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Repubblica on line 6.12.14
Quando l'amore non è amore: comprendere la violenza sulle donne''
La violenza fisica scatta quando la donna si ribella alla violenza psicologica e al rapporto di sopraffazione''. A spiegarlo è Giovanni Del Missier, uno degli psichiatri che insieme a docenti e operatori di strutture specializzate - sportelli antiviolenza, associazioni, consultori e rappresentanti delle istituzioni - ha partecipato al dibattito ''Quando l'amore non è amore. Quale cultura contro la violenza'', organizzato dall'Associazione Amore e Psiche presso la facoltà di Architettura dell'Università Roma Tre. Obiettivo dell'appuntamento mettere insieme le principali realtà attive nel settore e approfondire le cause del fenomeno della violenza contro le donne, i cui dati sono sempre più allarmanti
si ringrazia Giulia VillariQui di seguito il video di Repubblica TV:
LA BROCHURE È DISPONIBILE QUI
È DISPONIBILE QUI DI SEGUITO
LA REGISTRAZIONE DELLA PRIMA PARTE DELL'EVENTO:
LE REGISTRAZIONI DELLA SECONDA E DELLA TERZA PARTE
SONO DISPONIBILI QUI E QUI
per le riprese e la post-produzione si ringrazia Maurizio Maturi
Left online 6.12.14
Quando l’amore non è amore
Analisi e proposte contro la violenza sulle donne
di Donatella Coccoli
qui
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SEGNALAZIONI NELLE SUE SCELTE EDITORIALI ESPRIME GLI ORIENTAMENTI DELLA ASSOCIAZIONE CULTURALE AMORE E PSICHE E PUBBLICA I CONTENUTI CHE RITIENE COERENTI CON TALI ORIENTAMENTI. I TESTI DEGLI ARTICOLI SEGNALATI - SE NON DIVERSAMENTE INDICATO - SONO SEMPRE DISPONIBILI SU "SPOGLI" ALLA DATA DELLA LORO PUBBLICAZIONE.
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CITATI:
IN CORSO DI AGGIORNAMENTO
Corriere 8.12.14
Heidegger antisemita: cancella Spinoza
La discussione sui “Quaderni neri” del pensatore tedesco pubblicati in Germania
L’adesione di Heidegger al nazismo è da tempo materia di un animato dibattito, su cui ora gettano nuova luce i suoi Quaderni neri, taccuini filosofici di cui in Germania sono usciti finora tre volumi, che saranno tradotti in Italia da Bompiani
Il contenuto dei Quaderni neri è stato analizzato il 2 novembre sulla «Lettura» del «Corriere» da Donatella Di Cesare, autrice del saggio Heidegger e gli ebrei (Bollati Boringhieri, pp. 352,e17)
di Guido Ceronetti
su spogli
l’Espresso 1.12.14'Heidegger era antisemita'. La filosofa Di Cesare commenta i Quaderni NeriL'antisemitismo del grande filosofo tedesco fu sostanzialeEcco la tesi della studiosa che ha letto le note, ancora inedite in Italia, da lui scritte negli anni Trenta e Quaranta«I nazisti non volevano solo governare il mondo ma rimodellarlo. Estirpando ciò che era incompatibile con il loro progetto»di Wlodek Goldkorn
l’Espresso 5.12.14, nelle edicole
Heidegger, antisemita indispensabile
Un grande filosofo e un pensiero sotto accusa
Vattimo risponde all’intervista sui “Quaderni neri” pubblicata nel numero scorso
di Gianni Vattimo
qui, si ringrazia Livia Profeti
DAL SETTIMANALE DI "COMUNIONE E LIBERAZIONE:
segnalazione di Simona Lisanti
LEGGI - SONO ASSOLUTAMENTE DA NON PERDERE! - I COMMENTI DEI LETTORI IN CALCE A QUESTO ARTICOLO DI "TEMPI"!!!
