giovedì 28 gennaio 2016

SULLA STAMPA DI GIOVEDI 28 GENNAIO

Corriere 28.1.16
Il discorso del presidente della Cassazione
Anno giudiziario: «Stop al reato di immigrazione clandestina»
Giovanni Canzio, primo presidente della Suprema Corte: «Inutile e inefficace, sostituire il reato con un illecito amministrativo»
di Giovanni Bianconi
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Corriere 28.1.16
Il ministro della difesa
Pinotti: «La Libia non può aspettare, Ci muoveremo. Ma con gli alleati»
Il ministro della Difesa sulla posizione di Roma a proposito della crisi libica: «Nessuna accelerazione, tanto meno unilaterale: occorre evitare azioni non coordinate»
di Paolo Valentino
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La Stampa 28.1.16
La vera mission di Verdini: indebolire i nemici del premier
Il voto sulla sfiducia ha messo in chiaro tutti i dubbi circa la collocazione sue e di 17 senatori ex berlusconiani
di Ugo Magri
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Corriere 28.1.16
Cronache dal palazzo
E la sinistra sbotta su Verdini «È antropologicamente diverso»
Verdini, mocassini e orologione: per Gotor è un problema di stile
Retroscena di una giornata a Palazzo Madama, tra pettegolezzi, incontri, camicie su misura e un gestaccio finale del leader di Ala
di Fabrizio Roncone
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Corriere 28.1.16
Speranza prepara le barricate «Se lui entra il partito è morto»
ROMA Contro l’ingresso di Verdini e compagni in maggioranza, la sinistra del Pd promette battaglia. Eppure non si muove, segno che si prepara ad approfittare dell’assist. Roberto Speranza, che lavora per contendere la leadership a Renzi, non ha alcuna intenzione di uscire dal partito nel caso in cui l’abbraccio tra Matteo e Denis diventasse un matrimonio. Perché non lascia? Perché spera di raddoppiare, conquistando i consensi di una base che non gradisce le manovre di avvicinamento del gruppo Ala al Nazareno.
«Se lui entra, il Pd è morto», ha detto l’ex capogruppo a #Corrierelive. E i toni, quando la minoranza chiederà di anticipare il congresso, saliranno ancora: «Verdini ha diverse inchieste giudiziarie e la questione disorienta tanti iscritti e militanti. Renzi chiarisca, senza fare il gioco delle tre carte». 
Corriere 28.1.16
Vittoria e rischi del governo
di Massimo Franco
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Corriere 28.1.16
Il bilancio del premier: minoranza crollata, fanno la fila per venire
E vara il «rimpasto»
di Maria Teresa Meli
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Il Fatto 28.1.16
Fiducia (con Verdini) e accuse all’opposizione di sudditanza al nostro giornale
Renzi non risponde su Etruria e grida al complotto del “Fatto”
“Scrivono solo fango”
di Wanda Marra
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Il Fatto 28.1.16
La sfida del premier e lo strano top secret
“Indagate pure sui parenti”
Ma il Comune ha segretato lo stato di famiglia dei Boschi
Qualcuno ha ordinato il segreto
La ministra speciale: l’anagrafe “copre” Maria Elena e i suoi
Dal premier a Padoan, stati di famiglia accessibili in tempo reale. A Laterina no: “Serve l’ok del prefetto”
Lo stesso cognome. Lo storico Giannuli ha scritto di un Francesco Boschi legato a Licio Gelli e alla P2
di Antonio Massari e Valeria Pacelli
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Il Fatto 28.1.16
Cyber sicurezza
Il Copasir studia il caso Carrai (ancora bloccato)
La nomina è ancora bloccata. E il piano del governo per portare Marco Carrai, fedelissimo di Matteo Renzi, a capo della squadra per la cybersicurezza per il momento è fallito. Ma sul settore il premier è intenzionato comunque ad intervenire. Della vicenda si è parlato oggi al Copasir, che ha ascoltato il direttore del Dis, Giampiero Massolo. Il Comitato ha anche acquisito la documentazione sulla Cys4, l’azienda di sicurezza cibernetica creata da Carrai. A regolare il settore è il decreto Monti del gennaio 2013, che indica gli “indirizzi per la protezione cibernetica e la sicurezza informatica nazionale”. Il problema è che da circa 5 mesi, da quando cioè il generale Carlo Magrassi è stato nominato Segretario generale della Difesa, il posto di consigliere militare di Renzi è vacante. Possibile che Palazzo Chigi prima di nominare il successore di Magrassi voglia modificare l’architettura del decreto Monti, togliendo al consigliere militare il ruolo 'guida’ in materia di cyber-security per affidarlo ad un nuovo ufficio, una struttura alla cui guida ci sarebbe comunque una persona di piena fiducia di Renzi. Resta da capire come questa nuova figura si coordinerà con il sottosegretario all’Intelligence Marco Minniti.

