lunedì 4 agosto 2008

l’Unità di oggi: la striscia rossa
«Da un anno in Italia c’è una situazione senza precedenti nella storia dell’Europa dopo la fine della II guerra mondiale. Le autorità si sono unite all’ondata d’odio alimentata da tanti media. Per la prima volta da allora, uno Stato si è attivamente impegnato in una politica di repressione nei confronti di una comunità nazionale»
Roman Kwiatkowski, capo della comunità rom polacca durante la cerimonia ad Auschwitz per ricordare l'eccidio del 2 agosto 1944, quando nel campo vennero uccisi dai due ai tremila rom, Corriere della Sera 3 agosto




l’Unità 4.8.08

Quelle ombre dal passato. An e gli stragisti
di Gigi Marcucci
qui
l’Unità 4.8.08
La destra difende gli stragisti di Bologna
Cicchitto rilancia gli attacchi di Fini: «C’è stato un teorema». Cofferati e il Pd: grave revisionismo
di a.c.
qui

l’Unità 4.8.08
Quello «scambio indecente» tra Alleanza nazionale e Forza Italia
qui

l’Unità 4.8.08
«Il Giornale» di Berlusconi ricorda la strage intervistando Fioravanti
qui

l’Unità 4.8.08
Alleati contro la verità
di Gianfranco Pasquino
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Repubblica 4.8.08
Bologna, le ombre e le intenzioni
di Giuseppe D’Avanzo
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Repubblica 4.8.08
Strage, scontro sulle "zone d'ombra"
Pdl: da Fini dubbi legittimi. Pd: no, si è comportato da uomo di parte
di Francesco Bei
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Repubblica 4.8.08
Il sindaco di Roma: "Fini ha ragione, da Cofferati risposte dogmatiche"
Alemanno: "No a verità di comodo la pista palestinese va seguita è più credibile di quella nera"
di Giovanna Vitale
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«Il filosofo Giacché spiega come funziona e a cosa serve l’odierna fabbrica del falso: in primo luogo a "tenerci buoni"»
l’Unità 4.8.08
La politica s’inchina a sua maestà la menzogna
di Michele Prospero
qui nell'immagine "La menzogna" di Salvator Rosa (1890 ca, Galleria Palatina, Firenze)







«Rifondazione comunista è implosa»

Repubblica 4.8.08

La generazione perdente che va a destra
di Ilvo Diamanti
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Aprile on line 3.8.08
Bertinotti "riciclato"
Un corso universitario e una fondazione, sono i prossimi impegni nell'agenda dell'ex leader dell'Arcobaleno
di Renzo Butazzi
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Aprile on line 31.7.08
Rifondazione senza meta
di Remo Rosati
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ateismo e Heidegger

il manifesto 3.8.08

Alexandre Kojève
L'esperienza vissuta della libertà nell'assenza di Dio
di Roberto Ciccarelli
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l’Unità 4.8.08

A San Gemini «Il campus delle arti» con fisici e musicisti
Se la musica sposa la scienza
di l.d.f.
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Le Monde diplomatique, ed it. Aprile 08
La schiavitù e l'universalismo europeo
di Alain Gresh
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Il Giornale 4.8.08
Quel povero cristo di Friedrich Nietzsche
di Luca Doninelli
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il Giornale 4.8.08
L’intramontabile «Tramonto dell’Occidente»
di Maurizio Cabona
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Agi 30.7.08
Editoria: Left, i nemici del giornalismo? I giornalisti
(AGI) - Roma, 3 ago. - I nemici del giornalismo? Sono gli stessi giornalisti: siamo noi, noi giornalisti la causa del nostro male ed e' da qui che dobbiamo ripartire, smettendola di attribuire a terzi la deriva culturale della categoria. E' quanto scrive in un editoriale che fa da apripista ad una inchiesta sul giornalismo ed il modo oggi di far giornalismo, il direttore del settimanale 'Left' Pino Di Maula che non crede al detto di Gore Vidal "se controlli i media e' fatta: e' questo un atteggiamento mentale comodo quasi religioso e persino banale". Il settimanale rivitalizzato dall'attuale direzione, dopo un lungo periodo di 'appannamento' con la precedente, interviene sul modo di fare giornalismo nella settimana piu' delicata e critica per i quotidiani di partito, i giornali cooperativi e del mondo non profit: martedi', infatti, alla Camera e' previsto il voto di fiducia sulla manovra economica contenente provvedimenti sui contributi pubblici all'editoria che l'Associazione generale delle cooperative italiane (Agci) ha contestato per il loro dimezzamento: 414 a 200 milioni annui entro il 2011. "E' disinnescando principi, funzioni cardine del giornalismo che si completa l'opera avviata dal governo - afferma Di Maula - con i tagli all'editoria: si e' persa l'abitudine di scrivere per dare aria al cervello. Aria, aggiungo io, non fumo. Non aria inquinata e irrespirabile che corrode, corrompe comportamenti ed idee. Per questo e' importante partire dal rifiuto delle nostre perversioni professionali se si vuole rivoluzionare il pensiero egemone del mercato". Insomma, basta con "slogan, strepittii e strilletti", bisogna "ricominciare dalla conoscenza, mediante la ricerca e la formazione vera per restituire una identita' ad un mestiere orfano di idee e per trasformarlo in un valore della societa' che reclama un'informazione sana: solo cosi' - conclude il direttore di Left - si puo' superare il guado di un sistema al limite della sostenibilita', senza piu' partecipazione politica e con i meccanismi di rappresentanza democratica completamente saltati". (AGI) Pat