OGGI A ROMA:
ULTIM'ORA:
Gianni Cuperlo, il presidente del Partito Democratico, lascia con una lettera aperta a Matteo "Benito" Renzi:
«Allarmato dalla tua concenzione di partito», qui
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La risposta di Renzi a Cuperlo, qui
Fassina: «Le dimissioni di Cuperlo devono allarmare, ma niente scissione», un video qui
Un articolo di Carlo Bertini (La Stampa) su questo scontro, qui
Repubblica 21.1.14
Nel mondo ci sono 85 uomini d’oro in tasca la ricchezza di metà popolazione
Hanno il reddito di 3,5 miliardi di abitanti
su spogli
il Fatto 21.1.14
Gli 85 super-ricchi valgono quanto 3,5 miliardi di poveri
Al Forum di Davos la Ong Oxfam censisce: possiedono metà del mondo
di Alessio Schiesari
su spogli
Repubblica 21.1.14
L’economista De Grauwe è scettico: c’è un timore reverenziale ad agire contro di loro
“Ci vuole una conferenza targata Ocse per studiare la tassazione dei miliardari”
su spogli
Corriere 21.1.14
«Famiglia Cristiana»: via alla Terza Repubblica
Per Famiglia Cristiana , il faccia a faccia tra Matteo Renzi e Silvio Berlusconi è, in qualche modo, epocale. Perché configura vere e proprie «prove tecniche di Terza Repubblica». Secondo il settimanale dei Paolini, la legge elettorale proposta dal segretario pd, il cosiddetto «Italicum», dovrebbe «cementare il bipolarismo». Detto questo, «il governo è più che mai in bilico». Dalla stampa cattolica, lo sguardo più favorevole è quello arrivato da padre Giacomo Costa, il direttore di Aggiornamenti Sociali , il mensile dei gesuiti.
Il sacerdote, pur non entrando nel merito delle questioni tecniche legate alla proposta, da Radio Vaticana osserva che «è sicuramente una chiave per tornare a fare politica. È uno dei criteri, un punto di riferimento che si è dato: ovvero superare una situazione a larghe intese, tornare politicamente a una situazione più vivace che rispetti l’agone politico e i confronti per lo meno tra i grossi partiti».
Promosso dall’esponente gesuita anche il faccia a faccia tra il segretario pd e Berlusconi: «È uno degli altri obiettivi di questa manovra, ovvero: uscire da un’impasse in cui non si decide niente. È una mossa che cerca di interpretare la situazione e prendere una posizione». Il meno favorevole è il presidente delle Acli Gianni Bottalico: «L’accordo fra Renzi e Berlusconi sulla legge elettorale appare come un duplice tentativo di conservazione della vecchia politica».
Corriere 21.1.14
Così ha svuotato la superiorità morale
Lo strappo della gratitudine
di Pierluigi Battista
Matteo Renzi esprime la propria «gratitudine» a Berlusconi per aver accettato l’invito nella sede pd. Avevano detto, quelli della minoranza, che se ne «vergognavano». Lui, baldanzosamente, contrappone sentimento a sentimento: gratitudine contro vergognaSpezza il monopolio dei sentimenti. Non dice: per realismo politico sono costretto a parlare con il Nemico, ma guardate che ne provo disgusto come voi. No, infrange l’ultima remora psicologica a riconoscere il Nemico come avversario da combattere, ma da rispettare. E non manifesta ribrezzo nei confronti del popolo che in questi anni ha scelto Berlusconi: svuota il vizio della «superiorità morale» che ha fatto dire a sinistra di essere eticamente e antropologicamente migliori dell’«altra» Italia che ha votato Berlusconi. No, Renzi si dice «grato» per la cortesia di Berlusconi. L’argomento della condanna definitiva di Berlusconi era del resto un pretesto per riaffermare che con Berlusconi non bisogna avere nessun tipo di interlocuzione. Certo, hanno fatto insieme il governo delle larghe intese (e per tre mesi, dall’inizio d’agosto con la sentenza della Cassazione fino alla decadenza dal Senato, anche quando la condanna era diventata definitiva). Ma era chiaro che il disagio adesso è stato per una visita vissuta come una profanazione. Si «vergognavano», come ha detto