domenica 25 maggio 2014



l’Unità 25.5.14
I giornalisti de l’Unità continuano a non firmare gli articoli e annunciano uno sciopero per martedì prossimo. Le due forme di lotta sono state presentate ieri durante una conferenza stampa alla presenza del presidente Fnsi Giovanni Rossi e il segretario di Stampa romana Paolo Butturini. La redazione continua a chiedere risposte e garanzie sul futuro del giornale, dopo che ha preso sempre più corpo l’ipotesi di una possibile liquidazione della società editrice. Per tutta la giornata di ieri l’hashtag #iostoconlunità è stato il primo trendtopic su twitter.
l’Unità 25.5.14
Tutti con l’Unità, ma il futuro è incerto
Impazza su Twitter l’hashtag #iostoconlunità. Tanti messaggi di solidarietà

Nella sede Fnsi l’allarme dei giornalisti: «Una battaglia per l’informazione»
su spogli

il Fatto 25.5.14
Editoria sinistra. “Io sto con l’Unità”
La solidarietà del Pd per ora è su Twitter
Il 3 giugno supplemento dedicato all’ex segretario del PCI
Allarme per gli stipendi
di Sa. Can.

La vertenza dell’Unità conquista per un giorno la prima pagina di Twitter. Ma, per i giornalisti del quotidiano, il fatto importante è che la notizia che #iostoconlunità, sia il primo hastag del social network, la dia Filippo Sensi, il portavoce di Matteo Renzi, presente ieri mattina alla conferenza stampa presso la Fnsi, il sindacato dei giornalisti. La presenza di Sensi, che prima di essere portavoce è stato giornalista dell’altro quotidiano di area Pd, Europa, è stata colta molto positivamente dai giornalisti che da tempo chiedono di sapere quali siano i progetti dell’azienda ma dovranno aspettare, il 5 giugno, la convocazione dell’assemblea dei soci. Nel frattempo, il 31 maggio, scadranno i contratti di solidarietà e nessuno sa ancora dire se anche gli stipendi di maggio, dopo il digiuno imposto ad aprile, saranno pagati. Sull’onda di Twitter sono così arrivate le prese di posizione di buona parte del Pd, come il capogruppo alla Camera, Roberto Speranza, il ministro Maurizio Martina, Francesco Nicodemo, responsabile nazionale della Comunicazione, il candidato alla Regione Piemonte, Sergio Chiamparino, Stefano Fassina, presenta anche alla conferenza stampa. Solidarietà anche dalla Cgil che sottolinea il ruolo del giornale sulle notizie del lavoro ma anche da categorie come i     Pensionati, la Funzione pubblica e la Fiom. Solidarietà anche dalla Fnsi e da Stampa romana il cui segretario, Paolo Butturini, propone una “manifestazione nazionale”. I giornalisti, intanto, puntano sui contenuti presentando il supplemento di 96 pagine previsto per il prossimo 3 giugno che sarà dedicato a Berlinguer nel trentennale della morte. “Se ci fosse stato oggi uno come lui l’antipolitica avrebbe avuto tempi duri” ha spiegato il direttore, Luca Landò. Nel supplemento ci saranno gli interventi, fra gli altri, di Alfredo Reichlin, Massimo D’Alema, Walter Veltroni, Claudio Martelli. Ma l’iniziativa punta soprattutto a evidenziare l’esistenza di una “comunità di lettori ed elettori” di circa centomila persone. “Sul mercato ci siamo già, dice Umberto Di Giovannangeli, del cdr, una proprietà capace saprebbe investirci”.

Corriere 25.5.14
Crisi all’Unità, quarto sciopero in un mese

ROMA — Un nuovo sciopero il 27 maggio (il quarto in un mese) e niente firme fino al 5 giugno, quando si riunirà la nuova assemblea dei soci. Prosegue la protesta dei giornalisti de L’Unità per il rischio di una possibile liquidazione della società editrice, la Nie. Ieri il cdr del quotidiano ha organizzato una conferenza stampa nella sede della Fnsi nel corso della quale è anche stato annunciato un nuovo evento entro fine mese «perché con maggio finisce il nostro contratto di solidarietà attuale e noi ci ritroveremo in mare aperto: l’azienda avrà mano libera». Intanto da due mesi dipendenti e collaboratori, che chiedono «un piano di rilancio all’azienda», non prendono un euro. «A febbraio abbiamo festeggiato i nostri 90 anni, non vogliamo che il compleanno si trasformi in un funerale», ha sottolineato Bianca di Giovanni, membro del cdr. E Giovanni Rossi, presidente della Fnsi, ha chiesto che «l’azienda si assuma le sue responsabilità senza ulteriori rinvii».

Formiche.net 24.5.14
L’Unità gli scioperi, la lotta e… i buchi neri
di Carlo Patrignani

qui














l’Unità 25.5.14
Cgil: ad aprile mezzo milione in cassa integrazione

su spogli
l’Unità 25.5.14
Giannini, all’ultimo tuffo: «Dentro altri 17mila precari»
Reclutamento dei docenti, un tweet del Miur dà il via libera degli «idonei» 2012: è guerra fra poveri

su spogli
Il Sole 25.5.14
Spazio a chi ha superato il concorso Profumo ma eccedeva i posti a bando
Assunti 7mila docenti «idonei»
di Eugenio Bruno

su spogli



















La Stampa 25.5.14
Elezioni, urne aperte con l’incognita su chi colpirà di più l’astensionismo
La crisi ha aumentato la sfiducia e i toni violenti
di Francesco Grignetti

qui
Il Sole 25.5.14
La crisi e la voglia di sperimentare
di Roberto D'Alimonte

su spogli

Il Sole 25.5.14
Europa verso una grande coalizione
All'Europarlamento si profila un patto popolari-socialisti come argine agli euroscettici
di Beda Romano

su spogli

Il Sole 25.5.14
Europa
Alla ricerca dell'identità perduta
di Adriana Cerretelli

su spogli

Repubblica 25.5.14
Incognita astensione il partito del non voto tra i 15 e i 20 milioni
A livelli record la quota di chi è tentato di disertare
D’Alimonte: stavolta faranno la differenza nei risultati
di Giovanna Casadio

su spogli

Repubblica 25.5.14
Sicilia, l’esercito dei candidati “Molti cercano uno stipendio”
di Antonio Fraschilla

su spogli
Nostalgie?
Repubblica 25.5.14
Non amo Renzi ma oggi lo voterò e vi spiego il perché
di Eugenio Scalfari

su spogli
a sinistra, nell'immagine, Scalfari da giovane, in divisa fascista, con la mamma...
Corriere 25.5.14
Renzi L’ansia per i voti al Pd e agli alleati
L’obiettivo è legittimare il governo
di Marco Galluzzo

su spogli

Corriere 25.5.14
Matteo Renzi, la sfida

Asticella oltre il 30% per blindarsi e tenere a bada la minoranza pd Il voto deve dare una forte legittimazione elettorale all’irresistibile ascesa dell’attuale premier, dopo la spietata defenestrazione di Enrico Letta. Non sarà difficile «schiodare» il suo partito dallo striminzito 25% ottenuto nelle elezioni di un anno fa a guida Bersani. Ma l’unico risultato veramente e inequivocabilmente positivo può essere il raggiungimento di una distanza numerica molto netta con Grillo, per dimostrare che il «nuovo» Pd è in grado di bloccare l’emorragia verso i Cinque Stelle. Renzi è partito a velocità supersonica e l’inizio di una campagna elettorale brillante ha coinciso con una conferenza stampa tambureggiante di slide e 80 euro in busta paga. Negli ultimi giorni, Renzi sembra invece essersi avviato all’inseguimento dell’insultante rivale. Bloccarsi al 30%, risultato eccellente in sé, non garantirebbe la tenuta del governo.
E del partito che, oggi silente a apparentemente disciplinato, ricomincerebbe a mormorare e a rumoreggiare.

Corriere 25.5.14
La partita europea delle elezioni in tv
di Aldo Grasso

in collaborazione con Massimo Scaglioni, elaborazione Geca Italia su dati Auditel
Berlusconi, Grillo, Renzi. I tre leader hanno monopolizzato la campagna elettorale per le Europee con la loro presenza sul piccolo schermo. La partita della campagna elettorale, appena conclusa, ha un vincitore: è il presidente del Consiglio Matteo Renzi che totalizza — anche in virtù del proprio ruolo istituzionale — oltre 80 ore e 50 minuti di presenza (tempo di parola e di notizia) nei Tg nazionali, e oltre 20 ore nelle trasmissioni extra-tg, durante l’ultimo mese. Al secondo posto arriva Silvio Berlusconi, con 65 ore e 46 minuti nei Tg, e 26 ore e 43 minuti nelle trasmissioni extra-tg. Terzo classificato è Beppe Grillo, con 39 ore e 51 minuti nei Tg e 13 ore e 55 minuti nei programmi extra-tg.
Se Renzi domina soprattutto nei telegiornali, Berlusconi, come si vede, è il campione delle trasmissioni diverse dai notiziari. Attraverso i talk ma anche l’infotainment i leader hanno cercato di parlare a pubblici diversi dai loro più fedeli. Ha cominciato proprio Berlusconi, ospite di Lucia Annunziata il 4 maggio: allora ha raccolto però solo 937.000 spettatori (5,7% di share), soprattutto fra persone anziane (quasi 9% fra gli ultra 65enni) e laureate (11,8%).
È andata decisamente meglio a Beppe Grillo, anche lui sceso in campo per parlare a un pubblico distante: a «Porta a Porta» si è rivolto a oltre 4 milioni e 200 mila spettatori, ancora piuttosto anziani (31% di share fra gli ultra65enni), e bene istruiti (37% fra i laureati). A «Pomeriggio 5», il 20 maggio, Matteo Renzi ha dialogato con Barbara D’Urso davanti a 1.961.00 spettatori, in questo caso un pubblico molto femminile (23% di share), piuttosto giovane e molto popolare. Le urne ci diranno a breve se questa strategia del contendersi consenso in tv ha funzionato, e a chi ha giovato di più.
il Fatto 25.5.14
Un voto per l’Europa contro le frontiere di morte
di Furio Colombo

