mercoledì 22 aprile 2015


SULLA STAMPA DI MERCOLEDI 22




La Stampa 22.4.15
Il Papa vede l’ambasciatore gay voluto da Hollande ma ribadisce il rifiuto all’accredito in Vaticano
Secondo il settimanale Le Canard Enchainé l’incontro sarebbe avvenuto sabato
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Costituzione della Repubblica
Art. 10

«Lo straniero, al quale sia impedito nel suo paese l'effettivo esercizio delle libertà democratiche garantite dalla Costituzione italiana, ha diritto d'asilo nel territorio della Repubblica».


Repubblica 22.4.15
L’amaca
di Michele Serra
QUANDO c’era la cosiddetta “cortina di ferro” scandalizzava, giustamente, l’impedimento a viaggiare liberamente di chi viveva sotto il comunismo. Alcune fughe da Berlino Est, nelle intercapedini più assurde, ci sembrarono epopee straordinarie. E quando, navigando al contrario, un ragazzo tedesco atterrò col suo piccolo aereo sulla Piazza Rossa, la sua lieve traiettoria ci parve un monumento alla libertà.
Ora esista una mezza umanità, quella — lo dico grosso modo — che vive nel Sud del mondo e specialmente in Africa, alla quale il viaggio come normale pratica di vita è interdetto. Per povertà ma non solo (i loro passaporti valgono zero, i loro diritti anche meno di zero) possono mettersi in viaggio solo rischiando la vita, taglieggiati da criminali, derubati da predoni, torturati da svariate specie di sgherri e infine, se riescono ad approdare qui nel “mondo libero”, trattati da deplorevoli accattoni se non da subdoli criminali. Per capire che cosa significa “viaggiare” oggi per un africano, e soprattutto che cosa significava fino a pochi anni fa, raccomando a tutti di leggere (sull’Internazionale, www.internazionale.it) il racconto lucido e implacabile della scrittrice Igiaba Sciego, italiana di origine somala. «Sei alla mercé di un destino nefasto che ti condanna per la tua geografia e non per qualcosa che hai commesso».

La Stampa 22.4.15
Migranti, finora dall’Europa solo errori e tanta retorica
di Domenico Quirico
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il Fatto 22.4.15
1700 morti in più nel 2015 per risparmiare 30 milioni
I risultati del passaggio da Mare Nostrum a  Triton, mentre buttiamo  miliardi in grandi opere inutili. L’ultima di
Alfano: “Aspettiamo l’ok dell’Onu per attaccare”.
Boldrini: “Solo slogan”
di Marco Lillo
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il Fatto 22.4.15
Boldrini contro il governo: “Slogan e nient’altro”
La presidente della Camera sbugiarda Palazzo Chigi e Viminale: “È impossibile sapere prima quali imbarcazioni bombardare”
di Ma. Pa.
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il Fatto 22.4.15
Democratici respingimenti. Ora Renzi pare il Senatur
di Silvia D’Onghia
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il Fatto 22.4.15
“Avanti tutta”, l’Italicum Renzi se l’approva da solo
di Wanda Marra
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il manifesto 22.4.15
Una sostituzione punitiva e illegittima
di Gaetano Azzariti
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Corriere 22.4.15
Italicum L’urgenza (sospetta) del premier
di Antonio Polito
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Corriere 22.4.15
«Una forzatura grave»: i sospetti di Bersani sulla linea del segretario
Aver «cacciato» dalla commissione Affari costituzionali mezza delegazione «dem» è per Bersani «una grave forzatura, un errore molto pesante»
di Monica Guerzoni
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il Fatto 22.4.15
Il costituzionalista. Revisioni d’imperio
Il gioco scorretto e le regole di parte
di Alessandro Pace
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La Stampa 22.4.15
Dissidenti-premier
Ormai non è più solo lite tattica
La sfida finale si fa rischiosa per il governo
di Federico Geremicca
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Repubblica 22.4.15
L’Italicum e i feriti del Pd la vittoria sarà a caro prezzo
Il premier rischia di affrontare con un partito indebolito il protrarsi delle difficoltà dell’economia
di Stefano Folli
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La Stampa 22.4.15
Il rischio-crisi sul doppio voto alla Camera
di Marcello Sorgi
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Il Sole 22.4.15
Dal voto rinnegato al trionfo della tattica
di Barbara Fiammeri
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La Stampa 22.4.15
No alla fiducia ma no anche al voto segreto
di Luigi La Spina
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La Stampa 22.4.15
Cuperlo: Matteo, vale la pena rompere così il partito?
“Non voglio pensare cosa succederebbe con la fiducia”
intervista di Antonella Rampino
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Corriere 22.4.15
Civati, foto con lo spinello (per legalizzare la cannabis)
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il manifesto 22.4.15
Chi lo ferma
di Norma Rangeri
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il manifesto 22.4.15
Bindi: «Una legge ad uso di Renzi, un Pd ormai Leopolda»
intervista di Daniela Preziosi
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Repubblica 22.4.15
Matteo Orfini
“Incomprensibile gente come Bersani no alla dittatura della minoranza”
intervista di Tommaso Ciriaco
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Corriere 22.4.15
Emanuele Macaluso
«Il partito vive alla giornata, senza un’idea»
intervista di Andrea Garibaldi
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Corriere 22.4.15
Renziani (e non), l’altro fronte è la Festa dell’Unità
di Alessandro Trocino
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Repubblica 22.4.15
Festa dem senza sinistra no alla richiesta di scuse il programma è blindato
La Bindi attacca il Nazareno per i nomi della kermesse di Bologna sulla Liberazione
Guerini: polemica inutile, non è un congresso
di Giovanna Casadio
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La Stampa 22.4.15
La Renzistenza
di Massimo Gramellini
L’associazione partigiani di Alessandria decide di celebrare il 25 aprile con Cofferati. Ma la sindaca Rossa, che a dispetto del cognome è renziana, pone il veto sull’ex sindacalista e propone Boschi o Pinotti. I partigiani resistono e non se ne fa nulla. Intanto a Bologna parte la Festa dell’Unità dedicata alla Liberazione, dove non risultano invitati gli esponenti della minoranza: Cuperlo, Civati, Speranza, persino Bersani.
Sarebbe grottesco rimpiangere i riti melmosi della Prima Repubblica, ma democristiani e comunisti avevano un altro stile. Moro e Fanfani si pugnalavano dietro le quinte, però a nessuno dei due sarebbe mai venuto in mente di escludere il rivale da una cerimonia ecumenica del partito. E nel Pci il «centralismo democratico» obbligava i capi delle varie correnti invisibili a sedere sullo stesso palco, applaudendo ritmicamente le prolusioni sterminate del Signor Segretario. Ipocrisie, certo. Ma la vita politica (e non solo quella) è fatta di forme che rivestono una sostanza: la ricerca delle ragioni profonde per cui si sta insieme, pur facendosi ogni giorno la guerra. Nel Partito democratico queste ragioni semplicemente non esistono. Nemmeno la Resistenza, a quanto pare, lo è. Chi vince le primarie emargina gli sconfitti. Lo ha fatto Bersani, e ora Renzi. Colui che afferra il volante si proclama diverso, ma poi anche lui seleziona i compagni di viaggio in base al tasso di fedeltà. Dimenticandosi che alla lunga in politica (e non solo in quella) sono sempre i più fedeli a tradire. 

