Repubblica 16.1.14
Interrogazione pd
“Sulla Shalabayeva Alfano chiarisca”
ROMA — Il ministro Alfano chiarisca se era stato informato dell’espulsione poi rivelatasi illegittima della Shalabayeva. Lo chiedono con un’interrogazione urgente alcuni senatori Pd. «Alfano — scrivono i parlamentari democratici — disse che “non era mai stato informato”. Ma il suo ex capo di gabinetto Procaccini in procura ha fornito una ricostruzione diversa. Alfano valuti se aggiornare la sua versione dei fatti».
La Stampa 16.1.14
Riforme, asse Renzi-Berlusconi
Protestano i bersaniani. Il segretario Pd: se lo incontro è per chiudere
Legge elettorale con sistema spagnolo in cambio dell’addio al Senato
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La Stampa 16.1.14
Prime spine nel partito “Matteo non può incontrare un pregiudicato”
di Francesca Schianchi
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La Stampa 16.1.14
L’incredibile ritorno del Cavaliere
di Marcello Sorgi
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Corriere 16.1.14
Una trattativa a due condizioni
Abolizione del Senato e riforma del titolo V della Costituzione: queste le condizioni che Renzi pone a Berlusconi per una trattativa.
di Maria Teresa Meli
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Corriere 16.1.14
Renzi-Verdini
Un’affannosa corsa a trovare l’intesa tra leader lacerati
di Massimo Franco
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Corriere 16.1.14
Il no del sindaco sulle preferenze nel duello serrato con il vicepremier
Alfano: il tuo Pd entri nel governo. Renzi: non riconosco poteri di veto
di Francesco Verderami
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il Fatto 16.1.14
“Vedo B. al Nazareno”. Renzi vuole chiudere e spaventa Letta
Legge elettorale quasi pronta. I bersaniani: “Mai col pregiudicato”
La replica: “Ci avete fatto un governo”
Renzi ha trovato il modo di pranzare pure con Nichi Vendola e garantirgli qualche strapuntino quando sarà
di Marco Palombi
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l’Unità 16.1.14
Governo, liste bloccate e Cavaliere: la minoranza contro il segretario
L’attacco di Civati a Cuperlo: «Non può fare insieme il presidente del Pd e il capocorrente»
Il bersaniano D’Attorre: «Non si può incontrare un pregiudicato nella sede del partito»
Ma Orfini si smarca: «Deriva grillina, posizione strumentale»
di Andrea Carugati
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Corriere 16.1.14
«Renzi non incontri Berlusconi»
La sinistra pd attacca. Ma lui va avanti
La replica: le regole si fanno con tutti, voi ci avete fatto il governo
Il sindaco vede Alfano e Vendola. Casaleggio: no alle sue proposte
di Alessandro Trocino
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Repubblica 16.1.14
L’intervista
Orfini, leader dei Giovani Turchi, dissente dai bersaniani:
“Noi protestammo quando il centrodestra approvò a maggioranza il Porcellum, ora serve coerenza”
“Giusto dialogare con Silvio, fino a ieri ci stavamo al governo”
di Francesco Bei
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Il Sole 16.1.14
La prossima sfida di Renzi. Un «outsider» di governo
L'ascesa di Renzi al ruolo di segretario nazionale del Pd testimonia che il ricambio delle leadership politiche riesce ad avvenire, in Italia, solamente attraverso vere e proprie fratture
di Sergio Fabbrini
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Il Sole 16.1.14
Il punto
Renzi. Il logoramento in agguato
di Stefano Folli
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il Fatto 16.1.14
L’Aquila. L’emendamento al decreto ricostruzione
Il favore del governo alla Curia e l’appalto da 500 milioni
La trattativa per trasferire alle Diocesi la gestione degli appalti sulle chiese
Pronto un decreto. Tutto fermo dopo lo scandalo mazzette
di Antonio Massari
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il Fatto 16.1.14
Sindaco e ministro, duello sulle macerie
L’ex primo cittadino contro Triglia (coesione territoriale)
“Dimissionato da lui”. Replica: “Via per inchiesta”
di Luca De Carolis
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il Fatto 16.1.14
Vaticano. Oggi udienza all’Onu sulla pedofilia
Il Vaticano oggi davanti all’Onu sullo scandalo dei preti pedofili dopo il rifiuto di rispondere a un questionario sulla pedofilia del Comitato Onu sui diritti dell’infanzia (Crc): dovrà rispondere sull’attuazione della Convenzione sui diritti del fanciullo, che ha ratificato. LaPresse
Corriere 16.1.14
Il mago Otelma ottiene la lode per la sua tesi sul «De Civitate Dei»
GENOVA — È abituato a stupire il Divino Otelma (foto) e così chi si aspettava di vederlo comparire nell’atrio dell’università di Genova vestito con i paramenti del teurgo c’è rimasto male. Stretta al petto aveva solo la sua tesi sull’interpretazione che il vescovo Agostino d’Ippona fa di dei e demoni nel «De Civitate Dei». Dopo mezz’ora di discussione l’esito: 110 e lode. Il Divino, adesso è anche dottore in Filosofia, oltre che di Storia, Antropologia, Etnoantropologia e Scienze politiche.
