venerdì 11 settembre 2015

SULLA STAMPA DI VENERDI 11 SETTEMBRE 2015

CITATI:
Repubblica 21.8.15
Le vittime parallele della coppia dell'acido
Il piccolo appena nato, il giovane sfregiato e il dilemma dei giudici
di Concita De Gregorio
qui
Eugenio Scalfari, nel suo celebre articolo
comparso su Repubblica il 23 ottobre 2005 (disponibile integralmente qui):

«Ho sentito l'altra sera il nostro telepredicatore nazionale esaltare l'innocenza dei bambini, il loro candore, la loro innata bontà. L'età dell' oro insomma. Ma è falso. E' un falso luogo comune. Il bambino è certamente innocente, ha mangiato soltanto i frutti dell' albero della vita e non ancora quelli della conoscenza. Né sa che cosa sia il peccato. Ma la bontà dei bambini non esiste. La predominante necessità d'ogni bambino è quella di conquistare il suo territorio, attirare su di sé l'attenzione di tutti, vincere tutte le gare, appropriarsi di tutto ciò che desidera. Togliendolo agli altri. Vincendo sugli altri. Sottomettendo gli altri. Questo è l'istinto primordiale, innato, esclusivo. E spetta a chi li educa insegnare a contenere l'istinto primordiale, a rispettare gli altri, la roba degli altri e addirittura a condividere la propria con gli altri. Questa disponibilità non è affatto innata ma indotta. Dalla cultura, dall' insegnamento degli adulti. E infine, poiché quell' istinto primordiale ci accompagna fino alla morte, educare e al bisogno limitarlo, spetta alle leggi sulle quali si fonda la Città terrena. I cui fondatori e reggitori si imposero sugli altri con la violenza della scaltrezza o con quella della forza per acquistare il potere ed esercitarlo. Nessuno è stato ed è esente da questo peccato originario, fondato sull' unico diritto innato: la sopravvivenza dell' ente e il dispiegarsi della sua potenza».
Questo articolo di Eugenio Scalfari venne anche citato e commentato da Giulia Ingrao nel suo articolo dal titolo Amore amico della guerra? Luogo comune dai tempi di Platone e della Bibbia che apparve pochi giorni dopo su Liberazione, il 30 ottobre 2005, disponibile integralmente qui

PER LA COMPLETEZZA DELL'INFORMAZIONE:
FRA NOI E FASSINA - SE QUESTI NON CAMBIERÀ ESPLICITAMENTE PENSIERO SU QUESTO IMPORTANTE TEMA - C'È UNA, INSUPERABILE, INCOMPATIBILITÀ CULTURALE:
FASSINA SABATO 4 LUGLIO 2015 AL PALLADIUM DI ROMA:

«Siamo qui perché vogliamo combattere la “cultura dello scarto” verso l’uomo e verso il creato denunciata da Papà Francesco anche nell’ultima enciclica».
«La “crisi antropologica” denunciata da Papa Francesco è una realtà ineluttabile oppure possiamo puntare a rianimare la soggettività politica del lavoro e la dignità della persona?»
cfr.
Nuova Atlantide 5.7.15

Fassina: una sinistra di governo, nazionale e popolare

Il suo discorso integrale
qui

«Siamo qui perché vogliamo combattere la cultura dello scarto, come ci ricorda spesso papa Francesco».
l’articolo integrale qui

«La necessità di un modello di crescita e sviluppo radicalmente alternativo a quello seguito finora, in linea con le analisi e i suggerimenti forniti da papa Francesco nell’enciclica “Laudato si'”».
l’articolo integrale qui

