mercoledì 15 dicembre 2004

alla Fiera della piccola e media editoria, venerdì scorso

una segnalazione di Carlo Patrignani

sestopotere.com (14/12/2004 19:34)

ALLA FIERA NAZIONALE DELLA PICCOLA E MEDIA EDITORIA CON... OCCHETTO E BERTINOTTI
Mauro Mauri

(Sesto Potere) - Roma - 14 dicembre 2004 - Davvero interessante la Terza Fiera Nazionale della Piccola e Media Editoria. Tanto pubblico (quasi 40mila presenze) e soprattutto tanti giovani in cerca di novita'.
Tanti i dibattiti e gli incontri.
Sala Dante, venerdi' 10 dicembre alle ore 18: un migliaio di persone gremiscono la sala, molti si assiepano all'ingresso. Un Evento nella Fiera, per celebrare l'Evento Culturale di un mese prima (il 5 novembre) quando a Villa Piccolomini a Roma, Fausto Bertinotti, il 'ragazzo rosso', e Pietro Ingrao, il 90enne 'compagno disarmato', rompendo il 'Muro' di ostilita' e diffidenza eretto da una certa 'intellighentia' di Sinistra, hanno avuto il coraggio di incontrare quello 'strano fenomeno' di massa chiamato 'Analisi Collettiva' dello psichiatra Massimo Fagioli, sorto spontaneamente nel 1975 a Villa Massimo e proseguito poi in uno studio privato a Via Roma Libera, dove tuttora si svolgono liberamente e gratuitamente i quattro seminari settimanali di quattro ore ciascuno. L'evento e' l'uscita del libro 'Analisi Collettiva Incontri' (edito da Nuove Edizioni Romane) che raccoglie gli atti dell'Evento Culturale di Villa Piccolomini con una premessa di Andrea Masini, brillante direttore dellarivista 'Il Sogno della Farfalla' che dedica il 52esimo numero alla biologia umana, alla nascita umana ed una nuova intervista a Bertinotti, nonche' un'attualissima intervista dell'80 a 'Radio Blu' di Fagioli.
Poco distante dalla Sala Dante, c'e' l'ex leader del Pds, Achille Occhetto: e' li' per presentare il libro 'Incontrando Berlinguer' di Emiliano Sbaraglia. Ironia della sorte, incontra l'Analisi Collettiva, quel sinuoso e composto 'serpentone' che sta riguadagnando lentamente l'uscita.
"Ma che succede?": chiede Occhetto stupito e curioso.
"Mai vista tanta gente e tanti giovani per la presentazione di un libro"... E gia' la sua sala e' semivuota: trenta, quaranta, cinquanta.
"Noi non rinunciamo al comunismo: anzi vogliamo riproporre il comunismo come liberazione": dice Bertinotti, ma senza ripetere gli errori, meglio gli orrori (Urss, Cina), del passato.
E' il confronto con l'Analisi Collettiva, nato sulla 'non violenza' come risposta alla spirale guerra-terrorismo che alimentandosi a vicenda producono solo distruzione e morte, come metodo di lotta politica e sociale, come stile di vita nelle relazioni interpersonali, approda alla ricerca sulla realta' umana, sull'umano, cosi' da congiungersi al 52esimo numero della rivista 'Il sogno della farfalla' dove e' ampiamente trattata ed esposta la tesi di Fagioli dell'inizio della vita umana alla e per la nascita quando si forma, dal substrato biologico, la realta' mentale, l'immagine interiore, il pensiero.
Confessa Bertinotti di "non credere al 'peccato originale'": ergo alla cattiveria innata nell'essere umano. Quindi non si nasce cattivi, ci si diventa. Meno convinto appare sulla falsita', rivelata da Fagioli, della non-teoria di Freud per il quale la Nascita non c'e', il bambino e' un polimorfo perverso, ossia un animale come sosteneva Kant.
"Gli illuministi nostrani (Repubblica in testa) dovrebbero riflettere sull'inconsistenza della visione kantiana del mondo, sull'animalita' dell'uomo per cui - spiega Marco Revelli, docente di Scienza della Politica all'Universita' Orientale di Torino - l'Ordine e la Convinvenza si sarebbero retti sul diritto, sul confenzionamento di regole condivise".
Cio' che accade nel Mondo smentisce Freud e Kant.
"La Ragione cone Ente regolatore del mondo e dei rapporti umani - chiosa Revelli - e' fallita: bisogna trovare un'altra strada come la non violenza sapendo bene che la ricerca non puo' che partire dal profondo".
Bene dunque l'incontro con l'Analisi Collettiva di Fagioli il cui cardine teorico e' che l'Identita' Umana non sta nella Ragione ma nell'Irrazionale tanto temuto e aborrito.