il Fatto 22.4.15
Un video-poliziotto per Matteo Renzi
Mansioni? Fare le riprese alle trasferte del capo. I sindacati protestano
di Paola Zanca
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Corriere 22.4.15
La riforma dimezzata della scuola
Gli emendamenti tolgono ai presidi i nuovi poteri e salvano la figura dei supplenti
di Claudia Voltattorni
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Repubblica 22.4.15
La vittoria delle due Alessandre: resteremo sposate
La Cassazione: diritti e doveri del matrimonio permangono anche se nel frattempo uno dei due coniugi ha cambiato sesso
di Caterina Pasolini
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Repubblica 22.4.15
Via al divorzio breve, 6 mesi per lasciarsi
Oggi il sì definitivo alla legge che riforma il percorso di divisione della coppia, con o senza figli
Una rivoluzione: i tempi sono più che dimezzati
Ma per attuarla ci sono voluti oltre dieci anni
di Maria Novella De Luca
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Il Sole 22.4.15
«L’euro è irrevocabile, uscita non prevista»
Mario Draghi interviene (senza citarlo) sul caso greco
Voci di stretta Bce sulle banche del Paese
di Vittorio Da Rold
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il manifesto 22.4.15
Reportage
Kobane, le donne resistenti
di Giuliana Sgrena
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History News Network 15.4.15
The U.S. Discovery of Israel's Secret Nuclear Project
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il Fatto 22.4.15
Il contabile di Auschwitz “Sono moralmente colpevole”
di Mattia Eccheli
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il Fatto 22.4.15
Storie di matti svelati dal designer
di Diletta Pietrangeli
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La Stampa 22.4.15
Le trenta leggende su Shakespeare
Due ricercatrici di Oxford indagano sui miti più diffusi sul Bardo. Con un’unica certezza: le sue opere le ha scritte davvero lui
di Alberto Mattioli
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La Stampa 22.4.15
Rinasce “Il libro di Johnny”
l’opera mancata di Fenoglio
Gabriele Pedullà affronta il progetto originario dello scrittore ricomponendo Primavera di bellezza e Il partigiano Johnny
di Piero Negri
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Corriere 22.4.15
La visione della Chiesa primitiva tra senso del peccato e apocalisse
di Pietro Citati
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Corriere 22.4.15
Una guerra d’armi e idee
Visioni del mondo e tecniche moderne al centro della lotta dal 1939 al 1945
di Antonio Carioti
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Corriere 22.4.15
L’Africa, la Russia, il Pacifico Si combatte su scala globale
Il successo iniziale delle aggressioni naziste Mussolini si accoda e colleziona sconfitte Poi gli attacchi all’Urss e a Pearl Harbor Così l’incendio si estende all’intero pianeta
di Enrico Mannucci
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Repubblica 22.4.15
Nel sacro Graal della tecnologia una promessa dell’eternità
di Maurizio Ferraris
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