giovedì 9 luglio 2015

SULLA STAMPA DI GIOVEDI 9

da il Fatto  e da Repubblica di oggi:
«Papa Francesco in Bolivia ancora contro la speculazione finanziaria. E Morales gli regala crocifisso su falce e martello»
«Al momento dello scambio dei doni, il presidente boliviano Evo Morales ha consegnato al Papa una casula e un singolarissimo Crocifisso nel quale l'asse verticale della Croce è l'impugnatura del martello di una falce e martello. Il presidente Morales ha anche messo al collo del Papa una onoreficienza la cui placca riproduceva la stessa immagine del Crocifisso sulla falce e martello».
Fassina e Vendola, con i loro amici,  esultano... 


Il Giornale digitale 9.7.15
Tra i dissidenti nel Pd Civati e Fassina che hanno portato alla nascita di 'Possibile', la recente apertura di Vendola, quale il destino della Sinistra?
di Roberto Accurso

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La Stampa 8.7.15
“Comunione ai divorziati risposati solo se non fanno sesso”
Il cardinale Ennio Antonelli, ex presidente del Pontificio Consiglio della Famiglia, interviene nel dibattito sul Sinodo di ottobre sulla famiglia
di Giacomo Galeazzi
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si ringrazia Anna Pettini


Corriere 9.7.15La legge di Antigone invocata a Strasburgo
di Luciano Canfora
Ha ragione Alexis Tsipras quando attribuisce a Sofocle (Antigone) una dicotomia tra legge «umana» e legge scritta. È una delle due interpretazioni possibili di quel celebre passo nel quale Antigone rivendica la priorità di una legge superiore a quella scritta per giustificare il suo gesto di disobbedienza civile. L’altra interpretazione possibile di quelle parole proietta la legge non scritta in un mondo sacrale e controllato dalla casta sacerdotale. Noi moderni optiamo per la prima interpretazione. È evidente che la dicotomia di fondo è quella che nel linguaggio della filosofia moderna si esprime con i due concetti di diritto naturale e diritto positivo. L’interpretazione adottata da Tsipras è in fondo la medesima che si coglie nelle celebri parole dell’epitafio di Pericle rielaborato da Tucidide. Pericle distingue tra le leggi scritte in forza delle quali i reati vengono perseguiti e quelle invece che non sono scritte ma «la cui violazione reca una vergogna universalmente riconosciuta». Genialmente Platone nelle Leggi ha formulato la definizione di legge non scritta che va al cuore della questione: le leggi non scritte, egli dice, sono il legame che connette la legge positiva e vigente alla legge che verrà. Egli intuiva, nel dialogo della estrema sua vecchiezza, la nozione che i moderni giuristi adottano quando parlano di costituzione materiale. Al maturare della consapevolezza di nuovi diritti segue, dopo lunghissimo tempo, la formalizzazione di quei diritti in nuovi dettami. La legge non scritta diventerà prima o poi legge scritta. È la fiducia in questo processo storico perenne che ha ispirato il primo ministro greco quando ha invocato la legge «umana» davanti al Parlamento europeo. 
Tsipras: «Io rispetto le leggi europee. Ma ci sono momenti in cui il diritto degli uomini prevale sulla legge. Questo è uno di quei momenti»
Repubblica 9.7.15
L’ultima sfida di Alexis “Noi cavie dell’austerità soldi finiti alle banche” e alla fine cita Sofocle
di Andrea Bonanni
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il Fatto 9.7.15
Crisi Grecia, Tsipras cita l’Antigone di Sofocle: “Il diritto vale più della legge”
Il premier ellenico parlando davanti al Parlamento Ue ha ricordato gli insegnamenti del drammaturgo ateniese
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il Fatto 9.7.15
“Noi, la cavia dell’Ue: soldi alle banche, mai al popolo”
Tsipras cerca l’appoggio del Parlamento europeo, “tempio della democrazia” contro i vertici a porte chiuse di Bruxelles
di Virginia Della Sala
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il Fatto 9.7.15
Pablo Iglesias
“Alexis, è l’anno della svolta e presto saremo più forti”
l miglior alleato di Tsipras, l’uomo che i son- daggi danno come uno dei possibili premier di Spagna. “Alexis, non avere dubbi, il 2015 è l’anno del cambiamento e presto saremo più forti" ha detto il leader di Podemos, Pablo Igle- sias fra i primi a dare il benvenuto a Strasburgo al leader greco. Subito dopo il referendum, del resto, Iglesias aveva cambiato la foto del pro- prio profilo Twitter per pubblicare quella che lo vede abbracciato con Tsipras. Lo spagnolo ha ringraziato il governo greco per avere "is- sato la bandiera europea dei cittadini che di- cono che non sono d’accordo con l’austerità" e ha affermato che "non distrugge l’Europa chi convoca un referendum, ma a distruggono l’autoritarismo finanziario, l’arroganza tede- sca e l’incapacità dei governanti di difendere i propri popoli".

