Tommaso Fattori, consigliere comunale a Firenze
alle 13.30 su Facebook:
«Renzi non ha nulla da dire.
Il PD romano e i renziani sono coinvolti fino al collo nell'inchiesta "Mondo di mezzo" ma Renzi non ha nulla da dire: è coinvolto il renzianissimo consigliere regionale Patanè, che avrebbe preso soldi per pilotare gli appalti in regione; è coinvolto il renziano Coratti; è coinvolto un altro renziano di provata fede, l'onorevole Di Stefano, che avrebbe preso mazzette dall'imprenditore Pulcini.
C'è poi la renzianissima Bonafè, che partecipa giuliva alle iniziative della "cooperativa 29 giugno", del bandito Carminati. Per non dire di Poletti, ministro renziano della precarizzazione del lavoro e allora a capo della Lega Coop, che con Carminati - e un parterre di consimili figuri, fra cui Alemmanno - ci va a cena. E a cena c'era naturalmente anche Salvatore Buzzi, il capo della nuova mafia della capitale.
Ma Renzi non ha nulla da dire. Anzi, non ha nulla da twittare»
L’Huffington Post 3.12.14 ore 13
Soldi e voti: ecco a che cosa serve il razzismo contro i rom
di Laura Eduati
Voi paghereste seicento euro al mese per vivere in uno stanzone affollato e senza finestre? Sicuramente no. Eppure questa è la cifra che il Campidoglio versa all'ente gestore della "Best House Rom" per ciascun rom ospitato nel centro di accoglienza di via Visso.
Ciò significa che per una famiglia di sei persone le casse pubbliche spendono 3600 euro: il costo di un affitto in una casa di lusso nel centro di Roma. Lo scandalo, uno dei tanti consumati sulla pelle dei cosiddetti "zingari", è stato denunciato dal consigliere comunale radicale Riccardo Magi nelle ore immediatamente precedenti alla retata che ha portato all'arresto di 37 persone per l'inchiesta "Mondo di mezzo".
Tra gli arrestati figura Emanuela Salvatori, responsabile dell'ufficio rom del Campidoglio e coordinatrice dell'attuazione del "Piano rom e interventi di inclusione sociale".
Un altro degli arrestati è Salvatore Buzzi, ramo Lega Coop, che nelle intercettazioni dice: "Tu c'hai idea quanto ce guadagno sugli immigrati? Il traffico de droga rende meno"
Nel business "immigrati" rientrano anche i settemila rom che vivono nei campi attrezzati di Roma. Si tratta degli stessi rom contro i quali manifestano Casapound e le destre romane per capitalizzare voti. Un doppio sfruttamento altamente redditizio: i rom fruttano soldi alla destra e alla sinistra grazie agli appalti delle cooperative che gestiscono i campi, e fruttano voti - specialmente alla destra - perché ripetere che gli zingari sono "culturalmente" ladri (lo ha sottolineato Ignazio La Russa) è sempre un ottimo argomento per scaricare sugli intoccabili la responsabilità di una mala gestione amministrativa.
È vero, gli uomini di Maurizio Carminati - il capo della banda di fascio-mafiosi, ex appartenente alla banda della Magliana - hanno mangiato abbondantemente sull'emergenza profughi e sull'accoglienza dei migranti a Roma, e non soltanto sui rom. Tuttavia sono i rom a essere prigionieri - letteralmente - del sistema che impedisce loro di uscire dai campi e prigionieri di un razzismo che non trova corrispondenze in nessuna etnia.
Che i rom vogliano vivere nei ghetti, all'interno delle baracche, è per esempio una delle tante favole che la politica racconta ai cittadini per dimostrare che i campi nomadi fanno parte della cultura zingara. Non è vero, e lo dimostra il fatto che l'Unione europea è pronta a multare l'Italia proprio perché non sta smantellando i campi attrezzati.
L'inchiesta della Procura di Roma sulla Mafia Capitale sta svelando quello che da tempo associazioni come la 21 luglio denuncia da anni, e cioè che dietro questa falsa necessità dei campi rom si nasconda una speculazione tutta italiana e tutta mafiosa sulla pelle dei settemila rom censiti nella Capitale: siccome questi ghetti pestilenziali hanno bisogno - dice la politica - di sorveglianza continua e persone che si occupino dell'integrazione, allora ecco gli appalti per i vigilantes, gli scuolabus appositi per i rom e così via.
