venerdì 31 gennaio 2014

A CAUSA DEL MALTEMPO È STATA RINVIATA
LA PRESENTAZIONE DEL LIBRO DI ADRIANA PANNITTERI
CHE ERA PREVISTA PER OGGI NELLA SEDE DI STAMPA ROMANA

"SEGNALAZIONI" È IN CORSO DI AGGIORNAMENTO 
m



L'evento è aperto al pubblico



Sabato 11 gennaio a TG2 Achab Libri su Rai 2
la trasmissione a cura di Maria Grazia Capulli
è stato presentato
“Gilgamesh. L’epopea del Re di Uruk”
di Laurie Elie, Forough Raihani, Alessandra Grimaldi

La registrazione della trasmissione è disponibile qui

Una intervista con Alessandra Grimaldi autrice di
"Gilgamesh L’epopea del Re di Uruk"
realizzata da Gabriele Ametrano per Radio Toscana Classica
è disponibile qui


Lunedì 20 gennaio al Gr1 Radio Rai Ragazzi delle 13.20
è andata in onda un'intervista alle autrici di
"Gilgamesh L’epopea del Re di Uruk"
con la notizia dei laboratori e della mostra in corso al Palazzo delle Esposizioni
(la trasmissione è scaricabile in podcast dal sito Rai qui)
Giovanni Senatore - Ufficio stampa L'Asino d'oro









«potrebbe esserci Emanuele Santi (Il portiere e lo straniero, L’Asino D’Oro)»
Repubblica 10.1.14
Niente Serra-Piccolo, lo Strega si farà senza duello finale
“Il desiderio di essere come tutti” rimane il superfavorito
di Raffaella De Sanctis
su spogli

m

Affari Italiani 8.1.14
Premio Strega 2014, verso la sfida (a sinistra) Piccolo-Serra? Ma...
Con mesi di anticipo è già partita la corsa al premio Strega 2014. Per ora, però, va usato il condizionale, perché decisioni definitive sulle candidature non sono state ancora prese, sia dai grandi gruppi sia dai marchi indipendenti: a quanto risulta ad Affaritaliani.it… dovrebbe partecipare al premio Strega 2014 anche L’Asino d’Oro, con “Il portiere e lo straniero” di Emanuele Santi, che intreccia la storia del calcio e quella dell’Algeria (ancora colonia francese) con gli anni dell’infanzia e dell’adolescenza di Camus
Leggi tutto qui

Affaritaliani.it 14.1.14
Premio Strega 2014
L'ASINO D'ORO - Quasi certa la presenze de L’Asino d’Oro, con “Il portiere e lo straniero” di Emanuele Santi

qui
si ringrazia Francesco Maiorano 


il Foglio 18.1.14
Sognando la Kamchatka
di Alessandra Iadicicco

qui si Ringrazia Paola Turco
 

m
















m
IL TESTO DELL'ARTICOLO DI LUIGI CANCRINI
USCITO SU L'UNITÀ DOMENICA 20 GENNAIO 2013
È DISPONIBILE IN PDF QUI E, IN FORMATO DI TESTO SU "SPOGLI", QUI


ADDORMENTARSI E SOGNARE
INTERVISTA A MASSIMO FAGIOLI
DI FRANCESCO GATTI
L'INTERVISTA, COME È ANDATA IN ONDA SU RAINEWS 24,
È STATA PUBBLICATA SU YOUTUBE DA MAWIVIDEO
ED È DISPONIBILE QUI
È DISPONIBILE ANCHE SUL SITO WEB DI RAINEWS 24 QUI
È IN REPLICA SUL DIGITALE TERRESTRE (CANALE 48) DI RAINEWS 24
ED È DISPONIBILE ANCHE SUL SITO GENERALE DELLA RAI, QUI, SU TWITTER, QUI E SU YOUTUBE, QUI 
si ringraziano Giovanni Senatore, Ufficio stampa L'Asino d'oro edizioni. William Santero e Francesco Maiorano

m
LA REGISTRAZIONE DI “PASSEPARTOUT: OSPITE A SORPRESA
CON MASSIMO FAGIOLI
LA TRASMISSIONE ANDATA IN ONDA DAL 21 NOVEMBRE 2011
E TRASMESSA A PIÙ RIPRESE SU "ARTURO TV"
È DISPONIBILE SU VIDEOSEGNALAZIONI QUI
 m
L’INTERVISTA A MASSIMO FAGIOLI
ANDATA IN ONDA SU RAI UNO IL 10 OTTOBRE 2005
E’ DISPONIBILE SU VIDEOSEGNALAZIONI QUI
in quattro parti
, circa 60' in totale