Repubblica 9.7.15
L’eresia di Syriza può salvare l’Europa della solidarietò egualitaria
di Slavoj Zizek
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Corriere 9.7.15
Pressing dell’America: tagliatele il debito
Il segretario del Tesoro all’Europa: «Niente rischio fallimento». Lagarde: «Sì alla ristrutturazione»
di Giuseppe Sarcina
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Corriere 9.7.15
La crisi dal lettino dello psicanalista:
«Dottore ho sognato una rapina in banca»
di Lorenzo Salvia
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Repubblica 9.7.15

“Nell’Europa post-sovrana l’unica salvezza è il modello Usa”
Il filosofo americano Michael Walzer e gli scenari aperti dallo scontro Ue-Tsipras:
“Il centrosinistra esca dalla logica liberista della destra e rilanci il progetto di una federazione di Stati”
intervista di Giulio Azzolini
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il Fatto 9.7.15
Alexis e Matteo, quando la realtà travolge anche la finzione
di Antonio Padellaro
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da La Stampa di oggi:
Nulla brucia a Renzi più dell’accusa di «aver fatto da tappezzeria» che gli piove da Brunetta (e si può capire) ma pure da certi ambienti della sinistra che Matteo considera la «gauche caviar», i cosiddetti radical-chic su cui privatamente si lascia andare con giudizi sprezzanti: «In questi giorni sono tutti in festa per il referendum di Tsipras, ma li voglio vedere tra 3 mesi quando il popolo greco dovrà scontare le conseguenze del no di domenica scorsa...». Il premier pregusta il momento in cui prenderà la parola davanti al Parlamento (dopo la conclusione della trattativa Ue-Grecia) per attaccare i critici e rivendicare a sé una missione più alta e impegnativa, che consiste nel cambiare l’asse della politica europea.


La Stampa 9.7.15
D’Alema: “Fare fallire la Grecia non è nel nostro interesse”
“Manca uno come Kohl, salvò la Germania Est in una notte”
intervista di Fabio Martini
qui
Il Sole 9.7.15
L'Italia ha più da perdere da «Grexit»
di Luigi Zingales
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Corriere 9.7.15
Le ragioni (smarrite) della Ue
di Sergio Rizzo
qui
il Fatto 9.7.15
Segreti Dem
Non svelano i nomi dei donatori ma prendono contributi da 3,7 milioni
Insabbiate e rimborsate le cene del Pd con i soldi di Buzzi & C.
di Carlo Tecce
qui
il Fatto 9.7.15
Renzi ora cerca l’allenatore tv
di Wanda Marra
“Non vergognatevi di fare le prove prima di andare in tv”. Tra i molteplici suggerimenti di Matteo Renzi al semiinario di comunicazione di lunedi al Nazareno c’era pure quello di lavorare a una vera e propria messa in scena per rendere più efficaci le apparizioni televisive.
I parlamentari Pd ormai da giorni non parlano d’altro. E mentre molteplici liste (e pure in contraddizione tra loro) sui promossi e i bocciati in tv disseminano il panico tra i pro- tagonisti e il dispetto tra gli esclusi, tutti aspettano ormai con ansia e curiosità l’annunciato seminario di tre giorni previsto per fine estate. Dove dovrebbe esserci pure una sorta di coach: qualcuno che prepari gli aspiranti partecipanti ai talk show. Chi sarà? Top secret, nessuno lo sa. Renzi, intanto, ha già dato qualche indizio per cominciare una preparazione indipendente: prima di tutto bisogna rivedersi. E dunque, registrare le proprie performance, guar- darle con aria critica, controllare efficacia e reat- tività. E incrociare tutto questo con i dati Auditel. Non solo: monitorare le reazioni del pubblico, quando appare convinto, quando distratto, quando irritato. E poi, correggersi. Priorità asso- luta, attenzione massima.