Ma quanto spende il Campidoglio per sole settemila persone, in maggioranza bambini? 42 milioni in tre anni "e non sappiamo dove siano finiti questi soldi", diceva un funzionario del Comune all'Huffington Post durante una visita del campo di via Gordiani, dove le famiglie vivono in prefabbricati cadenti con i bagni rotti. Di quella cifra, 32 milioni erano arrivati grazie al Piano Nomadi di Gianni Alemanno.
Sempre durante la giunta Alemanno, era stata approvata una norma che nell'applicazione pratica impediva ai rom - molti dei quali italiani - di accedere alle graduatorie delle case popolari. Di questa ennesima misura discriminatoria si era occupato persino il quotidiano britannico "The Guardian". Anche questo serviva a perpetuare l'esistenza dei campi nomadi, con un duplice scopo: raccontare alla cittadinanza che in fondo gli "zingari" non vogliono vivere come tutti gli altri, e continuare il business degli appalti intorno ai rom.
L'inchiesta che sembra smantellare la cupola fascio-mafiosa - ma c'è di mezzo un pezzo della sinistra - potrebbe servire finalmente a decostruire tutte le menzogne razziste che tutta la politica, in maniera davvero bipartisan, ha utilizzato per dipingere i rom come aggressori, criminali e ladri di bambini. Un racconto che ha fatto breccia anche nelle anime più progressiste.
«Me lo so’ comprato»
Così la mafia di Roma arruolava politici e “amici” nel Pd
I boss cambiavano perfino il bilancio
di Fiorenza Sarzanini
qui
Corriere 3.12.14Il Sole 3.12.14
Scossa nella giunta Marino, si apre il caso del Pd
di Alessandro Capponi
su spogli
il Fatto 3.12.14
La malavita di Larghe Intese
di Marco Lillo
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Repubblica 3.12.14
“Ho arruolato sei assessori la scuderia ormai è pronta”
E la cupola infiltrò la sinistra
di Mauro Favale e Giovanna Vitale
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il Fatto 3.12.14
Coop e soldi appalti rossi sotto la lupa “nera”
Il compagno Buzzi procacciatore di occasioni, da Rutelli ad Alemanno
di Paola Zanca
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Immigrazione, un affare d’oro
Da Odevaine a Buzzi
Il business dei centri di accoglienza
Per tutti noi quella di Mare Nostrum è stata una tragedia. Per loro un’opportunità criminale
di Claudio Gatti
su spogli
http://gradozeroblog.it
Il Sole 3.12.14La Stampa 3.12.14
Dal Viminale nessuna risposta
Richieste di documenti senza successo
Solo Bruxelles alla fine dà il materiale
su spogli
il Fatto 3.12.14
“La droga? Meglio i rom e gli stranieri”
Accoglienza d’oro: oltre 2 milioni di euro l’anno per un campo
Casamonica “mediatori culturali”
di Silvia D’Onghia
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Gli anni della grande bruttezza
di Fabio Martini
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Repubblica 3.12.14La Stampa 3.12.14
La Capitale da rifondare
Un calderone maleodorante nel quale si mescolavano criminalità mafiosa, estremismo neofascista, imprenditoria malata e politica corrotta
di Sebastiano Messina
su spogli
L’Uomo Nero
di Massimo Gramellini
Bisogna
pur farsi una cultura. E allora scorriamo insieme la fitta biografia
del cinquantaseienne Massimo Carminati, alias Il Nero di «Romanzo
Criminale», figura di punta della retata di malviventi che hanno regnato
su Roma negli ultimi anni, grazie al silenzio tremebondo e in certi
casi al sostegno convinto della classe politica locale.
Picchiatore
neofascista ai tempi della scuola. Terrorista nei Nuclei Armati
Rivoluzionari (Nar). Esperto nello spaccio e nell’uso di esplosivi.
Accusato dell’omicidio di due giovani militanti della sinistra milanese,
Fausto e Iaio. Protagonista di una famosa rapina alla Chase Manhattan
Bank dell’Eur. Killer affiliato alla banda della Magliana, tanto che il
suo nome ricorre in decine di stragi, assassini e rapine, nonché in due
omicidi avvenuti nel mondo delle scommesse dei cavalli (una delle
vittime cementificata, l’altra stesa direttamente in sala corse).
Accusato per il delitto Pecorelli e per un tentativo di depistaggio
relativo alla strage di Bologna. Ferito gravemente alla testa durante
uno scontro con la polizia, mentre tentava di espatriare illegalmente in
Svizzera. Custode di un deposito di armi nascosto nientemeno che dentro
il ministero della Sanità. Dedito nel tempo libero a traffico di
stupefacenti, estorsioni e riciclaggio. Imputato, e condannato, per
associazione a delinquere di stampo mafioso. Indagato per un furto nel
caveau del Palazzo di Giustizia di Roma. Coinvolto nello scandalo del
calcio scommesse. Il 2 dicembre 2014 viene arrestato...