Corriere della Sera 30.4.11
Abitare. Questa è la mia casa
Vivo in cima alla città e ai sogni
Sfruttare l’attico. «Una veranda con il tetto apribile: così vado in vacanza senza muovermi»
di Giovanna Pezzuoli

Repubblica TV 24.9.10
Ecco il 'lampo' che dà la vista: la foto
Quest'immagine ricostruisce il momento esatto in cui un fotone, la particella elementare di cui è fatta la luce, colpisce la retina dell'occhio innescando la reazione foto-chimica che dà origine alla visione. L'eccezionale esperimento è stato effettuato da ricercatori italiani dell'Università di Bologna e del Politecnico di Milano ed è stato pubblicato sulla rivista Nature.
PER VEDERE IL VIDEO COLLEGATI QUI
Il video è disponibile anche sul sito di Repubblica qui a su videosegnalazioni
segnalazione di Francesco Maiorano, Paolo Longo, Rosalba Zubcich, Francesca Caddeo, Daniela.
TROVI L'ARTICOLO DI "NATURE" AL QUALE SI RIFERISCE IL VIDEO QUI SOPRA QUI E ALTRI DOCUMENTI CONNESSI ALLA DATA DEL 30 SETTEMBRE 2010 QUI





SEGNALAZIONI NELLE SUE SCELTE EDITORIALI ESPRIME
GLI ORIENTAMENTI DELLA ASSOCIAZIONE CULTURALE AMORE E PSICHE
E PUBBLICA I CONTENUTI CHE RITIENE COERENTI CON TALI ORIENTAMENTI
m
I TESTI DEGLI ARTICOLI SEGNALATI - SE NON DIVERSAMENTE INDICATO -
SONO SEMPRE DISPONIBILI SU "SPOGLI" ALLA DATA DELLA LORO PUBBLICAZIONE


NON PERDERTI LE NUOVE INFORMAZIONI SU SPAZI
m

Vita di Pi - Featurette Creating Richard Parker:
:
si ringrazia Vincenzo Schiano Moriello




CITATI:




Tempi 8.1.14, il settimanale di Comunione e liberazione
Papa Francesco: «Un bambino battezzato non è lo stesso che un bambino non battezzato»
segnalazione di Simona Lisanti





Vera Vigevani Jarak domenica sera ospite di Fabio Fazio a “Che tempo che fa”.
Vera Vigevani Jarak: «L’altro diventa un oggetto, viene disumanizzato, reso simile a un animale, a una cosa: non è più un essere umano. E allora lo sterminio diventa possibile».
Fabio Fazio, al 30' della registrazione: Papa Francesco che è argentino come lei dica: “Mai più silenzio!”:
La registrazione è disponibile qui

Si ringrazia Cecilia Santi

il Fatto 11.5.12
Il Vaticano sapeva
Videla e i silenzi del Vaticano
La politica dei “desaparecidos” che il dittatore Jorge Videla ha ammesso anche in tribunale, era nota fin dal 10 aprile 1978 alla Chiesa cattolica
Così risulta da un documento rinvenuto nell’archivio della Conferenza episcopale
Desaparecidos: documento della Santa Sede ritrovato. Scritto dopo un pranzo con i vescovi e il dittatore argentino
di Horacio Verbitsky
su spogli alla data dell'11 maggio 2012
Corriere della Sera 17.7.05
Argentina. Daniela Padoan incontra le «pazze» di Plaza de Mayo e indaga sul ruolo delle gerarchie cattoliche negli anni di Videla
Il silenzio della Chiesa, l’urlo delle madri

di Carlo Vulpio
qui

Internazionale 1001 e Página 12 (Argentina) 23.5.13
La solitudine di Videla
Il 17 maggio è morto Jorge Videla, simbolo della dittatura argentina