e, solo poco tempo prima:
Fassina: “La critica del Papa all’individualismo liberista è di gran lunga la più radicale in circolazione, anche a sinistra”
cfr:
Il Foglio 3.6.15
Il Papa, nume della sinistra
“Nella gabbia mercantilista dell’euro la sinistra è morta. E da qui dobbiamo partire per capire come riaffermare sia la sovranità costituzionale sacrificata dall’agenda liberista, sia la dignità della persona come ci dice la dottrina sociale della chiesa interpretata da papa Francesco”. Il finale della tirata di Stefano Fassina dev’essere apparso eccessivo anche al redattore del manifesto che lo intervistava, tanto da fargli chiedere: “E’ sicuro che l’unico riferimento culturale della sinistra sia il Papa?”. Ma Fassina, implacabile: “La sua critica all’individualismo liberista è di gran lunga la più radicale in circolazione, anche a sinistra”. Dunque il Papa gesuita e peronista nume tutelare di una nuova sinistra fondata sul no-euro, il ritorno alle sovranità nazionali e, tremontianamente, anti mercantilista. Un pasticcio mai visto, da far rimpiangere la “ditta”. Colonna sonora “Messico e nuvole” di Enzo Jannacci.

«È sicuro che l’unico riferimento culturale della sinistra sia il Papa?
La sua critica all’individualismo liberista è di gran lunga la più radicale in circolazione, anche a sinistra. Mi rendo conto che questa non è l’unica interpretazione possibile, ci sono altri filoni di pensiero a cui non voglio rinunciare. Credo però che la forza comunicativa di Papa Francesco siano in pochi ad averla oggi».  
cfr.
il manifesto 2.6.15
Stefano Fassina: «Alle regionali il Pd ha perso sulla scuola»
Intervista. «Renzi dice di avere vinto? Nega la realtà. L’emorragia di voti alle elezioni è un chiaro segnale per il governo. Sempre più urgente iniziare a pensare alla domanda sinistra che il Pd non intercetta più. Ma per farlo dobbiamo uscire dalla gabbia mercatista dell’Euro. Bisogna riscoprire la dignità della persona come dice la dottrina sociale di  Papa Francesco»
intervista di Roberto Ciccarelli
qui



Corriere 11.9.15
Premi di maggioranza il possibile rischio di incostituzionalità
Serve una norma che preveda si raggiunga una buona percentuale di voti validi rispetto a primo turno
di Paolo M. Napolitano
Ex giudice della Corte costituzionale
qui

Il Fatto 11.9.15
Nuovo Senato. Le manovre di Palazzo Chigi
Renzi contro Grasso, Bersani e Mattarella a colpi di veline
di Carlo Tecce
qui

Il Fatto 11.9.15
Senato
Dai costi ai modelli europei. Riforma fondata sulle bugie
di Tommaso Rodano
qui
Corriere 11.9.15
Bersani: il mio voto alla riforma? Solo se si cambia l’articolo 2
Applausi alla festa dell’Unità di Firenze: non sento Renzi dall’elezione di Mattarella
di Marco Imarisio
qui
Repubblica 11.9.15
Bersani: “Senato elettivo o non voto”
L’ex segretario: “Va superato lo stallo sull’articolo 2, ma la vedo dura”. Applausi alla festa dell’Unità di Firenze Il tavolo bicamerale del Pd sarà allargato anche all’Ncd. I governatori: “Più competenze e noi senatori di diritto”
di Giuseppe Alberto Falci
qui
il manifesto 11.9.15
Riforme, Renzi senza numeri tentato dal rinvio
Lo «scouting» di Lotti non fa breccia.
Ipotesi di anticipare le unioni civili. Ma il rischio è far saltare l’Ncd, già lacerato
Alfano: «Chi vuole se ne vada»
di Andrea Colombo
qui
Corriere 11.9.15
L’impotenza reciproca costringe tutti a trattare
di Massimo Franco
qui

Il Sole 11.9.15
Dietro la disputa sulle riforme solo uno scontro di potere nel Pd
Nell’appoggio che la destra ha dato e forse darà a Renzi st la chive di lettura del futuro della politica
di Montesquieu
qui
Il Sole 11.9.15
Senza preside un istituto ogni sei
di Gianni Trovati
qui
Il Sole 11.9.15
Una scuola nuova solo a metà
Pronte le linee guida per l’alternanza
Le assunzioni non frenano le supplenze: attese 60mila
di Eugenio Bruno
qui







La Stampa 11.9.15
Più nascite, lavoratori e contributi
Il welfare italiano appeso agli immigrati
Il demografo Rosina: da noi situazione simile alla Germania
di Roberto Giovannini
qui

