sabato 25 marzo 2006

una segnalazione di Sonia Marzetti:

http://213.215.144.81/public_html/articolo_index_23222.html

giovedì 24.3.06
All'interno di una ampia pagina su dagospia.com a proposito della uscita nelle sale del nuovo film di Nanni Moretti Il Caimano sono stati pubblicati i seguenti tre lanci Agi, con le opinioni di Massimo Fagioli, di Valerio Caprara e di Fausto Bertinotti


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5 - FAGIOLI, LO PSICHIATRA DI “LEFT”: BANALE ED EQUIVOCO CONTRO O PRO BELUSCONI?
(Agi) - Un film banale, di una totale piattezza emotiva, senza un minimo di pathos e per di piu' molto equivoco: e' una denuncia contro Berlusconi o un comizio pro Berlusconi? A parlare e' lo psichiatra Massimo Fagioli al quale il nuovo film di Nanni Moretti 'Il Caimano' non e' piaciuto affatto. "Non c'e' nulla da salvare: e' un banale racconto del quotidiano, una coppia in crisi, su cui Moretti tenta di mettere su un po' di dramma ma non gli riesce - aggiunge Fagioli - Non c'e' il pathos che movimenta, che suscita l'emotivita': un po' ridicolo, non fa piangere affatto, anzi".

A Fagioli Moretti non e' mai piaciuto, anzi si', lo defini' geniale in 'La Stanza del figlio' per aver ben rappresentato il vuoto della psicanalisi freudiana: nessuna interpretazione dei sogni, nessuna cura, la totale 'assenza di pensiero'. "Non lo stimo Moretti", aggiunge lo psichiatria per il modo di girare, di far immagini, o meglio di non far immagini: quella di Moretti - per Fagioli - e' pura fotografia. Insomma, nessuna delusione. "Racconta banalmente - osserva Fagioli - la quotidianita' senza pathos, coinvolgimento emotivo: fa, appunto, fotografia". Un brutto film, dunque, e per di piu' equivoco.

"E' una denuncia contro Berlusconi o e' un comizio pro Berlusconi? Che storia e' l'elenco, la propaganda delle opere fatte da Berlusconi? - si chiede Fagioli - E il popolo che si solleva a favore di Berlusconi? E' un linguaggio equivoco per cui ognuno lo interpreta come gli pare". No, non puo' esser cosi'. Linguaggio equivoco e' anche quello di "una certa zona della sinistra, come i girotondini", afferma Fagioli. Gli intellettuali come Flores d'Arcais, 'Pancho' Pardi, Marco Travaglio. "Il Caimano mi ha lasciato molto, molto perplesso", conclude lo psichiatra dell'Analisi Collettiva, di certo non deluso.

6 - CAPRARA, IL PROF DI CINEMA: PIU' BERLUSCONIANO DI BERLUSCONI…
(Agi) - L'incarnazione finale con il Cavaliere e' nobilitante, grandiosa, quasi a dire attenzione solo Io posso tener testa al Cavaliere Nero: insomma un film piu' berlusconiano di Berlusconi. A parlare il critico e docente di Storia e Critica del Cinema all'Universita' 'l'Orientale' di Napoli, Valerio Caprara secondo il quale "Moretti poteva risparmiarsi la storia sentimentale in quanto tutto il gossip romano-centrico ci aveva gia' informato da tempo: lo sapevamo gia'". Non solo, ma "vanno licenziati cacciati gli sceneggiatori - nota - che hanno tentato di amalgamare 6,7,8 film in uno".

Quindi, "Moretti non doveva irridere uno dei piu' grandi registi italiani - aggiunge Caprara - Dino Risi". Per cui "quando si arriva all'impatto su, di, per Berlusconi ormai si e' stanchi, esausti - prosegue Caprara - e provati: qualcosa pero' ho apprezzato. Il giudice freddo e scostante come l'incarnazione finale con Berlusconi: e' nobilitante e grandiosa". Il 'botto' finale dunque. "E' come se Moretti dicesse: al Cavaliere Nero Io e solo Io posso tener testa: piu' berlusconiano di Berlusconi", chiosa Caprara.

A quale genere puo' appartenere questo film? "A nessun genere – risponde Caprara - e' morettiano: dice o filma una cosa poi, da bastian contrario quale e', nel fotogramma seguente lo confuta e lo nega. E' per questo che non puo' ascriversi a nessun genere". Neanche al film d'autore? "No, neanche per idea - avverte Caprara - Fare immagini e' un'arte, un'inventiva anche quando si vuol descrivere la realta', la quotidianita': Moretti non inventa mai nulla, chi inventava era il grande Toto'".

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9 - BERTINOTTI, UNA DISCUSSIONE MANICOMIALE
(AGI) - A Fausto Bertinotti la discussione che ha investito la politica italiana in merito all'ultimo film di Nanni Moretti, sembra assolutamente "manicomiale" e con ironia ribadisce che a prescindere dal giudizio sulla pellicola il suo voto andra' a Rifondazione Comunista. "Questa e' una discussione manicomiale - afferma il leader di Rifondazione - l'unica cosa sicura e' che per discutere un film bisogna vederlo, per esempio bisogna vedere 'la corazzata Potemkin' per dire che e' 'una boiata', io non partecipo alla discussione. Un film ne' danneggia, ne' favorisce - conclude - a questa propensione manicomiale che sembra investire la politica italiana recito semplicemente la formula 'siccome e' un film importante per la cinematografia italiana sicuramente lo andro' a vedere come altri, me ne faro' un giudizio e non cambiero' la decisione di votare Rifondazione Comunista quale che sia il giudizio sul film". (...)»