mercoledì 1 aprile 2015

Si ringraziano  Florence Poulain, Corinne Lebrun, Antonio Marinelli, Francesco Maiorano, Giuseppe Galli.

GIANFRANCO RAVASI

Gianfranco Ravasi (Merate, 18 ottobre 1942) è un cardinale, arcivescovo cattolico e biblista italiano, teologo ed ebraista.

Dal 2007 è presidente del Pontificio Consiglio della Cultura, della Pontificia Commissione di Archeologia Sacra e del Consiglio di Coordinamento fra Accademie Pontificie.

Dal 2011, in qualità di presidente del Pontificio consiglio per la cultura, collabora al Cortile del Gentili, la «struttura vaticana creata per favorire l'incontro e il dialogo tra credenti e non credenti­­»

Il 29 marzo 2014 il papa lo conferma presidente del Pontificio consiglio della cultura e lo nomina membro della Congregazione per gli istituti di vita consacrata e per le società di vita apostolica.

In vista dell'Expo 2015, è nominato commissario generale della Santa Sede per l'Expo di Milano 2015, alla quale la Santa Sede parteciperà con un padiglione sul tema Not by bread alone - Non di solo pane.

Dal 1º marzo 2012 è presidente della Casa di Dante in Roma. Succede a Giulio Andreotti.

Nel 2008 ha spiegato che la teoria dell'evoluzione e la fede cristiana non sono fra loro incompatibili:
«Io vorrei ribadire la non incompatibilità a priori tra le teorie dell'evoluzione con il messaggio della Bibbia e della teologia. Darwin, sapete, non è mai stato condannato, 'l'Origine della specie' non è all'indice, ma soprattutto ci sono pronunciamenti molto significativi nei confronti dell'evoluzione da parte dello stesso Magistero ecclesiale». 


da la scheda su Wikipedia: qui 

Il Sole Domenica 26.4.15
Questioni fondamentali
Il difficile viaggio nella natura umana
Tramontata la metafisica aristotelica e dissolta la ragione kantiana, si è alla ricerca di un concetto condiviso di “natura” antropologica
di Gianfranco Ravasi s.j.
qui
Il Sole Domenica 18.1.15
Fiat lux
Dio? È soprattutto luce
di Gianfranco Ravasi s.j.
vedi "Segnalazioni" del 18 gennaio: il testo è disponibile qui
Il Giornale 16.2.2015
Ma il card. Ravasi crede in Dio?
di Bruno Giurato
qui


















La Marcianum Press per la quale è uscito nel 2014 questo libro di Fausto Bertinotti con la prefazione di Gianfranco Ravasi è nata nel 2005 a Venezia, fu creata dall'allora patriarca di Venezia cardinale Angelo Scola, oggi arcivescovo di Milano.

DA "SEGNALAZIONI" DEL FEBBRAIO 2011:
Avvenire prima pagina 4.2.11
I tre volti
di Gianfranco Ravasi S. J.
qui sopra, dalla PRIMA PAGINA de L'Avvenire (il quotidiano della CEI) uscito venerdì 4 febbraio


L'articolo di Massimo Fagioli "I tre volti" era uscito sul LEFT 3.11, il venerdì precedente: il 21 gennaio...
L'articolo di Massimo Fagioli è integralmente disponibile qui
Il Cortile dei Gentili
Missionarismo della chiesa cattolica contro atei, agnostici e non credenti
di Claudio Simeoni

qui

Il card. Ravasi e il Cortile degli atei devoti
Ha finalmente visto la luce il “Cortile dei Gentili”, la fondazione con cui Benedetto XVI intende dialogare con atei e agnostici: il cardinale Gianfranco Ravasi lo presenterà a Bologna sabato prossimo, guarda caso in occasione del Darwin Day. La parte dei “Gentili” sarà affidata a due atei devoti del centrosinistra: Augusto Barbera e Massimo Cacciari.
 «Come previsto, il Vaticano si è scelto interlocutori accondiscendenti», afferma Raffaele Carcano, segretario dell’Unione degli Atei e degli Agnostici. Barbera e Cacciari si sono più volte dichiarati convinti della necessità di assicurare una posizione di privilegio alla Chiesa Cattolica: per esempio in merito all’esposizione del crocifisso, su cui si pronuncerà a giorni la Corte di Strasburgo. «L’ateismo è in forte crescita. Non potendo fermarla, il Vaticano pensa di ridimensionarne l’impatto, dipingendolo comunque deferente verso il cattolicesimo», continua Carcano: «un atteggiamento, questo, non condiviso dalla stragrande maggioranza dei dieci milioni di italiani che non credono in Dio».
dal sito UAAR qui
La Stampa 23.10.11
Dialogo con gli atei, Ravasi rilancia
di Giacomo Galeazzi
qui

