il manifesto 7.5.16
Il valore della cultura
Emergenza cultura. Oggi a Roma, alle ore 11, da piazza della Repubblica parte il corteo «salviamo l’articolo 9»: una manifestazione a difesa del patrimonio artistico e paesaggistico. Ma anche del diritto al lavoro
Fermare la corsa al consumo del territorio, non utilizzare più il patrimonio artistico come fosse «un pozzo petrolifero» (da sfruttare peraltro solo in piccola parte con i «beni star»), tornare a studiare la storia dell’arte nelle scuole (ripristinando le ore tagliate dalla riforma Gelmini), non indebolire le norme per le esportazioni di opere fuori dai confini nazionali, non svilire il ruolo delle soprintendenze né cancellare le direzioni archeologiche. E poi, sospendere l’attuazione dello Sblocca Italia della legge Madia, rivedere le varie riforme Franceschini, rinunciare una volta per tutte alle procedure d’emergenza, evitare di smembrare i parchi nazionali e reinserire nel mondo del lavoro, oltre ai diritti, il sacrosanto principio di competenza e professionalità.
Fra le richieste, c’è anche l’assunzione di 1400 lavoratori nel ministero per i beni culturali, così che non si senta più parlare di carenza di organico e non si prendano in giro giovani laureati con la formula dell’impiego che in realtà è un volontariato. Altro obiettivo sensibile, biblioteche e archivi: la domanda delle cittadine e cittadini è che non vengano abbandonati e ricevano i regolari finanziamenti.
La manifestazione indetta per oggi a Roma da Emergenza Cultura, salviamo l’articolo 9 – con partenza alle ore 11 da piazza della Repubblica per arrivare a piazza Barberini, dove avrà luogo il comizio di chiusura – ha moltissimi «appunti» da far registrare al governo Renzi. E, in effetti, è un cahier de doléance che fotografa alla perfezione la situazione della cultura in Italia, nonostante gli annunci propagandistici degli ultimi tempi.
In sostanza, la ragione del corteo si può riassumere in una sola che le contiene tutte: la cultura deve essere un servizio pubblico sociale, non soggetta ai vari tradimenti e ricatti della politica italiana. La sua fruizione è un diritto, mentre la sua «manutenzione» un dovere dei vari governi
Fra le richieste, c’è anche l’assunzione di 1400 lavoratori nel ministero per i beni culturali, così che non si senta più parlare di carenza di organico e non si prendano in giro giovani laureati con la formula dell’impiego che in realtà è un volontariato. Altro obiettivo sensibile, biblioteche e archivi: la domanda delle cittadine e cittadini è che non vengano abbandonati e ricevano i regolari finanziamenti.
La manifestazione indetta per oggi a Roma da Emergenza Cultura, salviamo l’articolo 9 – con partenza alle ore 11 da piazza della Repubblica per arrivare a piazza Barberini, dove avrà luogo il comizio di chiusura – ha moltissimi «appunti» da far registrare al governo Renzi. E, in effetti, è un cahier de doléance che fotografa alla perfezione la situazione della cultura in Italia, nonostante gli annunci propagandistici degli ultimi tempi.
In sostanza, la ragione del corteo si può riassumere in una sola che le contiene tutte: la cultura deve essere un servizio pubblico sociale, non soggetta ai vari tradimenti e ricatti della politica italiana. La sua fruizione è un diritto, mentre la sua «manutenzione» un dovere dei vari governi
il manifesto 7.5.16
Antonio Gramsci, i giorni del carcere
Intervista. Conversazione con Cecilia Mangini, regista e sceneggiatrice che alla fine degli anni ’60 lavorò con Lino Del Fra a tematiche politiche non allineate, con film che parlavano chiaro basati su documenti fino ad allora occultati
intervista di Lea Durante
qui
Il Fatto 7.5.16Repubblica 7.5.16
Da Torino
il grand tour dei Quaderni di Gramsci
di Fabrizio D’Esposito
qui
Repubblica 7.5.16
Gramsci e Melograni in mostra
Uno sguardo sul pensiero politico del Novecento
Due grandi mostre tra libri e storia. Al Salone sono esposti infatti i manoscritti autografi appena restaurati dei 33 Quaderni dal Carcere di Antonio Gramsci, scritti fra il febbraio 1929 e l’agosto 1935, corpus fondamentale nel pensiero politico, critico, estetico e filosofico del Novecento. Mentre “La guerra di Piero” ricostruisce lo studio-biblioteca di Piero Melograni, poliedrica figura di storico e divulgatore, esponendo documenti originali e riviste, il diario di Irene Mocchiutti, cugina di Guglielmo Oberdan, irredentista contadina friulana sopravvissuta al campo di concentramento austroungarico. E ancora celebri manifesti, rare fotografie, ma anche la prima edizione dell’Alcova d’Acciaio di Marinetti e carteggi privati fra Gabriele D’Annunzio e Arturo Toscanini. (s.g.)