Protetto dalla chiesa, scrive Verbitsky
di Horacio Verbitsky

qui

Repubblica 16.3.13
Padre Bergoglio e i due preti di strada nell’Argentina prigioniera del passato
Baires in festa. I parenti delle vittime: “Non si oppose a Videla”
di Omero Ciai

su spogli alla data del 16 marzo 2013
Today.it 13.3.13
Jorge Bergoglio e il suo passato vicino alla dittatura argentina
Il lato oscuro di Jorge Mario Bergoglio: "Colluso con la dittatura argentina"

qui segnalazione di Daniela Furfaro
Argentina - Chi è Bergoglio? Un Ersatz
Pagina 12 quotidiano argentino dal 1987 14.3.13
Un Ersatz
di Horacio Verbitsky
su “Segnalazioni dal mondo” qui
con un link all’articolo in lingua originale

si ringrazia Andrés Gallo
 il Fatto 15.3.13
“Le due guance del cardinale”
Horacio Verbitsky
tratto da “L’isola del silenzio”, ed. Fandango, 2006
su spogli alla data del 15 marzo 2013

il Fatto 15.3.13
L’accusatore, Horacio Verbitsky
“Documenti e testimoni: collaborò con i dittatori”
di Giampiero Calapà

su spogli
alla data del 15 marzo 2013

il Fatto 15.3.13
Martiri e silenzio. Così la Chiesa si strinse ai golpisti
Negli anni di Videla e Massera furono torturati e uccisi anche preti e vescovi, ma i principali esponenti vaticani scelsero di non denunciare
di Maurizio Chierici

su spogli
alla data del 15 marzo 2013

il Fatto 15.3.13
L’avvocato delle vittime
“Anche sui desaparecidos italiani quella Chiesa fu responsabile”
di Anna Vullo

su spogli
alla data del 15 marzo 2013

il Fatto 15.3.13
Argentino a Roma
Papa Francesco, una partita ad alto rischio
di Paolo Flores d’Arcais

su spogli
alla data del 15 marzo 2013

da La Stampa del 15.3.13:
Nel 1976 Bergoglio, quarantenne, era Superiore provinciale della Compagnia in Argentina. Un mese prima che i militari prendessero il potere, Bergoglio chiese a due sacerdoti, Orlando Yorio e Francisco Yalics, di abbandonare il lavoro che stavano compiendo nelle «Comunità di base» dei barrios. Di fronte al loro rifiuto, li espulse dalla Compagnia, e chiese all’arcivescovo di adottare provvedimenti canonici nei loro confronti. I due religiosi furono arrestati poco dopo il Golpe, e restarono cinque mesi prigionieri nella famigerata Scuola di Meccanica dell’Esercito (Esma), un luogo di torture, e da cui i prigionieri politici venivano caricati su elicotteri, narcotizzati, e gettati in mare. I due religiosi scamparono a quella sorte; dopo cinque mesi furono trovati legati e narcotizzati in un campo; ma vivi.

dal Corsera del 15.3.13:
Pagina 12, vicino al governo, ha titolato l'elezione di papa Francesco con un polemico «Dios Mio!», che equivale assai probabilmente alla reazione della Kirchner. Titolo dell'articolo principale: «Errare è divino». L'editoriale è affidato a Horacio Verbitsky, il grande accusatore di Bergoglio. È un giornalista e scrittore di valore, ha il merito di aver rivelato molte atrocità dei militari. Da tempo è considerato l'eminenza grigia dei governi K: se con Nestor era soprattutto un consigliere sul tema dei diritti umani, con la vedova Cristina si dice sia stato promosso a consigliere su tutto. Ieri Verbitsky ha scritto che il papato del suo connazionale sarà un Ersatz, parola tedesca che significa più o meno pappetta.
La presunte rivelazioni di Verbitsky nascono dal libro chiamato El Silencio, uscito nel 2005, pochi mesi prima del Conclave che avrebbe nominato papa Ratzinger. La data non pare casuale, e si dice addirittura che fotocopie scottanti di quel lavoro finirono tra le mani dei cardinali, i quali a Bergoglio papa pensarono seriamente già da allora. Il cardinale argentino, ormai è risaputo, prese 40 voti prima di desistere e far concentrare i voti su Ratzinger. L'accusa è che l'allora generale dei gesuiti argentini facesse il doppio gioco con i militari, lasciando fare i preti progressisti (all'epoca considerati sovversivi) per poi denunciarli al regime. Su un caso specifico venne interrogato come testimone due anni fa, il sequestro con torture di due gesuiti. Bergoglio dichiarò di aver interceduto presso il governo per ottenere, invano, la liberazione dei due mentre Verbitsky scrisse che li aveva praticamente consegnati lui. Il nome di Bergoglio spuntò poi in due processi sul furto di neonati alle oppositrici poi fatte sparire dai militari. I parenti testimoniarono di essersi rivolti al sacerdote chiedendo disperatamente aiuto, almeno per rintracciare i bambini. La risposta sarebbe stata quella di lasciar perdere, perché i piccoli stavano bene, in qualche altra famiglia. Altri episodi citati da Verbitsky indicherebbero come minimo la distrazione del religioso rispetto al dramma che stava attraversando l'Argentina.

