La Stampa 10.12.15
Vatileaks
Chaouqui a Balda “Ti farò la guerra”
Lite su Sorrentino. E la pr cita i vertici della polizia
di Giacomo Galeazzi Ilario Lombardo
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Repubblica 10.12.15
“L’allarme attentati pesa sul Giubileo Inconcepibili le cose emerse da Vatileaks”
Il cardinale Ruini: “È inappropriato il paragone con l’Anno Santo di Wojtyla che fu preceduto da un lungo cammino”
di Paolo Rodari
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Repubblica 10.12.15
Fausto guest star
di Alessandra Longo
Indovinate chi è uno dei personaggi più graditi del mondo ciellino post-Formigoni? Uno che riceve decine di inviti dai giovani per discutere di politica, religione, futuro? È Fausto Bertinotti, l’ex leader di Rifondazione, già presidente della Camera, in freddo con questa sinistra, in sintonia con papa Francesco. Da quando, nell’agosto di quest’anno, è stato ospite acclamato al Meeting di Rimini, Bertinotti è diventato la guest star di Cl. «Possiamo venire a Roma a parlare con lei?», gli hanno chiesto alcuni studenti conosciuti in quell’occasione. «Certo!», è stata la risposta. Ma i ragazzi si sono poi accorti che la missione nella capitale sarebbe stata troppo cara. Rinunciare a Bertinotti? Nemmeno per sogno! «Presidente può venire lei a Milano da noi?». E lui ci è andato guardando bene l’agenda piena di altri appuntamenti. Anche i Rotary d’Italia lo chiamano spesso.
La Stampa 10.12.15
In Parlamento comincia la battaglia per i vitalizi
La commissione Affari Costituzonali della Camera comincia l’esame della legge sui vitalizi. Spettro-contributivo per gli ex parlamentari
di Carlo Bertini
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Corriere 10.12.15
Rimborsi elettorali: sì della Camera a 10 milioni, M5s rinuncia e protesta
Riceveranno i soldi i partiti i cui rendiconti del 2013 sono stati giudicati regolari e hanno presentato i rendiconti del 2014
I 5 Stelle, che hanno rinunciato al bonifico, hanno abbandonato l’Ufficio di presidenza e annunciato che presenteranno una diffida
qui
La gente s'ammazza... ma la ministra Maria Elena Boschi, il cui papi era alla presidenza dell’Istituto, continua a sorridere radiosa...
La Stampa 10.12.15
Civitavecchia, pensionato suicida
Aveva perso i risparmi di una vita
L’uomo ha visto sparire 110 mila euro investiti in obbligazioni emesse da Banca Etruria
di Francesco Maesano
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Il Giornale 6.12.15Corriere 10.12.15
I silenzi di casa Boschi sulla "banca di famiglia"
Il ministro aveva 1.500 azioni dell'Etruria ma non commenta
E il resto della famiglia non fa conoscere la situazione patrimoniale
Paolo Bracalini Camilla Conti
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Corriere 10.12.15
Leggi votate e disconosciute
Gli inutili ripensamenti
di Francesco Giavazzi e Daniele Manca
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Il Sole 10.12.15
Salvabanche, «pagano» pure i lavoratori
In Banca Marche, Banca Etruria, Cariferrara e Carichieti anche 4mila dipendenti tra coloro che hanno perso gli investimenti
di C.Cas.
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Riguadagnare la fiducia di chi investe
Le domande senza risposta
di Nicola Saldutti
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Corriere 10.12.15
Derivati, ecco quanto ci costano
di Milena Gabanelli
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il manifesto 10.12.15
La disinformazione nella proposta Boeri
Pensioni. Dietro l’idea di «equità» pensionistica avanzata dal presidente dell’Inps un’operazione intenzionale di ridimensionamento del welfare a tutto svantaggio di giovani, operai e lavoratori precoci
di Laura Pennacchi
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La Stampa 10.12.15
Il premier vuole una Leopolda non di partito
di Marcello Sorgi
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Corriere 10.12.15
Leopolda, Renzi porta i ministri «Non sarà un meeting di partito»
A Firenze «question time». Il no della sinistra all’invito: iniziativa di corrente
di Monica Guerzoni
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Il Fatto 10.12.15
Leopolda, Chiamparino si sfila Renzi chiude la porta a Bersani
“Non è un’iniziativa a targa Pd”: escluso così l’ex segretario. Rossi va ma organizza una sua corrente. Emiliano e Zingaretti altrove. Cuperlo riunisce Sinistra dem
di G. Cal.
