giovedì 19 maggio 2016

LA RASSEGNA DELLA STAMPA DI GIOVEDI 20 MAGGIO









Repubblica 19.5.16
L’eterno ritorno del teorema Foucault
La riscoperta (anche editoriale) del filosofo che più di ogni altro ha scavato nei meccanismi punitivi e seduttivi del potere
“Quando Michel entrava in una stanza provocava un campo magnetico”, racconta Gilles Deleuze
Fa sue e poi supera le lezioni di Hobbes e di Nietzsche applicando alcune loro intuizioni al sistema capitalistico
di Roberto Esposito
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La Stampa 19.5.16
Pensioni, sindacati in piazza
Il governo prova a trattare
Il ministro Poletti: “Ma dobbiamo rispettare i vincoli di bilancio”
di Paolo Baroni
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Il Fatto 19.5.16
Do ut des
Editori e politica, si va verso il giornale unico
Lotti, amico di Renzi e Verdini, rateizza 15 milioni all’editore-deputato FI Il governo gli spalma i debiti  e Angelucci gli regala “Libero”
Non solo Rcs. Proprio quando il governo ha più bisogno di appoggio, l’effetto della crisi ha innescato cambiamenti che avvicinano la grande stampa all’esecutivo
La partita è iniziata con la fusione Stampa e Repubblica che piace molto al premier
di Stefano Feltri e Carlo Tecce
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Corriere 19.5.16
Sì alle riforme (e a Feltri), così «Libero» congedò Belpietro
di Virginia Piccolillo
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Il Fatto 19.5.16
Milioni e contributi, perché Angelucci ha scelto Renzi
L’editore caccia Belpietro, direttore ostile alle riforme, dopo che Lotti ha sbloccato i fondi e rateizzato il debito
di Carlo Tecce
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La Stampa 19.5.16
I Cinque Stelle e la tentazione della linea soft sul referendum
di Marcello Sorgi
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sullo stesso tema, sulla stampa di ieri:
Corriere 18.5.16
Cambio di direzione e tagli: l’Unità è un caso
Ipotesi di dimezzare la redazione. I giornalisti: è un ricatto, intervenga il partito
di Alessandro Trocino
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Repubblica 18.5.16
Tagli e esuberi, “l’Unità” in crisi
L’ipotesi di Luna direttore, ma lui per ora dice no. Feltri torna a guidare “Libero”
di G. C.
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Il Giornale 17.5.16
L'Unità cambia direttore: via D'Angelis, dentro Luna
Dal primo giugno Riccardo Luna sarà il nuovo direttore de L'unità
di Francesco Curridori
(...)
Il quotidiano fondato da Antonio Gramsci, di cui il Pd possiede il 20%, sta vivendo un momento di grave crisi e si prospetta una riduzione della redazione da 33 a 16 giornalisti. Dalle 60mila copie stampate dei primi tempi successivi al ritorno in edicola si è passati alle attuali 8mila copie vendute e questo, unito alle polemiche scoppiate dopo il falso “scoop” della Raggi nel video elettorale di Berlusconi, ha determinato il cambio al vertice.