da il Fatto del 15.3.13:
Duplice omicidio: chiamato a testimoniare
Nel 2011 la magistratura francese chiese di poter interrogare Jorge Mario Bergoglio come testimone sull’omicidio di due preti della provincia di La Rioja avvenuto nel 1976. Le autorità argentine rifiutarono. LaPresse 
MA LE DONNE NO Bergoglio non ha fatto mistero della sua posizione arcaica sul ruolo delle donne: “Le donne sono naturalmente inadatte per compiti politici. L’ordine naturale ed i fatti ci insegnano che l’uomo è un uomo politico per eccellenza, le Scritture ci mostrano che le donne da sempre supportano il pensare e il creare dell’uomo, ma niente più di questo”. E a rincarare la dose, il cardinal Bergoglio sottolineò: “Abbiamo avuto una donna come presidente della nazione e tutti sappiamo cosa è successo”, riferendosi all’ex presidente Maria Estela Martinez de Peron.
E SUI GAY? DIPENDE É nota la posizione rigida del neoeletto sugli omosessuali: “I matrimoni gay sono un segno del diavolo e un attacco devastante ai piani di Dio” ha detto. Ma c’è sempre l’eccezione, perchè nel 2005 il vescovo di Santiago Juan Carlos Maccarone si dimise dopo la divulgazione di un video che lo vedeva protagonista di un rapporto omosessuale e Bergoglio disse: “La chiesa argentina è vicina con affetto, comprensione e preghiera al nostro fratello in questo momento di Croce, di sofferenza”. 
IL FUTURO, ADESSO La Chiesa che vuole Papa Francesco sarà diversa. “Ad una Chiesa autoreferenziale succede come a una persona autoreferenziale: diventa paranoica, autistica”. E c’è di peggio: “Qualche volta la religiosità è accompagnata da una specie di vago teismo che mescola la psicologia con la parapsicologia” ha spiegato Bergoglio ne “Il gesuita”, libro-intervista di Francesca Ambrogetti e Sergio Rubin.
Repubblica 15.3.13
Ombre argentine
di Adriano Sofri
su spogli alla data del 15 marzo 2013
UAAR Ultimissime 15.3.13
Il papa che viene dalla fine del mondo
qui
segnalazione di Giovanni Senatore
Repubblica 12.11.13
Scandaloso chi ruba allo Stato e dona alla Chiesa

CITTÀ DEL VATICANO - «Peccatori sì, corrotti no», titola l'Osservatore Romano in edicola. La distinzione è d'obbligo. E in effetti l'intervento di Papa Francesco, ieri mattina durante la consueta omelia nella cappella della Casa Santa Marta dove risiede, ha puntato ancora una volta il dito contro il fenomeno della corruzione. Anzi, contro i corrotti la cui «doppia vita» rende simili «a una putredine verniciata». Parole taglienti, quelle usate dal Pontefice argentino. «La doppia vita di un cristiano fa tanto male, tanto male. "Ma, io sono un benefattore della Chiesa! Metto la mano in tasca e do alla Chiesa". Ma con l'altra mano, ruba: allo Stato, ai poveri... ruba. È un ingiusto. Questa è doppia vita. E questo merita, dice Gesù, non lo dico io, che gli mettano al collo una macina da mulino e sia gettato nel mare. Non parla di perdono, qui», ha detto Jorge Mario Bergoglio.
L’articolo integrale qui
segnalazione di Ferdinando Maida

….In questo caso, osserva infatti Jorge Mario Bergoglio, "Gesù non parla di peccato, ma di scandalo che è un'altra cosa. E aggiunge che "è meglio per lui che gli venga messa al collo una macina da mulino e sia gettato nel mare, piuttosto che scandalizzare uno di questi piccoli"….