Corriere 11.9.15
La svolta di Angela Merkel
L’intuizione che arriva solo dai veri leader
di Paolo Franchi
qui
il manifesto 11.9.15
Gabriel (Spd) svela l’arcano
«I rifugiati ci servono come manodopera»
di Jacopo Rosatelli
qui













il manifesto 11.9.15
Ue, ognuno va per conto suo
Divisa su come accogliere i profughi, l’Europa si prepara al vertice di lunedì
La presidenza lussemburghese spinge su rimpatri e immediata ricollocazione dei profughi e valuta una possibile flessibilità del patto di stabilità
di Carlo Lania
qui
La Stampa 11.9.15
Le frontiere e la corsa all’indietro
di Roberto Toscano<
qui







il manifesto 11.9.15
Italia/Ue
Ridisegnare le città dell’accoglienza
Altro che Cie: il flusso di profughi è destinato a modificare l’assetto urbano europeo
di Alberto Ziparo
qui












La Stampa 11.9.15
La rischiosa partita di Putin
di Anna Zafesova
qui

il manifesto 11.9.15
I soldati di Mosca costringeranno gli Usa a dialogare
Siria. I fronti pro e anti-Damasco si riposizionano secondo i nuovi equilibri di forza. Che le truppe russe siano o meno dispiegate, Putin manda un messaggio chiaro: è il tempo del compromesso. L'Europa si spacca
di Chiara Cruciati
qui
il manifesto 11.9.15
I russi in Siria complicano i piani militari di Israele
«L'ingresso della Russia nella scena siriana cambia le regole del gioco», scrive Amos Harel, analista di Haaretz
Israele si prepara a fare i conti con la presenza militare di Mosca in appoggio al presidente Bashar Assad che limiterà il dominio dei cieli della sua aviazione
di Michele Giorgio
qui

il manifesto 11.9.15
Europarlamento approva etichettatura diversa per le merci delle colonie ebraiche nei Territori palestinesi occupati da quelle per le merci provenienti da Israele
Con 525 voti a favore, 70 contrari e 31 astenuti, ieri il Parlamento europeo ha approvato una mozione che appoggia l’introduzione di etichette differenti per le merci importate provenienti da Israele e per quelle prodotte nelle colonie ebraiche nei Territori palestinesi occupati e nelle Alture del Golan (Siria).
Il consumatore europeo avrà modo di sapere se un prodotto israeliano che sta acquistando arriva dalle colonie costruite illegamente in Cisgiordania, a Gerusalemme Est e nel Golan.
Il ministero degli esteri israeliano ha reagito con stizza e ha accusato l’Europa di discriminare tra israeliani e di voler imporre una sua soluzione politica. Intanto ieri sera si attendeva al Palazzo di Vetro di New York l’esito del voto che permetterà alla Palestina, Stato osservatore non membro, di sventolare la sua bandiera davanti alla sede delle Nazioni Unite.

Repubblica 11.9.15
L’Amaca
di Michele Serra
TRISTE, per gli uomini liberi, la notizia che gli ebrei ortodossi di Israele (circa il dieci per cento della popolazione) sono riusciti a imporre la chiusura dei negozi e la sospensione delle partite di calcio per shabbat (sabato). Ci sono due condizioni, entrambe ovvie, che possono e devono regolare il rapporto tra le credenze religiose e la vita civile. La prima condizione è che le comunità religiose devono essere pienamente libere di manifestarsi, organizzarsi, celebrare i loro culti; e nessuna religione perseguitata o discriminata. La seconda è che le credenze religiose non devono interferire nella vita pubblica, che è di tutti, anche degli atei, e non può essere soggiogata a usanze di parte, men che meno se spacciate per “volontà di Dio”. C’è una oggettiva violenza nella pretesa di una minoranza zelante di costringere anche chi non crede, o crede diversamente, ad acconciarsi ai suoi tabù. Israele ha fatto un passo in avanti verso una definizione più nettamente confessionale del proprio assetto e della propria immagine. Perché gli israeliani di buona volontà, non importa se “di destra” o “di sinistra”, non rimettano al loro posto gli invadenti, bellicosi, intolleranti ortodossi che tanti problemi creano fuori e dentro il loro Paese, non è semplice da capire. Quello che si capisce bene, invece, è che il prezzo di ogni cedimento ai fanatici lo paga l’intera società.