qui
Il Fatto 10.12.15
L’archeologo e storico dell’arte “Il patrimonio non deve essere un privilegio di partito
Musei gratis per i leopoldi
Settis: “Il governo li apra a tutti sempre”
intervista di Giampiero Calapà
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Corriere 10.12.15
Se le primarie diventano un referendum sul segretario
Lo scetticismo Un Renzi preoccupato anche dallo scetticismo diffuso nel Pd sulla legge di Stabilità e dalla forza delle correnti
di Massimo Franco
qui
il manifesto 10.12.15
La campana del voto utile
di Norma Rangeri
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il manifesto 10.12.15
Primarie. L’arancione fuori moda
La lettera dei sindaci Pisapia, Doria e Zedda, che invitano a ritrovare «l’unità larga del centrosinistra», accolta dal gelo dei renziani e della sinistra
Cofferati: «Quella stagione è finita»
Civati: «Il dentrifricio non rientra nel tubetto»
Sul piatto, per il primo cittadino uscente di Milano, c’è la sorte della coalizione in caso di vittoria alle primarie del «divisivo» manager Sala
di Luca Fazio
qui
il manifesto 10.12.15
Fassina: l’errore è la subalternità
Replica ai sindaci. L'ex viceministro uscito dai democratici: «Gli appelli vanno bene, ma si rivolgano al premier. È lui che ha rotto». «La destra vince nel vuoto delle alternative. Nuovo partito? Non una federazione»
intervista di Daniela Preziosi
qui
il manifesto 10.12.15
Il travaglio di Sel: «Vanno ascoltati» «No, la rottura è colpa di Renzi»
Anche Laura Boldrini nel ruolo di pontiera con i democratici
Oggi una direzione del partito
Il nuovo soggetto unitario e il rischio che si apra una faglia interna
di Daniela Preziosi
qui
il manifesto 10.12.15
Il problema di Renzi con i capi locali
La lettera dei sindaci non è piaciuta al presidente del Consiglio
Ma sull'eventuale accordo con Sel alle amministrative c'è una diversa convenienza tra il Nazareno e i dirigenti del Pd sul territorio
di Andrea Colombo
qui
Repubblica 10.12.15
Renzi sulla lettera dei sindaci: "Mossa utile per vincere i ballottaggi"
Il premier apprezza la lettera di Pisapia, Zedda e Doria perché si sta rendendo conto che per le amministrative un campo più largo è necessario
Ma l'iniziativa dei primi cittadini fa esplodere lo scontro interno a Sel tra falchi e ala governativa
di Tommaso Ciriaco e Goffredo De Marchis
qui
Il Sole 10.12.15
Un appello che parla a tre sinistre ma sullo sfondo c’è la legge elettorale
di Lina Palmerini
qui
Il Sole 10.12.15
Verso le amministrative
Sulle alleanze è scontro nel centrosinistra
L’appello dei tre sindaci “arancioni” per l’unità Pd-Sel divide il partito: plauso di Cuperlo e Speranza
Guerini: è stata Sel a sfilarsi a Torino, Bologna e Roma
Le tensioni sulla sfida di Milano
di Emilia Patta
qui
La Stampa 10.12.15
A Milano Pisapia media
Altrove è gelo Sinistra-Pd
Verso un Election day comune delle altre primarie il 6 marzo
di Francesca Schianchi
qui
Unita.tv 10.12.15
Sinistra divisa dopo la lettera dei tre sindaci
Molte le reazioni da parte dell’universo a sinistra del Pd. L’appello all’unità lanciato da Pisapia, Doria e Zedda non è stato accolto positivamente da tutti e anzi sembra aver diviso ulteriormente la sinistra
di Francesco Gerace
qui
La Stampa 10.12.15
Torino. Giorgio Airaudo
«Mettere insieme il centrosinistra? Sì, ma a Torino votate per me»
intervista di Francesca Schianchi
qui
Repubblica 10.12.15Il Fatto 10.12.15
Giorgio Airaudo.