La Cassazione chiude il caso
Orlandi, inchiesta archiviata la famiglia ricorre in Europa
ROMA. Sono passati 33 anni: la sua fine è e resterà un mistero. La Cassazione mette infatti una pietra sull’inchiesta per la scomparsa di Emanuela Orlandi, la quindicenne di Città del Vaticano di cui si sono perse le tracce dal 22 giugno 1983. La sesta sezione penale della Cassazione ha giudicato inammissibile il ricorso della famiglia contro l’archiviazione dell’indagine decisa dalla procura di Roma.«Nessun potere, per quanto forte sia, potrà fermare la verità, anche se rimarrà una sola persona a difenderla e a pretenderla». Così Pietro Orlandi, fratello di Emanuela. La famiglia nei giorni scorsi ha presentato una serie di memorie per sollecitare gli inquirenti a seguire la pista del terrorismo internazionale, piuttosto che quella della Banda della Magliana. Senza risultato, sottolinea l’avvocato Sarrocco, legale degli Orlandi, che presto presenterà un ricorso alla Corte di Strasburgo.
Repubblica 7.5.16
Se l’infanzia diventa merce
Fortuna e i bambini preda degli adulti
di Corrado Augias
qui
Il Fatto 7.5.16
Esclusivo
La Cia ferma Renzi: no a Carrai
L’irritazione Usa per una nomina troppo vicina agli interessi israeliani
Il premier lo aveva confermato dopo l’ulti
A Washington non sono graditi i suoi legami con Israelemo Consiglio dei ministri: “Se Marco vorrà, sarà mio collaboratore sui big data”. Ma la pressione – confermata al “Fatto” da ambienti dell’intelligence e diplomatici – alla fine l’ha costretto a desistere
di Antonio Massari e Davide Vecchi
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La Stampa 7.5.16
Il sindaco Pd di Lodi resta in cella
Il gip respinge l’istanza di scarcerazione: il politico può ancora inquinare le prove L’Anm si smarca dalle critiche a Renzi: ci sono state dichiarazioni inopportune
di Paolo Colonnello
qui
La Stampa 7.5.16Corriere 7.5.16
Elezioni, nel Pd scoppia il caso Platì
Rischio ’ndrangheta, la candidata voluta da Renzi si ritira
di Ilario Lombardo
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Repubblica 7.5.16
Platì, la rinuncia della candidata Pd “Vince la ‘ndrangheta”
Anna Rita Leonardi era stata presentata alla Leopolda come il volto nuovo della politica
di Giuseppe Baldessarro Alessia Candito
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La Stampa 7.5.16
Gennaro Migliore
«Le ho detto di seguire le indicazioni del partito»
intervista di I. Lomb.
qui
Il Fatto 7.5.16
Banca Etruria, Boschi contestata: “Ladri! Non votiamo più il Pd”
qui
Il Fatto 7.5.16
Questione morale, il mio Pd non si nasconda
di Franco Monaco
parlamentare Pd
qui
«Il nuovo garantismo in Italia? È solo un’élite che pensa al potere»
di Fabrizio Roncone
qui
Repubblica 7.5.16Corriere 7.5.16
Il male antico chiamato corruzione
Dai greci a Shakespeare nel film di Roberto Andò scorre un vizio secolare
di Eugenio Scalfari
qui
Repubblica 7.5.16
Edmondo Bruti Liberati, ex procuratore di Milano, parla delle inchieste sui politici. Difende i pm di Lodi, ma avverte: “L’arresto è l’estrema ratio”
“Il governo faccia riforme e lasci stare i complotti”
intervista di Liana Milella
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Raggi avanti e vincente al ballottaggio. Corsa a tre per sfidarla. Marchini risale
di Nando Pagnoncelli
qui
Il Fatto 7.5.16
“Canne e coma non sono collegati”: la neurologa smentisce Marchini