Ma perché, fino a ieri dov’era?
La Stampa 3.12.14il Fatto 3.12.14
Ex Nar e picchiatori da stadio: la rete attorno al Campidoglio
Dai movimenti di estrema destra ai vertici dell’amministrazione
Stefano Andrini, ultrà laziale, ex naziskin, 20 anni fa massacrò due ragazzi a sprangate
Nel 2009 entrò ai vertici della società di nettezza urbana
di Mattia Feltri
qui
Repubblica 3.12.14
La regola del “mondo di mezzo”:
“Compriamo tutti”
di Carlo Bonini
su spogli
Corriere 3.12.14
«Mafia capitale», la strana piovra che avvolge la politica debole di Roma
Lo choc di una città che si ritrova in mano a un ex estremista nero e a un ex detenuto
di Giovanni Bianconi
qui
il Fatto 3.12.14
Mafia Capitale
Fascisti e Pd agli ordini del Nar Carminati
37 arresti, indagati Alemanno più 99
di Marco Lillo
su spogli
il Fatto 3.12.14
Come funziona la Mafia Capitale
di Marco Lillo e Valeria Pacelli
su spogli
il Fatto 3.12.14
La “Terra di Mezzo” del faccendiere nero che “foraggiava tutti”
L’ex Nar “Portava i soldi per Finmeccanica anche al Prc”
E il poliziotto rapito: “Starei ad ascoltarti per ore”
di Marco Lillo
su spogli
il Fatto 3.12.14
I fascisti del Fungo volevano Roma
I militanti irregolari dell’Eur, passati anche dalla lotta armata, hanno fatto squadra con i nemici di un tempo
In nome del denaro i vecchi missini si sono presi il Campidoglio
di Eduardo Di Blasi
su spogli
Paga da 5 mila euro a Odevaine, lo sceriffo col cognome camuffato
su spogli
il Fatto 3.12.14il Fatto 3.12.14
Accendi il Jammer e passa la paura delle intercettazioni
su spogli
il Fatto 3.12.14
La strategia di Carminati per entrare in affari con aziende e politici
di Antonio Massari
su spogli
Di Stefano dai pm, il legale inquisito
Mentre l’esponente Pd va in Procura per il caso Lazio Service, l’avvocato invischiato nella retata del Ros
di Rita Di Giovacchino
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La Stampa 3.12.14
Mattia Feltri:
Mamma
mia che roba a Roma. Politici di destra e di sinistra, da Gianni
Alemanno a uomini del Pd e passando per il Pdl, la criminalità
organizzata, la destra eversiva, le associazioni mafiose, i servizi
segreti, pezzi di istituzioni, piccoli picchiatori e grandi eredi del
Libanese. Sconcerto nell’attuale amministrazione. Ignazio Marino: «Ma
come diavolo facevano a starci tutti in questa Panda della Magliana?».
il Fatto 3.12.14
“Per ammazzare Di Matteo, doveva saltare il tribunale”
Palermo: 150 chili di tritolo
Gli inquirenti ricostruiscono il piano stragista di Cosa Nostra contro il pm della Trattativa
di Giuseppe Pipitone e Sandra Rizza
su spogli
La Stampa 3.12.14
Il rischio guerriglia per il Colle
di Luigi La Spina
su spogli
La Stampa 3.12.14Repubblica 3.12.14
Partita a scacchi sulla sorte dell’Italicum
di Marcello Sorgi
su spogli
Corriere 3.12.14
Il premier tenta di rassicurare per piegare le resistenze
di Massimo Franco
su spogli
Repubblica 3.12.14
Quirinale, il premier tende la mano a Bersani
In vista dell’elezione del nuovo presidente della Repubblica Renzi riannoda i fili del dialogo con l’ex segretario Pd che apre: “La condivisione è possibile sapendo che io non accetto scambi, non è nella mia natura”. La paura dei 101
di Goffredo De Marchis
su spogli
Corriere 3.12.14
Berlusconi: Matteo ha bisogno di noi
di Paola Di Caro
su spogli
La beffa della prescrizione
I processi a rischio
di Liana Milella
su spogli
La Stampa 3.12.14
Cuperlo
“Sbagliato forzare i tempi. Sembra voglia votare”
Legge elettorale, Cuperlo punzecchia il premier
intervista di Francesca Schianchi
su spogli
La Stampa 3.12.14
Fisco, la bacchettata della Corte dei Conti:
“Divario eccessivo tra dipendenti ed autonomi, norme contraddittorie sulla lotta all’evasione”
I magistrati contabili: la Tax compliance non funziona, serve una nuova strategia
