È in edicola e in libreria la ristampa del libro di Jack Finney (Urania collezioni, € 4.90), dal quale fu tratto, nel 1956 il famosissimo film omonimo di Don Siegel, tante volte citato e rivisto da tanti
In questa ristampa il racconto è preceduto da una introduzione dello psichiatra e criminologo Massimo Picozzi, che tra l'altro scrive:
Sarà presunzione, ma penso che nessuno meglio di uno psichiatra appassionato di fantascienza possa accompagnarvi alla prima pagina del romanzo di Jack Finney...
Il gioco è fatto: vera protagonista del meccanismo è la paranoia. Il libro è eccezionale nella sua modernità; la modernità della disumanizzazione, della impossibilità a riconoscere ed essere riconosciuti. Una descrizione, quella del conoscente e dell'amico trasformato, che sembra tratta dall'esperienza clinica di un reparto psichiatrico, la rappresentazione più inquietante del folle, dell'alienato: al confine tra la vita e la morte, incapace di provare emozioni, solo una caricatura delle emozioni.
la scheda del film:
INVASION OF THE BODY SNATCHERS Titolo italiano: L'INVASIONE DEGLI ULTRACORPI
Produzione: 1956 - Usa, Allied Artists, b/n, 80 min. Regia: Don Siegel Sceneggiatura: Daniel Mainwaring, dall'omonimo romanzo di Jack Finney Produttore: Walter Wagner Musica: Carmen Drago Interpreti: Kevin McCarthy ,Dana Wynter , Larry Gates, King Donovan, Carolyn Jones , Jean Willes, Ralph Dumke, Virginia Christine, Tom Fadden, Kenneth Patterson, Whit Bissel , Richard Deacon, Guy Way, e con la partecipazione di Sam Peckinpah.
Il dottor Miles Bennell, apparentemente in uno stato confusionale, sostiene che la cittadina di Santa Mira è stata invasa dagli alieni che sotto forma di giganteschi baccelli si stanno impossessando dei corpi e della volontà degli uomini. Tempo prima - racconta Miles - l'amico Jack ha mostrato a lui e a Becky (la vedova della quale è innamorato), una copia di se stesso nascosta nella cantina di casa: la copia è in realtà inerte, ma durante la notte prende vita. Jack e la moglie fuggono da Miles e questi sospettando il peggio cerca di avvertire Becky: accorso nella sua abitazione scopre con raccapriccio che nella cantina giace, custodita in un baccello semiaperto, una copia inerte della ragazza. Dallo strano comportamento di alcune persone, e da altre impressionanti scoperte, Miles comprende che i simulacri prendono vita mentre gli uomini dormono e che una volta vitalizzati si sostituiscono agli uomini stessi. Guardandosi attorno, Miles e Becky capiscono che Santa Mira è ormai interamente posseduta dai misteriosi visitatori e che l'unica possibilità di salvezza sta nel non cedere al sonno: occorre fuggire ed avvertire l'umanità del pericolo incombente. Ma la tensione e la stanchezza, fatalmente producono i loro effetti: Becky, sfinita, si abbandona lentamente al sonno e Miles, rimasto solo, fugge e corre per le strade gridando agli indifferenti automobilisti che "loro" sono arrivati... Capolavoro della fantascienza, L'invasione degli ultracorpi venne prodotto in economia in un periodo in cui Hollywood sfornava Kolossal del tipo I dieci comandamenti oGuerra e pace . Il film di Siegel non suggeriva possibilità di salvezza per il genere umano, ma la produzione impose al regista una conclusione più ottimistica (Bennell riesce ad allertare le autorità che intervengono a sventare la minaccia). Gli anni erano quelli immediatamente successivi alla "caccia alle streghe" scatenata da MacCarthy contro i comunisti e i presunti comunisti nel mondo dell'arte e dello spettacolo e, nel film, quel clima parossistico è facilmente avvertibile. Complessa sarebbe, tuttavia, una lettura ideologica della pellicola, dal momento che il discorso potrebbe pendere sia a favore e sia contro un messaggio anticomunista. Noi siamo propensi a credere che il discorso ideologico fosse del tutto estraneo alle intenzioni dello sceneggiatore e del regista e che le valenze "politiche" del film non siano altro che le elucubrazioni "colte" di una critica più o meno schierata sulle posizioni della guerra fredda.
Il film ha avuto due remake: Terrore dallo spazio profondo (1978) e Ultracorpi - L'invasione continua (1993)
«SEGNALAZIONI» è il titolo della testata indipendente di Fulvio Iannaco che - registrata già nel 2001 - ha ormai compiuto il diciottesimo anno della propria continua ricerca e resistenza.
Dal 2007 - poi - alla sua caratteristica originaria di libera espressione del proprio ideatore, «Segnalazioni» ha unito la propria adesione alla «Associazione Amore e Psiche» - della quale fu fra i primissimi fondatori - nella prospettiva storica della realizzazione della «Fondazione Massimo Fagioli»