| SULLA STAMPA DI MERCOLEDI 29 |
si ringrazia Di Di
Il Sole 29.4.15
Immigrazione. Ban Ki-moon: no alla distruzione dei barconi
«Non è la strada giusta»
di Ge.P.
qui
Renzi impone la fiducia come Scelba e Mussolini
Unici precedenti: la legge truffa del 1953 e la legge Acerbo del 1923
Urla, insulti e proteste contro la Boschi e la Boldrini
La minoranza Pd: “Non votiamo Sì”
I crisantemi di Sel e la scena muta della sinistra Dem
di Wanda Marra
qui
il Fatto 29.4.15
I precedenti
Dalla fascista Acerbo alla legge truffa (che costò la carriera a De Gasperi)
Nell’Italia unitaria, solo in due casi è stata posta la fiducia su leggi elettorali: due precedenti che evocano foschi ricordi. Il primo risale al 1923, quando il regime fascista impose la legge Acerbo, che prende il nome dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio, ovviamente presieduto da Benito Mussolini. Il testo assegnava al primo partito un premio di maggioranza dei 2/3 dei seggi, a patto che avesse superato il quorum del 25 per
cento. La legge passò alla Camera con il voto di fiducia, seppure di stretta misura e grazie anche ai molti assenti. Il secondo caso è di 30 anni dopo, ed è rappresentato dalla cosiddetta “legge truffa”, come la definì il giurista Piero Calamandrei. A volerla nel 1953 fu il governo presieduto dal democristiano Alcide De Gasperi, su proposta del ministro dell’Interno Mario Scelba. Prevedeva un cambio radicale per il Parlamento repubblicano, fino ad allora eletto con il sistema proporzionale, introducendo un premio di maggioranza del 65 per cento dei seggi per la coalizione che avesse ottenuto il 50 per cento più uno dei voti. Contro il testo ci fu una rivolta parlamentare, scatenata proprio dalla decisione di porre la fiducia sulla legge. Il governo riuscì a spuntarla, e il provvedimento venne promulgato il 31 marzo. Ma nelle successive elezioni politiche di giugno, De Gasperi pagò dazio. L’ampia coalizione capeggiata dalla Dc si fermò al 49,8 per cento, a 54.000 voti dal premio di maggioranza. De Gasperi provò a formare un nuovo governo, ma il Parlamento gli negò la fiducia, sancendo la fine della sua storia politica. La legge truffa venne abrogata un anno dopo.
il Fatto 29.4.15
Il giurista Gaetano Azzariti
“Grave forzatura su norme incostituzionali”
di Luca De Carolis
qui
La Stampa 29.4.15
Il fascismo scomparso dal 25 aprile ricompare nell’aula di Montecitorio
Bagarre tra i gruppi, insulti alla Boldrini. E fioccano le evocazioni mussoliniane
di Mattia Feltri
qui
Corriere 29.4.15
Italicum, in Parlamento la prova del potere
di Antonio Polito
qui
Repubblica 29.4.15
La prova di debolezza
Si porterà a casa la legge dissipando però il patrimonio accumulato
di Ezio Mauro
qui
Repubblica 29.4.15
Lo scossone e le ferite
La domanda a questo punto è: cosa succederà poi?
di Stefano Folli
qui
il manifesto 29.4.15
Celodurismo renziano
di Norma Rangeri
qui
il Fatto 29.4.15
L’Ulivo si ribella al Pd 2.0
In 30 verso la non-fiducia
di Marco Palombi
qui
il Fatto 29.4.15
Contestata anche da Sel
Boldrini nel pallone, l’Aula le scoppia
di Gianluca Roselli
qui
Corriere 29.4.15
Italicum, Renzi: «Il partito è con me
E ora li scavalcheremo a sinistra»
L’idea del premier di un «piano anti povertà» e la scommessa sulle Regionali la «vera prova» sul consenso alle sue mosse dopo la controversa fiducia sulla legge elettorale
di Maria Teresa Meli
qui
Corriere 29.4.15
Italicum, Bersani: «Non è la ditta che ho creato. Prepotenza da Renzi? La sua natura non è bella»
L’ex leader del Pd: «Io posso prendere le sberle, l’Italia no»
intervista di Monica Guerzoni
qui
La Stampa 29.4.15
L’ex segretario: ormai questo non è più il mio partito
“Il governo non c’entra, è in gioco la democrazia”
di Ilario Lombardo
qui
Repubblica 29.4.15
La tentazione degli ex leader Pd “Scissione e ritorno all’Ulivo” ma la minoranza è spaccata
Niente fiducia anche da Epifani, Cuperlo, Bindi, Fassina e Civati “Oltre 40 i no”. Letta: “L’avesse fatto il Pdl saremmo scesi in piazza”
