lunedì 19 aprile 2004

un commento di Franca Nardi su Repubblica

Repubblica 16.4.04
La voce inascoltata delle passioni atee
di Franca Nardi

franca.nardi@esteri.it


A proposito di noi atei, continuamente annullati dai media, banditi, resi inesistenti. Qual è il minimo di presenza per essere considerati? Il 4 per cento come per le elezioni? Anche se non urliamo né utilizziamo provocazioni volgari, nonostante le varie "passion" che fanno scalpore, le diatribe sul crocifisso o sul velo che movimentano province nazionali o internazionali, esiste un discreto numero di persone che è interessata ad avere un telegiornale laico e rifugge temi spacciati come culturali, vertenti su misteri trascendenti o extraterrestri.

il commento è stato un poco tagliato dalla redazione di Repubblica. Il testo originale era il seguente:
Vorrei unirmi “con passione” alla voce di Michele Serra, per parlare di “noi” atei, della nostra esclusione, dell‘impossibile intervento su qualsiasi tema che non ci prevede, di un pubblico che seppur minoritario (ma bisognerebbe contarsi per saperlo!) viene continuamento annullato dai media, bandito, reso inesistente. Qual’è il minimo di presenza per essere considerati? E’ il 4% come per le elezioni dei partiti? Sono convinta che siamo superiori per numero a tale percentuale, anche se non urliamo né utilizziamo provocazioni volgari ed insolenti. Sarebbe interessante aprire un forum sulla questione: sono certa che nonostante le varie “passion” che fanno scalpore, le diatribe sul crocifisso o sul velo, che movimentano provincie nazionali o internazionali, esiste un discreto numero di persone che è interessata ad avere un telegiornale laico, che rifugge temi spacciati come culturali vertenti su misteri trascendenti o extraterrestri, che trova antidemocratica la regalia della sinistra di professori e soldi alla scuola cattolica, ecc. ecc.
Franca Nardi