martedì 26 luglio 2005

L'ARTICOLO PUBBLICATO DA "LIBERAZIONE" MARTEDI' 26 MATTINA, il giorno dell'incontro con Fausto Bertinotti

Liberazione 26.7.05
Parte oggi nella storica libreria romana la campagna per le primarie del segretario di Rifondazione
Amore e Psiche per le primarie
Luca Bonaccorsi


In questa Roma bollente, estiva e semi-vuota non meravigliatevi se oggi pomeriggio a Piazza della Minerva vedrete una gran folla assediare la libreria capitolina: è qui che parte la campagna per le primarie del segretario di Rifondazione Comunista. Perché? Facciamo un passo indietro.

E' il 5 Novembre 2004, Fausto Bertinotti è invitato da una piccola libreria del centro di Roma ad un dibattito sulla non-violenza insieme a Pietro Ingrao. Entra in un enorme tendone allestito nel parco di una storica villa romana, Villa Piccolomini, ed è accolto dal fragore di un applauso caldo quanto inatteso. Il tendone è gremito, e fuori è stato allestito un maxi-schermo per chi non riesce ad entrare. Quasi duemila persone lo accolgono con un calore che lo colpisce subito, e viene di nuovo sommerso dagli applausi quando confessa: «... non mi capitava da molto tempo di essere così emozionato. Se ci riesco in seguito, durante la serata, provo a dirvi anche la ragione che adesso non capisco neanche bene». Quando entra Pietro Ingrao la scena si ripete: tutti in piedi per l'uomo-mito della sinistra Italiana.

I due leaders della sinistra si rendono conto presto che hanno davanti una moltitudine di persone che oltre all'affetto hanno da offrire molto di più: anni, anzi decenni di ricerca sulla psiche umana. E' l'Analisi Collettiva di Massimo Fagioli quella che hanno davanti.

Sono uomini e donne che vogliono dialogare a sinistra, pongono domande precise e difficili il cui senso può essere racchiuso in alcune semplificazioni: «... si, voi parlate di non-violenza, ma lo sapete da dove viene la violenza? Conoscete le dinamiche inconsce degli esseri umani? Vi rendete conto che vivete in un contesto culturale in cui l'uomo è falsamente descritto come naturalmente "corrotto" fin dalla nascita, un contesto culturale che non si è ancora liberato di Freud, e della religione?»

Domande profonde, frutto di un pensiero libero, rivoluzionario ed irriverente che da trent'anni si sviluppa con una modalità molto "comunista": quella delle sedute pubbliche e gratuite. Una prassi che rifiuta e ridicolizza la credenza che della psiche si può parlare solo tra "esperti" nel chiuso di studi privati. Che rifiuta la regola che vuole che il lavoro sull'inconscio sia il privilegio di pochi benestanti. Nell'assemblea ci sono giovani e meno giovani, architetti, avvocati, muratori, musicisti, economisti, artisti e, ovviamente, centinaia di psicoterapeuti. E tutti quanti, insieme a Fagioli, fanno "cura, formazione e ricerca".

Pietro Ingrao raccoglie le suggestioni e propone che il contenuto della serata diventi libro, che la riflessione continui. Il libro, miracolo-lampo delle "Nuove edizioni romane", esce poco più di un mese dopo ma dentro c'è molto di più della trascrizione della serata. C'è anche un incredibile dialogo-carteggio tra Fagioli e Bertinotti dove emergono i punti cruciali del delicato, difficile ma irrinunciabile incontro tra psichiatria e sinistra. Il dialogo si conclude con Bertinotti che a pag. 107 scrive: «…nell'umano non c'è nulla di disumano ma la malattia che va curata, la teoria della nascita rende tutti gli uomini uguali» (ripetendo il testo della domanda di Fagioli ndr). Troviamo spunti di un filo di ragionamento che si connette. «Voi (l'Analisi Collettiva ndr) dite: la donna e l'uomo liberati dal peccato originale che li rende "naturalmente"cattivi consentono di mettere in discussione la società costruita per controllare/reprimere questa naturale "cattiveria" umana. La "violenza", come necessario corredo per costringere la naturale cattiveria umana ha radici antiche e profonde. Allo stesso modo è stato per i classici esegeti del capitalismo che hanno teso a "naturalizzare"questa determinata costruzione sociale fondata sullo sfruttamento e sull'alienazione. Tutte queste costruzioni hanno bisogno, per rendere eterno e connaturato il capitalismo, di considerare l'umanità come "naturalmente" spinta alla sopraffazione e allo sfruttamento e di costruire il Nemico come uscita dall'insicurezza della condizione dell'esistere e come rifugio dalla crisi di civiltà prodotta. L'Analisi Collettiva propone un approccio del tutto opposto e, per questo motivo profondo, mi sembra proponga una ricerca di liberazione. Qui i nostri percorsi si intrecciano, le nostre domande si incontrano, le risposte che andiamo proponendo ci interessano vicendevolmente. Al prossimo incontro. Il nesso tra realtà interna umana e prassi politica è fatto».

Torniamo ad oggi. Il "prossimo incontro" non c'è ancora stato, ma oggi la campagna elettorale per le primarie di Bertinotti inizia qui, nella libreria Amore e Psiche dove si crede che la rivoluzione bisogna farla prima "dentro". E dove non-violenza si pronuncia "inconscio sano".

Il segretario di Rifondazione parte chiaramente sfavorito in queste primarie, con la possente organizzazione Ds e la Margherita tutte tese a realizzare un plebiscito per Prodi, ma un po' di Amore per la Psiche, crediamo, gli porterà senz'altro bene.