Stefano Fassina. E forse avrebbero voluto qualche strumento decontaminante per disinfestare l’aria del Nazareno saturo di germi etici berlusconiani. E invece, Renzi è andato oltre, ribaltando un paradigma coriaceo in cui tanta sinistra si è crogiolata per vent’anni. Certo, avevano già invitato Berlusconi a un congresso: ma è nella liturgia dei congressi che siano presenti le delegazioni degli altri partiti. Certo, invitarono Gianfranco Fini nel ’95 a una festa dell’Unità: ma, per quanti malumori «antifascisti» circolassero, quella presenza non fu vissuta come uno sfregio. Fini era più accettabile di Berlusconi. È Berlusconi che il popolo della sinistra ha sempre percepito come il capo dei barbari usurpatori. E dunque, mitigato dal senso dell’umorismo che certo non gli fa difetto («e che con chi devo parlare, con Dudù?»), Renzi con quella inattesa «gratitudine» ha compiuto un altro strappo. Uno strappo psicologico, che forse è più importante di ogni formulazione teorica e di ogni astrazione politologica. L’idea che con l’avversario si entra in conflitto quando si parla di programmi di governo, ma nei confronti del quale prima o poi si deve fermare la giostra stucchevole dell’eterna delegittimazione. Un altro strappo. L’ennesimo.
Corriere 21.1.14
Legge elettorale, dal Pd ok all’Italicum di Renzi
«Entro maggio approvazione in Parlamento»
In direzione 111 a favore, 34 astenuti e nessun contrario.Le modifiche: doppio turno per le coalizioni se nessuno supera il 35%
Berlusconi: «Esprimo sincero e pieno apprezzamento per l’intervento del segretario del Partito Democratico Matteo Renzi davanti alla direzione del suo partito, che ha rappresentato in modo chiaro e corretto il contenuto dell’intesa»
Renzi: «Esprimo a Silvio Berlusconi gratitudine per aver accettato di venire nella nostra sede»
di Maria Antonietta Calabrò e Alessandro Sala
qui
l’Unità 21.1.14
Cuperlo: «Prendere o lasciare? Un partito non si guida così»
Poi l’attacco del segretario e il presidente lascia il Nazareno senza votare
Minoranza spaccata
di Maria Zegarelli
su spogli
Corriere 21.1.14
Cuperlo esce di scena per protesta
La sinistra va alla battaglia in Aula
Il presidente lascia il tavolo mentre parla il segretario: è rottura
Minoranza tentata da un asse in Parlamento con chi dissente
di Monica Guerzoni
qui
Repubblica 21.1.14
La minoranza sale sulle barricate Il presidente: “Pronto a dimettermi”
Lite con il segretario: “Mi ha offeso”. Ora la resa dei conti
su spogli
il Fatto 21.1.14
Renzi asfalta i democratici: “Prendere o lasciare”. Cuperlo si alza e se ne va
La Direzione approva: 111 Sì e 34 astenuti
di Wanda Marra
su spogli
il Fatto 21.1.14
I rischi (mortali) che il sindaco non cita
La sua legge obbliga Lega e Ncd a coalizzarsi col Cavaliere
Una nuova vittoria di B. non è impossibile
di Marco Palombi
su spogli
il Fatto 21.1.14
Tra preferenze e nominati la casta salva la poltrona
La battaglia che si annuncia è tra chi rimpiange la Prima Repubblica e chi vorrebbe tornare a un “porcellum” senza badare alla Consulta
di Antonello Caporale
su spogli
MiroMega 20.1.14
Le relazioni pericolose tra il pregiudicato Berlusconi e lo spregiudicato Renzi
di Maria Mantello
qui
l’Unità 21.1.14
Lega
Calderoli: «Una legge quasi uguale alla mia Un “Porcellino”»
Secondo Calderoli «la montagna ha partorito il Porcellino», un sistema elettorale «Calderoli bis», con due differenze: «Io avevo proposto che il premio di maggioranza scattasse ad una soglia più alta, il 40 per cento e prefigurato uno sbarramento al 4%». Troppo alto l’8%, «troppo turco», secondo il senatore leghista, che boccia l'ipotesi di doppio turno nel caso in cui non vi sia alcuna coalizione che raggiunga il 35% dei voti. «È incostituzionale e amputa la rappresentatività democratica».E il 4 maggio il nuovo segretario della Lega, Matteo Salvini, guiderà per la prima volta il raduno a Pontida.
