sabato 29 maggio 2004

«farmacologia repressiva»

Ticino.News.ch 29.5.04
(una lettera ricevuta dal quotidiano online svizzero)
MODERNA REPRESSIONE IN PILLOLE E CONTENZIONE FISICA
alla Clinica Psichiatrica Cantonale


Si potrebbe dire che la “moderna” psichiatria sia oramai divenuta una tecnica raffinata della repressione dei Diritti dell’Uomo tramite l’uso e abuso dei farmaci, pur continuando con la repressione e degradazione tramite la contenzione fisica (oltre 400 l’anno solo alla Clinica Psichiatrica Cantonale). Da questo punto di svolta siamo di fronte ad un capolavoro.
Ma allora a che serve togliere la camicia di forza, quando si continuano ad usare strumenti simili ed affini seppur diversi? Perché ostinarsi tanto nell’usare la contenzione sui letti con cinghie, quando oggi bastano forti dosi di psicofarmaci tramite una buona siringa?
La psichiatria illuminata ha preso sul serio questa seconda domanda e le ha dato una risposta. Diversi psichiatri, con buone PR, hanno conquistato troppo facilmente la fama di antipsichiatri e di democratici per il sol fatto di aver eliminato letti di contenzione e camicie di forza. Hanno etichettato la loro pratica quale psichiatria moderna, dopo aver lievemente criticato quella del passato affermando che “ora la psichiatria si era evoluta”..
Un’affermazione sin troppo gratuita, perché la psichiatria nella sua sostanza è una tecnica di repressione dei comportamenti e degli elementari Diritti dell’Uomo. Non saranno certamente l’abbandono di uno strumento antiquato e l’avvento di un ambiente più “sociale” e più “pulito”, insieme a psichiatri sorridenti, a stabilire se ci troviamo di fronte ad una reale evoluzione. Non vi è nessuna sostanziale evoluzione.
Ancora oggi si ricoverano coattamente in Ticino centinaia di persone ogni anno, circa il 60% dei ricoveri presso la Clinica Psichiatrica Cantonale avvengono tramite il ricovero coatto.
Una buona percentuale di questi vengono legati al letto (costrizione fisica); è un fatto che alla Clinica Psichiatrica Cantonale di Mendrisio (e sicuramente non solo) esistono ancora letti predisposti con le cinghie di contenzione.
Oggi, il progresso della farmacologia repressiva rende del tutto inutile, e tra l’altro faticoso, l’uso della contenzione fisica sul soggetto inquieto. L’uso della violenza fisica è un approccio appariscente e più rumoroso. È sempre possibile che venga considerato dai familiari o dalla stampa come qualcosa di barbaro e di scandaloso, appartenente ad epoche passate.
Ecco perchè preferibile una tecnica farmacologica, silenziosa, praticamente incontrollabile, facile da metabolizzare socialmente (…). Anche più assimilabile come auto-pratica: è molto più facile convincere qualcuno a prendere una manciata di pillole psichiatriche , che farsi legare a un letto.
Una contenzione farmacologica è un traguardo molto più semplice e socievole (…), un po’ come mettere il profumo di rose dentro la candeggina. Risultato? L’odore sgradevole resta ben nascosto.

Lucio La Chimia
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