ultim'ora:
una ampia e interessante intervista con
Fausto Bertinotti
sui temi della politica e dell'identità
è andata in onda su RadioTre Rai
a Il Terzo Anello - "La città degli uomini"
un programma di Sergio Valzania
nel pomeriggio di oggi, sabato 7 ottobre, fra le 19.05 e le 19.55
I curatori del sito della trasmissione - ma non sappiamo quando - la renderanno disponibile a questo indirizzo
due lanci in rete ne hanno subito ripreso alcuni aspetti:
Apcom 07-10-2006 20:19
BERTINOTTI: POLITICA SOTTO SCHIAFFO, RELIGIONE OCCUPA SUO SPAZIO
"Rischio crisi convivenza civile. Riacquistare progetto società"
Roma, 7 ott. (Apcom) - "Di fronte ad una defaillance della politica la religione sta assumendo un ruolo di supplenza" perché, a differenza della politica di oggi, "è in grado di indicare un obiettivo di società". Il presidente della Camera, Fausto Bertinotti, in una lunga conversazione con Sergio Valzania nel corso della trasmissione 'La città degli uomini' su Radio Tre, affronta la questione della crisi della politica, una politica "sotto schiaffo", una politica "divorata dall'economia", una politica incapace di soccorrere al rimpicciolimento della dimensione etica "stretta a tenaglia dalla precarietà e dal terrorismo".
Bertinotti avverte che se "la politica è sotto schiaffo al punto che il suo spazio può essere occupato da altri, per esempio dalla dimensione pubblica della religione, si rischia una crisi acuta non solo della politica ma anche della convivenza civile". Il pericolo, secondo il presidente della Camera, è che il ruolo di 'supplente' venga esercitato dalle "nuove forme di integralismo religioso che respingono un certo mondo e ne propongono un altro". Di fronte a questo rischio occorre che la politica "riacquisti" urgentemente "un progetto di società" e la "capacità di mediazione per operare un cambiamento".
Quella capacità di mediazione "virtuosa" che è mancata negli ultimi 25 anni, secondo Bertinotti. "La mediazione può essere progressiva e regressiva" ma, "siccome negli ultimi 25 anni è stata prevalentemente connotata da segni di peggioramento, è stata accusata come negativa": in realtà "la mediazione può essere molto virtuosa". Secondo il presidente della Camera "è una condizione sociale necessaria". In politica, tuttavia, "una buona mediazione è solo quella che coinvolge il popolo".
Corriere della Sera Ultim'ora 7.10.06
Roma: Bertinotti, "attenzione a predominio ideologia su politica"
ROMA - ''Il vero rischio per la politica oggi è il predominio dell'ideologia su di essa: perchè il passo dall'ideologia al fondamentalismo è davvero brevissimo''. Lo afferma il presidente della Camera Fausto Bertinotti durante la trasmissione 'La citta' degli uomini' su Radio Tre. Tra gli effetti negativi della prevalenza dell'ideologia sulla politica, Fausto Bertinotti fa l'esempio della rivolta d'Ungheria nel 1956. ''Quella repressione - riconosce il presidente della Camera - fu una nefandezza. Fu l'effetto di una politica gonfiatasi con la supponenza di avere una causa superiore da realizzare che schianta coloro per i quali avrebbe in realtà dovuto combattere, colpendo i soggetti portatori della causa nel nome di una presunzione ideologica''. (Agr)
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Fausto Bertinotti
sui temi della politica e dell'identità
è andata in onda su RadioTre Rai
a Il Terzo Anello - "La città degli uomini"
un programma di Sergio Valzania
nel pomeriggio di oggi, sabato 7 ottobre, fra le 19.05 e le 19.55
I curatori del sito della trasmissione - ma non sappiamo quando - la renderanno disponibile a questo indirizzo
due lanci in rete ne hanno subito ripreso alcuni aspetti:
Apcom 07-10-2006 20:19
BERTINOTTI: POLITICA SOTTO SCHIAFFO, RELIGIONE OCCUPA SUO SPAZIO
"Rischio crisi convivenza civile. Riacquistare progetto società"
Roma, 7 ott. (Apcom) - "Di fronte ad una defaillance della politica la religione sta assumendo un ruolo di supplenza" perché, a differenza della politica di oggi, "è in grado di indicare un obiettivo di società". Il presidente della Camera, Fausto Bertinotti, in una lunga conversazione con Sergio Valzania nel corso della trasmissione 'La città degli uomini' su Radio Tre, affronta la questione della crisi della politica, una politica "sotto schiaffo", una politica "divorata dall'economia", una politica incapace di soccorrere al rimpicciolimento della dimensione etica "stretta a tenaglia dalla precarietà e dal terrorismo".
Bertinotti avverte che se "la politica è sotto schiaffo al punto che il suo spazio può essere occupato da altri, per esempio dalla dimensione pubblica della religione, si rischia una crisi acuta non solo della politica ma anche della convivenza civile". Il pericolo, secondo il presidente della Camera, è che il ruolo di 'supplente' venga esercitato dalle "nuove forme di integralismo religioso che respingono un certo mondo e ne propongono un altro". Di fronte a questo rischio occorre che la politica "riacquisti" urgentemente "un progetto di società" e la "capacità di mediazione per operare un cambiamento".