DA NON PERDERE!!! Cosa c'è dietro Matteo Renzi:
Il Sole 15.1.4
Marco Carrai, l’America e l’Opus Dei
Chi è l'uomo-ombra del renzismo
di Claudio Gatti
su spogli alla data del 15.1
Il Sole 15.1.14
Tra diplomazia e intelligence. Chi sono Browne e Ledeen
I due consiglieri atlantici (e opposti) del sindaco
di C. G.
su spogli alla data del 15.1
Da L'UNITÀ DI OGGI
CLICCA SULL'IMMAGINE CHE SEGUE PER INGRANDIRLA:
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Berlusconi molto soddisfatto
Ma teme la rabbia dei cespugli
Esclusi dalla soglia, potrebbero fargli mancare i voti in caso di ballottaggio
di Ugo Magri
qui
Repubblica 21.1.14
Berlusconi stringe l’asse con Renzi “Bravo a resistere sulle preferenze”
su spogli
Repubblica 21.1.14
Una svolta di sistema
su spogli
Il Sole 21.1.14
Renzi vince, il Pd decide In Parlamento si vedrà
di Stefano Folli
su spogli
Il Sole 21.1.14
Ecco perché può funzionare
di Roberto D'Alimonte
su spogli
Corriere 21.1.14
La simulazione di YouTrend
Che Parlamento avremmo se si fosse votato con l’Italicum
qui
Nichi Vendola: «Non avremo difficoltà a dialogare con Renzi,
vedo un tratto di spigliatezza, di modernità, in un organismo giovane e non pletorico»
il manifesto 16.1.14
Sinistra sotto l’effetto Renzi
su spogli
Pippo Civati: “ieri non è stata una bella giornata. Detto questo non penso sia il caso di fare la guerra a Renzi nel Pd, sennò ci suicidiamo tutti": Stefano Fassina: "Renzi ha fatto un lavoro ottimo, il resto va dimenticato"
Il Mondo 21.1.14
Italicum, Fassina apre a Renzi. Civati: lo chiamerei "Fiorentino"
qui
l’Unità 21.1.14
Parola di boss: «Per Di Matteo la fine del tonno»
Depositate le intercettazioni tra Riina e Lo Russo
«Napolitano? È meglio se non testimonia»
di Franca Stella
su spogli
il Fatto 21.1.14l’Unità 21.1.14
“Deve succedere il manicomio” Così Riina minaccia Di Matteo
Il capo dei capi in carcere parla con il boss della Sacra corona unita
Su Napolitano sentenzia: “Non deve andare a testimoniare”
Riportiamo integralmente alcuni stralci delle conversazioni tra Totò Riina e Angelo Lorusso
su spogli
il Fatto 21.1.14
Trattativa: dieci a processo per il patto Stato-mafia
su spogli
il Fatto 21.1.14
Stato e mafia
Gli ultimi giorni di Paolo Borsellino
di Roberto Scarpinato
su spogli
«Stamina, anche noi giornalisti siamo responsabili»
«È difficile occuparsi di questi temi, bisogna essere competenti»
Parla Piero Angela dopo il caso de «Le iene»: «C’è un’attenzione eccessiva verso certi “inventori”»
di Cristiana Pulcinelli
su spogli
il Fatto 21.1.14
Repubblica. Sciopero delle firme al giornale
I
giornalisti di Repubblica protestano ancora contro gli esuberi decisi
dal Gruppo Espresso, dopo mesi di scontro con l’azienda, e oggi sarà
sciopero delle firme, cioè gli articoli (anche quelli dei collaboratori)
usciranno anonimi. A dicembre la redazione aveva approvato con un
referendum, 48 prepensionamenti obbligatori. Ma pochi giorni fa un
secondo voto ha rimesso in discussione quanto deciso e ora si rischia il
contratto di solidarietà (una riduzione generalizzata degli stipendi) o
la cassa integrazione. Tre membri del comitato di redazione, la
rappresentanza dei giornalisti, si sono dimessi. E ora che la trattativa
si sposta lontano dalla redazione su un tavolo nazionale tra Fieg (gli
editori) e Fnsi (sindacato), parte lo sciopero delle firme.