di Giovanna Casadio
qui
Il Sole 29.4.15
I no degli ex big democratici, test di leadership per serrare i ranghi della minoranza
di Lina Palmerini
qui
Repubblica 29.4.15
Roberto Fico, M5s
“La sinistra dem può mandarli a casa ma quelli temono per la poltrona”
intervista di Tommaso Ciriaco
qui
Repubblica 29.4.15
“La coop rossa corrompeva politici di tutto il Paese”
La motivazione del riesame sulla Cpl
di Dario Del Porto e Conchita Sannino
qui
il Fatto 29.4.15
Il nostro semestre europeo? Meno buste di plastica
Per l’europarlamentare danese è l’unico risultato ottenuto da noi: riduzione dei sacchetti per la spesa. Dal 2025 però
di Mario Gottardi
qui
Repubblica 29.4.15
Buona scuola, punto per punto riforme e contestazioni
Dal piano assunzioni al preside-sindaco, dall'autonomia al legame scuola azienda: i tratti distintivi della riforma e le obiezioni
E i dubbi sul piano per l'edilizia scolastica per i contributi a paritarie e docenti
di Salvo Intravaia
qui
Il Sole 29.4.15Il Sole 29.4.15
Le scuole sceglieranno il numero dei docenti
Ok in commissione alla riformulazione dell’articolo 2
Fassina (Pd): Giannini si scusi con i prof o sarà sfiducia
di Eu.B.
più tardi qui
il manifesto 29.4.15
I sindacati al governo:
«Il rinvio dei quiz Invalsi non ferma lo sciopero generale della scuola»
di Ro. Ci.
qui
Sanità. Farmaci e acquisti: tagli da 2,35 miliardi
Oggi l’intesa Governo-Regioni che sarà poi tradotta in un decreto legge
di Roberto Turno
qui
Intervista a Shalabayeva di segnalazioni
Corriere 29.4.15
Le indagini
Cinque poliziotti della questura di Roma indagati per il caso Shalabayeva
L’accusa dei pm:«Hanno trattato la pratica in maniera fin troppo burocratica, inducendo in errore i responsabili della prefettura e i magistrati»
di Giovanni Bianconi
qui
La Stampa 29.4.15
Nella Baltimora che brucia: “La polizia ci vuole morti”
Neri in rivolta per l’uccisione di un 25enne. Coprifuoco, arriva l’esercito
di Paolo Mastrolilli
qui
La Stampa 29.4.15
“Anche nell’America di Obama
l’eguaglianza è un miraggio”
La scrittrice Toni Morrison: spaccati dalle differenze di razza
di P. Mass.
qui
Repubblica 29.4.15
Il dolore della figlia di Luther King “L’America dimentica gli ultimi”
di George Franco
qui
Repubblica 29.4.15
Avvertimento alla Casa Bianca
di Vittorio Zucconi
qui
il Fatto 29.4.15
Varoufakis come in Matrix, la pillola rossa dell’economista che vuole cambiare il mondo
di Salvatore Cannavò
più tardi qui
Repubblica 29.4.15
Varoufakis e moglie aggrediti dagli anarchici al ristorante
di Ettore Livini
qui
Il Sole 29.4.15
Tsipras minaccia un referendum
di Vittorio Da Rold
qui
Corriere 29.4.15
Al Sisi: «Se crolla l’Egitto per l’Europa danni terribili»
Il leader del Cairo: «Con il potere in mano ai Fratelli musulmani Libia, Siria, Mali e la penisola arabica… tutto andrebbe alla deriva»
intervista di Casimiro Garcia Abadillo
qui
Il Sole 29.4.15
La Cina segue le orme della Bce
Politica monetaria. La Banca del Popolo corre in soccorso delle province indebitate con un’operazione molto simile alle aste di liquidità Ltro a lungo termine del 2011
di Riccardo Sorrentino
qui
Il Sole 29.4.15
Cina più aperta agli investimenti
Liberalizzazioni. La sperimentazione ha avuto successo: si sono aggiunte le aree di libero scambio di Guangdong, Tianjin e Fujian
La «Negative list» della Free Trade Zone di Shanghai sarà estesa ad altri territori
di Rita Fatiguso
qui
Il Sole 29.4.15
Gentiloni a Chongqing
Il business italiano passa per la Nuova Via della Seta
di R.Fa.
qui
Il Sole 29.4.15
Oro, il rebus della domanda cinese confonde il mercato
di Sissi Bellomo
qui
Il Sole 29.4.15
Il talento e la curiosità di Einstein
di Giorgio Dall’Arti
qui
Repubblica 29.4.15
“Eroi” “No, razzisti” Perché la satira di Charlie Hebdo divide ancora
Si infiamma la polemica per l’assegnazione del Pen Award
Botta e risposta tra Teju Cole, Taiye Selasi e Anne Rice
di Stefania Parmeggiani
qui
Repubblica 29.4.15
“Ma davvero qualcuno sta ridendo?”
