Il Sole 24 Ore 5.12.07
Fausto Bertinotti:
...la presa di posizione del leader Prc smuove anche gli alleati di sinistra che si preparano agli stati generali del 8 e 9 dicembre. Se Fabio Mussi non gradisce, Oliviero Diliberto non disdegna. Il coordinatore nazionale della Sinistra democratica sottolinea che «dare per finito il Governo e morta l'Unione vuol dire offrire un'occasione d'oro ai teorici delle mani libere e ai cultori del bipartitismo». Il segretario Pdci osserva: «l'unità della sinistra è il presupposto per pesare di più e per potersi poi candidare, con maggiore ruolo, in un sistema di alleanze, al governo del paese».
Insomma anche questa volta Fausto Bertinotti arriva prima degli altri e si muove su più fronti, teso da una parte a garantirsi continuità con la propria base, mettendo il partito al riparo da possibili valutazioni critiche e volta dall'altra a rafforzare politicamente Prc. Le sue istante sono ora sul tavolo: «un confronto vero a gennaio» con Prodi, per fissare nell'agenda le vere emergenze a partire da «salari e la precariietà» e le riforme «il proporzionale è una soluzione ragionevole».
Liberazione 5.12.07
Adesso o c'è il colpo d'ala o la sinistra diventerà inutile
di Piero Sansonetti
qui
Rosso di Sera 5.12.07
Bertinotti, si apre una nuova fase
di Francesco Mancuso
qui
Rosso di Sera 5.12.07
L'8 e 9 le pubblicazioni per il matrimonio della sinistra
di Pietro Folena
qui
il Riformista 5.12.07
Col mal di pancia, ma tutti dietro Fausto
qui
il Riformista 5.12.07
Caro Fausto, l'opposizione non è la terra promessa
di Paolo Franchi
qui (segnalazione di Nuccio Russo)
Agi 5.12.07
Governo: Sechi, Bertinotti? Richiamo interessante a Lombardi
(AGI) - Roma, 5 nov. - Quella che prefigura il Presidente della Camera, Fausto Bertinotti, non e' una 'sinistra protestataria e residuale' ma una 'sinistra di programma e governo': lo dimostra il richiamo interessante a Riccardo Lombardi che comporta proprio l'elaborazione autonoma di un programma politico e culturale, le riforme di struttura, concorrenziale con l'altro riformismo del Partito Democratico. A spiegare la nuova 'mossa del cavallo' di Bertinotti, e' lo storico Salvatore Sechi, ordinario di Storia Contemporanea alla Facolta' di Lettere e Filosofia di Bologna, per il quale "adesso dovrebbe seguire nei fatti la costruzione di una sinistra unita e autonoma per sostenere e possibilmente vincere la grande sfida dell'egemonia culturale". Bertinotti cita il 1956, l'anno dell'invasione dell'Ungheria e delle prime crepe della politica del 'Fronte Popolare' tra il Pci di Togliatti e il Psi di Nenni. "Mossa intelligente - afferma lo storico - pero' bisogna ricordare che un anno prima i leader del Pcus, Nikita Krusciov e del Psi, Pietro Nenni si incontrarono in segreto a Mosca, per concordare quale linea i socialisti italiani avrebbero dovuto tenere verso il Pci di Palmiro Togliatti in caso di situazioni di crisi". Cio' emerge, rivela Sechi, da documenti ritrovati nei 'National Archives' di Washington e Londra, da cui vien fuori che Nenni era come Togliatti tenuto al corrente dai vertici del Pcus su quanto accadeva nell'orbita sovietica. (AGI) Pat (Segue)
Agi 5.12.07
Sinistra: Tranfaglia, bene Bertinotti su egemonia culturale