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Caltagirone su Renzi: "«Il sindaco di Firenze è il nuovo in Italia. Io non sono convinto che il vecchio sia necessariamente male e il nuovo un bene», spiegò Caltagirone. «Penso però che il vecchio abbia perso il contatto con la gente: Renzi ha contatto, sa sentire la gente ed è il nuovo per questo» (qui)
il Fatto 21.1.14
Rifiuti e giornali. Guerra infinita Zingaretti-Caltagirone
Il governatore del Lazio ha molti nemici e ha trovato una microspia nella poltrona
Da mesi si scontra con il potere più forte di Roma: il costruttore-editore
di Daniele Martini
su spogli
Corriere 21.1.14
Roma sporca, caotica, insicura: la caduta di una capitale senza governo
Ogni 100 abitanti 67 auto, 56 pedoni uccisi l’anno. Un residente produce 660 kg di rifiuti, 113 più di Napoli. Abusi edilizi per 1 su 4. Dipendenti comunali: il doppio della Fiat
di Paolo Conti e Sergio Rizzo
qui
«è stata a lungo la compagna di Bruno Tabacci»La Stampa 21.1.14
La Stampa 21.1.14
La figlia del “re del mattone”
e quei 1200 immobili fantasma Roma, denunciata Angiola Armellini: ha nascosto al Fisco di esserne la proprietaria
di Grazia Longo
qui
I periti: per lui l’Opg
Ammazzò a picconate. “Deve uscire dal carcere”
su spogli
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Corriere 21.1.14
Riciclaggio, arrestato monsignor Scarano
Sequestrati immobili e conti correnti
Salerno, finte donazioni alla chiesa per far sparire denaro contante
Ai domiciliari anche un altro sacerdote
di Angela Cappetta
qui
Corriere 21.1.14
Prelati, politici e 007 «Così lavoravo per i servizi segreti»
Un milione di file nel pc del fiscalista dei potenti
Oliverio è finito in carcere per aver compiuto alcune operazioni considerate illecite per conto dell’ordine dei Camilliani
di Fiorenza Sarzanini
su spogli
il Fatto 21.1.14
Ma che crisi di vocazioni... La Rai è piena di tonache
di Patrizia Simonetti
su spogli
Repubblica 21.1.14
“Lobby gay, il Papa vuole chiarezza ma basta denunce anonime: chi sa parli”
Becciu, numero due della segreteria di Stato: le accuse vanno provate
su spogli
l’Unità 21.1.14
Europee, Schulz dà il via «Rifarò l’Ue da capo a piedi»
A giorni l’investitura della Spd e il 1° marzo a Roma al Congresso di socialisti e democratici
di Paolo Soldini
su spogli
Repubblica 21.1.14
La Ue alla prova del voto
di Adriano Prosperi
su spogli
La Stampa 21.1.14
Ucraina, la guerriglia non si ferma
Feriti 120 poliziotti, 80 in ospedale
Ancora scontri nella notte. Iulia Timoshenko: «Siete eroi, la libertà vale questa lotta»
Usa e Ue chiedono di abrogare le leggi “liberticide”
La Russia: «Situazione sfuggita di mano, intollerabile in qualunque Paese Ue»
su spogli
il Fatto 21.5.14
La rockstar “maledetta” che dice no al Partito
Cui Iian non parteciperà al galà della tv cinese per il capodanno
Il regime comunista aveva censurato la sua canzone su piazza Tienanmen
di Cecilia Attanasio Ghezzi
su spogli
il Sole 21.1.14
Rallenta la crescita cinese: +7,7%
Congiuntura. Incremento a due cifre lontano, segnali positivi dal riequilibrio del sistema economico
