giovedì 13 dicembre 2007

GUARDA QUESTO VIDEO:

Tg4
(segnalazione di Adele Savino, elaborazione di Roberto Martina)

Assemblea della Sinistra e l'Arcobaleno - Alcuni servizi dei TG:
LUNEDI 10 DICEMBRE
Sky Tg24
Domenica 9 novembre
Tg1 sera - La7 - Tg1 - Tg2 - RTSI
Sabato 8 novembre
Tg5 - Tg3 - La7 - Tg1
(realizzazione di Roberto Martina - romalibera.it)

Altre registrazioni dai TG sono disponibili qui qui e qui
(realizzazione di Pieritalo Pompili)

l'Unità 13.12.07
Venerdì 14 dicembre scioperano i giornalisti e le giornaliste dell'Unità

Ad una settimana dalla probabile definizione dell'accordo che porterà l'editore di Libero ad assumere il controllo del giornale fondato da Antonio Gramsci, i giornalisti e le giornaliste de l'Unità si asterranno dal lavoro venerdì 14 dicembre, rinunciando ad una giornata di salario, per ribadire con il massimo della forza, a tutti i soggetti coinvolti, che si deve percorrere ogni canale ed utilizzare tutto il tempo necessario perché la Tosinvest della famiglia Angelucci non diventi la padrona unica e assoluta de l'Unità.
Ribadiscono che è necessario che si facciano tutti i possibili sforzi per favorire l'ingresso nel capitale azionario del giornale di ulteriori soggetti che in queste ultime settimane hanno manifestato interessamento, come sottolineato dalla presidente della Nie, Marialina Marcucci, nell'incontro avuto mercoledì con il Cdr.
Qualsivoglia sia di qui a breve la composizione del nuovo assetto proprietario, i giornalisti e le giornaliste de l'Unità con questo sciopero, votato a maggioranza dall'assemblea, intendono ribadire la necessità di tutelare l’identità del giornale, di garantirne lo sviluppo, i livelli occupazionali e salariali, la dignità professionale e la tutela di chi vi lavora.
L'Assemblea dei redattori prende altresì atto della disponibilità assunta dalla presidente Marcucci di farsi carico della richiesta dei giornalisti de l'Unità di istituire un comitato di garanti di altissimo profilo e di acquisire una carta dei valori e dei diritti a difesa della storia, dell'autonomia, della collocazione e della tradizione del giornale fondato da Antonio Gramsci.
Dopo l'offensivo scambio epistolare tra il vicedirettore ed il direttore di Libero che ha avuto per oggetto l'Unità, pubblicato mercoledì sulla prima pagina del quotidiano milanese, questa redazione si rivolgerà all'Ordine dei giornalisti e ai propri legali per tutelare la dignità e prestigio della testata e di chi vi lavora.
La decisione di non indire per giovedì, ma per venerdì lo sciopero delle giornaliste e dei giornalisti de L’Unità è stata assunta in segno di rispetto e vicinanza verso i familiari degli operai di Torino, periti nel rogo delle acciaierie della ThyssenKrupp, i cui funerali si svolgono giovedì.
L'assemblea dei redattori de l'Unità


l’Unità 13.12.07
Gramsci, il distacco dal mito dell’Urss
di Silvio Pons
qui

l’Unità 13.12.07
Montale. Il «Diario postumo» è una trovata d’autore

di Alberto Casadei
qui

Repubblica 13.12.07
L'orco È in casa
di Attilio Bolzoni
qui

Corriere della Sera 13.12.07
Il caso Il quotidiano comunista: sì a Cusani, ma niente profitto
E «il manifesto» si fa azienda «Usciamo dall'adolescenza»
di Angela Frenda
qui

Corriere della Sera 13.12.07
Le critiche al «Dizionario» dell'Utet
Fede, relativismo e diritti umani
di Marco Ventura
qui

