CITATI IN PRECEDENZA:
K. Deschner
Storia criminale del Cristianesimo, a cura di Carlo Modesti Pauer
Edizioni Ariele (in otto tomi) QUI RIPUBBLICHIAMO QUI DI SEGUITO UN POST CHE PUBBLICAMMO NEL MARZO 2011 (disponibile qui)
I
PIÙ ANTICHI MANOSCRITTI STORICI DELLA COSIDDETTA “BIBBIA” SONO QUELLI
DETTI "DEI LXX", IN LINGUA GRECA, NON PIÙ ANTICHI DEL II* E DEL I°
SECOLO A.C. CIOÈ QUANDO A ROMA, PER FARSI UN'IDEA UN PO' PRECISA, ERA
ATTIVO LO STORICO POLIBIO... PER FARE UN CONFRONTO BASTI PENSARE CHE
"L'EPOPEA DI GILGAMESH", SCRITTA IN CARATTERI CUNEIFORMI BABILONESI,
RISALE A 4.500 ANNI FA... CIOÉ A UN TEMPO FRA I 24 E I 25 SECOLI PRIMA
DI CRISTO...! LA VERSIONE LATINA DELLA "BIBBIA" (CIOÉ LA "VULGATA" DI
SAN GIROLAMO) È DEL IV° SECOLO DOPO CRISTO, L'EPOCA DELL'IMPERATORE
TEODOSIO. E DELL'EDITTO DI TESSALONICA... IL "TESTO MASORETICO", POI,
CIOÉ IL PIÙ ANTICO IN USO FRA GLI EBREI ANCORA OGGI, VENNE COMPOSTO -
CON RIFERIMENTO ALLA VERSIONE IN GRECO DEI LXX - ADDIRITTURA FRA IL I E
IL X SECOLO, DOPO CRISTO...
I
PIÙ ANTICHI MANOSCRITTI DEL PIÙ ANTICO FRA I COSIDDETTI “VANGELI”
(CIOÉ ALCUNI FRAMMENTI DI "MARCO"), PURE IN LINGUA GRECA (ED È FORSE
INUTILE DIRE CHE IN PALESTINA NEL PRIMO SECOLO NON SI PARLAVA IL
GRECO!), RISALGONO AL 65 - 80 D.C. A UN TEMPO CIOÈ NEL QUALE NESSUNO
DEGLI EVENTUALI TESTIMONI DEGLI EVENTI IN ESSI NARRATI POTEVA PIÙ
ESSERE VIVENTE...
UNA CRONOLOGIA QUI, SI CONSIGLIA ANCHE LA VISIONE DI ZEITGEIST QUI, LEGGI ANCHE LA SCHEDA CHE SEGUE E VISITA LE PAGINE LÌ INDICATE:
Il Sole 24 Ore 9.3.11
Scheda / I siti critici o revisionisti sull'esistenza storica di Gesù di Nazaret
qui
I FRATELLI DI GESÙ: LE FONTI.
Un esame limitato ai passi che seguono del Nuovo Testamento conduce a poter affermare che i nomi dei quattro fratelli (almeno quattro sono infatti quelli certamente testimoniati nei documenti) di Gesù sono Giacomo, Ioses (variante ellenista di Giuseppe), Giuda e Simone.E, EVENTUALMENTE VOLENDO DARE PER PER VERIFICATO IL MITO DELL'ESISTENZA STORICA DI GESÙ, SIAMO POI SICURI CHE NELLA STESSA NARRAZIONE RELIGIOSA MARIA DI NAZARETH, LA MADRE DI GESÙ FOSSE PROPRIO PROPRIO DAVVERO UNA DONNA VERGINE O ALMENO "FEDELE" AL CONIUGE?!?! Lo stesso così detto Nuovo Testamento cita più volte i fratelli di Gesù. Secondo Marco la madre e i fratelli di Gesù furono inizialmente scettici nel ministero di Gesù ma poi divennero parte del movimento Cristiano. Giacomo, il "fratello del Signore" presiedette la chiesa di Gerusalemme dopo che gli apostoli si dispersero. I parenti di Gesù probabilmente esercitarono qualche forma di leadership tra le vicine comunità cristiane fino a che i Giudei furono espulsi dalla regione con la fondazione di Aelia Capitolina. I passi del Nuovo Testamento in cui si parla esplicitamente di αδελφόι (fratelli) di Gesù sono: 1 - un episodio narrato sinotticamente da Marco, Matteo, Luca: «Giunsero sua madre e i suoi fratelli e, stando fuori, lo mandarono a chiamare. Tutto attorno era seduta la folla e gli dissero: «Ecco tua madre, i tuoi fratelli e le tue sorelle sono fuori e ti cercano». Ma egli rispose loro: «Chi è mia madre e chi sono i miei fratelli?». Girando lo sguardo su quelli che gli stavano seduti