Gariwo.net 3.12.12
Diritti umani e crimini contro l'Umanità
"Voli della morte" a processo

Si è aperto a Buenos Aires il maxi processo per i rapimenti, le torture e gli omicidi compiuti durante la dittatura argentina dal 1976 al 1982. Tra i 68 imputati, accusati di 789 crimini contro l'umanità, figurano anche Alfredo Astiz, Jorge Acosta, Julio Poch e Emir Sisul Hess, responsabili dei tristemente celebri "voli della morte", durante i quali i prigionieri politici venivano gettati vivi in mare dagli aerei.
(...)
Tra le vittime dei "voli della morte" figurano infatti anche la fondatrice del movimento Azucena Villaflor de Devincenti e le sue compagne Esther Ballestrino de Careaga, Maria Ponce de Bianco e Angela Aguad, sequestrate, traferite all'ESMA e poi scomparse.
I loro cadaveri vennero ritrovati pochi giorni dopo la sparizione delle donne sulle coste di Buenos Aires, ma non furono identificati e vennero quindi sepolti senza un nome. Solo nel 2005 la Squadra Argentina di Antropologia Forense riuscì a identificare i loro resti e si accorse che essi presentavano fratture dovute a una caduta da una grande altezza e segni di impatto con l'acqua.
È stato quindi possibile ricondurre tali decessi ai "voli della morte", grazie ad alcune testimonianze e alle fotografie rese note dalla Commissione Interamericana per i diritti Umani. L'esistenza dei "voli" è stata confermata dai superstiti ai campi di concentramento e da alcuni dei soldati accusati. Adolfo Scilingo ha confessato di aver gettato in mare i corpi di 30 prigionieri, rivelando di avere avuto "l'appoggio spirituale di un prete cattolico prima e dopo la carneficina". Anche Julio Poch ha ricordato di aver "lanciato in mare i corpi ancora vivi di coloro che considerava 'terroristi di sinistra'", tentando di attenuare la sua responsabilità accennando al fatto che i prigionieri venivano drogati e anastetizzati prima di essere gettati dagli aerei.
La Commissione Interamericana ha successivamente reso pubbliche le foto di circa 20 cadaveri trovati lungo le coste dell'Uruguay tra il 1976 e il 1979, che presentavano evidenti segni di tortura e di impatto con l'acqua, che sono stati identificati dalla stessa Commissione come le vittime dei "voli della morte".  

Papa Bergoglio, complice della dittatura
Madri di Plaza de Mayo, Horacio Verbitsky, TG RT
Pubblicato su YouTube in data 18.3.13

Qui sopra tre video che evidenziano la complicità di Mario Bergoglio con la dittatura in Argentina:
1. Conferenza delle madri della Plaza de Mayo (2010):
Conferenza del 2010 delle madri de la Plaza de Mayo, le madri dei figli "desparecidos" in Argentina, in cui Rubén Dri, teologo, docente ed ex missionario, ci spiega che Monsignor Bergoglio, ora papa Francesco I, è stato complice della dittatura in Argentina aiutando i militari a incarcerare e torturare due sacerdoti che erano al fianco dei poveri e delle vittime.
2. Intervista a Horacio Verbitsky (2011):
Intervista del 2011 in cui Horacio Verbitsky, scrittore e giornalista, ci spiega con tanto di prove che Monsignor Bergoglio, ora papa Francesco I, è stato complice della dittatura in Argentina aiutando i militari a incarcerare e torturare due sacerdoti che erano al fianco dei poveri e delle vittime e a non consentirgli di scappare dal paese.
3. Telegiornale di RT (2013):
Telegiornale di RT, in cui ci viene spiegato che non è casuale l'elezione per la prima volta di un gesuita come papa. I gesuiti, noto movimento reazionario nella chiesa, mirano a un nuovo ordine mondiale internazionale; e a questo bisogna aggiungere il fatto che questo papa è stato complice durante le dittature militari in Argentina. Pertanto nessuna innovazione nella chiesa cattolica.

