - e' stato cancellato dalla enorme ombra del signor Fagioli''. (ANSA).
SN 01-MAR-06 16:57 NNN