Fausto Bertinotti ci invia gli auguri
Il Presidente della Camera, Fausto Bertinotti, ha inviato alla redazione di Rosso di Sera, alle lettrici e ai lettori del nostro giornale un messaggio di auguri, per il nuovo anno, che di seguito riportiamo. Gli siamo grati per l’attenzione che ci ha mostrato e per quanto ha scritto. Non un messaggio formale ma, nella sintesi di un augurio, ricco di contenuti che richiamano la drammaticità degli eventi di questi ultimi giorni, i grandi problemi che nel nostro paese abbiamo di fronte che si riassumono in due parole: libertà, diritti. Diamo di seguito il messaggio inviato da Fausto Bertinotti facendo a lui, alla carissima Lella, a tutti i suoi familiari gli auguri per un anno che, per l’alta carica che ricopre, lo impegnerà a fondo.
«I più sinceri auguri di buon 2008 alle lettrici e ai lettori di Rosso di Sera. Si chiude un anno con ancora una violenza distruttrice di vite e di umanità. Ancora una testimonianza politica stroncata dalla violenza . Occorre andare più avanti e più a fondo nella scelta della non violenza: deve essere la nostra risposta all'intollerabile uccisione Benazir Bhutto. Auguri che estendo a tutta la redazione e a quanti ogni giorno si adoperano a tutela della libertà d’informazione e del pluralismo in TV, alla radio, sulla carta stampata e su ogni strumento di comunicazione. Tanto più in questo momento che vede i giornalisti impegnati in una difficile ed aspra vertenza per il rinnovo del contratto. Il mancato rinnovo del contratto nazionale dei giornalisti è una faccia del prisma dei problemi che oggi attraversa il mondo del lavoro in generale. Una della concause che fa del lavoro elemento marginalizzato è la mancanza di controlli dei lavoratori: oggi il 60-65% della popolazione di lavoratori è senza contratto, una cosa che riguarda sia il lavoro povero che quello prezioso.
Sperando che anche con l’impegno delle istituzioni il lavoro torni ad essere elemento centrale del dibattito politico e culturale, auguro a voi tutti tanta fortuna ed un 2008 ricco di soddisfazioni».
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