AGI Perugia 1.1.05
SANITÀ: UMBRIA, APPROVATI INDIRIZZI SALUTE ETÀ EVOLUTIVA
(AGI) - Perugia, 1 gen. - In Umbria le malattie rare (meno di 5 casi per 10mila abitanti) sono stimate in un numero prossimo ai 5mila casi. Le malattie trasmissibili nell'infanzia sono sotto controllo grazie all'uso che si fa dei vaccini. Le maggiori patologie nel campo della salute mentale riguardano i casi di ritardo (84%), disturbi neuromotori (80%), neurosensoriali e psicologici (76%). Gli indirizzi della Regione in relazione alla dimensione del fenomeno del disagio mentale, riportano dati dell'Organizzazione mondiale della sanità che riferiscono di un bambino su cinque con problemi e di uno su otto con veri e propri disturbi. Il testo approvato dall Giunta umbra, respinge lo approccio "unicamente farmacologico" su cui si sta orientando la psichiatria o parte della psichiatria in alcuni Paesi. In alcune aree dell'Umbria il 20% dei nuovi nati è costituito da figli di famiglie di extracomunitari che oggi rappresentano il 5 per cento della popolazione residente. Le osservazioni cliniche mettono in luce l'esistenza di condizioni di salute più precarie per effetto delle scarse cure prenatali delle madri. Qual è in generale, la condizione sociale dei bambini in Umbria?. Gli indirizzi approvati dalla Giunta rispondono citando il "Primo rapporto sull'infanzia, l'adolescenza e la famiglia" secondo il quale "la maggior parte dei bambini umbri può giovarsi di un livello di benessere medio alto". L'Umbria "apparterrebbe ad una Terza Italia che si differenzia sia dalla grave condizione del sud che dalla vulnerabilità sociale da cui è particolarmente affetto il Nord Ovest". Il modello organizzativo fino ad ora adottato ha funzionato con difficoltà: le ASL hanno scarsamente attivato i Dipartimenti materno-infantili e sono scarsamente intervenute "sul campo". Il Piano sanitario 2003-2005 con la creazione delle equipe territoriali per la pediatria di libera scelta ha determinato - è detto nel testo di indirizzi -condizioni e potenzialita' nuove. Dovranno essere integrate tutte le risorse e i programmi delle diverse istituzioni, dagli ospedali, alla scuola, ai Comuni. (AGI) Red/Ppi (Segue)
011123 GEN 05
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