PER PRECISARE la sua posizione sull’uso di droghe leggere durante una puntata di Piazza Pulita su La7, il candidato a sindaco di Roma sostenuto da Forza Italia Alfio Marchini aveva raccontato del suo passato, di come suo figlio in coma dopo un incidente si fosse ripreso proprio perché “non si è mai fatto le canne”. Una spiegazione che il candidato aveva attribuito alla neurologa Rita Formisano che, però, ieri ha diffuso una precisazione: “Non c'è correlazione scientifica dimostrata tra il fatto di non consumare sostanze stupefacenti e il risveglio dal coma. L’uso di alcol e di sostanze stupefacenti non è in generale salutare per il cervello, ma non ho mai sostenuto che il figlio di Alfio Marchini si sia risvegliato dal coma grazie al fatto che non faceva uso di sostanze”. Poi la spiegazione: molti di coloro che non fanno uso di sostanze stupefacenti non si risvegliano, ma è vero anche il contrario. Il risveglio dipende da fattori complessi e dalla combinazione di numerose attenzioni terapeutiche e riabilitative neuropsicologiche. “Il successo di qualsiasi percorso di riabilitazione neurologica ha spiegato la dottoressa Formisano dipende molto dalla cosiddetta plasticità cerebrale, ovvero dalla capacità del nostro cervello di organizzare nuovi collegamenti tra i neuroni in sostituzione delle parti danneggiate dal trauma”. Nel dibattito, Marchini ha voluto l’ultima parola: “La dottoressa Formisano, che non finirò mai di ringraziare, conferma quanto ho detto: il recupero è facilitato dalla plasticità della massa cerebrale e dalla giovane età. E tale plasticità viene ridotta dall’uso di droghe”.
«Marchini è un ingegnere ma ha studiato teologia. Lezioni private per cinque anni, nella sede appena fuori Roma dell’Opus Dei. Insegnante Don Juan, incontrato in Spagna
Ha goduto dell’amicizia e dei consigli di Francesco Cossiga, (...) ma anche di Oscar Luigi Scalfaro. E poi di Cesare Romiti (fu lui il trait d’union con Cuccia), di Cesare Geronzi (insieme scelsero Matteo Arpe per il vertice di Banca di Roma), (...) di Don Giussani (fu il fondatore di Comunione e liberazione a volerlo conoscere e poi a prenderselo sottobraccio entrando trionfante al meeting di Rimini del ‘94), di Massimo D’Alema e di Francesco Gaetano Caltagirone»
da “Alfio calce e martello la strana sfida di Marchini lo Zelig dei salotti. L’autocandidatura a sindaco di Roma dell’imprenditore con accesso privilegiato in tutti i posti che contano, da piazzetta Cuccia al Vaticano, dal Quirinale a Comunione e liberazione"«Nel 1993 sposò Allegra Giuliani Ricci figlia di Vittorio Giuliani Ricci e di Franca Ferruzzi, la terzogenita, dopo Arturo e Idina (la moglie di Raul Gardini) e prima di Alessandra, la moglie di Carlo Sama, l'ultimo timoniere del gruppo Ferruzzi prima della tempesta.
di Roberto Mania, Repubblica 10.12.12
qui
da “Debiti e fiori d' arancio nella telenovela Ferruzzi«Il matrimonio non dura a lungo e, dopo la separazione, Alfio Marchini ha avuto altri due figli dall’attuale compagna, Eleonora Tabacchiera. (...) È stato editore de L’Unità insieme e Giampaolo Angelucci e anche del settimanale di Comunione e Liberazione Il Sabato (...) Ha partecipato alle elezioni comunali del 2013 per la candidatura a sindaco di Roma. Ottenne il 9,48% dei consensi per un totale di 144.169 voti
di Nino Sunseri, Repubblica 4.7.93
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da "Alfio Marchini biografia: dai figli al Sindaco al polo e la compagna"«Marchini ha cinque figli. Il più grande si chiama Alessandro (...). Capitò che, mentre andava in motorino, fu travolto da un'auto e rimase in coma per sette giorni. "Mi rivolsi a Dio e gli dissi di perdonarmi, ma che non ce l'avrei fatta a sopravvivere a mio figlio". Il settimo giorno il ragazzo si svegliò "e io mi risvegliai con lui: decisi di tornare in Italia e di mettermi in gioco". (...) Alfio Marchini va a messa ogni mattina e in Argentina ha conosciuto bene questo Papa»
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da Marchini: «Né a destra, né a sinistra. Sì ai voti di Berlusconi, ma sto con la mia lista"
L'imprenditore ammette di aver incontrato il leader di Fi. I ricordi del nonno e la tragedia del padre: "Non ho mai votato per il Pci. Ho già in testa la squadra che porterò in Campidoglio"