(AGI) - Roma, 5 dic. - Bene Bertinotti sul Governo per non essere riuscito a rispettare il Programma dell'Unione: ha perfettamente ragione perche' in gioco c'e' l'egemonia culturale senza la quale non si puo' puntare ad alcuna vittoria politica. A parlare e' lo storico Nicola Tranfaglia, che sara' relatore agli Stati Generali della 'Cosa Rossa' su diritti e laicita', due temi che "la classe politica di ieri ma anche quella di oggi non e' riuscita ad affrontare". La presa di posizione di Bertinotti alla vigilia degli Stati Generali suona, secondo Tranfaglia, come 'sferzata e 'sollecito' per una "nuova sinistra unita, autonoma e capace di far cultura e progetti politici: Bertinotti rammenta Lombardi? Ci sta bene nel mio Pantheon ideale - aggiunge - composto da Carlo Rosselli e da Antonio Gramsci". Nel futuro di Bertinotti, dunque, non c'e' una sinistra residuale e protestataria? "Mi pare evidente che quando e se si rammenta Lombardi e la stagione del '56, si parla - nota lo storico - di una sinistra che punta a cambiare, a trasformare dal di dentro, cioe' usando e stando al Governo, la societa', il suo assetto e lo fa mediante riforme di strattura che incidono in profondita': ecco, credo che con un Pd che guarda piu' alla 'Cosa Bianca' che alla 'Cosa Rossa' la 'sinistra radicale' deve cambiar pelle". L'analisi di Tranfaglia va oltre. "Oggi c'e' bisogno di autonomia: se ieri era dal Pci, oggi e' dal Pd dal momento che mi pare non voglia allearsi con la sinistra - osserva Tranfaglia - E quei tre messi nel mio Pantheon ideale possono aiutarci a trovare ed elaborare autonomia e progettualita'". Insomma, Tranfaglia appare fiducioso sulla 'Cosa Rossa'. "Io sono fiducioso - conclude - e spero che su un punto che ritengo fondamentale, il rapporto tra politica e cultura, si riesca poi a trovare una saldatura perche', ripeto, senza egemonia culturale non si puo' puntare ad alcuna vittoria politica". (AGI) Pat
Liberazione 5.12.07
Comitato di Bioetica allo sbando
Non esiste nessuna pluralità
di Carlo Flamigni
qui
La Stampa 5.12.07
Se il papa ripassasse Galileo
di Piergiorgio Odifreddi
qui
Repubblica 5.12.07
Un saggio di Ludovico Incisa sul guerrigliero argentino
L'incredibile mito di Che Guevara
di Sandro Viola
qui
Corriere della Sera 5.12.07
La storia del dirigente pci denunciato come spia fascista da alcuni compagni: prima salvato da Gramsci, morì fucilato nel '38
Una bambina contro Stalin
Fiction sul comunista Gino De Marchi Ucciso in Urss, sua figlia «svelò» il delitto
di Valerio Cappelli
qui (nell'immagine "Stalin" di Pablo Picasso)
Spinoza e Leibniz
il manifesto 2.12.07
La monade che mosse guerra all'ottico di Amsterdam
«Il cortigiano e l'eretico. Leibniz, Spinoza e il destino di Dio nel mondo moderno». Una sottile disputa filosofica trasformata da Matthew Stewart in romanzo
di Roberto Ciccarelli
qui (nell'immagine un ritratto di Leibniz)
una immagine dal corteo della manifestazione nazionale del 20 ottobre scorso, pubblicata oggi da Liberazione
(clicca sull'immagine per ingrandirla - segnalazione di Paolo Izzo)
«SEGNALAZIONI» è il titolo della testata indipendente di Fulvio Iannaco che - registrata già nel 2001 - ha ormai compiuto il diciottesimo anno della propria continua ricerca e resistenza.
Dal 2007 - poi - alla sua caratteristica originaria di libera espressione del proprio ideatore, «Segnalazioni» ha unito la propria adesione alla «Associazione Amore e Psiche» - della quale fu fra i primissimi fondatori - nella prospettiva storica della realizzazione della «Fondazione Massimo Fagioli»