«Un bambino battezzato o un bambino non battezzato non è lo stesso»
Bergoglio parla del battesimo nell’udienza generale dell’8 gennaio 2014:
si ringrazia Ferdinando Maida
Radio Vaticana 16.11.14
Il Papa: aborto e eutanasia falsa compassione, figli non si "producono"
qui con una registrazione audio
“A questa generazione – a tante altre – hanno fatto credere che il diavolo fosse un mito, una figura, un’idea, l’idea del male. Ma il diavolo esiste e noi dobbiamo lottare contro di lui. Lo dice Paolo, non lo dico io! La Parola di Dio lo dice”.
JORGE MARIA BERGOGLIO, ALIAS "PAPA FRANCESCO":
«IL DIAVOLO NON È UN MITO, NON È UN'IDEA DI MALE: ESISTE E BISOGNA COMBATTERLO»
ASCOLTA QUESTO SERVIZIO DI RADIO VATICANA:
La Stampa 31.10.14
Francesco: il diavolo non è un mito, esiste e bisogna combatterlo
Il Pontefice mette in guardia dal demonio
Il Papa a Santa Marta: «Non ci butta addosso fiori» ma «frecce infuocate»; la vita cristiana è una continua e bella lotta contro le tentazioni; l'arma vincente è «la verità»
di Domenico Agassio
«Il più grande inganno del diavolo è quello di convincere che non esiste»
Il Messaggero 30.10.14
Papa Bergoglio: il diavolo esiste ed è tra noi, ecco come difenderci
qui
Blitz quotidiano 30.10.14
Papa Francesco e i 300 esorcisti riuniti a Congresso: “Il Diavolo esiste”
qui
Giornalettismo 29.10.14
Il team anti-Satana di Papa Francesco
In questi giorni a Roma si sono riuniti 300 sacerdoti specializzati nella lotta contro il Maligno
qui
il Fatto 1.11.14
Papa Francesco e il vizio dell’ingerenza
di Massimo Fini
su spogli
«No ad aborto ed eutanasia, i medici devono obiettare»
il Fatto 15.11.14
Papa: “Aborto, eutanasia ed eterologa sono espressione di falsa compassione”
Bergoglio riceve in Vaticano i medici cattolici e invita anche a fare obiezione di coscienza. "Se il giuramento di Ippocrate vi impegna a essere sempre servitori della vita - ha detto -, il Vangelo vi spinge oltre: ad amarla sempre e comunque"
di Francesco Antonio Grana
qui
«Libertà di stampa»...? Baciapile disonesti e complici interessati:
Nè Corsera né Repubblica né Il Sole hanno pubblicato questa notizia!
La Stampa 29.11.14
Oltre un miliardo alla Chiesa. La Corte dei Conti: “Sono troppi, l’8x1000 va rinegoziato”
Incassato l’82,3% del fondo con solo il 38% delle preferenze
I giudici contabili allo Stato: “Poca informazione sul meccanismo di redistribuzione, l’8X1000 va rinegoziato”
di Paolo Baroni
qui
il Fatto 29.11.14
Corte dei Conti
Soldi alla Chiesa sotto accusa
Chiesa e 8 per mille, troppi lati oscuri”
I vescovi accusati di scarsa trasparenza
Per la prima volta i giudici contabili contestano la ripartizione dei fondi ricavati dalle scelte dei contribuenti e criticano l’inerzia del governo
di Marco Lillo
su spogli
il Fatto 29.11.148x1000, opere di bene ma soprattutto televisione e spotA chi finiscono i quattriniGli scontri tra prelatiil Fatto 29.11.141929-1984
Repubblica 22.2.13
“Lobby gay nella Curia” il Vaticano sotto shock
Gli scandali sessuali irrompono nel Conclave altri cardinali nel mirino
Dossier segreto e coperture ai preti pedofili, è polemica
di Marco Ansaldo
su spogli alla data della pubblicazione
Repubblica 22.2.13
L’inchiesta/2
Le mani sul tesoro dello Ior
di Concita De Gregorio
su spogli alla data della pubblicazione
Giacomo Marramao
intervistato da Donatella Gori
al Giornale Radio 3 Rai Mercoledì 26 novembre 2014:
«Dall’elezione di papa Francesco la Chiesa ha compiuto un atto straordinario di anticipazione, ha scavalcato la stessa prospettiva dell’unione europea per guardare al mondo. Dunque ha rivisualizzato il problema dell’Europa in un contesto globale da analizzare in maniera critica come il pontefice ha fatto
(...)