il Fatto 9.7.15
Le nuove avventure dell’uomo invisibile
di Wanda Marra
La settimana prossima sarà decisiva per le sorti della Grecia e per il destino dell’Europa. Ma Matteo Renzi ha altri obiettivi e altre destinazioni: un viaggio in Africa. Dal 13 al 15 luglio sarà ospite in Kenya e in Etiopia. Un viaggio programmato, certo. Ma comunque per il peso che sta avendo del dossier post referendum, probabilmente non farà una gran differenza. Ridotte al minimo le dichiarazioni pubbliche, accuratamente evitati talk show e palcoscenici ufficiali, il premier italiano si è fatto sentire poco pure durante il vertice di mercoledì sera. Ufficialmente, si è speso per la mediazione. La realtà è che la linea né con la Merkel, né con Tsipras lo ha condannato a una irrilevanza assoluta. Grazie pure all’insipienza di Hollande, che comunque a fare asse con l’Italia e a rinunciare all’intesa di ferro con la Germania non ci pensa proprio. Renzi non si vuole (e non si può) schiacciare su Tsipras, anche perché per fare la prossima Legge di Stabilità dovrà chiedere una deroga ai parametri europei. E non può schierarsi con la Merkel più di quanto ha fatto fino ad ora. Nella ricerca impossibile di un’ipotetica terza via, l’afasia è il risultato più visibile.

il Fatto 9.7.15
L’infanzia infinita di Matteo Renzi
risponde Furio Colombo
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Repubblica 9.7.15
Condannato Berlusconi
La democrazia inquinata
di Stefano Folli
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Repubblica 9.7.15
L'Inps è in rosso, ma 1,9 milioni di pensionati non arrivano a 500 euro
I trattamenti oltre i 3.000 euro mensili riguardano 724.250 soggetti (il 4,6% dei pensionati) che assorbono il 15,2% della spesa complessiva
Lo scorso anno deficit pari a 7,8 miliardi
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il Fatto 9.7.15
Lo “scenario peggiore”
Reato di tortura, Amnesty: “Fanno saltare la legge”
qui










Il Sole 9.7.15
Scuola a un passo dalla legge
Oggi l’approvazione definitiva in Parlamento
Che cosa cambia
di Claudio Tucci
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il Fatto 9.7.15
Metro C, epopea di un disastro firmato Veltroni-Alemanno
Si lamentano i costruttori: “Non possiamo continuare” ma con la Legge obiettivo erano previsti costi fissi e tempi certi
di  Giorgio Meletti
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Corriere 9.7.15
Cina, la Borsa in caduta spaventa il partito
A Shanghai e Shenzhen bruciati in un mese tremila miliardi. Sospesi i titoli di circa 1.500 società Il governo di Pechino, che aveva cercato di arginare il crollo, appare spiazzato: «C’è panico diffuso»
di Guido Santevecchi
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Corriere 9.7.15
Speculazione e azzardo di massa. Così è maturato il ‘29 di Pechino
Almeno 90 milioni di investitori sono contadini e «principianti»
di Guido Santevecchi
qui