di Francesco Merlo, Repubblica 1 11.15
qui
Corriere 7.5.16La Stampa 7.5.16
Rachele Mussolini
«Io e Alessandra avversarie. Il fascismo? Ormai è storia»
intervista di Monica Guerzoni
qui
Gli insegnanti sfidano Renzi
Sciopero prima delle elezioni
Il 20 maggio la protesta della scuola su contratti, bonus e assunzioni
di Lorenzo Vendemiale
qui
Il Fatto 7.5.16
Paul Ginsborg
“Lo ammetto, l’Italia della Leopolda non l’avevamo prevista. Ma uno storico non è un indovino”
“Il 2016 assomiglia pericolosamente al post crash 1929”
intervista di Antonello Caporale
qui
La Stampa 7.5.16
Khan conquista Londra e salva l’onore dei laburisti
È il primo sindaco musulmano della città. Débâcle della sinistra in Scozia
Cameron a Corbyn: hai perso il contatto con la gente. Bene i nazionalisti
di Alessandra Rizzo
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La Stampa 7.5.16Repubblica 7.5.2
“È un paladino della tolleranza e dei diritti. Sadiq ha vinto perché parla a tutti”
Lo scrittore Mohsin Hamid: dice cose concrete, per questo piace
intervista di Francesca Paci
qui
Nilgun Cerrahoglu, La corrispondente di Cumhuriyet In Italia
“Il potere vuole demolire la Turchia dei laici”
“È in atto il tentativo di archiviare Ataturk per questo attaccano il nostro giornale: è un simbolo”
Intervista di M. Ans.
qui
La Stampa 7.5.16
Kim: il nucleare è la nostra forza
Il “Brillante leader” inaugura il primo congresso del Pc dal 1980 e si auto-celebra Gli Usa pronti a dispiegare nuovi missili. Per Putin “è una minaccia inaccettabile”
di Cecilia Attanasio Ghezzi
qui
Corriere 7.5.16La Stampa 7.5.16
Kim e l’elogio della Bomba
di Guido Santevecchi
qui
La Stampa 7.5.16
Dietro le armi atomiche di Kim c’è il duello strategico fra Cina e Usa
risponde Maurizio Molinari
qui
In Brasile c’è il primo sì del Senato contro Dilma
di Emiliano Guanella
qui
Corriere 7.5.16
il pregiudizio sui depressi che li isola dal mondo
di Rosario Sorrentino
qui
Corriere 7.5.16
Diventare fantasmi. Quelli che spariscono
Si chiama «ghosting» ed è semplice ma molto crudele (dicono gli psichiatri). Qualcuno vi ha ferito? Tagliate i ponti. Tutti
di Carlotta Clerici
qui
La Stampa 7.5.16
Leonardo, sulle tracce del Dna per svelare i segreti del genio
Al lavoro genetisti e storici dell’arte: scopriremo anche come morì
di Vittorio Sabadin
qui
La Stampa 7.5.16
L’emergenza dell’antibiotico che non guarisce
di Eugenia Tognotti
qui
Corriere 7.5.16
Faustus scende all’inferno
di Giorgio Montefoschi
qui
Repubblica 7.5.16
“Aboliamo dalle leggi il concetto di razza”
L’iniziativa di un gruppo di antropologi divide il mondo della cultura
di Simona Poli
qui
Repubblica 7.5.16
Il progetto e il sogno
Per affrontare il futuro serve un doppio sguardo: il primo ravvicinato, per programmare ogni aspetto. Il secondo lungimirante e visionario. Da giovedì 12 il tema è al centro della rassegna di Torino
“Non abbiamo invitato utopisti astratti e fumosi, ma persone concrete, che vedono al di là dei limiti del presente”, dice Ernesto Ferrero
di Stefania Parmeggiani
qui
il manifesto 7.5.16
Shakespeare va ad Hollywood
Anniversari. Secondo il Guinness dei primati le opere dello scrittore sono le più adattate al cinema e in tv con quattrocentoventi rifacimenti
di John Bleasdale
qui
il manifesto 7.5.16
Archetipi dell’eternità
Filosofia. Come sono stati definiti gli archetipi del tempo dalla filosofia greca e dal cristianesimo, fino all’epoca della rivoluzione russa, una breve storia che si affaccia nell’abisso dell’infinito
di Raffaele K. Salinari
qui
Il Fatto 7.5.16
Dal 17 maggio in sala il dodicesimo film del regista livornese
Storia di due donne, diverse e lontane, ricoverate insieme in un centro di igiene mentale
Thelma e Louise al manicomio
“La Pazza gioia” secondo Virzì
di Federico Pontiggia
qui
OGGI A ROMA: