MITI GRECI La via che arriva fino all'oggi
Tutto il fascino della mitologia classica nella mostra aperta a Palazzo reale di Milano fino al 23 gennaio
Le gesta di Ettore, eroe troiano, dipinte su un'anfora attica del V secolo a.C. e riprese oltre duemila anni dopo dal Canova, in un calco in gesso tratto a sua volta dai rilievi del Partenone. La saga di Oreste, uno dei personaggi mitici più amati dai ceramografi magnogreci. Il dramma di Medea, donna e maga dai potenti sortilegi, amante e madre, narrato su vasi e affreschi, rivisitato a teatro, al cinema - indimenticabile l'interpretazione di Maria Callas diretta da Pasolini nel 1970 -, nella letteratura. È la forza eterna del mito la protagonista della mostra Miti greci. Archeologia e pittura dalla Magna Grecia al collezionismo, esposta a Palazzo Reale a Milano fino al 23 gennaio 2005. Il percorso espositivo si trasforma in un viaggio attraverso il quale lo spettatore fa esperienza della presenza del mito nei secoli e della sua continuità in epoca moderna e contemporanea. A ricreare il fascino della mitologia classica si susseguono trecento opere tra affreschi, sculture, vasi, armi e gioielli trovati durante gli scavi archeologici in Italia meridionale e giunti a noi grazie alla passione dei collezionisti e alla mania di "vivere alla greca" esplosa tra Settecento e Ottocento nelle dimore aristocratiche e borghesi di tutta Europa. Accanto ai vasi dipinti in Magna Grecia tra il V e il IV secolo a.C., testimonianza preziosa delle pitture andate perdute di Polignoto, Zeusi e Apelle, spiccano i corredi funerari scoperti all'inizio dell'Ottocento nella necropoli di Ruvo di Puglia. Da qui provengono pezzi di rara bellezza come il cratere di Archémoros, la kalpis attica a figure rosse con la dea Atena che rende omaggio ai vasai, il fregio della Tomba delle danzatrici, dipinto a fresco con un corteo di donne che danzano tenendosi per mano. Qui si sono formate la raccolta della famiglia Jatta, i settecento pezzi della collezione Lagioia, acquistata nel 1997 dalla Regione Lombardia e conservata al Civico Museo Archeologico di Milano, e la collezione Caputi, oggi di Banca Intesa, una della poche giunte a noi intatte. Nell'ambito del collezionismo, accanto a Raphael Mengs, a Pelagio Palagi, Ala Ponzone e Gian Giacomo Poldi Pezzoli, è collocato il comasco, canturino di nascita, Alfonso Garovaglio (1820-1905). Le opere selezionate dalla sua raccolta ed esposte in mostra sono cinque: un'anfora apula con personaggi recanti doni, un oinochoe e un lekythos con figure femminili, skypos con una civetta fra rami di ulivo. «La mostra ha voluto dare rilievo al fenomeno del collezionismo in Lombardia. Non poteva quindi mancare il Garovaglio, interessante figura di collezionista ottocentesco, studioso e intenditore che sapeva scegliere. Lo dimostrano la qualità del materiale e i pochissimi falsi da lui acquistati», spiega Isabella Nobile, la conservatrice del Museo Archeologico Paolo Giovio che ha seguito da vicino l'organizzazione della mostra in collaborazione con l'Università degli Studi di Milano e con i curatori Gemma Sena Chiesa ed Ermanno A. Arslan. «La collezione Garovaglio, che comprende circa cinquemila pezzi, colpisce per ricchezza e varietà. Non ci sono solo vasi greci e magnogreci, ma anche egizi, raccolti in gran parte nel 1869 durante un viaggio in Egitto, gemme, bronzetti, reperti precolombiani, etruschi, assir», precisa Isabella Nobile. Ben poco sarebbe rimasto, se Alfonso Garovaglio non avesse donato l'intera collezione al museo di Como alla sua morte, della quale tra pochi mesi ricorrerà il centenario. Proprio nell'intento di continuare idealmente questo gesto e far conoscere la collezione di vasi al pubblico, il museo ha preparato schede e percorsi didattici per bambini, ragazzi e adulti. Un'iniziativa che si inserisce all'interno degli eventi che accompagnano la mostra milanese coinvolgendo musei e teatri lombardi alla scoperta del mito.
Silvia Bernasconi Miti greci
Archeologia e pittura dalla Magna Grecia al collezionismo
Palazzo Reale, Milano, 6 ottobre 2004 - 23 gennaio 2005
Orari: 9.30-20; giovedì e sabato 9.30-22; lunedì chiuso
Ingresso 9 euro
Catalogo Electa
Info 02.54914
Archeologia e pittura dalla Magna Grecia al collezionismo
Palazzo Reale, Milano, 6 ottobre 2004 - 23 gennaio 2005
Orari: 9.30-20; giovedì e sabato 9.30-22; lunedì chiuso
Ingresso 9 euro
Catalogo Electa
Info 02.54914