La Chiesa ha compiuto un rinnovamento rispetto al quale tutta la politica europea e in parte anche quella italiana è molto indietro
Con Papa Francesco la Chiesa si ripropone come universale però in senso operativo, molto più intensamente politico rispetto a quello che fanno i partiti europei e i loro rappresentanti
(...)
La Chiesa è in grado di parlare non soltanto ai cittadini di fede, ma anche ai laici, sollevandosi non soltanto da una situazione di corruzione e di scandalo, ma addirittura riuscendo ad indicare la prospettiva di un modo diverso di affrontare i problemi del mondo nel XXI secolo».
La registrazione integrale dell'intervista è disponibile qui:
IN PARTICOLARE LA DOCUMENTAZIONE DELLA COMPLICITÀ
DI UNA SEDICENTE "SINISTRA" ITALIANA,
DI BERTINOTTI, PANNELLA, VENDOLA, CIVATI ECCETERA,
CON IL FEROCE JORGE MARIA BERGOGLIO
QUI DI SEGUITO ALLA DATA DI IERI
QUI DI SEGUITO ALLA DATA DI IERI
E A QUELLE DI VENERDI 21
E DI VENERDI 28
SABATO 12 IL NOTO HEIDEGGERIANO U.GALIMBERTI SU "REPUBBLICA".
DALL'ENCICLOPEDIA WIKIPEDIA:
«Nel luglio del 2011 Umberto Galimberti è stato ufficialmente richiamato
dall'Università di Venezia, di cui è uno dei professori,
a volersi attenere alle corrette regole di citazione degli scritti di altri autori;
questo per aver riportato alcuni brani di altri autori senza citarli».
LEGGI TUTTO QUI DI SEGUITO
CON IL COMMENTO ALL'ARTICOLO DI GALIMBERTI
DI DUE PSICHIATRI PSICOTERAPEUTI
SABATO 13 DICEMBRE SU LA REPUBBLICA:
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Repubblica 13.12.14
Nella testa delle madri che uccidono i loro figli
di Umberto Galimberti
QUANDO una mamma uccide un figlio genera la riprovazione generale senza riserve. Se poi si ostina a negare il fatto, nonostante le prove contrarie nelle mani degli inquirenti, la riprovazione non ha più attenuanti.QUI non vogliamo discutere se Veronica Panarello ha ucciso o meno il suo piccolo Loris, ma capire, con l’aiuto della psicoanalisi, perché fatti del genere possono accadere, e perché, una volta accaduti, ci si ostina a negarli. La psicoanalisi non è un tribunale della verità, ma può aiutarci a comprendere quello che per il senso comune e per la nostra ragione è incomprensibile. A questo proposito tre sono le considerazioni che ci possono aiutare a capire.1. In ciascuno di noi, ma più marcatamente nella donna in quanto depositaria della specie, ci sono due soggettività: una che dice “Io” con i suoi progetti, i suoi ideali, i suoi sogni, le sue aspirazioni, l’altra che ci prevede come semplici “funzionari della specie”. Le due soggettività sono in conflitto, in quanto le esigenze della specie non coincidono con quelle dell’Io. Per questo l’amore materno non è mai disgiunto dall’odio materno, dal momento che il figlio vive e si nutre del sacrificio della madre che, dal concepimento in poi, deve assistere alla trasformazione del suo corpo, al trauma della nascita e, successivamente, al sacrificio del suo tempo, del suo spazio, del suo sonno, del suo lavoro, della sua carriera, delle sue relazioni, dei suoi affetti e talvolta anche dei suoi amori, per la totale dedizione al figlio. Questa ambivalenza di amore e odio, che il mito dell’amore materno stenta a riconoscere, chiede una soluzione che, in particolari condizioni psichiche, può generare il più terribile degli eventi. Anche il linguaggio ne è testimone. Quante volte abbiamo sentito dire dalle madri al proprio bambino “ti ammazzerei”.2. Tra le sofferenze psichiche più diffuse, Freud annovera il senso di colpa che, nel nostro caso, Veronica può avere inconsciamente interiorizzato in ambito familiare per i difficili rapporti, per non dire ostilità, con la madre e con la sorella. A questo proposito Freud scrive in un saggio del 1922 che ha per titolo L’Io e l’Es: “È stata per noi una sorpresa lo scoprire che un’accentuazione di questo senso di colpa inconscio può trasformare gli uomini in delinquenti. Eppure è senza dubbio così. Si può individuare in molti delinquenti, specialmente quando si tratta di giovani, un potente senso di colpa che preesisteva all’atto criminoso, e che quindi di questo atto non è l’effetto bensì la causa: come se il poter collegare il senso di colpa inconscio a qualche cosa di reale e attuale fosse avvertito da costoro come un sollievo”. Non so se questo è il caso di Veronica Panarello, anche se l’aver cercato nella sua adolescenza di punirsi con un tentato suicidio per liberarsi del suo senso di colpa può essere una traccia che ci aiuta a comprendere.