Corriere 11.9.15
La Catalogna in marcia sfida Madrid «L’ora dell’indipendenza è arrivata»
Oggi un milione in piazza
A fine mese si vota: se Mas supera il 50%, avvierà la secessione
di Sara Gandolfi
qui















Repubblica 11.9.15
Le lezioni messicane del Calvino filosofo
Nel trentennale della morte viaggio a Tula, luogo in cui il grande scrittore rinnegò il suo “sguardo da archeologo”sul mondo dei segni: “Interpretare è tradire”
di Massimo Rizzante
qui


La Stampa 11.9.15
“Nuova specie di ominidi”
Quindici piccoli antenati riemergono dal Sud Africa
L’Homo naledi è stato scoperto in una caverna ed è subito mistero “Forse una camera sepolcrale di 2 milioni e mezzo di anni fa”
di Gabriele Beccaria
qui
La Stampa 11.9.15
“Lontani cugini che cambiano le idee sull’evoluzione”
Parla il paleoantropologo Berger che ha guidato il team “Si credeva che le sepolture fossero un’invenzione dei Sapiens”
di Lorenzo Simoncelli
qui

Repubblica 11.9.15
Quei fossili pieni di mistero si riveleranno una Stele di Rosetta
di Marco Cattaneo
qui

La Stampa 11.9.15
Lucy e gli altri progenitori
Una sfida nell’Africa primordiale
Come la Natura realizzò una serie di clamorosi “esperimenti biologici”
Un’eredità che va dalla camminata bipede fino all’intelligenza
di Nicla Panciera
qui










Gramsci nel cieco carcere degli eretici, di Noemi Ghetti, L’Asino d’oro edizioni, è stato recensito da Giuseppe Benedetti su Critica liberale', XXII n. 223 (relazione tenuta alla presentazione del libro alla Dante Alighieri, Roma 10 marzo 2015, qui, già su “Segnalazioni” nella pagina della casa editrice l’Asino d’oro, qui) e da Paolo Turroni su Confini - Arte, letteratura, storia e cultura della Romagna contemporanea’  n. 50 (qui, già su “Segnalazioni” del 25.8.15, qui)


Giovedì 10 settembre stata trasmessa un'intervista in diretta a Fahrenheit (RadioRai3)  di Marcelo Figueras sul suo nuovo romanzo Aquarium, pubblicato da L'Asino d'oro edizioni 
La  registrazione resterà in seguito disponibile sul sito dell'emittente
Givanni Senatore, Ufficio Stampa

ILARIA BONACCORSI, DIRETTRICE RESPONSABILE DI LEFT
MARTEDI 8 SETTEMBRE È STATA OSPITE IN DIRETTA DI "OMNIBUS" SU LA7
LA REGISTRAZIONE DELLA TRASMISSIONE È DISPONIBILE SUL SITO DELL'EMITTENTE, QUI
MERCOLEDI 26 AGOSTO LA DIRETTRICE DI LEFT ILARIA BONACCORSI
È STATA OSPITE IN DIRETTA DI "L'ARIA D'ESTATE" SU LA7 
LA REGISTRAZIONE DELLA TRASMISSIONE È DISPONIBILEQUI
si ringrazia Matteo Fago
MARTEDI 25 AGOSTO AD "AGORÀ" SU RAI 3
È STATA OSPITE IN DIRETTA ILARIA BONACCORSI
DIRETTRICE DI LEFT 
LA REGISTRAZIONE DELLA TRASMISSIONE È DISPONIBILE QUI
si ringrazia Matteo Fago

Modena Today 4.9.15
Un caffè amaro con Corradino Mineo, il 5 settembre a Ponte Alto
Sabato 5 Settembre alle ore 21.00 allo spazio presentazioni Buk Shop della Festa de l'Unità Provinciale di Modena il Senatore Corradino Mineo presenta il libro "Caffè amaro" in dialogo con Ilaria Bonaccorsi
qui
VENERDI 4 E SABATO 5 SETTEMBRE:
L'ASINO D'ORO SUL VENERDI E SU D DI REPUBBLICA
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