Si ringrazia Francersco Maiorano

CITATI ANCHE:
VENERDI 24 GENNAIO SU L'UNITÀ
Opg, indignarsi è necessario
ma non è affatto sufficiente
di Paolo Fiori Nastro 
Caro direttore,
è molto triste dover costatare l’immobilità di un pensiero bloccato da un’incrollabile demagogia. Con tale pensiero la «sinistra» non ha alcuna plausibile speranza di potersi rinnovare. Il problema, ancora una volta, è rappresentato dai manicomi, o meglio dagli Ospedali psichiatrici giudiziari (Opg). Sabato 18 gennaio ho trovato una pagina intera dedicata ad un libro che ricostruisce uno scandalo di 40 anni fa che portò al suicidio dell’allora direttore dell’Opg di Aversa. È così difficile immaginare la possibilità, almeno oggi, che un direttore di un quotidiano che si propone di contribuire a rinnovare la sinistra, si opponga alla pubblicazione del «solito» articolo di sdegno sugli Opg senza la ben che minima riflessione sulla realtà della malattia mentale e sui suoi rapporti con la violenza. Ma secondo lei se i malati cardiologici fossero ricoverati in un reparto ospedaliero in cui non possono essere curati perché non si conoscono le medicine adatte, questo sarebbe sufficiente a chiudere il reparto? Invece di sdegnarsi perché i malati cardiaci sono tenuti in reparto senza le cure adeguate ma solo come lungodegenti non sarebbe meglio impegnare le intelligenze del suo giornale per una riflessione su cosa si dovrebbe fare per cercare di alleviare la sofferenza generata dalla malattia impegnandosi in una campagna prima di tutto culturale perché si possa/debba approfondire la conoscenza della malattia nella speranza di poterne trovare, prima o poi, la cura? Analogamente anche in psichiatria i rapporti tra violenza e malattia sono una delle tante incognite che richiedono ancora ricerche e studi approfonditi. Certo gli abusi sui pazienti vanno perseguiti, ma la malattia mentale come tutte le malattie andrebbe curata e buttare le persone per strada o obbligare le famiglie a riprenderseli in casa, nulla ha a che vedere con l’obbligo etico oltre che deontologico di «curare». Se oggi ancora non sappiamo bene cosa fare, perché non abbiamo capito abbastanza, sdegnarsi è assolutamente obbligatorio, ma è veramente troppo poco, anche perché è l’unica cosa che la sinistra ripete da 35 anni. Servono idee nuove che stimolino un rinnovamento culturale. Abbiamo bisogno di impegnarci nella ricerca di un futuro migliore e sdegnarsi può essere un punto di partenza, ma è veramente troppo poco.
Paolo Fiori Nastro
UNIVERSITÀ LA SAPIENZA, ROMA
Bene andare oltre, ma attenzione a non rinunciare a quello che abbiamo: indignarsi, a volte, è l’unico modo perché l’agenda delle cose da fare non sbiadisca con il passare degli anni. E in questa agenda la lotta contro gli abusi nei confronti di chiunque, ancor più se malato, è una priorità indiscutibile di qualunque sinistra, vecchia o nuova che sia. Altro discorso, che condivido pienamente, è aprire una riflessione su temi difficili ma importanti come quelli di cui lei parla. 
















Left 3. 2014, nelle edicole
Così ho filmato l’invisibile
La regista Margarethe Von Trotta racconta Hannah Arendt
di Reinhard Dinkelmeyer
m








Left 3. 2014, nelle edicole
L’enigma di Hannah
La figura di Arendt rischia di diventare l’emblema della confusione tra pensiero di destra e pensiero di sinistra. Fu incomprensione o complicità?
di Livia Profeti




















Repubblica 10.1.14
Il codice di Babilonia
“Sono in mesopotamia le vere origini della nostra politica
Parla l’archeologo Giorgio Buccellati, docente a Los Angeles, che per anni ha scavato nella regione
“Lo sviluppo del linguaggio urbano e il politeismo hanno portato il progresso scientifico”
intervista di Giulio Azzolini

su spogli alla data di venerdi 10 gennaio
il pdf della pagina è disponibile qui  













Repubblica 27.1.14
L’ultimo imperatore
Le Goff: “Non è vero che Carlo Magno fu padre dell’Europa”
Un grandissimo personaggio che però guardava più al passato che al futuroIl 28 gennaio di 1200 anni fa moriva il “Re dei Franchi” Il grande storico del Medioevo smonta i miti sulla sua figura
di Fabio Gambaro

 

















Corriere La Lettura 26.1.14
Carlo Magno, primo europeo
Nel suo regno creò una dimensione politica romana, germanica e slava
di Giuseppe Galasso

su spogli


















Nel film compaiono immagini delle copertine dei libri di Massimo Fagioli
I complici del silenzio", un film di Stefano Incerti. Con Alessio Boni, Giuseppe Battiston, Florencia Raggi, Jorge Marrale, Víctor Hugo Carrizo. Italia 2008
Il dvd del film può essere acquistato su Amazon qui
Una scheda sul film qui
“Segnalazioni” ne dava notizia nell’aprile 2009 qui