3. Il fatto poi che Veronica neghi quelle che per gli inquirenti sono evidenze non ci consente di considerarla, senza riserve, una bugiarda, perché chi mente sa di mentire, ma può accadere anche che, non avendo la forza di guardare in faccia l’atrocità che si è commosso, si neghi, prima a se stessi che agli altri, di essere responsabili dell’accaduto. Non si tratta di rimozione (Verdrängung) che Freud descrive come un meccanismo di difesa inconscio con cui allontaniamo da noi immagini o fatti che sentiamo inaccettabili, ma di nagazione (Verneinung) per cui il soggetto nega l’esistenza di ciò che esiste e conosce. Nella negazione Freud vede l’origine della scissione dell’Io che è l’anticamera della follia, in cui il soggetto nega, sinceramente a se stesso prima che agli altri, che sia accaduto un fatto che è accaduto. Stanley Cohen, professore di sociologia alla London School of Economics and Political Science, ha scritto un bellissimo libro: Stati di negazione. La rimozione del dolore nella società contemporanea (Ed. Carocci) in cui mostra quanto diffuse siano le forme di negazione e quanto devastanti siano gli effetti, nel mondo privato e in quello pubblico, di questo atteggiamento che nega ciò che esiste e si conosce. Con queste considerazioni non vogliamo esprimere alcun giudizio sui terribili fatti di Santa Croce Camerina, e neppure giustificarli, ma semplicemente cercare di comprendere quello che in apparenza appare incomprensibile, ricordando a tutti noi quel che Freud non cessa di ribadire, ossia che “l’Io non è padrone in casa propria”.
UNA PRECISAZIONE
È STATA INVIATA LA MATTINA STESSA AL DIRETTORE DI "REPUBBLICA"
È STATA INVIATA LA MATTINA STESSA AL DIRETTORE DI "REPUBBLICA"
CON RICHIESTA DI PUBBLICAZIONE
AI SENSI DELLA LEGGE SULLA STAMPA
AI SENSI DELLA LEGGE SULLA STAMPA
QUI DI SEGUITO LA LETTERA DI DUE PSICHIATRI PSICOTERAPEUTI
INVIATA A "REPUBBLICA"
INVIATA A "REPUBBLICA"
A COMMENTO DELL'ARTICOLO DI GALIMBERTI:
Siamo due psichiatri e scriviamo a proposito dell’articolo di Umberto Galimberti che commenta oggi su La Repubblica, a partire dalla prima pagina, il noto e orrendo delitto di Santa Croce Camerina.
In base alla nostra lunga esperienza in tema di malattie mentali ci permettiamo di fare alcune osservazioni e precisazioni.
Galimberti afferma che in tutti noi “ma più marcatamente nella donna” esistono due soggettività in conflitto tra di loro, una legata alle prorie aspirazioni e ideali, l’altra “che ci prevede come semplici funzionari della specie”; in altre parole le esigenze della donna contrastano drammaticamente con il dovere di fare figli per salvaguardare la continuità della specie. Un tale conflitto può portare a una soluzione estrema, il delitto. Queste affermazioni danno per scontato quello che già in altre occasioni Galimberti aveva enunciato come verità umana, ovvero che in tutti noi esiste una malvagità legata alla nostra parte animale (quella legata alla riproduzione della specie) che se sfugge al controllo dell’Io della razionalità può portare a commettere delitti efferati. Quindi se accade che una madre uccida il prorio figlio ciò sarebbe un fatto di natura. È un pensiero aberrante sulla realtà degli esseri umani e in particolare della donna.
Ma una puntualizzazione a parte merita il terzo punto del commento di Galimberti quando nel tentare di comprendere come l’autrice del delitto si ostini a negare l’evidenza, non potendola considerare una bugiarda, arriva ad affermare che in tali circostanze si arrivi a negare, “prima a se stessi che agli altri, di essere responsabili dell’accaduto”. E citando Freud continua “Non si tratta di rimozione (…) ma di negazione (Verneinung) per cui il soggetto nega l’esistenza di ciò che esiste e conosce”.
È palesemente una falsa attribuzione al punto da chiederci se Galimberti abbia mai letto La negazione, scritta da Freud nel 1925, dove non solo non compare nessun riferimento alla dinamica sopra citata, ma dove è facile osservare (sono solo cinque pagine) come non si distingua la negazione dalla rimozione (al limite la sostituirebbe) e tantomeno dalla bugia cosciente.
È invece evidente che le affermazioni di Galimberti, che purtroppo è noto per saccheggiare altri autori senza mai citarli, sono maldestramente sottratte all’opera di Massimo Fagioli che ha teorizzato come eziopatogenesi della malattia mentale la negazione e la pulsione di annullamento contro la realtà umana. Sono dinamiche in cui accade che si neghi l’altro essere umano fino a rendere inesistente ciò che esiste.
Ed è proprio la scoperta di queste dinamiche che ci può suggerire la causa di un delitto così efferato: l’uccisione del figlio di appena otto anni e la “condotta cinica” tenuta nei giorni successivi sembrano corrispondere a una condizione della donna di totale perdita degli affetti e di umanità, come se non fosse accaduto nulla al suo bambino. Di conseguenza potremmo ipotizzare che la madre avesse reso inesistente ciò che esisteva, ovvero il bambino stesso come essere umano. In questo senso negare i fatti è la conseguenza di una dinamica di annullamento-sparizione del bambino e probabilmente di quanto accaduto nelle circostanze del delitto.
Ovviamente questa non è la sede per discutere come la madre autrice del delitto sia caduta in tale condizione, ma certamente si può affermare che è un gravissimo stato di malattia che va curato e non una condizione naturale dell’essere umano.
Anzilotti Carlo, psichiatra psicoterapeuta
Mocci Antonia, psichiatra psicoterapeuta
LA REPUBBLICA NON HA PUBBLICATO NÈ LA PRECISAZIONE NÈ IL COMMENTO. LEGGI ANCHE I NOTI PRECEDENTI DEL "NOSTRO" CHE SONO ADESSO TUTTI DISPONIBILI SULLA PAGINA DEGLI "ALLEGATI", QUI
CITATI ANCHE:
IN CORSO DI AGGIORNAMENTO
TTW
Il Binario 21 della Stazione Centrale di Milano, Luogo della Memoria
qui, si ringrazia Francesco Maiorano
DA VEDERE ANCHE:
Martedi 16 dicembre, alla Casa dell’Architettura a Roma è stato presentato l'ultimo numero della rivista AR dell’Ordine degli Architetti di Roma in un incontro dal tema "La Grande Bellezza? Confronto su Roma".
In questo numero le immagini del Palazzetto Bianco
La locandina può essere scaricata da qui
L'invito può essere scaricato da qui
si ringrazia Antonella Radicchi
«Gramsci, nemico delle “filosofie definitive”, si era spinto oltre, e in una nota sulla Sacra famiglia del Quaderno 10 affermava che «quel qualcosa di reale» che innegabilmente esiste al di là della realtà del corpo, da sempre creduto “un inconoscibile” (Schelling), un “noumeno” (Kant) ovvero un “dio ignoto” (Croce), era semplicemente qualcosa di ancora “sconosciuto”, che sarebbe stato un giorno conosciuto. Pochi decenni dopo, Massimo Fagioli con Istinto di morte e conoscenza avrebbe scoperto la “perla delle perle” sfuggita alle mani di Marx: quella nascita della mente umana dalla biologia del corpo che ci rende tutti uguali, e che sola può offrire un fondamento certo alle altrimenti inconciliabili istanze di giustizia e libertà, originarie in tutti gli esseri umani».
Critica liberale XXI/221
«Prendetelo prendetelo, è un controrivoluzionario»
L’intrigante e profetica cartolina postale di Antonio Gramsci da Ivanovo
di Noemi Ghetti
pp. 162-165, 174
nelle librerie
approvato il 1 dicembre
Il Sole 1.12.14
Giustizia, dal Cdm via libera alla depenalizzazione dei reati lievi
qui
il Decreto legislativo 30.12.1999 n° 507 sulla Depenalizzazione dei reati minori e riforma del sistema sazionatorio è disponibile qui
si ringrazia Gloria Gabrielli
Un pieghevole distribuito in farmacia a Roma sfata i miti sulla pillola contraccettiva
che spesso i ginecologi cattolici tentano di alimentare
è disponibile qui
si ringrazia Giulia Venditti
MENTONO COME RESPIRANO:
UNA PREZIOSA VERIFICA DI FEDERICO TULLI
Sapevamo tutti che Marco Tarquinio - il direttore dell'Avvenire (come si sa organo ufficiale dei vescovi italiani) e, come "benitino" Renzi, ex capo scaut dell'Agesci - quando tentava di interloquire polemicamente con Massimo Fagioli a Linea Notte del 28 novembre scorso stava mentendo nel tentar di negare le parole di Bergoglio sui bambini non battezzati, ma eccone la prova concreta. Il giornale di cui è direttore responsabile, infatti, aveva il pubblicato il report dell'Udienza generale dell'8 gennaio 2014 con tanto di ineccepibile virgolettato: "..."Dunque - ha commentato il Pontefice dopo la citazione da san Paolo - il battesimo non è una formalità, è un atto che tocca in profondità la nostra esistenza, non è lo stesso un bambino battezzato e un bambino non battezzato, non è lo stesso una persona battezzata o una persona non battezzata, no...".
Il testo originale è disponibile sul sito del quotidiano cattolico, qui
Paolo Franchi, sul Corriere di lunedì 15:
«gli oppositori (di Renzi) protestano perché vengono trattati alla stregua di gufi, ma sono condannati a una guerra di trincea priva di prospettive. Nemmeno il calo di consensi per Renzi e il suo governo, parallelo, a sinistra, al crescere di una protesta sociale di cui è stato espressione lo sciopero generale, sembra rafforzarli più di tanto, perché non sono portatori neanche dell’abbozzo di un progetto e di un’idea di sinistra in grado di intercettarla».
Il testo integrale dell'articolo è disponibile qui di seguito alla data del 15 dicembre.
La Stampa 17.12.14
Non dobbiamo arrenderci
di Mattia Feltri
Non dobbiamo arrenderci. Nessuna notizia orrenda che arriva dal mondo dovrà fermarci. Le stragi di bambini, le teste mozzate, gli ostaggi in nome di Dio, le bombe nei mercati, i mariti che ammazzano le mogli, le madri che ammazzano i figli: niente sarà troppo forte per noi. Non vincerà la crisi, non la resa davanti alle malattie, non i morti per la fame. Perché alla fine noi continueremo a chiederci: ma adesso che fanno i civatiani?
domani a Genova...
«Se li conosci li eviti!»: |
Corriere della sera on line 17.12.14
Papa Francesco: Maria cucinava e stirava le camicie di Gesù e Giuseppe
qui
si ringrazia Federico Tulli
SULLA STAMPA DI OGGI:
il Fatto 19.12.14
Il Papa regala sacchi a pelo ai senza tetto
Quattrocento sacchi a pelo, con lo stemma papale, ad altrettanti clochard che vivono a Roma. Questo il regalo che Papa Francesco, ha fatto distribuire ieri sera in occasione del suo settantottesimo compleanno. La consegna è avvenuta grazie all’azione di diversi volontari, fra cui anche alcune guardie svizzere. Il dono ha interessato non soltanto i senzatetto che vivono nei dintorni del Vaticano ma anche quelli che si trovano in altre zone della città, come la stazione Termini, dove passano la notte coprendosi con mezzi di fortuna. L’iniziativa voluta dal Papa è stata gestita attraverso l'Elemosineria pontificia che ha coinvolto le strutture che assistono i senza fissa dimora tra cui la Caritas e le parrocchie. La consegna è stata effettuata con un pulmino grigio targato “Scv”. Alla guida l’arcivescovo Konrad Krajewski, accompagnato da monsignor Diego Ravelli.
Corriere 19.12.14
I frati francescani e le spese milionarie per l’hotel in centro
«Ristrutturazione dubbia». Indagano i pm
di M.Antonietta Calabrò
su spogli
La Stampa 19.12.14
I Francescani in dissesto finanziario
La lettera choc: “L’Ordine è sommerso dai debiti”
Un’indagine interna ha fatto emergere operazioni «dubbie» dai frati che gestivano il patrimonio
La denuncia: vittime di maxi truffa, c’è un buco di svariati milioni di euro
qui
il Fatto 19.12.14
Nuove alleanze
Firme contro il rigore, Fiom e Cgil danno la linea a sinistra
di Salvatore Cannavò
su spogli
n
La Stampa 19.12.14
Brevettabile l’ovulo non fecondato
Sentenza della Corte Ue sul ricorso di una multinazionale:
“Un organismo non in grado di svilupparsi non è un embrione”
di Stefano Massarelli
qui
Corriere 19.12.14
Utilizzati nei laboratori per creare staminali
Naturali o artificiali? Le cellule sviluppate senza l’intervento del Dna maschile
di Edoardo Boncinelli
su spogli
Corriere 19.12.14
La Corte Ue: sì allo sfruttamento industriale. I dubbi dei cattolici
di Luigi Offeddu
su spogli
La Stampa 19.12.14
La Corte di giustizia apre un vaso di Pandora
di Eugenia Tognotti
su spogli
il Fatto 19.12.14
Materia delicata, la Chiesa per ora sceglie il silenzio
di Marco Politi
su spogli
il Fatto 19.12.14
Il laico. La giusta strada
Diritto e scienza devono superare anche la religione
di Bruno Tinti
su spogli
Repubblica 19.12.14
Preferenze, stop di Bersani: “È la democrazia alla Verdini”
di Goffredo De Marchis
su spogli
Corriere 19.12.14
Chi si muove per complicare gli accordi sul Quirinale
di Massimo Franco
su spogli
il Fatto 19.12.14Corriere 19.12.14
L’ingorgo di date intorno al Colle
di Sara Nicoli
su spogli
il Fatto 19.12.14
La successione
Idea primarie? Il Pd dice no
di Wanda Marra
su spogli
il Fatto 19.12.14
Il Quirinale nel patto del Nazareno
risponde Furio Colombo
su spogli
Repubblica 19.12.14
L’esorcismo del premier sul Quirinale
Renzi ostenta tranquillità ma è un modo per mascherare la paura di un lungo stallo in Parlamento
di Stefano Folli
su spogli
Repubblica 19.12.14
Emanuele Macaluso
“Temo l’elezione più caotica di sempre”
intervista di Giovanna Casadio
su spogli
Islamisti all’assalto contro il laico Atatürk
risponde Sergio Romano
su spogli
Corriere 19.12.14
Se l’analfabetismo ora sbarra anche le porte della Rete
Un italiano su tre non ha effettuato alcun accesso a Internet
di Luca Mastrantonio
su spogli
Repubblica 19.12.14
Anatomia di una strage
di Guido Ceronetti
su spogli
Repubblica 19.12.14
I padroni del cibo
Sono dieci i signori dell’industria alimentare che controllano da soli più del 70 per cento dei piatti del pianeta
di Paolo Griseri
su spogli