Il Sole 24 Ore 12.12.07
La doppia anima della sinistra radicale
di Piero Ignazi
qui

il manifesto 12.12.07
Ehi!
di Rossana Rossanda
qui

Il Manifesto 12.12.07
Bellocchio, oltre il realismo
di Michele Fumagallo
Il premio dedicato a Camillo Marino, critico cinematografico avellinese, riprende il vecchio nome del festival neorealista da lui inventato alla fine degli anni 50, «Lacero d'oro», e va quest'anno a Marco Bellocchio, venuto a concludere anche una retrospettiva di 8 film a lui dedicata.
Molto vivace, 68 anni ben portati, Bellocchio ha discusso del suo cinema e dei suoi cambiamenti: «La politica è schiacciata dalla legge della sopravvivenza, ma non esiste solo quello, c'è la questione decisiva della bellezza. Rimango un uomo di sinistra ma penso soprattutto a una sinistra che affronti più intimamente il problema della realtà umana». Il punto sul nostro cinema è alquanto critico. «Uno dei limiti del cinema italiano è che praticamente è tutto lì quello che si vede. Si fa una drammaturgia tutta visibile. Il discorso dell'andare oltre il realismo, oltre il già detto: questo è il vero punto per me». Nella critica alla chiesa ritorna il Bellocchio che ha fatto discutere: «Il mio discorso non è anticlericale. Sono un laico e mi ribello a questo cattolicesimo, oggi particolarmente conservatore, che condiziona la vita sociale e politica italiana. Un film come L'ora di religione oggi troverebbe più difficoltà». Ci si sofferma sul nuovo film, Vincere, le cui riprese inizieranno a marzo e di cui ancora si ignorano gli interpreti. È la storia di Ida Dalser e del suo amore per il giovane Mussolini da cui nacque un figlio, Benito Albino. La ribellione di una donna fatta rinchiudere in manicomio dall'ex compagno nel frattempo diventato Duce che cerca di nascondere quella storia rinnegando il bambino. «Mi sono appassionato a questo progetto dopo aver letto alcuni articoli e visto un documentario di due registi su Rai Tre. Sono rimasto attratto anche da quel qualcosa di misterioso e irrazionale che c'è in questa vicenda di una donna che si innamorò del Mussolini, allora socialista e direttore dell'Avanti!, che vendette tutto quello che aveva per questa passione. È interessante per me il passaggio dal Mussolini anarchico e anticlericale a uomo d'ordine, che firma il concordato col Vaticano e quindi fa di tutto per nascondere quella storia. D'altro canto la Dalser, donna davvero indomabile, continuò a ribellarsi cercando una giustizia purtroppo impossibile, ma non degenerando mai nonostante gli anni del manicomio, anzi riuscendo lucidamente a capire che aveva sbagliato a darsi completamente a quell'uomo. Il parallelismo delle due storie mi intriga molto».











Poste Italiane ha emesso questo francobollo in occasione del 250° anniversario di Canova
(qui e qui, segnalazione di Luca Bocchini)









un'intervista a Marco Bellocchio:

"Disegnare il tempo"
sta in "Il laboratorio di immagine e scrittura creativa. Prassi e teoria. Una ricerca sul pensiero rappresentativo" a cura di Mery Tortolini e Annio Gioacchino Stasi, Ibiskos Editrice Risolo, Roma 2007 (qui e su spazi). Il volume è disponibile presso la Libreria Amore e Psiche di Roma.









Sistemi emotivi, artisti contemporanei tra emozione e ragione, Franziska Nori e Martin Steinhoff, Silvana Editoriale 2007, pp.224, e.30. Catalogo della mostra in corso a Palazzo Strozzi di Firenze fino al 3 febbraio 2008
qui
vedi sul numero di left attualmente nelle edicole l'articolo di Simona Maggiorelli "Arte a zero emozioni".









Carla Pasquinelli, Infibulazione, Meltemi Editore 2007, pp.249, e.19
qui
vedi sul numero di left attualmente nelle edicole l'articolo di Rossana Cecchi "Carla Pasquinelli. Il corpo violato".




Nero ruggine. Roma. Fino al 10 dicembre alla galleria Style&Art di via Sant'Anna c'è la personale di Nadia Medda Nero ruggine Polvere d'oro con circa trenta opere in tecnica mista. (da left attualmente nelle edicole, vedi anche su spazi)



Pittoscultura. Roma. Il 9 dicembre all'Eliseo Café si è inaugurata, con un concerto di Stefania Tallini e Gabriele Mirabassi, la personale di Barbara Sbrocca. È stato presentato inoltre il film Suono, segno, attesa, materia di Massimo D'orzi, sul lavoro del'artista. Domenica 16 alle 21: concerto di Marilena Paradisi e Arturo Tallini. (vedi left attualmente nelle edicole, vedi anche su spazi)