Il candidato di Sel che sfida Fassino respinge l’appello dei sindaci “Bisogna ricostruire una rappresentanza non si può aspettare che Renzi si ricreda”
I dem hanno ucciso il centrosinistra ma noi siamo ambiziosi Con il M5S? No
“A Torino no ai dem solo una sinistra forte può fermare le destre”
intervista di Marco Trabucco
qui
Coalizione sociale
Landini: “Il nostro progetto non sarà somma di partitini”
La proposta della Coalizione sociale non è quella di ricostruire la sinistra, c’è un’ambizione sul piano sindacale e sociale più ampia, ovvero porsi il problema di riunire un mondo sociale frammentato. Bisogna costruire una pratica sociale, non una somma di sigle”. Così ieri, al convegno “La sinistra ha un futuro?”, il segretario della Fiom e promotore della Coalizione sociale Maurizio Landini, che parte da un problema: quello di “ricostruire un diritto vasto del lavoro, che includa tutti, anche gli autonomi e gli indipendenti”. Per Landini, infatti, oggi “c’è un vissuto fatto dalla paura di perdere il lavoro o dell’essere disponibili a tutto, anche a lavorare a due euro all’ora, per lavorare. La gente non ha paura di manifestare, ha paura di perdere il lavoro”. E, a tal proposito, Landini racconta di aver incontrato, qualche giorno fa, un lavoratore petrolchimico che gli ha detto con una battuta: “Qui la gente non ha paura dell’Isis, la gente ha paura di Renzi”. Da qui, la necessità di ricostruire una pratica sociale anche perché, spiega Landini, “l’attacco alla contrattazione collettiva è ormai generalizzato e ammazza qualsiasi dimensione confederale e federale della rappresentanza sindacale”.
La Stampa 10.12.15L’Huffington Post 10.12.15
Landini non fa asse con Fassina e Fratoianni: "Non mi interessano i cocci della sinistra". Ma tutti e tre bocciano l'appello dei sindaci
di Gabriella Cerami
qui
Pensionamento delle toghe
Il Consiglio di Stato sfida il Csm e il governo
Congelate le uscite. Orlando: ricorreremo
di Ilario Lombardo
qui
Corriere 10.12.15
Allarme terrorismo, la moschea di Roma: «L’Isis ricorda il nazismo»
Parla Abdellah Redouane, segretario generale del centro islamico della Capitale: «Molti imam improvvisati hanno riempito un vuoto, ma sono senza competenze e vanno formati»
di Goffredo Buccini
qui
La Stampa 10.12.15Corriere 10.12.15
Il petrolio sempre meno caro
“Ma la benzina costa troppo”
Il barile crolla a 37 dollari, in Italia però incide ben poco sul calo del carburante
di Luigi Grassia
qui
L’economia della salute? Vale 290 miliardi di euro
di F. Mas.
Chi l’ha detto che lo Stato spende troppo nella salute? La spesa sanitaria pubblica italiana è pari al 6,8% del Pil, un valore più basso di quello di Francia (8,6%), Germania (8,4%) e Regno Unito (7,3%), rileva il Censis in uno studio realizzato con Unipol che sarà presentato oggi a Roma dedicato alla «white economy», l’insieme delle attività (pubbliche e private) legate alla salute e al benessere, che in Italia pesa per ben il 9,4 del Pil — cioè 290 miliardi di euro per 3, 8 milioni di addetti, indotto compreso — rappresentando il secondo settore di produzione dopo il commercio e più dei tradizionali comparti delle costruzioni e dei trasporti. La spesa sanitaria privata ammonta invece al 2% del Pil, meno della media dei Paesi Ocse (2,4%) e al dato di tutti i Paesi europei più avanzati. E le assicurazioni intermediano finora solo il 18% della spesa sanitaria privata.
Corriere 10.12.15
La politica, i valori
Le parole e il senso perduto
Ne riconosciamo il suono, ma non ne comprendiamo più il significato
di Michele Ainis
qui
Corriere 10.12.15
Parte la Linea U di Uber: nove fermate attive fino al 24 dicembre
Il colosso californiano prova a tamponare i disservizi della capitale con la nuova funzionalità dell'applicazione
Si parte giovedì 10 dicembre a 5 euro a corsa
di Martina Pennisi
qui
alla faccia del diritto costituzionale di manifestazione del pensiero...