Corriere 9.7.15
Il crollo della borsa cinese travolge i sogni dei piccoli
di Francesco Daveri
qui

Repubblica 9.7.15
Il crac di Shanghai brucia 2.500 miliardi
La Cina rallenta e spaventa il mondo
La febbre degli acquisti ha creato una super-bolla
E ora la frenata asiatica fa tremare tutte le Borse
di Federico Rampini
qui
Il Sole 9.7.15
Il «fattore P» e i quattro fronti dei mercati
di Morya Longo
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Repubblica 9.7.15
Veto Russia all'Onu su Srebrenica, no alla condanna del genocidio
Il presidente serbo: "Mosca si conferma un alleato vero e sincero"
qui

Repubblica 9.7.15
Gaza, a un anno dalla guerra il dolore e il sorriso nella vita dei bambini
I bambini sono le prime vittime della guerra. La situaizone dei minori di Gaza non fa differenza: a un anno dalla guerra, durata 51 giorni, in cui Israele ha colpito duramente le città della Striscia, sono loro a subire maggiormente le conseguenze di quei giorni. Lo testimonia Save the Children, che oggi ha diffuso uno studio sui bambini della regione. L'89% soffre ancora di forti paure; più del 70% dei piccoli teme un altro conflitto; e ancora: 7 bambini su 10 ancora oggi hanno incubi notturni, nelle zone più colpite, percentuale che raggiunge la quasi totalità nelle città di Beit Hanoun (96%) e Khuza (92%). Inoltre il 75% dei bambini bagna il letto regolarmente: nell’area di al-Shoka in particolare, questo accade ogni notte per circa la metà dei bambini.
Dati drammatici, che fanno da contraltare alla incrollabile voglia di vivere dei ragazzi. Come dimostrano queste foto, fornite da Save the Children e pubblicate in esclusiva da Repubblica.it, il sorriso e la voglia di vivere e andare avanti non può scomparire
una galleria di immagini qui
Repubblica 9.7.15
Gaza, "Una generazione perduta e l'80% della gente vive di aiuti"
Ad un anno dall'inizio dell'operazione militare israeliana Protective Edge si fanno i conti sugli effetti devastanti a lungo termine che la guerra ha prodotto sull'economia degli abitanti della Striscia. La disoccupazione giovanile è al 67,9%, tra le più alte al mondo; il PIL è precipitato di 3.9 miliardi di dollari
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Repubblica 9.7.15
Nucleare Iran, l'ira di Israele: "Sbagliate a fidarvi di Teheran"
Intervista al ministro della Difesa Moshe Yaalon: "Accordo non porterà nulla di buono alla regione". E si dice convinto che l'Is sarà sconfitto
di Vincenzo Nigro
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Repubblica 9.7.15
Unhcr: i profughi siriani sono ormai oltre quattro milioni
con un video e una galleria di foto qui

Repubblica 9.7.15
Via libera della Camera alla legge sull'autismo. Entreranno nei Lea diagnosi e cura
Linee di indirizzo aggiornate ogni tre anni, più ricerca in materia, ma niente budget. Il provvedimento tornerà a palazzo Madama per l'approvazione definitiva
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Repubblica 9.7.15
10, 100, 1000 vecchiaie
Dalla forza all’equilibrio, dalla reattività alla salute: gli anni non passano per tutti nello stesso modo
Uno studio della Duke University ha misurato le differenze tra età anagrafica e biologica su mille volontari
Obiettivo: contribuire a decifrare il mistero della longevità e riuscire a rallentare lo scorrere del tempo. Che è anche diverso fra le parti del corpo
di Elena Dusi
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Repubblica 9.7.15
Perché amore vuol dire naufragio
In una relazione sentimentale “andare a fondo” e “salvarsi” sono due aspetti coesistenti Niente come l’abbandono dimostra la vulnerabilità e la finitezza della condizione umana
di Michela Marzano
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