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il manifesto 25.5.14
Sinistra, un nuovo inizio oltre le sconfitte
di Marco Revelli

su spogli
il manifesto 25.5.14
Gallino: «Da Tsipras un’idea seria sul debito»
Renzi è un grande spot, ma il voto può cambiare l’Europa. La precarietà, il trattato segreto con gli Usa, l’austerity: ecco di cosa non si è parlato in questa campagna elettorale
di Daniela Preziosi

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il manifesto 25.5.14
Sassoon: l’Europa, difficile miracolo
intervista di Leonardo Clausi

su spogli
è il capitalismo, bellezza...
Business Week 25.5.14
Italy Mocks Europe's Rules by Counting Drugs and Prostitution in GDP
By Peter Coy

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ma già sulla stampa di ieri, per le "anime belle" che ancora credono in una possibile eticità del capitalismo...
La Stampa 24.5.14
Economia
Nel Pil anche droga e prostituzione
Spunta un tesoretto da un miliardo
Il ricalcolo dell’economia illegale migliorerà il deficit
di Marco Zatterin

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il Fatto 25.5.14
Quanto contano le elezioni
di Antonio Padellaro

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il Fatto 25.5.14
La campagna aerea di Renzi
Ha unito impegni istituzionali e comizi
Anche a Napoli è andato con un volo di Stato. Sempre insieme al suo staff
di Emiliano Liuzzi

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il Fatto 25.5.14
“Vi racconto come si comprano le preferenze”
In una competizioni in cui per vincere occorrono migliaia di voti
I gruppi organizzati “vendono” i pacchetti per correre l’ultimo miglio
di Enrico Fierro

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il Fatto 25.5.14
Pareggio, il 30%, la quota salvezza cosa succede dopo il voto se…
Renzi vince se stacca Grillo. Se il M5S pareggi o giù di lì il premier è finito
Destini incrociati Grillo deve tenersi almeno il 25%, Alfano arrivare sopra il 5% per attrarre i profughi di Silvio, che deve restare vicino al 20%
di Marco Palombi

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il Fatto 25.5.14
Rapporti a sinistra: rissa e testate tra candidati Pdci e Sel

NICHELINO Non è un buon presagio per la sinistra della sinistra quanto acceduto ieri in Piemonte. Una discussione tra un esponente dei Comunisti Italiani e uno di Sel, infatti, all’interno di una scuola di Nichelino, alle porte di Torino, dove si stava allestendo un seggio elettorale, è finita con una rissa pesante. Renato Marando, capolista dei Comunisti Italiani nella coalizione per Riggio sindaco, ha colpito con una testata Marco Brandolini, candidato alle elezioni comunali di Nichelino nella lista di Sel. Trasportato in ospedale, dove lo stanno medicando, Brando-lini ha una sospetta frattura del setto nasale.
L’aggressione è avvenuta davanti alle forze dell’ordine, presso un seggio della scuola Papa Giovanni XXIII, in via Boccaccio. Un po’ roboante il comunicato di Sel che “esprime vicinanza e solidarietà a Marco” e si spinge a chiedere “una ferma e netta condanna da parte di tutte le forze democratiche". Solidarietà al candidato aggredito anche dal candidato sindaco della coalizione di centrosinistra, Santo Cistaro. "La democrazia non è violenza - dice - ma dialogo".
La Stampa 25.5.14
Il paradosso delle periferie arrabbiate
Fra gli arabi delle banlieue che votano Marine Le Pen: “Noi stufi di immigrati”
di Alberto Mattioli

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La Stampa 25.5.14
Lo scrittore al-Aswani: andrò al seggio, il generale ora mi fa paura
“Contro Al Sisi per difendere l’eredità di piazza Tharir”
intervista di Francesca Paci

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l’Unità 25.5.14
Il caso Nigeria: se le ragazze che studiano fanno paura

su spogli













l’Unità 25.5.14
Spari al museo ebraico Bruxelles: «Atto antisemita»

su spogli
l’Unità 25.5.14
Amos Luzzatto
«Nulla è casuale, il sangue versato è contro l’Europa»
«Il virus dell’odio razziale e antisemita non è stato debellato Le forze democratiche fermino la barbarie»

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Repubblica 25.5.14

Il cacciatore di nazisti Efraim Zuroff “La destra violenta è come un virus”
“Siamo stati colpiti al cuore ora l’Ue reagisca all’antisemitismo”
di Andrea Tarquini

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Il Sole Domenica 25.5.14
La radice dell'antisemitismo
Per secoli il venerdì santo si pregava per i «perfidi» ebrei. La parola indicava gli infedeli, ma fece comodo l'ambiguità
di Sergio Luzzatto

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La Stampa 25.4.14
Il 15 maggio Vladimir Medinsky, ministro della Cultura russo, ha ricevuto il titolo di professore onorario dell’università Ca’ Foscari
Dopo la cerimonia Medinsky ha dichiarato che la procedura è stata una «sfida alle sanzioni»
«Con lui la cultura è serva della politica»
di Nadia Tolokonnikova

esponente del gruppo punk Pussy Riot
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Corriere 25.5.14
Il video, poi il figlio del regista fa strage dalla Bmw nera
«Sono vergine, vi annienterò». Sei vittime in strada
di Guido Olimpio

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Il Sole 25.5.14
L'economia non perde (quasi) mai la guerra
Dai conflitti non solo tragici effetti: ecco cosa le armi non distruggono
di Fabrizio Galimberti

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il Fatto 25.5.14
Berlinguer, ti voglio bene. Anche troppo
La contesa su leader del PCI. Occhetto: “una disputa sbagliata”
Grande dibattito in rete e tra i militanti
di Salvatore Cannavò

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Repubblica 25.5.14
Achille Occhetto
“Bene le piazze piene, ma mancano i pensieri lunghi”
di Goffredo De Marchis

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La Stampa 25.4.14
L’eredità di Berlinguer e la superiorità etica nella sfida Renzi-Grillo
di Fabio Martini

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l’Unità 25.5.14
La guerra nascosta delle donne
Il ruolo delle partigiane non è stato ancora definito nella sua interezza
Nel ‘45 Togliatti disse: meglio che le donne non sfilino alla manifestazione perché il popolo non capirebbe
di Lidia Menapace

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La Stampa 25.5.14
Salvate Nobile, lo ordina l’assicurazione
Perché l’esploratore italiano fu soccorso per primo, nel giugno del 1928,
tra i ghiacci del Polo Nord: la verità emerge da un museo delle isole Svalbard
di Vittorio Sabadin

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Repubblica 25.5.14
Leadership e audience
Democrazia a rischio con Internet
di Nadia Urbinati

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Repubblica 25.5.14
Eugenio Borgna
“L’anima non guarisce mai del tutto le resta sempre accanto un’ombra”
Dagli studi universitari all’interesse per quei malati un tempo tenuti ai margini lo psichiatra racconta come è cambiata la disciplina
“Dal dolore occorre uscire, ma guai a non conoscerlo”
intervista di Antonio Gnoli

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Repubblica 25.5.14
La fabbrica dei Guru
All’influenza degli intellettuali si va ormai sostituendo quella di pensatori carismatici come se esercitassero una forma di sacerdozio
Lo dimostra il diffondersi di classifiche che misurano la popolarità all’interno di uno star system. Ma quanto contano davvero queste graduatorie?
Fanno vendere più libri. Assicurano premi e inviti. Ma non è certo che garantiscano la diffusione delle idee
di Stefano Bartezzaghi

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l’Unità 25.5.14
Proteina dei ricordi
L’altra faccia dei prioni scoperta da Eric Kandel

Nobel per la medicina
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Repubblica 25.5.14
Unisex
Salutate Adamo ed Eva maschio e femmina saranno sempre meno diversi
di Arnaldo D’Amico

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Il Sole Domenica 25.5.14
L’esercizio del potere
Devoti al capo carismatico
In Italia c'è oggi un abuso del concetto: i leader di massa seguiti con dedizione furono il duce e Togliatti. E, in potenza, Nenni
di Emilio Gentile

