ancora oggi sull'Unità
l’Unità 31.8.12
François Hollande: «Sinistra vuol dire uguaglianza»
Pubblichiamo stralci di un’intervista a François Hollande tratta dal libro «Le ragioni della sinistra» (Castelvecchi) in libreria dalla prossima settimana
qui
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La Stampa 31.8.12
A Pd nudi nel parco
di Massimo Gramellini
Appena
le agenzie di stampa hanno battuto la notizia che un consigliere
del Comune di Roma aveva paragonato la sua città a Gomorra, ho pensato
che nella capitale fosse stato scoperto un traffico di camorristi.
Quando poi si è capito che il consigliere alludeva alla Gomorra
biblica, mi sono sfilate nella mente le immagini che avrebbero potuto
abbondantemente giustificare il parallelismo: la sporcizia irredimibile
delle strade, la prostituzione minorile che ha invaso le più importanti
vie consolari, la corruzione nei palazzi del potere. Immaginate quindi
la sorpresa nell’apprendere che per la sua intemerata apocalittica il
politico romano aveva tratto spunto dall’atto d’amore di una coppietta.
Un atto esagerato, d’accordo, qual è il denudarsi completamente alle
sei di sera in un parco affollato come Villa Pamphili, per poi
avvinghiarsi ai bordi di una fontana anziché scomparire in uno dei
tanti cespugli che rendono quel luogo uno dei più straordinari motel a
cielo aperto di Roma. Un comportamento abbastanza sconveniente da
suscitare l’imbarazzo dei passanti e l’intervento della polizia, ma non
tale da giustificare un gemellaggio con la città simbolo di perdizione.
Le sorprese non erano ancora finite. L’autore del paragone, Antonio
Stampete, non è iscritto alla confraternita dei verginoni scalzi, ma al
Pd. Che in teoria, molto in teoria, sarebbe quel partito che si rivolge
soprattutto ai laici o comunque a persone a cui l’amore piace farlo e
lasciarlo fare senza tabù, magari soltanto con un pizzico di privacy in
più rispetto ai frequentatori di parchi cittadini e di ville di
presidenti del Consiglio in carica.
ilVenerdì di Repubblica 31.8.12, pp 46-47
Non c'è più religione
Secondo una ricerca Gallup gli atei sono ovunque in aumento
I Paesi più devoti sono quelli più poveri e scossi dalle guerre
(non disponibile sul web) segnalazione di Noemi Ghetti
Repubblica 31.8.12Oggi.com 31.8.12L’indagine della Gallup sulla religiosità nel mondodi Veronica TussiI dati di un’indagine della Gallup hanno dimostrato che l’ateismo è in crescita nel mondo, ma non in Italia. Stando all’etimologia del termine ateo (ateo = a – theos = privo di Dio), considerando, cioè, le persone prive di Dio e le persone non prive di Dio, il risultato di un’indagine (ben difficile!) sarebbe stato con molta probabilità ben diverso. Esistono, infatti, credenti e non credenti giusti che sono, appunto perché tali, vicino a Dio, e credenti e non credenti ingiusti, appunto perché tali, separati da Dio. La distinzione importante, insomma, non è tanto tra credenti e non credenti, ma tra giusti e ingiusti, a prescindere dal fatto se credano o non credano in Dio. Non credere in Dio, infatti, non costituisce una colpa in sé. Ci mancherebbe altro! Così, resta da appurare se davvero il numero delle persone ingiuste e quindi prive di Dio, in Italia, non sia in crescita. Speriamo che non lo sia.
Denver, Holmes chiamò il suo psichiatra
nove minuti prima dell'inizio della strage
L'autore della carneficina durante la prima di Batman ad Aurora, in Colorado, aveva composto il numero di assistenza 24 ore su 24. Ma non riuscì a parlare con la dottoressa Fenton
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Repubblica 31.8.12
La procreazione davvero responsabile
di Chiara Saraceno
Repubblica 31.8.12
Il Comune di Mosca ha privatizzato lo storico albergo vendendolo all’asta per 221 milioni di euro
Fu il quartier generale dei bolscevichi e ospitò centinaia di personalità da Mao a Sharon Stone
Metropol. L’ultima rivoluzione nell’hotel di Lenin
di Nicola Lombardozzi
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Anticipiamo una parte del testo che Zagrebelsky leggerà oggi a Sarzana al Festival della Mente
Il welfare pensiero
Perché le idee sono un bene comune
di Gustavo Zagrebelsky
Repubblica 31.8.12
Il dossier su Ray Bradbury “amico di comunisti”
Si tratta di 40 pagine. Fu sorvegliato dal ’50 al ’59
di Giulio Azzolini