Corriere della Sera 15.1.05
IL CASO
Proposta di «Liberazione»: potremmo dare una scossa.
Parlato: rischio di impoverirsi, meglio una quarta testata
«Uniamo i giornali dell’opposizione». Colombo ci sta, no del «manifesto»
ROMA - «Mi piacerebbe che un giorno Liberazione, il manifesto e l’Unità si mettessero insieme...». La proposta di matrimonio arriva dal direttore del primo dei suddetti quotidiani, Piero Sansonetti che, ai microfoni di Pierlugi Diaco su Radio 24 , lancia l’idea di creare un unico, grande giornale della sinistra: «Non mi sfuggono certo le difficoltà di tipo economico e organizzativo ma credo sarebbe l’occasione per dare una scossa». Non ne ha ancora parlato con i diretti interessati, «è solo un’idea di buon senso» spiega Sansonetti, ma intanto un primo segnale di disponibilità almeno teorica arriva dal direttore dell’ Unità . «Mi pare un auspicio intelligente, dettato dalla consapevolezza delle cose che abbiamo in comune, come l’impegno per costruire un’Italia migliore», dice Furio Colombo, sicuro che il progetto incontrerebbe il favore del pubblico: «I lettori di questi tre giornali sono molto vicini, la maggior parte di quelli che votano a sinistra non traccia tutte le linee di demarcazione che invece si tendono nelle stanze della politica». Insomma, il popolo della sinistra è più unito di quanto non lo sia la classe dirigente ma proprio questa asincronia scoraggia il direttore del manifesto : «Come si fa a fare un solo giornale di sinistra se non esiste una sola sinistra? È per questo che abbiamo organizzato l’assemblea con Asor Rosa». Secondo Gabriele Polo, il matrimonio fra le tre testate sarebbe comunque destinato a naufragare: « L’Unità è lontana mille miglia dalla nostra visione del mondo e vorrei ricordare che Liberazione è nata dopo il manifesto perché evidentemente c’erano altre esigenze». Eppure, Sandro Curzi un pensierino l’aveva fatto sull’idea di riunire almeno questi due quotidiani: «Quello di creare un grande giornale della sinistra è un vecchio sogno mio e di Pintor - racconta l’ex direttore di Liberazione -. Il perno del progetto rilanciato da Sansonetti potrebbe essere proprio il manifesto, perché al suo interno ospita anime diverse e perché è autonomo dai partiti». L’idea non entusiasma affatto Valentino Parlato: «Le unificazioni che cambiano le differenze finiscono solo con l’impoverire». Altro che voce unica, lui preferisce piuttosto un coro polifonico: «Vorrei che nascesse un quarto giornale di sinistra e che gli altri tre dialogassero di più».
«SEGNALAZIONI» è il titolo della testata indipendente di Fulvio Iannaco che - registrata già nel 2001 - ha ormai compiuto il diciottesimo anno della propria continua ricerca e resistenza.
Dal 2007 - poi - alla sua caratteristica originaria di libera espressione del proprio ideatore, «Segnalazioni» ha unito la propria adesione alla «Associazione Amore e Psiche» - della quale fu fra i primissimi fondatori - nella prospettiva storica della realizzazione della «Fondazione Massimo Fagioli»