Paolo VI contro le donne
Paolo VI pubblicò la sua ultima enciclica, la Humanae Vitae, il 25 luglio 1968: è volta a specificare la dottrina sul matrimonio così come definita dal Concilio Vaticano II.
Il documento ribadisce la connessione inscindibile tra il significato unitivo e quello procreativo dell'atto coniugale; dichiara anche l'illiceità di alcuni metodi per la regolazione della natalità (aborto, sterilizzazione, contraccezione) e approva quelli basati sul riconoscimento della fertilità.
da una scheda disponibile qui
Il testo integrale dell’enciclica è disponibile qui

Il Diavolo non è un’astrazione, il Diavolo è una persona
Nella catechesi del 15 novembre del 1972 Paolo VI affermò che c’è una causa personale del Male, la cui potenza va al di là delle mere forze umane e che continua ad agire come insidioso tentatore, come nemico di Cristo e della Chiesa lungo la storia: il diavolo. Il suo fumo è entrato nel tempio di Dio. Il Papa finì il suo intervento invitando i cristiani a pregare con nuova intensità la petizione del Padre Nostro: “Liberaci dal male”, dando, come poi ha dato il catechismo della Chiesa cattolica, un’interpretazione demonologia a questa petizione del Padre Nostro. il Male non è un'astrazione; indica invece una persona: Satana, il Maligno, l'angelo che si oppone a Dio. Il «diavolo» [«dia-bolos», colui che «si getta di traverso»] è colui che «vuole ostacolare il Disegno di Dio e la sua «opera di salvezza» compiuta in Cristo”.

Nel 1976 Montini fu accusato di avere avuto una relazione con l'attore Paolo Carlini, risalente ai tempi dell'episcopato ambrosiano e proseguita anche in seguito all'elezione al soglio pietrino, relazione che sarebbe stata al centro di un presunto ricatto ai danni del pontefice. Il responsabile dell'outing fu Roger Peyrefitte, diplomatico, scrittore collaborazionista e attivista francese, divenuto celebre fin dal 1943 col suo romanzo autobiografico Le amicizie particolari, in risposta a una condanna dell'omosessualità da parte del papa, Peyrefitte affermò che l'ex cardinal Montini  diventando papa aveva assunto il nome di Paolo VI in omaggio all'amante. Biagio Arixi, amico del Carlini, ne parlò nel suo libro Peccati scarlatti.
Da Wikipedia, disponibile qui
_______________________________________________




 
DA NON PERDERE!!! Cosa c'è dietro Matteo Renzi:
Il Sole 15.1.4
Marco Carrai, l’America e l’Opus Dei
Chi è l'uomo-ombra del renzismo
di Claudio Gatti
su spogli alla data del 15.1
Il Sole 15.1.14
Tra diplomazia e intelligence. Chi sono Browne e Ledeen
I due consiglieri atlantici (e opposti) del sindaco
di C. G.

su spogli alla data del 15.1

su YouTube:
Emmanuel Faye : Hannah Arendt et Heidegger (2009):

Il video è stato ubblicato su YouTube da Booksmag in data 22.12.09
«Elève, puis amie intime de Martin Heidegger, Hannah Arendt a contribué à la diffusion mondiale de la pensée du philosophe allemand. Elle a malhereusement mené à bien ce travail de promotion tout en occultant ou en minimisant la réalité de lengagement de Heidegger dans le mouvement nazi. Ce retour sur le cas Heidegger donne à Emmanuel Faye loccasion de répondre à larticle que Jurgen Busche, un proche de Ernst Jünger, consacre à son livre dans le numéro 9 de Books, paru en octobre dernier».
segnalazione di Nuccio Russo

















m
Emmanuel Faye e Hannah Arendt. Heidegger come Platone?
di Domenico Fargnoli
Le risate di Hannah Arendt
di Domenico Fargnoli
qui
Il Fatto 29.1.14 
Film: Hannah Arendt e la banalità del male, perché solo due giorni nelle sale?
Il suo film, uscito l’anno scorso in Germania, sarà nelle sale italiane il 27 e il 28 gennaio, in occasione della Giornata della memoria
di Elisabetta Ambrosi