L’altro più importante teologo della chiesa cattolica oggi è il suo amico Bruno Forte, nominato Arcivescovo Metropolita di Chieti-Vasto il 26 giugno 2004 da Giovanni Paolo II. Dottore in Teologia presso la Facoltà Teologica di Napoli-Capodimonte. Ha approfondito gli studi a Tubinga e a Parigi, e nel 1977 si è laureato in Filosofia presso l'Università di Napoli. Autore di numerose pubblicazioni di teologia, filosofia e spiritualità, assai note anche a livello internazionale, è stato docente di Teologia dogmatica presso la Facoltà Teologica dell'Italia Meridionale, di cui è stato Decano per 3 mandati, membro del Pontificio Consiglio della Cultura. Ha collaborato con Massimo Cacciari
Una scheda qui











cfr.Bruno Forte, Trinità per atei
con interventi di Massimo Cacciari, Giulio Giorello, Vincenzo Vitiello
Raffaello Cortina Editore




 
Corriere della Sera 9.2.11
Il «cortile» dove si incontrano fede e ragione 
Parte da Bologna il dialogo tra atei e credenti ispirato allo spazio per i «gentili» del Tempio di Gerusalemme
di Armando Torno

QUI 

JEAN-MICHEL MALDAMÉ




Jean-Michel Maldamé, né à Alger le 31 août 1939, est un théologien dominicain français. De formation universitaire aussi bien philosophique que scientifique (mathématiques et philosophie des sciences), docteur en théologie, c'est un spécialiste reconnu des rapports entre science et religion.
La scheda Wikipedia qui 












Changing Concepts of Nature
at the Turn of the Millennium
Proceedings
Plenary session of the Pontifical Academy of Sciences
26-29 October 1998
il volume è integralmentedisponibile qui 

Questo volume contiene (alle pp.303-316)
The changing concepts of Nature: General aspects
L’idée de Nature en Morale et en Théologie
par Jean-Michel Maldamé

IL TESTO DI MALDAMÉ È DISPONIBILE INTEGRALMENTE QUI
quanto segue è un estratto (tratto dalle pp 4-5 di esso) dal contributo di Jean-Michel Maldamé:
qui sopra Madalmé scrive :
«Nella nascita ci sono due aspetti. Il primo, che è ovvio, è che la nascita è l'inizio della vita»: come si può constatare questo "ovvio" non è riportato nell'articolo di Ravasi.
Portstnicolas.org s. d.
Jean-Michel MALDAMÉ o.p.
Science et Foi
Origines de l’homme
Confrontation entre les résultats scientifiques et la tradition chrétienne
La théorie de l’évolution
L’hominisation
La question des origines
L’idée de commencement
Commencement absolu et commencement relatif
L’émergence et l’origine
L’action de Dieu
Conclusion : anthropologie et mystère pascal
Il testo (in lingua francese) è disponibile qui
La pagina internet è qui 
DISF.org s.d
L’emergere e la trascendenza dell’uomo
Jean-Michel Maldamé
1993
da Le Christ et le Cosmos
qui
un estratto da questa pagina:
«Il comportamento dell’uomo è molto differente da quello degli animali. Tranne qualche gesto riflesso, che serve alla sopravvivenza al momento della nascita, l’essere umano che viene al mondo è sprovvisto di mezzi e lo rimane a lungo. Non può trovare il suo nutrimento: non sa distinguere il bene dal male; non sa differenziare nel suo ambiente le cose vantaggiose da quelle pericolose. Non può né difendersi né sfuggire a un pericolo: egli si trova in uno stato di estrema precarietà. Se l’umanità vive, ciò è dovuto al fatto che ogni individuo è capace di acquisire quel che gli manca. L’inadattamento umano alla nascita è correlativo alla capacità di affrontare meglio situazioni più complesse. L’animale si adatta meglio al suo ambiente, ma questo adattamento lo imprigiona in un comportamento stereotipato. Mentre l’evoluzione animale si avvia verso una specializzazione e un adattamento crescenti, quanto si sa della nascita dell’umanità mostra che l’uomo è giunto a se stesso al termine di un processo in cui ha avuto luogo un disadattamento e una despecializzazione. La fragilità umana è il segno di una disponibilità«.

«La sessualità umana conferma questa dimensione trascendentale; non è solo soggetta alle regole biologiche della riproduzione. Essa è legata alla scoperta dell’identità. La sessualità è un atto di libertà, uno scambio di parole, una divisione di un progetto il cui orizzonte va al di là degli interessi della sopravvivenza (per sé e la propria generazione) o della felicità imme­diata (nella dimora come nel lavoro). La relazione strutturante tra genitori e figli è anch’essa un rifiuto a rinchiudersi nell’ordine dell’utile: essa suppone dei rapporti basati sul riconosci­mento dell’irriducibilità di ogni membro del gruppo».
Gliscritti.it 26.6.11
Anche il caso è figlio di Dio
di Jean-Michel Maldamé
qui

si ringraziano anche Roberta Mancini e Matteo Fago

ALTRE INFORMAZIONI PIÙ TARDI QUI