Modena Today 17.5.16
Pd, le feste de l'Unità sarannò targate "Sì al Referendum". L'Anpi saluta
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Il Fatto 18.5.16
Dopo il Corriere, anche Libero e Il Tempo passano con Renzi
Nasce il Giornale Unico del Sì
Patto Verdini-Angelucci: via Belpietro, arriva Feltri a sostenere la “riforma”
Cena a tre tra il neo-direttore, il deputato re della sanità e il presidente del Consiglio: sul piatto anche il dossier Lotti sui fondi pubblici all’editoria
Rcs, Cairo non rilancia per fare il quotidiano “non allineato” che voleva Bazoli
di Stefano Feltri e Carlo Tecce
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Il Fatto 18.5.16
Inciucio a cena tra Matteo, Denis e Angelucci
Il patto del premier con Verdini e l’editore
La campagna di ottobre, Lotti e i fondi pubblici
di Marco Franchi
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Repubblica 19.5.16
L’amaca
di Michele Serra
Il referendum sulla riforma elettorale è come una valanga che rotola su un piano inclinato. Si ingrossa giorno dopo giorno e nessuno è più in grado di fermarla: tanto meno chi l’ha provocata. Matteo Renzi dev’essersi reso conto (troppo tardi) che è stato un grave errore (forse fatale) personalizzarlo, trasfor-mandolo in un referendum sul governo e dunque sulla intera legislatura. Il fronte a lui contrario è vastissimo e dunque vincente, almeno sulla carta. Ora il presidente del Consiglio imputa alle opposizioni una drammatizzazione che è stata soprattutto sua. Il suo maggiore pregio — l’impeto politico — è l’altra faccia di un grave difetto: presunzione politica. Anche i bambini sanno, a questo punto, che in ottobre si andrà a votare pro o contro Renzi, nonostante gli sforzi degli uomini di buona volontà che sui due fronti (non solo quello del sì) proveranno a ricondurre nei suoi argini lo scontro politico in atto. È un paese, questo, sul quale la spaccatura furibonda esercita un’attrazione irresistibile, un poco perché così funziona la psicologia nazionale, un poco perché ci sono partiti e giornali e trasmissioni televisive che sull’anatema contro il nemico costruiscono le loro fortune. Prepariamoci a una corrida, solo nel finale capiremo chi è il toro, chi il torero.
Corriere 19.5.16
«Per la Scuola dei marescialli Verdini sapeva della corruzione»
di Marco Gasperetti
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Repubblica 19.5.16
L’alleanza tra il centrosinistra e Ala si è realizzata a Napoli, Grosseto, Caserta e Cosenza
Domani il capo degli ex forzisti ora filorenziani sarà a Napoli, unica città dove schiera il simbolo
La lite nel Pd su Verdini “Al sud ci porta il 3%” “Ma ci fa perdere più voti”
di Goffredo De Marchis
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Repubblica 19.5.16
Referendum e città la minoranza pd attende Renzi al varco
Dietro la tregua proposta dal premier i due passaggi-chiave
Nella doppia prova si decide il futuro della prospettiva renziana Roma caso a sé ma perdendo a Milano o Torino si aprirebbe il “fronte interno”
di Stefano Folli
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Repubblica 19.5.16
Il futuro della destra
di Piero Ignazi
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il manifesto 19.5.16
Fassina, liste tutte riammesse. Ma ora è pressing dal Pd
Amministrative. Orfini: poi uniti al ballottaggio. Grillo: M5S argine alle destre forti. Se non vinciamo entro un anno, andiamo a casa»
di Daniela Preziosi
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La Stampa 19.5.16
“Israeliani, siete porci negazionisti”
Le frasi choc della candidata a Napoli
Polemiche su Eleonora De Majo, che sostiene De Magistris
di Francesco Maesano Antonio E. Piedimonte
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Il Fatto 19.5.16
Israele Il “Falco” Lieberman Ministro
Il leader del partito israeliano ultranazionalista Israel Beitenu, Avigdor Lieberman, ha accettato l’offerta del premier Benjamin Netanyahu di unir- si al governo e di assumere la carica di ministro della Difesa. Lieberman, ex ministro degli Esteri, prenderà il posto di Moshe Yaloon, del partito Likud. Netanyahu governa con una maggioranza di uno nella Knesset (il Parlamento).

Corriere 19.5.16
Gli ebrei tedeschi. Pregiudizi di sinistra
risponde Sergio Romano
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Corriere 19.5.16
La provocazione di Nkosazana
«Italia in ritardo sulla Cina Basta parole, servono azioni»
di Marco Galluzzo
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La Stampa 19.5.16
Arriva il permesso lungo per le madri di bimbi prematuri
Dopo 10 anni di battaglia accolte le richieste dei neonatologi
di Marco Accossato
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Corriere 19.6.16
La sinistra francese è in un vicolo cieco
di Massimo Nava
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La Stampa 19.5.16
Sanders ruba voti
La fronda democratica sulla strada di Hillary
Il partito diviso dopo la vittoria del senatore in Oregon e gli scontri dei fan in Nevada contro l’establishment
di Paolo Mastrolilli
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La Stampa 19.5.16
Per Hillary ora vincere è più dura
di Gianni Riotta
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Repubblica 19.5.16
Hillary, incubo Convention con rissa
Mentre i repubblicani si ricompattano su Trump, la vittoria di Sanders in Oregon e il quasi pareggio in Kentucky mettono nei guai la Clinton: ha dalla sua i numeri, ma la sinistra radicale promette battaglia fino alla fine
di Federico Rampini
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Repubblica 19.5.16
Margie Omero è vice presidente dell’agenzia di sondaggi Psb
Quello che il senatore del Vermont vuole è mantenere l’agenda delle elezioni su salari, sanità, eguaglianza
“Ma alla fine il pericolo Trump riunirà il partito”
intervista di Anna Lombardi
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La Stampa 19.5.16
Svolta storica nelle Forze armate
Un gay a capo dell’Esercito statunitense
Il Senato ha confermato la nomina del primo capo dell’Esercito ufficialmente gay. Eric Fanning, 47 anni, da oltre 25 si occupa dei problemi della Difesa. La sua candidatura era stata proposta dall’amministrazione Obama che da anni si muove in favore dei gay: sei anni fa revocò la norma «don’t ask, don’t tell» che proibiva ai militari di dichiararsi omosessuali. «È un momento storico per l’eguaglianza nelle nostre forze armate», ha detto il presidente di Human Rights Campaign, Chad Griffin.