Quella capacità di mediazione "virtuosa" che è mancata negli ultimi 25 anni, secondo Bertinotti. "La mediazione può essere progressiva e regressiva" ma, "siccome negli ultimi 25 anni è stata prevalentemente connotata da segni di peggioramento, è stata accusata come negativa": in realtà "la mediazione può essere molto virtuosa". Secondo il presidente della Camera "è una condizione sociale necessaria". In politica, tuttavia, "una buona mediazione è solo quella che coinvolge il popolo".
Corriere della Sera Ultim'ora 7.10.06
Roma: Bertinotti, "attenzione a predominio ideologia su politica"
ROMA - ''Il vero rischio per la politica oggi è il predominio dell'ideologia su di essa: perchè il passo dall'ideologia al fondamentalismo è davvero brevissimo''. Lo afferma il presidente della Camera Fausto Bertinotti durante la trasmissione 'La citta' degli uomini' su Radio Tre. Tra gli effetti negativi della prevalenza dell'ideologia sulla politica, Fausto Bertinotti fa l'esempio della rivolta d'Ungheria nel 1956. ''Quella repressione - riconosce il presidente della Camera - fu una nefandezza. Fu l'effetto di una politica gonfiatasi con la supponenza di avere una causa superiore da realizzare che schianta coloro per i quali avrebbe in realtà dovuto combattere, colpendo i soggetti portatori della causa nel nome di una presunzione ideologica''. (Agr)
Carta n. 36 - 7/13 ottobre 2006 – LETTERE APERTE p.4
Ecco chi è Massimo Fagioli.
Cari compagni di Carta, vi scrivo in merito all’articolo intitolato «Ma chi è Massimo Fagioli?» [Carta n. 35], per due motivi. Innanzitutto perché sono l’autore innominato dell’intervista che viene citata e nella quale il professor Fagioli si esprimeva a proposito dell’omosessualità (già in Nuova Agenzia Radicale, 22 febbraio 2004). Secondo poi perché anch’io più di otto anni fa mi sono posto la stessa domanda: «Ma chi è Massimo Fagioli?», dopo aver conosciuto una donna straordinaria, che affermava «Fagioli mi ha salvato la vita»!
Allora mi sembrò naturale entrare in libreria e comprare i libri dello psichiatra. Leggerli, frequentare i seminari di Analisi collettiva, parlare direttamente con lui, intervistandolo… Visto che ci sono, confuterò almeno alcune vostre imprecisioni sulla prassi dell’Analisi collettiva, senza cioè entrare nel campo teorico [che necessiterebbe ben altri spazi]: in primis, nessuna sottoscrizione in denaro è richiesta per partecipare ai seminari di Massimo Fagioli; inoltre, non è mai capitato che una persona vi sia andata più di una volta alla settimana; infine, le persone sono centinaia e migliaia, non decine… E vi garantisco, nessuna di queste centinaia e migliaia di persone deve aver gradito i vari appellativi [anch’essi, per giunta, raccogliticci] sfornati nell’articolo: «claque», «cancro», «setta»!
Suvvia, compagni, la prossima volta provate a dire che siamo atei, irrazionali, eterosessuali, radicalmente di sinistra: magari venderete qualche copia in più anche del vostro giornale…
Sinceramente
Paolo Izzo
Paolo Izzo
Caro Izzo, a nostro modesto parere ancorare la propria identità all’essere «eterosessuali» esclude automaticamente chi non lo è, dunque non è un atteggiamento «di sinistra», tanto meno «radicalmente». Ma è solo un’opinione.
Gli appellativi che citi non sono nostri, ma di persone che abbiamo interpellato. Quanto all’articolo in questione, conteneva due inesattezze, è vero: prima di tutto le «analisi collettive» si tengono quattro volte a settimana, come abbiamo scritto, ma ciascuno partecipa ad una sola ogni sette giorni, e la «sottoscrizione» in denaro non è richiesta.
Inoltre, una curiosità: quante copie vende la Nuova Agenzia Radicale?
Affari Italiani Sabato 07.10.2006 10:00
Sinistra Europea/ Il Prc, la Fiom e il Correntone. Ecco il progetto di Bertinotti
qui
Il manifesto della Sinistra europea
Lo Statuto
L'Appello di Berlino
I partiti della Sinistra europea
Aprileonline 7.10.06
Orvieto. Un salto nel buio
qui
il Riformista 7.10.06
FIGURE. SUL COLLOQUIO TRA BERTINOTTI E FRANCHI
L'impegno di Lombardi per una sinistra di governo
DI CLAUDIO SIGNORILE
(nelle edicole e, a pagamento, sul sito de il Riformista)
il manifesto 7.10.06
Eutanasia. L'ultima cura, la legge olandese della scelta
di Franco Voltaggio
qui
• la storia della scoperta della "Grande Grotta del Vento" di Frasassi
qui (una segnalazione di Francesco Troccoli)
• "Il regista di matrimoni" di Marco Bellocchio è adesso disponibile in DVD per la vendita e per il noleggio (da sentieriselvaggi.it e Repubblica.it)