Corriere 10.12.15
Sit-in e scontri a Maker Faire
Studenti multati da 2 a 10 mila euro
A una trentina di universitari della Sapienza sono stati notificati i verbali per aver bloccato il traffico fuori dall’ateneo dove si teneva la fiera dell’Innovazione
di Rinaldo Frignani
qui
Corriere 10.12.15
Francia, l’ipotesi giuridica
Internare i sospetti per terrorismo? Il governo sonda i giudici
Ma poi precisa: «Una proposta venuta dall’opposizione». Su 20 mila persone schedate (compresi i tifosi ultrà) 10 mila sono sospettate di islamismo radicale
di Stefano Montefiori
qui
Corriere 10.12.15Corriere 10.12.15
I sondaggi
«Marion e Marine fuori al ballottaggio»
Né Marine, né Marion: secondo gli ultimi sondaggi nessuna delle due candidate del Front National vincerebbe al secondo turno delle elezioni regionali francesi che si terranno domenica prossima. Rilevazioni da prendere con cautela, considerata la possibile alta astensione. La presidente Marine Le Pen, capolista in Nord-Pas de Calais-Piccardia, otterrebbe il 47% dei voti contro il 53% del candidato di centrodestra Xavier Bertrand. La nipote Marion Maréchal-Le Pen (nella foto Ap, ieri a Marsiglia: la scritta in francese significa «siamo pronti!») , che oggi compie 26 anni, si fermerebbe invece intorno al 46% contro il 54% di Christian Estrosi, altro candidato dei «Républicains» di Nicolas Sarkozy, nella regione Provenza-Alpi-Costa Azzurra. Se i sondaggi avranno ragione, il voto premierà quindi la scelta del segretario socialista Jean-Christophe Cambadélis e del primo ministro Manuel Valls, accettata a malincuore dal partito del presidente François Hollande: più di 3 elettori socialisti su 4 (il 77% di quanti hanno votato per la gauche al primo turno) manifestano l’intenzione di votare per i «nemici».
Il Sole 10.12.15
Secondo turno. Un sondaggio del Figaro
Il Front national rischia di restare senza regioni
di M.Mou.
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il manifesto 10.12.15
Generazione «Tanguy», il rifiuto di una società
Francia. L’exploit lepenista tra i giovani: La radiografia del voto francese dice che il 35% di chi ha scelto il Fn ha tra 18 e 24 anni
Ma il primo partito resta quello dell’astensione
di Guido Caldiron
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il manifesto 10.12.15
La deriva a destra tutta di Sarkozy
L'ex presidente insegue il Fronte nazionale. Resa dei conti tra i Républicains dopo il secondo turno
L'imbarazzo del mondo dell'impresa nel Nord a rischio estrema destra
di Anna Maria Merlo
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«Ho scelto l’estrema destra per odio verso i miei genitori»
di D. Ta.
Colpa della mamma che beveva, e che lei era arrivata a odiare; e colpa del padre assente; in una Germania dell’Est desolante. Su questo sfondo sociopsicologico, Beate Zschäpe — presunta terrorista neonazista a processo a Monaco per fatti che comprendono dieci omicidi — ieri ha introdotto la sua prima testimonianza, dopo che per due anni e mezzo di processo si era rifiutata di dire qualcosa. In realtà, la sua versione — attesissima in Germania — l’hanno letta i legali: 53 pagine nelle quali la donna, 40 anni, ha ricostruito il suo approdo all’estrema destra e le azioni della Nsu (Clandestinità Nazionalsocialista). Zschäpe ha sostenuto di non avere mai saputo in anticipo degli omicidi che i suoi due compagni di militanza hanno condotto, soprattutto contro immigrati, tra il 2000 e il 2007. Uwe Böhnhardt e Uwe Mundlos glieli raccontavano dopo. Così come delle bombe e delle rapine. Se sia vero, è difficile dire: Böhnhardt e Mundlos sono stati trovati morti nel 2011 in un camper. Probabilmente suicidi. Ieri, gli avvocati delle vittime si sono detti indignati della testimonianza e hanno sostenuto di non credere a una sola parola. L’anno prossimo, la Corte costituzionale tedesca discuterà la messa al bando del partito neonazista Npd.