Ai minimi da 22 anni in Cina la crescita dei consumi di petrolio
Il quarto trimestre conferma la frenata 2013, ma Pechino è ottimista
di Rita Fatiguso
su spogli
Il Sole 21.1.14
La Borsa boccia la Peugeot cinese
di Marco Moussanet
su spogli
Il Sole 21.1.14
La morsa di Pechino sull'Europa
La strategia. I due «motori»: fame di tecnologia e produzione in eccesso
di Rita Fatiguso
su spogli
Repubblica 21.1.14
La Costituzione tunisina è rivoluzionaria
di Tahar Ben Jelloun
su spogli
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l’Unità 21.1.14
Addio Abbado, genio e maestro
Aveva 80 anni: un musicista colossale in un Paese che era troppo piccolo per lui
Una carriera strepitosa pari soltanto a quella di Toscanini
di Giordano Montecchi
su spogli
l’Unità 21.1.14
La passione civile come bussola tra le crisi del 900
Dalla Scala contestata agli anni di piombo fino a Berlino mentre crollava il Muro:
senatore a vita non si fece mai usare dalla politica che usò per i suoi progetti
di Luca Del Fra
su spogli
l’Unità 21.1.14
Da Rossini fino a Berio
Una bacchetta magica e curiosa
Una vocazione ad ampliare il repertorio tradizionale tirando fuori dal cappello opere dimenticate e un notevole interesse per i compositori moderni
di Paolo Petazzi
su spogli
l’Unità 21.1.14
Un rivoluzionario sul podio che amava i giovani
Averlo come maestro è stata un’esperienza rigorosa ed esaltante. Dirigeva le orchestre formate da noi ragazzi con passione e gioia
di Marcello Bufalini
su spogli
Repubblica 21.1.14
Non avrai altro Dio
Processo al monoteismo “È sinonimo di violenza”
di Vito Mancuso
su spogli
l’Unità 21.1.14
Lenin goodbye?
A 90 anni dalla morte, cosa resta di Vladimir Il’ic Ul’janov
Da Diego Rivera alle Pussy Riot: l’icona dell’incarnazione del comunismo oggi
ha un peso difficile da essere portato o sopportato
di Lucio Spaziante
su spogli
Corriere 21.1.14
A 90 anni dalla morte di Lenin
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Corriere 21.1.14
Lenin, quelle statue che non ti aspetti
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l’Unità 21.1.14
Scienze
La coscienza interiore
C’è un’area del cervello deputata a «gestire» il flusso di informazioni
La chiamano «l’interprete» e ci fornisce gli strumenti per rispondere a situazioni di pericolo. Il neuroscienziato Michael Gazzaniga nel suo ultimo libro «Chi comanda?» ipotizza un livello superiore della consapevolezza che riguarderebbe la sfera sociale e il libero arbitrio
di Eugenio De Rosa
su spogli
Repubblica Salute 21.1.14
Mente & disturbi
Psiche, cervello e neuroscienze l’evoluzione degli ultimi 40 anni
I quattro decenni raccontati dalla rivista Psicologia Contemporanea che nasceva nel 1974: la fotografia dei mutamenti e i contributi di grandi esperti come Piaget, Musatti o Gardner, i nuovi disturbi e gli approcci psicoterapici
di Valeria Pini
su spogli
Corriere 21.1.14
Il sogno breve dei governi partigiani
di Arturo Colombo
su spogli
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Corriere 21.1.14
Re generoso o flagello di Dio. I due volti del mito di Attila
di Paolo Mieli
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