venerdì 5 novembre 2004

anoressia e bulimia a Roma e nel Lazio

Repubblica, edizione di Roma 5.11.04
I dati raccolti dal Centro specializzato in disturbi alimentari del Policlinico Umberto I. Un fenomeno sempre più preoccupante
Aumentano bulimici e anoressici per duecentomila il calvario cibo
Raddoppiati nel Lazio in 2 anni.
Ora lezioni a scuola

Il 15 per cento A soffrire di disturbi dell'alimentazione incontrollata nella regione è il 15%
Malattia sociale. Queste patologie stanno diventando una vera e propria una malattia sociale
Nelle scuole. Sono 60 le scuole che hanno risposto al progetto e al questionario
Seminari. "Molti istituti ci hanno chiesto di organizzare seminari sull'argomento"
WANDA CUSEO

Sono più di 53 mila in tutto il Lazio le persone che richiedono assistenza per problemi di anoressia. I bulimici in cerca di aiuto, invece, sono oltre 132 mila. Mentre a soffrire di disturbi dell´alimentazione incontrollata è il 15 per cento della popolazione del Lazio: circa 796 mila persone che si nutrono in modo sregolato, saziando improvvisi attacchi di fame fuori orario e assumendo eccessive quantità di cibo. Anoressia, bulimia e alimentazione incontrollata sono tutti disturbi della condotta alimentare, sempre più diffusi nella nostra regione.
«È raddoppiato negli ultimi due anni il numero dei pazienti che chiedono assistenza per questo tipo di problemi», spiega la professoressa Emilia Costa, primario del Centro interdipartimentale per i disturbi della condotta alimentare del Policlinico Umberto I, la cui equipe ha raccolto i dati.
«Possiamo dire che queste patologie, in continuo aumento dagli anni Settanta, stanno diventando ora una vera e propria malattia sociale».
È nelle scuole medie e superiori della Capitale, allora, che la professoressa Costa, in collaborazione con l´Associazione Progetto Famiglia DCA (disturbi della condotta alimentare), cerca di fare prevenzione. L´idea è quella di andare nelle scuole e distribuire questionari per mettere i ragazzi davanti al cibo: gli studenti dovranno rispondere a domande che vogliono sondare la loro conoscenza sulle patologie legate all´alimentazione e capire qual è il loro modo di nutrirsi. Sono 60 le scuole che hanno risposto al progetto e in 5 di queste i ragazzi hanno già risposto al questionario.
«Quando avremo visitato tutti gli istituti, le risposte degli studenti verranno elaborate e potremo capire meglio come combattere patologie che colpiscono una fascia di età compresa per lo più tra i 12 e i 25 anni».
Ma, accanto alla distribuzione dei questionari, è già iniziata una vera e propria campagna di informazione e di prevenzione. «Molte scuole ci hanno chiesto di organizzare seminari sull´argomento - continua la professoressa Costa - Alcuni incontri avvengono negli istituti. Altri, ai quali sono invitate le scuole, direttamente nel nostro Centro. un´occasione per spiegare ai giovani, ma anche ai loro genitori, come scoprire, prevenire, curare queste patologie».
Il prossimo seminario è in programma l´11 dicembre. E sarà anche l´occasione per parlare del Centro per i disturbi della condotta alimentare del Policlinico: struttura unica in Italia, «perché offre ai pazienti un percorso di riabilitazione completo, che va dall´assistenza ambulatoriale, al day hospital, fino alla degenza».
Un Centro dove arrivano persone da tutta la penisola, per combattere contro disturbi che spesso possono portare alla morte: «Per l´anoressia la mortalità, per suicidio o per complicazioni somatiche, va dal 10 al 20 per cento. Mentre in chi soffre di disturbi dell´alimentazione incontrollata possono manifestarsi ipertensione, diabete, malattie cardiovascolari, gravidanze a rischio o addirittura sterilità».