di Giuseppe Bottero
qui
Repubblica 3.12.14
La legge sullo Stato ebraico affonda il governo Netanyahu “Presto elezioni anticipate”
Duro attacco dell’alleata Livni: “No a una norma razzista e antidemocratica” Cacciati i ministri della Giustizia e del Tesoro. La Francia riconosce la Palestina
di Fabio Scuto
su spogli
La Stampa 3.12.14
Netanyahu licenzia gli alleati di centro e punta a vincere con la destra religiosa
di Maurizio Molinari
su spogli
Repubblica 3.12.14
La scuola simbolo bruciata da fanatici contro la pace
A fuoco, a Gerusalemme, la scuola arabo-ebraica “Mano nella Mano”
di Sayed Kashua
scrittore
su spogli
La Stampa 3.12.14La Stampa 3.12.14
Palestina, dopo Spagna e Gran Bretagna anche il parlamento francese chiede il riconoscimento
Il via libera dell’assemblea con 339 favorevoli e 151 contrari. Ora deciderà il governo
qui
Pena di morte per un malato di mente. E l’America si interroga
Scott Panetti è stato diagnosticato schizofrenico quando aveva vent’anni, ma questo non è bastato ad impedire la sua condanna a morte per l’omicidio dei suoceri
Domani prevista l’esecuzione
Venerdì scorso l’Onu ha approvato una nuova moratoria delle esecuzioni, proprio per consentire di riflettere su casi come questo
di Paolo Mastrolilli
qui
La Stampa 3.12.14
Hong Kong, la resa dei leader della protesta
I capi di Occupy si consegnano e chiedono ai manifestanti di ritirarsi. Ma gli studenti non se ne vanno
di Ilaria Maria Sala
su spogli
La Stampa 3.12.14
Londra, finita l’era degli Oliver
Il nome più diffuso è Mohammed
I musulmani lo scelgono per il primo figlio maschio: nel 2014 è schizzato in testa alla classifica
Oggi i musulmani rappresentano solo il 4% della popolazione britannica, ma diventeranno l’8% entro il 2030
di Vittorio Sabadin
su spogli
Corriere 3.12.14
Grothendieck, storia di un matematico ribelle
La
creatività è sempre eversiva. Comporta la messa in discussione delle
tesi consolidate, l’esplorazione rischiosa di territori nuovi. Vale
anche e soprattutto per la scienza: lo dimostra la figura geniale e
indocile di Alexander Grothendieck, considerato l’«Einstein della
matematica».
A lui, scomparso in Francia lo scorso 13 novembre, il
«Corriere della Sera» ha dedicato un libro a più voci, con introduzione
di Giulio Giorello, che va in edicola sabato 6 dicembre al prezzo di e
6,90 più il prezzo del quotidiano. Il titolo è Matematica ribelle. Le
due vite di Alexander Grothendieck . Racconta la vicenda di un ragazzo
ebreo profugo e perseguitato, il cui padre era stato ucciso ad
Auschwitz, che diventa nel dopoguerra un eccezionale pioniere degli
studi matematici.
Il genio di Grothendieck è universalmente
riconosciuto, ma la gloria accademica non fa per lui: nel 1966 rifiuta
la Medaglia Fields, il Nobel della matematica, e poi altri premi
prestigiosi, rompe con i colleghi, si dedica alla militanza ecologista e
pacifista, infine decide di vivere da eremita, votato alla meditazione
spirituale.
Una rivolta di cui il libro del «Corriere» esplora le
origini e ripercorre le tappe, gettando uno sguardo anche su altre
figure di scienziati ribelli.
Repubblica 3.12.14Repubblica Roma 3.12.14
“Trionfi e soprusi le mie peripezie da matematico nell’era sovietica”
Efim Zelmanov, vincitore della Medaglia Fields nel ’94, svela la sua vita a cavallo tra due mondi
di Piergiorgio Odifreddi
su spogli
“La mia factory si chiama Eliseo” Il teatro pop di Barbareschi
L’attore nella sala di via Nazionale Monaci: “Non ha alcun diritto”
di Sara Grattoggi e Sterfano Petrella
su spogli
La Stampa 3.12.14
L’Eliseo di Barbareschi diventa una fabbrica di idee
Apertura anche alla musica con un accordo con l’Accademia di Santa Cecilia
di Simonetta Robiony
qui