Il Fatto 28.1.16
Sono il 48,5% gli italiani secondo cui la vicenda banche dovrebbe portare a una crisi
Secondo il sondaggio di Euromedia Research di Alessandra Ghisleri presentato durante la tra smissione Ballarò su Rai3, quasi la metà degli italiani (48,5%) pensa che la gestione della vicenda banche dovrebbe portare a una crisi di governo. Quelli che rispondono di no sono soltanto il 33, il 18,5 per cento non ha un’opinione in materia. Il governo Renzi ha ancora una popolarità del 27 per cento, il governo nel suo complesso del 30, ma il giudizio sulla gestione della “risoluzione” delle quattro banche, avviata a fine novembre, sembra molto negativo.
Ne risente anche la fiducia nel sistema bancario nel suo complesso. “È preoccupato per i suoi risparmi in banca?”, era la domanda di Euromedia. Risposta: sì al 54,7 per cento, no al 37,5, gli altri non rispondono.
Nelle intenzioni di voto, il Pd è al 30 per cento nel sondaggio di Euromedia. Per l’istituto Piepoli, nella rilevazione presentata durante Di Martedì, su La7, il consenso è di poco superiore: il Partito democratico risulta al 32 per cento.
La Stampa 28.1.16
Dai Rolex dei sauditi al cibo scadente: tutte le gaffe del capo del Cerimoniale
Chi è Ilva Sapora, la funzionaria che rischia la carriera per l’affaire delle statue dei Musei Capitolini coperte con gli scatoloni per non urtare la sensibilità del presidente Rohani
lva Sapora, 64 anni, è in servizio alla Presidenza del Consiglio dal 2001. Capo del Cerimoniale nominata nel 2013, l’incarico è stato rinnovato il 9 aprile 2014
di Ilario Lombardo
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Corriere 28.1.16
Tra reticenze e scaricabarile l’affanno delle istituzioni
Possibile che davvero non si sappia a chi imputare la scelta?
Non si muove mosca senza il consenso degli uffici alla diretta dipendenza del premier
di Marco Galluzzo
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Corriere 28.1.16
«Mostriamo i nudi persiani» Miniature, mosaici (e ironia)
La rivolta iraniana sui social contro la «censura» italiana
di Viviana Mazza
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Repubblica 28.1.16
Radicali: "Anche quando venne il Papa a Torino ci fu censura"
L'associazione Adelaide Aglietta: "Non solo Rouhani: nessuno si scandalizzò quando nella laica Torino per la visita del pontefice vennero coperti i manifesti della mostra su Tamara De Lempicka"
di Gino Li Veli
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Repubblica 28.1.16
Il coraggio dei simboli
di Stefano Folli
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Repubblica 28.1.16
La scatola del ridicolo
di Silvia Ronchey
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Il Sole 28.1.16
I parvenu del «pudicamente corretto»
di Andrea Carandini
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Repubblica 28.1.16
Unioni civili, l'assenza dei laici
di Ezio Mauro
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Repubblica 28.1.16
La Toscana vende ville storiche e palazzi “Non possiamo più permetterceli”
Dal governatore Rossi il via al piano di dismissione degli immobili. Ma scoppia la polemica
Dubbi anche nel Pd. Il presidente del consiglio regionale: operazione che non ci conviene
di Simona Poli
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Repubblica 28.1.16
Ma quei beni sono dei nostri nipoti
di Tomaso Montanari
Saldi di fine stagione, in Toscana: è infatti tramontata la lunga stagione culturale in cui si era consapevoli che i beni comuni non li abbiamo ereditati dai nonni, ma li abbiamo in prestito dai nipoti.
L’alienazione del patrimonio immobiliare pubblico (compreso quello storico-artistico) era una fissa di Giulio Tremonti (ricordate la Patrimonio spa del 2002?), ed è tornata in auge con lo Sblocca Italia del governo Renzi. Negli ultimi anni si è già alienato di tutto (per oltre 25 miliardi di euro, bruciati nei bilanci ordinari), e ora monumenti e parchi toscani saranno svenduti (visti i valori del mercato) per tappare i buchi delle strade.
Naturalmente questa perdita definitiva di preziosi spazi pubblici è la conseguenza del massacro delle finanze degli enti locali. Ma da chi, come Enrico Rossi, si candida a rappresentare un’alternativa politica, ci si aspetterebbe una proposta diversa. O cambia solo l’insegna dell’agenzia di svendita immobiliare?