attorno, disse: «Ecco mia madre e i miei fratelli! Chi compie la volontà di Dio, costui è mio fratello, sorella e madre» (Marco 3,31-34; Mt12,46-50; Lc8,19-21) 2 - un altro episodio narrato sinotticamente da Marco e Matteo e in cui sono anche riferiti nomi dei fratelli (nel passo parallelo di Luca 4,22 Gesù è definito semplicemente "figlio di Giuseppe", senza altre indicazioni di parentela): «Non è costui il falegname, il figlio di Maria, il fratello di Giacomo, di Ioses, di Giuda e di Simone? E le sue sorelle non stanno qui da noi?». E si scandalizzavano di lui. Ma Gesù disse loro: «Un profeta non è disprezzato che nella sua patria, tra i suoi parenti e in casa sua» (Marco 6,3-4; Mt13,55-56) 3 - un accenno e un episodio contenuti in Giovanni: «Dopo questo fatto, discese a Cafarnao insieme con sua madre, i fratelli e i suoi discepoli e si fermarono colà solo pochi giorni» (Giovanni 2,12) «I suoi fratelli gli dissero: «Parti di qui e va' nella Giudea perché anche i tuoi discepoli vedano le opere che tu fai. Nessuno infatti agisce di nascosto, se vuole venire riconosciuto pubblicamente. Se fai tali cose, manifèstati al mondo!». Neppure i suoi fratelli infatti credevano in lui. Gesù allora disse loro: «Il mio tempo non è ancora venuto, il vostro invece è sempre pronto. Il mondo non può odiare voi, ma odia me, perché di lui io attesto che le sue opere sono cattive. Andate voi a questa festa; io non ci vado, perché il mio tempo non è ancora compiuto». Dette loro queste cose, restò nella Galilea. Ma andati i suoi fratelli alla festa, allora vi andò anche lui; non apertamente però: di nascosto» (Giovanni 7,3-10) 4 - un altro accenno contenuto in Giovanni 20,17-18: «Gesù le disse: «Non trattenermi, perché non sono ancora salito al Padre; ma va' dai miei fratelli, e di' loro: "Io salgo al Padre mio e Padre vostro, al Dio mio e Dio vostro"». Maria Maddalena andò ad annunciare ai discepoli che aveva visto il Signore, e che egli le aveva detto queste cose» (Giovanni 20,17-18) 5 - accenni sparsi contenuti in Atti, Colossesi, Galati: «Tutti questi erano assidui e concordi nella preghiera, insieme con alcune donne e con Maria, la madre di Gesù e con i fratelli di lui» (Atti 1,14) «Non abbiamo il diritto di portare con noi una donna credente, come fanno anche gli altri apostoli e i fratelli del Signore e Cefa?» (1 Corinzi 9,5) «degli apostoli non vidi nessun altro, se non Giacomo, il fratello del Signore» (Galati 1,19) Per altre fonti - di pari attendibilità storica - che confermano e ampliano queste affermazioni (Giuseppe Flavio, Sesto Giulio Africano, Egesippo) e per il dibattito sul tema nell’esegesi moderna, cfr qui (elaborazione da Wikipedia) |
«SEGNALAZIONI» è il titolo della testata indipendente di Fulvio Iannaco che - registrata già nel 2001 - ha ormai compiuto il diciottesimo anno della propria continua ricerca e resistenza.
Dal 2007 - poi - alla sua caratteristica originaria di libera espressione del proprio ideatore, «Segnalazioni» ha unito la propria adesione alla «Associazione Amore e Psiche» - della quale fu fra i primissimi fondatori - nella prospettiva storica della realizzazione della «Fondazione Massimo Fagioli»