Corriere 16.1.14
Un destino parallelo
di Ernesto Galli della Loggia
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Repubblica 16.1.14
Il razzismo in Parlamento
di Gad Lerner
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il Fatto 16.1.14
Posti al sole. Eterogenesi dei fini
La questione da politica si fa psicanalitica
La Lega è il miglior alleato dell’anonima Kyenge
di Antonello Caporale
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il Fatto 16.1.14
L’identità padana a caccia di orango
di Pino Corrias
INVECE di andare a nascondersi per la vergogna rosicchiando i panini al salame padano che si sono rubacchiati in conto spese, i leghisti del dopo Trota hanno deciso di ammazzare il tempo molestando la ministra Cécile Kyenge. La quale, a differenza del loro stato maggiore, appartiene alla vasta tribù degli umani evoluti, parla un paio di lingue, si è laureata in una università italiana, veste con eleganza, ha un sorriso gentile, è orgogliosa delle sue radici. Tutte cose che i capi leghisti, quando si riuniscono a cerchio in via Bellerio per annusare le antiche canottiere che il loro Bossi Umberto, elettrotecnico, si faceva comprare con i soldi del Movimento, non riescono proprio a digerire. “È una negra”. Anzi: “È un orango”, ci hanno fatto sapere i più avvenenti tra loro: Borghezio e Calderoli. Illusi che il circo di questi incredibili vent’anni non sia ancora finito. E perciò convinti di poter riacquistare con questi pochi spiccioli gutturali quella “identità padana” con cui hanno coronato ogni loro fallimento politico. Prima declinandola in una cosmogonia di draghi, druidi, sacri fiumi e sacra rivolta fiscale. Per poi svenderla in cambio di un paio di miserabili mutande verdi.
Corriere 16.1.14
Stallo sull’abolizione del reato di clandestinità
Il partito di Alfano fa muro: non c’è accordo
La mediazione del Pd: cancellarlo a condizione che non venga reiterato
di Virginia Piccolillo
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Repubblica 16.1.14
Dalle auto blu al nuovo Ku Klux Klan la svolta oltranzista di Salvini e il sodalizio con gli xenofobi europei
Il ritorno di Borghezio, i rapporti con la destra russa
di Paolo Berizzi
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il Fatto 16.1.14
Scuola gratuita? Le famiglie pagano 335 milioni l’anno
La denuncia della Cgil: I genitori hanno sborsato cifre altissime per pagare dalla carta igenica ai progetti didattici
Spese che dovrebbe sostenere lo Stato
di Alex Corlazzoli
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Repubblica 16.1.14
Welfare in tempo di crisi
di Massimo L. Salvadori
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Il Sole 16.1.14
Nel triangolo Lugano-Ginevra-Zurigo. Oltre 72mila posizioni a rischio
Niente più segreti in Svizzera con il nuovo accordo bilaterale
di Alessandro Galimberti
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Il Sole 16.1.14
Sanità. Nella classifica della mobilità il Sud perde pazienti in favore del Nord
Quasi 800mila italiani cambiano regione per curarsi: in un anno spesi 2 miliardi
di Roberto Turno
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il Fatto 16.1.14
Il “gioco” di Riina: ritornare alle stragi
“Riina minaccia perché la giustizia non scopra la verità”
Le minacce del boss sembrano una chiamata alle armi per chi non vuole far emergere la verità sui rapporti tra Stato e mafia
Ma i magistrati di Palermo non smetterannodi cercare una risposta alle domande inquietanti della stagione della trattativa
di Roberto Scarpinato
Procuratore Generale della Repubblica di Palermo, Trapani e Agrigento
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Repubblica 16.1.14
L’ultimo scivolone di Marino
Il supermanager dei rifiuti licenziato il primo giorno di lavoro
È indagato per reati ambientali: l’aveva nascosto
di Giovanna Vitale
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La Stampa 16.1.14
Dietrofront del Pd sulla cannabis
Manconi ci riprova
Nuovo testo per la liberalizzazione a scopo terapeutico
di Francesco Grignetti
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il Fatto 16.1.14
Gruppo Espresso
La Repubblica si rimangia i prepensionamenti
Si dimettono tre membri del Comitato di redazione, La solidarietà è più vicina
di Marco Franchi
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il Fatto 16.1.14
Fiction e realtà
Sofri e Calabresi, vi racconto la storia
di Massimo Fini
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La Stampa 16.1.14
Vattimo vuole restare a Bruxelles
E chiede un posto ai Cinque Stelle
di Alberto Infelise
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La Stampa 16.1.14
Io ebrea contro il Giorno della Memoria
di Elena Loewenthal
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La Stampa 16.1.14
Se il dovere del ricordo genera i Dieudonné
di Paolo Modugno
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il Fatto 16.1.14
Dieudonné deve tacere?
risponde Furio Colombo
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Corriere 16.1.14
La battaglia di Vera contro oblio e ingiustizia
di Antonio Ferrari e Alessia Rastelli
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il Fatto 16.1.14
Match senza gara Tra realtà e velleità
India batte Italia 2 marò a zero
di S. Ci.