Il dubbio del papà di Doonesbury
di Garry Trudeau
qui
Repubblica 29.4.15
“Siamo orgogliosi del premio Chi ci accusa è un oscurantista”
Parla Gérard Biard, caporedattore della rivista francese
“Quei sei autori si dimettano da giurati”
intervista di Pietro Del Re
qui
Corriere 29.4.15
Come trattare gli sconfitti. Due esempi francesi
risponde Sergio Romano
qui
Repubblica 29.4.15
Helmut Schmidt “Shoah, la colpa fu dei nazisti non dei tedeschi”
L’ex cancelliere ricorda la fine della guerra mondiale di cui ricorre il 70° anniversario
intervista di Matthias Nass
qui
La Stampa TuttoScienze 29.4.15
L’Italia è rimasta senza una politica della ricerca
Qualcuno ha idee da proporre?
di Massimiano Bucchi
qui
La Stampa TuttoScienze 29.4.15
Edward O. Wilson, il padre della sociobiologia
“A volte angeli, spesso diavoli. Per noi ha deciso l’evoluzione”
Il conflitto è tra gruppi e individui “Se la trascendenza spinge al bene, le religioni inducono alla violenza”
di Gabriele Beccaria
qui
La Stampa 29.4.15
I cinque martiri dimenticati del Risorgimento di Gerace
I giovani carbonari che guidarono la rivolta contro i Borbone furono fucilati il 2 ottobre 1847 e gettati in una fossa comune
di Mimmo Gangemi
qui
La Stampa 29.4.15
Così rivive la grotta dei sogni dimenticati
Nel Sud della Francia (a Pont d’Arc, Ardèche, dipartimento Rhône-Alpes), si è appena inaugurata l’esatta replica della grotta Chauvet, la Cappella Sistina dell’antichità
di Carlo Grande
qui
Il Sole 26.4.15
Disuguaglianza, gli squilibri globali
un dossier di otto articoli
qui
Mercoledì 29 aprile al Polo delle Scienze Sociali di Firenze si terrà un incontro sul tema: “L’euro e il caso della Grecia”. Intervengono: Massimo Amato, Università Bocconi di Milano, Stefano Fassina, economista e deputato, Ernesto Longobardi, Università di Bari.
Mercoledì 29 aprile 2015 alle ore 18.00
Proiezione del documentario C’era una volta in Cina…e c’ero anch’io di Nino Azzarello
(2013, versione Italiana, 37'). Un documentario inedito che racconta le vite dei cinesi negli ultimi anni della Rivoluzione Culturale incrociandole con testimonianze recenti di coloro che vissero quegli eventi in prima persona. Dietro l'obiettivo, lo sguardo acuto di un italiano che si è trovato in Cina durante quel periodo cruciale per la storia della Repubblica Popolare. L’interesse del filmato consiste nel suo essere spontaneo e amatoriale e, grazie a questo, libero e non censurato.
Intervengono:
il Dottor Nino Azzarello, autore del documentario
La Professoressa Alessandra Lavagnino - Università di Milano e Direttore Istituto Confucio-Milano
il Professor Federico Masini -Università di Roma La Sapienza
Introduce e modera: la Professoressa Luisa M. Paternicò - Università degli Studi Internazionali.
CASA DELLA MEMORIA E DELLA STORIA
www.casadellamemoria.culturaroma.it
INGRESSO LIBERO
Proiezione del documentario C’era una volta in Cina…e c’ero anch’io di Nino Azzarello
(2013, versione Italiana, 37'). Un documentario inedito che racconta le vite dei cinesi negli ultimi anni della Rivoluzione Culturale incrociandole con testimonianze recenti di coloro che vissero quegli eventi in prima persona. Dietro l'obiettivo, lo sguardo acuto di un italiano che si è trovato in Cina durante quel periodo cruciale per la storia della Repubblica Popolare. L’interesse del filmato consiste nel suo essere spontaneo e amatoriale e, grazie a questo, libero e non censurato.
Intervengono:
il Dottor Nino Azzarello, autore del documentario
La Professoressa Alessandra Lavagnino - Università di Milano e Direttore Istituto Confucio-Milano
il Professor Federico Masini -Università di Roma La Sapienza
Introduce e modera: la Professoressa Luisa M. Paternicò - Università degli Studi Internazionali.
CASA DELLA MEMORIA E DELLA STORIA
www.casadellamemoria.culturaroma.it
INGRESSO LIBERO