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Il Sole Domenica 25.5.14
Storia del Psiup
Caducità d'un partito
di David Bidussa

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Il Sole Domenica 25.5.14
Bobbio e la strage di Brescia (28.5.1974)
A ciascuno la sua memoria
di Norberto Bobbio

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Il Sole Domenica 25.5.14
L'amore ai tempi di Krishna
L'India e la passione in un Millennio Einaudi, dagli inni religiosi del «Rigveda», alle storie coniugali epiche, al teatro, ai romanzi
di Giuliano Boccali

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Il Sole Domenica 25.5.14
Musei reali & virtuali
Roma antica «reloaded»
di Stefano Simoncini

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Il Sole Domenica 25.5.14
Le ribelli di Dio
La Bibbia delle donne
La questione femminile, che papa Francesco affronta nell'esortazione «Evangelii gaudium», è ritornata al centro di una vasta produzione teologica
di Gianfranco Ravasi
s. j.

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Il Sole Domenica 25.5.14
Arte in guerra
Monuments Men in giro per l'Italia
Il nuovo volume di Robert Edsel sui MFAA, il corpo anglo-americano che salvò le opere d'arte in Europa. Narrati fatti e protagonisti attivi nella penisola italiana dal 1943 al 1945
di Marco Carminati

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Il Sole Domenica 25.5.14
Diritti & pubblicazioni
Il Met «libera» la sua arte
Il Metropolitan consente la riproduzione gratuita delle immagini di 400mila opere: il loro valore dipende anche dalla conoscenza diffusa
di Roberto Casati

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Corriere La Lettura 25.5.14
La finanza è tiranna, riscopriamo Jefferson
Due secoli fa il padre della Dichiarazione d’indipendenza americana chiedeva di fondare la democrazia sui produttori agricoli per limitare lo strapotere speculativo delle banche
di Giulio Giorello

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Corriere Salute 25.5.14
La salute mentale fa crescere il Pil
di Claudio Mencacci

Direttore Neuroscienze H, Fatebenefratelli Milano
La salute mentale rappresenta un importante fattore economico della nostra società.
Nei Paesi dell’Unione Europea questo problema provoca, a causa della diminuzione di produttività, un calo del Pil calcolato in almeno il 3-4 per cento. Di fronte a un crescente aumento di disturbi psichici nella popolazione italiana (circa 16 milioni di casi) aggravati dalla crisi economica e dal clima di incertezza e di disoccupazione che riguarda in particolare i giovani, è urgente mettere in atto strategie per affrontare ciò che nel giro di pochi anni sarà la principale causa di disabilità. Fra le persone con disagio mentale i tassi di occupazione sono molto più bassi rispetto a quelli di persone affette da patologie somatiche croniche (diabete, cardiovascolari eccetera), così come maggiore è la difficoltà a inserirsi in ambito lavorativo in particolare la dove vi è un elevato livello di stigmatizzazione. Urgono quindi interventi protettivi, soprattutto verso i pazienti giovani
e con basso livello di istruzione. I servizi di salute mentale non devono subire tagli lineari, devono anzi essere potenziati facilitando l’accesso alle cure anche innovative per tutti e per tutte le patologie psichiatriche. Particolare supporto e attenzione vanno riservati all’inserimento lavorativo di quei giovani in transizione tra scuola e lavoro e alle loro famiglie, va inoltre implementata la partecipazione ad attività’ di gruppo (associazioni sportive, laiche, religiose) come ulteriore fattore di protezione dalle conseguenze della crisi. In aggiunta  è necessaria la lotta al consumo di alcolici, attraverso politiche di prevenzione e di aumento dei prezzi, consentirebbe una riduzione delle morti alcol correlate (si veda anche l’articolo sul referente alcologico negli ospedali a pagina 48). Ridurre lo stigma verso le patologie psichiche è, infine, una priorità in quanto impatta sulla volontà dell’opinione pubblica di investire sulla salute mentale. Una buona e diffusa salute mentale contribuisce alla produttività economica e alla prosperità dell’intera società. 
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Corriere La Lettura 25.5.14
Il divino ha bisogno dei nostri gesti
La lezione di Kerényi: senza rito non c’è fede
di Giorgio Montefoschi

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Corriere La Lettura 25.5.14
Biografie
Brazzà, il buon colonialista. Friulano, francese, amato nel suo Congo
La sua memoria rimane nel nome della capitale Brazzaville dove nel 2006 sono stati portati i resti
Ma ora gli eredi litigano sulle spoglie
di Stefano Montefiori

su spogli

con la collaborazione di Susanne Portmann