La Stampa 19.5.16
Nuove tesi su Stonehenge luogo di culto o guarigione
Al Politecnico di Milano i risultati degli studi con il magnetismo
di Stefano Rizzato
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La Stampa 19.5.16
Clive Ruggles, archeoastronomo
«L’unica certezza. Un monumento connesso al cielo»
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La Stampa 19.5.16
Uluru, il monolite illuminato d’arte
L’opera di Munro nel Red Centre
di Stefano Scarpa
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Corriere 19.5.16
La luce dell’India nasce dal buio
Giorgio Montefoschi, trent’anni d’amore per il subcontinente e le sue apparenti contraddizioni
di Chiara Fenoglio
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Repubblica 19.5.16
“La mia vita con Lucy l’antenata di tutti noi”
“La chiamammo così perché stavamo ascoltando “Lucy in the sky” dei Beatles” “Ho detto al Papa che mia nonna mi attaccò dicendo: dalle scimmie discenderai tu”
Parla Yves Coppens, il paleoantropologo che scoprì l’ominide più antico della storia. Oggi è a Roma per una conferenza a Villa Medici
di Silvia Bencivelli
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il manifesto 19.5.16
Attualità del maggio cinese
Maggio 1966. Fu l’alternativa non capitalista all’arretratezza e ai modelli dell’Urss
di Tommaso Di Francesco
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il manifesto 19.5.16
Mao alle Guardie rosse: «Chi resiste sarà annientato»
Il documento. Nel luglio 1968 Mao Zedong incontra le Guardie rosse a Pechino. Un confronto che il Timoniere volle registrato e che porrà fine alla furia dei «giovani ribelli». Un pezzo di teatro, il cui «autore» sono i suoi stessi «personaggi». Una molteplicità di figure soggettive che s'incontrano nel momento finale della situazione politica in cui è radicata la loro esistenza
di Alessandro Russo
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il manifesto 19.5.16
L’ufficiale Quotidiano del Popolo ribadisce: «Fu un errore, da non ripetere»
Ricorrenza. Due editoriali degli organi di informazione del Partito comunista cinese confermano la lettura storica di quegli eventi
di Simone Pieranni
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il manifesto 19.5.16
L’ultima rivoluzione
1966. L’esperienza che satura la forma stato- partito
di Alain Badiou
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il manifesto 19.5.16
Rivoluzione culturale, un’utopia attuale
2016. Sbaglia chi lamenta l’assenza di valori nella società di oggi, che in realtà assume il profitto a valore dominante e universale - come Dio indiscutibile e onnipotente. Non solo la conoscenza del pensiero socialista è stata interdetta, ma si è disgregato lo stesso contesto dei valori borghesi, di cui tutti si riempiono la bocca: democrazia, tolleranza, libertà... come le «menzogne viventi» di cui scriveva Sartre nel ’62
di Edoarda Masi
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il manifesto 19.5.16
L’oblio funzionale al socialismo con «caratteristiche cinesi»
Memoria. La mancanza di una «memoria collettiva» sui fatti insieme alla collocazione temporale degli eventi nel «decennio perduto» è funzionale all’attuale sviluppo economico del paese
di Simone Pieranni
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Corriere 19.5.16
Il romanzo di Scalfari
Il labirinto delle opposte felicità
di Pierluigi Battista
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