Il Sole 28.1.6
Così la corruzione «brucia» il reddito
di Claudio Gatti
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Repubblica 28.1.16
Gaudio (Sapienza)
“L’Italia ha bisogno di più laureati per stare in Europa”
intervista di C. Z.
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Il Sole 28.1.16
Giorno della Memoria
Un nuovo modo per insegnare storia e ricordo
di David Bidussa
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il manifesto 28.1.16
La Storia segregata nella gabbia del dialogo
Giorno della memoria. Nel ritorno dei temi della destra radicale nelle scena pubblica, la differenza tra vittime e carnefici è ridotta all’espressione innocente di opinioni che si equivalgono. In nome di un «dialogo» e di un superamento del passato, Un intervento a latere nel giorno scelto per ricordare lo sterminio degli ebrei
di Sonia Gentili
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Corriere 28.1.16
Dopo la strage di Parigi
I sopravvissuti del Bataclan
L’aperitivo diventa terapia di gruppo
La comunità di sostegno dei sopravvissuti alle stragi che dopo due mesi e mezzo cercano di rielaborare e di andare avanti
di Stefano Montefiori,
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La Stampa 28.1.16
Francia, si dimette la ministra della Giustizia
In polemica con la proposta di togliere la cittadinanza ai condannati per terrorismo Taubira: a volte resistere significa restare, a volte resistere significa andare via
di Paolo Levi
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Repubblica 28.1.16
Quella voce che scuote la coscienza della Sinistra
La battaglia di Christiane: difendere valori repubblicani, etica e libertà davanti all’ondata dei populismi
È lo scontro tra una gauche che pretende di essere realista e l’altra che si dichiara “morale” È un contesto difficile per i progressisti in Europa, che sono preda di una crisi ideologica
di Marc Lazar
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il manifesto 28.1.16
Taubira, un elettrone libero di sinistra
Dimissioni. Ultima "garanzia" a sinistra nel governo Valls. Due leggi portano il suo nome: il riconoscimento della tratta e della schiavitù come crimine contro l'umanità (2001) e il matrimonio per tutti. Lascia citando Césaire
di A.M.M.
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La Stampa 28.1.16
Cosa viene a fare Marine Le Pen in Italia
di Ugo Magri
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La Stampa 28.1.16
Gli Usa all’Italia: il contratto Atr viola i divieti
Nel mirino del Tesoro americano i 20 aerei all’iraniana Meraj, un affare da 400 milioni di euro: “Implicata in forniture di armi”. Ma l’azienda smentisce ed è giallo: nessun accordo, solo trattative
di  Paolo Mastrolill
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La Stampa 28.1.16
Il co-pilota della Germanwings aveva “una psicosi incombente”
L’inchiesta sul disastro dell’Airbus che è costato la vita a 149 persone Negli atti i rapporti dei medici che l’avevano in cura
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La Stampa 28.1.16
La Svezia espellerà 80mila migranti
Respinto il 45 per cento delle richieste d’asilo. Il ministro dell’Interno: inizieremo con gli allontanamenti volontari
di Monica Perosino
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Repubblica 28.1.16
La rivolta di Ai Weiwei contro la Danimarca
di Anna Lombardi
Ha fatto smontare il colosso di bambù volante realizzato per l’ARoS Kunstmuseum di Aarhus, raccattato le 73 tonnellate di acciaio dell’istallazione Ruptures alla galleria Faurschou di Copenaghen. E addio Danimarca. All’artista dissidente cinese Ai Weiwei la nuova legge danese che espropria i beni dei migranti proprio non va giù.
E dall’isola di Lesbo dove sta lavorando al progetto di un memoriale dedicato ai profughi morti in mare, impegnato ad accogliere i barconi, fa sapere che non darà nessun silenzioso assenso alla legge approvata a Copenaghen: e ritira i suoi lavori esposti nella capitale. «Sono scioccato» ha scritto sul suo account Instagram dove da giorni posta le immagini degli sbarchi a Lesbo. «La decisione danese è deplorevole. Io non ci sto». Ai Weiwei è il più famoso artista cinese contemporaneo, quello che disegnò lo stadio a nido d’uccello delle Olimpiadi, poi arrestato nel 2011 nel tentativo di tacitare le sue denunce di violazioni dei diritti umani in Cina. Con la Danimarca ha già bisticciato a ottobre, quando la Lego gli rifiutò una fornitura di mattoncini temendone “l’uso politico . Il suo no è dunque l’ennesima denuncia. Naturalmente d’artista: perché anche smontando dei bambù si può combattere per le proprie idee.