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Corriere 16.1.14
In Siria
Captagon, l’anfetamina che alimenta la guerra
di Davide Frattini
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Corriere 16.1.14
La Gran Bretagna fuori dall’Europa non è solo una minaccia elettorale
di Fabio Cavalera
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Il Sole 16.1.14
Ancora concorrenza russa alla Ue
Se Putin prende in prestito l'Ungheria
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La Stampa 16.1.14
“Ma ai greci serve un piano di rilancio senza austerità”
Il leader della sinistra Tsipras: il Paese è al collasso
di Marco Zatterin
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Corriere 16.1.14
Quando non si può rispettare la privacy
L’«affaire Julie», la vicenda psicosentimentale di François Hollande, sembra aver colpito gli italiani
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La Stampa 16.1.14
Hollande, il coming out è politico “Sono un socialdemocratico”
Tagli alla spesa e ai dogmi socialisti. Berlino applaude la gauche s’infuria
di Paolo Levi
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Corriere 16.1.14
Faure e l’amante, quella notte fatale all’Eliseo
Il presidente morì in un amplesso, nella fuga Marguerite dimenticò il corsetto
di Stefano Montefiori
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Repubblica 16.1.14
Intervista a Marx
“Io sarei il guru del socialismo? Mi hanno preso troppo sul serio”
Lo storico Donald Sassoon ha provato a contattare nell’aldilà l’autore del “Capitale”
Il risultato è uno sguardo sull’oggi: ironico, ma non solo
di Donald Sassoon
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Repubblica 16.1.14
Addio a Juan Gelma, il poeta dell’esilio
La sua battaglia contro la giunta Videla che gli aveva ucciso figlio e nuora
di Omero Ciai
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Repubblica 16.1.14
La necessità del Male
Ecco perché abbiamo bisogno di antieroi
Dalla serie tv cult “Breaking Bad” al film di Ridley Scott “The Counselor” il crimine paga Anche i conti della crisi
di Giancarlo De Cataldo
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Repubblica 16.1.14
Beni culturali. Sì della Camera agli elenchi dei professionisti
ROMA — Ieri pomeriggio la Camera dei Deputati ha detto sì all’istituzione, presso il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, di elenchi nazionali di archeologi, archivisti, bibliotecari, demoetnoantropologi, antropologi, esperti di diagnostica e di scienze e tecnologia applicate ai beni culturali, storici dell’arte a cui affidare gli interventi operativi di tutela, protezione, conservazione, valorizzazione e fruizione dei beni culturali. Il testo, approvato all’unanimità dall’Assemblea di Montecitorio, ora passa al Senato. Il ministro dei Beni culturali Massimo Bray ha espresso su Twitter la sua soddisfazione per l’approvazione del ddl alla Camera. Soddisfazione anche dalla Confederazione Italiana Archeologi: «Si tratta di un primo fondamentale passo verso il riconoscimento dei professionisti dei Beni culturali».
Repubblica 16.1.14
Regnò 3700 anni fa
Ritrovata la tomba del Faraone sconosciuto
ALCUNI archeologi americani dell’università della Pennsylvania, hanno ritrovato la tomba del faraone Senebkay, che regnò sull’Egitto circa 3700 anni fa. Lo ha dichiarato il ministro egiziano dell’Antichità, Mohamed Ibrahim. Il ritrovamento è avvenuto presso il sito archeologico di Abydos, nella provincia di Sohag, nel sud del paese. Qualche riferimento al suo nome figurava già nel “Papiro di Torino”, il leggendario “Papiro dei Re” (nella foto) custodito nel museo della città, che annota più di 300 nomi di faraoni. Gli archeologi hanno ritrovato lo scheletro del faraone — il sovrano probabilmente superava il metro e ottanta di altezza — e i vasi contenenti i suoi organi mummificati, mentre non è stato rinvenuto nessun ornamento funerario, a riprova che il sito è stato saccheggiato durante l’era faraonica. Secondo Ali el-Asfar, capo del dipartimento sui faraoni del ministero dell’Antichità, questo studio è «la prova che gli Hyskos, un popolo proveniente dall’attuale Siria, che aveva invaso e guidato l’Egitto intorno al 18esimo secolo a. C., in realtà non aveva il dominio sull’intero paese».
Corriere 16.1.14
Picasso al Prado? Musei in lite a Madrid
Si chiede il direttore del Prado di Madrid, Miguel Zugaza che cosa ci faccia ancora Guernica in un museo d’arte contemporanea. La sua tesi è che Picasso (foto) sia ormai un classico e tra i classici dovrebbero finire le sue opere. Però Guernica è il maggior richiamo del Reina Sofia, dirimpettaio del Prado, che all’ipotesi di scippo ha replicato: «Giù le mani». Ma forse è solo una sfida sul numero di visite. (a. ni.)