Repubblica 10.12.15
Sergej Lavrov
Il ministro degli Esteri di Mosca: “Solo una coalizione compatta può sconfiggerli. Chi usa le sue antipatie per Assad come ostacolo, le metta da parte”
“Il Califfato vuole la Libia una minaccia per l’Italia ma la Russia è pronta ad aiutarvi”
di Nicola Lombardozzi
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Il Sole 10.12.15Repubblica 10.12.15
Enrico Credendino Comandante Di Eunavfor Med
«Le coste libiche non saranno mai più terra di nessuno»
intervista di Gerardo Pelosi
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L’Is, anatomia di una radicalizzazione
di Renzo Guolo
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Il Sole 10.12.15Corriere 10.12.15
Il colore dei petrodollari
di Alberto Negri
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Il Sole 10.12.15
La grande partita geopolitica di Riad
L’Arabia Saudita vuole contrastare la crescita della produzione americana e il rientro dell’Iran
di Ugo Tramballi
qui
Repubblica 10.12.15
Sabato andranno per la prima volta alle municipali, le uniche elezioni consentite
Tra le donne saudite che sfidano i divieti “Il voto non ci basta vogliamo libertà”
Le candidate sono 900 su un totale di seimila, oltre le aspettative
Ma il movimento è diviso Le questioni aperte sono tante, guidare è ancora proibito. “Però questo è un passo avanti”
di Francesca Cafarri
qui
Iraq: chi volle la guerra. Le poche voci diverse
risponde Sergio Romano
qui
Il Sole 10.12.15
Pechino svaluta lo yuan ai minimi da quattro anni
La Banca centrale cinese fissa il tasso di cambio ai minimi degli ultimi quattro anni
Pechino
di Rita Fatiguso
qui
Il Sole 10.12.15
Rallentamento. La Cina sta faticando più del previsto a gestire il passaggio verso una crescita orientata ai consumi
Un modello economico in crisi
di R.Fa.
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Il Sole 10.12.15
L'interesse della Cina e quello della Fed
di Carlo Bastasin
qui
il manifesto 10.12.15
L’America latina dai golpe militari a quelli mass-mediatici
Analisi. Oggi l'intero continente non è più sottomesso alla dittature del secolo scorso, ed è una conquista. Non a caso nell’ultimo decennio è stata questa l’unica regione al mondo dove è diminuita la disuguaglianza. Ma ora si apre una stagione di nuovi conflitti sociali
di Claudio Tognonato
qui
Repubblica 10.12.15
La musica è solo il suono del silenzio tra una nota e l’altra
Perché è nel mix di pieni e vuoti il vero segreto dell’ascolto
Un’analisi valida per tanti stili da Beethoven a John Cage
di Gustavo Zagrebelsky
qui
Corriere 10.12.15
L’empatia salva il lavoro umano
Due economisti americani spiegano perché i robot non possono sostituire tutte le forme d’occupazione
C’è un forte bisogno di contatti personali che non può essere soddisfatto dagli automi
di Erik Brynjolfsson e Andrew McAfee
qui
Corriere 10.12.15
Il capo di Facebook
Zuckerberg difende i musulmani:
«Facebook combatterà per difendere
i vostri diritti»
Il numero uno di Palo Alto: «In quanto ebreo, i miei genitori mi hanno insegnato che dobbiamo prendere posizione contro gli attacchi verso tutte le comunità»
qui
Repubblica 10.12.15
Parla Claire Watkins, figlia del socio del killer Manson
“Quando papà era in missione per il diavolo”
di Antonello Guerrera
qui
Repubblica 10.12.15
Bosnia, reportage dal paese divenuto cimitero senza fine
di Stefania Parmeggiani
qui
Corriere 10.12.15
Quarant’anni fa
Il «grazie» di Montale al premio Nobel
Dal Corriere della Sera del 24 ottobre 1975, dopo l’annuncio
Testo di Giulio Nascimbeni
Ricerca iconografica di Leda Balzarotti e Barbara Miccolupi
qui
Corriere 10.12.15
Nella Milano liberty tra fantasie floreali e un re del metallo
di Chiara Vanzetto
qui