A Firenze la mostra delle opere di Ai Weiwei a Palazzo Strozzi è programmata per questa primavera
si ringrazia Francesca Serri

La Stampa 28.1.16
Profughi, la Gran Bretagna non accoglierà i bambini non accompagnati già presenti nella Ue
Prosegue la linea dura del governo Cameron sull’immigrazione
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La Stampa 28.1.16
L’ipotesi “Brexit” spaventa Wall Street
Le istituzioni finanziarie della Grande Mela hanno messo mano al portafogli a favore dei movimenti che si battono contro la fuoriuscita della Gran Bretagna dall’Unione
di Francesco Semprini
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La Stampa 28.1.16
Mogherini: “L’Europa rischia di implodere. Un’illusione abolire Schengen”
L’Alto rappresentante Ue per gli affari Esteri: “Le politiche nazionali non funzionano, l’accoglienza dev’essere comune. Io dalla parte di Juncker? Sono in sintonia con Renzi”
intervista di Marco Zatterin
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Il Sole 28.1.16
L’Europa e l’Ulisse che non c’è
di Carlo De Benedetti
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Il Sole 28.1.16
L’Unione senza guida
Il facile bersaglio della Grecia
di Adriana Cerretelli
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il manifesto 28.1.16
Primarie Usa
Bizzarro, l’Iowa sarà ancora decisivo
Uno stato piccolo e assai poco rappresentativo dell’America nel suo complesso. Che però grazie al meccanismo perverso dei caucus diventa il test con cui l’establishment dei due partiti individua il nome percepito come "giusto" per la Casa bianca
di Fabrizio Tonello
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il maniifesto 28.1.16
Primarie Usa
Le molte Americhe riflesse nel candidato che sfida Hillary
Radical, professore hippy, Bernie Sanders seduce con aplomb e storytelling
di Giulia D’Agnolo Vallan
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il manifesto 28.1.16
I fratelli Bundy e il suprematismo bianco
di Marina Catucci
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il manifesto 28.1.16
Netanyahu e il mondo: «Tutti antisemiti, tutti traditori»
di Zvi Schuldiner
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il manifesto 28.1.16
Nessuno in difesa di Ban Ki-moon
Il premier israeliano Netanyahu due giorni fa ha accusato il Segretario generale dell'Onu di «incoraggiare il terrorismo» solo perchè aveva spiegato che qualsiasi popolo oppresso reagisce all'occupazione
Nessuno ha preso le difese di Ban Ki-moon
Si aggrava nel frattempo la frattura tra Israele e l'Ue sui progetti europei nell'Area C della Cisgiordania
di Michele Giorgio
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La Stampa 28.1.16
Turchia, la procura chiede l’ergastolo per i giornalisti antigovernativi
L’accusa: «Sostegno a organizzazione terroristica senza esserne membri»
di Marta Ottaviani
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La Stampa 28.1.16
Sulle montagne della Tunisia gli ex ragazzi della rivoluzione adesso sognano il Califfato
A Kasserine coprifuoco e jihad: “Da Tunisi solo belle parole, chi ci darà il lavoro?”
di Domenico Quirico
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Corriere 28.1.16
Non uccidiamo la speranza del popolo siriano
di Emma Bonino
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Repubblica 28.1.16
La Cina dichiara guerra a Soros
Il Quotidiano del Popolo attacca il finanziere che ha previsto un atterraggio duro per l’economia del Dragone: “La speculazione contro lo yuan non gli riuscirà”. Ma a dicembre i profitti dell’industria crollano del 4,7 per cento
di Giampaolo Visetti
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Repubblica 28.1.16
L’ultima rivoluzione cinese
Dopo aver moltiplicato gli investimenti in campo scientifico Pechino ha quasi raggiunto gli Stati Uniti per numero di pubblicazioni. E punta al sorpasso
Mentre l’Italia, nonostante l’esiguità dei finanziamenti, resiste all’ottavo posto
di Elena Dusi
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Repubblica 28.1.16
Ma al mercato delle scoperte rimane cliente
di Giampaolo Visetti
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La Stampa 28.1.16
La scuola è aperta (ma non troppo)
Settant’anni dopo, l’articolo 38 della Costituzione non ha esaurito la sua carica programmatica: molto resta da fare per garantire la piena inclusività
di Tullio De Mauro
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il manifesto 28.1.16
Un rogo che ha illuminato la Storia
Saggi. «Giordano Bruno» di Anna Foa per il Mulino. La libertà dei moderni contro l’arbitrio della Chiesa
Una vicenda che attraversa i secoli fino all’edificazione della statua del Nolano
di Andrea Comincini
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