Un estratto dal documentario di Rai Tre del novembre 1999 su Eichman
"Uno specialista, ritratto di un criminale moderno" di Eyal Sivan
è disponibile qui
si ringrazia Serena Goracci

















LA GERMANIA DALLA FINE DELLA PRIMA GUERRA MONDIALE AL NAZISMO
CRONOLOGIA DI UNA PRESA DEL POTERE
UNA SCHEDA IN QUATTRO PAGINE, IN PDF SCARICABILE, DISPONIBILE QUI















L'ITALIA DAL 1919 AL 1929
CRONOLOGIA DI UNA PRESA DEL POTERE
UNA SCHEDA IN QUATTRO PAGINE, IN PDF SCARICABILE, DISPONIBILE QUI



Pippo Civati (qui):«se avessimo lasciato Berlusconi in aula, da solo, non avrebbe potuto scrivere una legge più berlusconiana di così»
L’Huffington Post 30.1.14
Italicum: Civati, l'urgenza di una legge c'e' ma il risultato e' troppo berlusconiano
di Carlo Patrignani

qui

si ringraziano Antonella Radicchi e Giulia Ceriani Sebregondi



SULLA STAMPA DI OGGI:





















































PER CHI NON L’AVESSE VISTO O VOLESSE VEDERLO DI NUOVO:
QUESTA SERA ALLE 21.30 IN STREAMING SU MYMOVIES.IT
CAVE OF FORGOTTEN DREAMS

Regia di Werner Herzog. Con Werner Herzog, Charles Fathy, Jean Clottes, Julien Monney, Jean-Michel Geneste. 
Documentario, produzione Francia, Canada, USA, Gran Bretagna, Germania, 2010. Durata 95 minuti circa.
PRENÒTATI GRATUITAMENTE QUI



l’Unità 31.1.14
Come raddrizzare l’Italicum
di Luigi Ferrajoli

Corriere 31.1.14
Soglia e liste, la minoranza pd non molla
I parlamentari bersaniani e dalemiani: sarà una partita lunga, ma senza agguati
di Andrea Garibaldi


Repubblica 31.1.14
L’intervista
“Se resta così non la voto, è solo un favore a Silvio”
Lo strappo della dalemiana Bruno Bossio: Renzi ci sta spianando con i carri armati e Cuperlo e D’Attorre gli rispondono di fioretto
Massimo non c’entra nulla con la mia posizione. Dopo le accuse per i 101 agisco alla luce del sole
Enza Bruno Bossio deputata calabrese del Pd e fedelissima di Massimo D’Alema
intervista di Concetto Vecchio


Repubblica 31.1.14
Il retroscena
Lo scoglio preferenze agita Renzi “Guai se finiamo subito nella palude”
Ma la minoranza del Pd insiste: il testo va migliorato
di Goffredo de Marchis


Repubblica 31.4.14
L’Italicum viaggia sui binari della Corte
di Andrea Manzella

La Stampa 31.1.14
Renzi: “Hanno perso la testa. Squadristi da codice penale”
“L’attacco al Presidente è una vigliaccata”
È caos alle Camere, Boldrini costretta ad asserragliarsi nei suoi uffici M5S chiede l’impeachment per Napolitano, il leader Pd: una vigliaccata
di Federico Geremicca

Corriere 31.1.14
«Atti intollerabili in un Paese civile Ma il governo sui decreti deve cambiare»
Boldrini: la legge elettorale? Renzi ha la sua tabella di marcia, noi la nostra
intervista di Aldo Cazzulo


Corriere 31.1.14
L’asse dello scontento rischia di favorire l’offensiva di Grillo
di Massimo Franco


La Stampa 31.1.14
Cinque stelle, strategia del suicidio
di Luigi La Spina


La Stampa 31.1.14
Il doppio turno e il timore di diventare marginali
di Marcello Sorgi


l’Unità 31.1.14
Il giurista
Rodotà: sono atti di populismo degradante
«C’è una intolleranza trasversale, al di là delle critiche legittime
Ormai ci siamo abituati agli insulti alla politica in nome dell’antipolitica. È teatro...»
intervista di Bruno Gravagnuolo


l’Unità 31.1.14
Dambruoso a rischio sospensione
Il deputato di Sc: «Avrei dovuto ordinare ai commessi di fermarla»
Pressing per le dimissioni
di C. Fus

l’Unità 31.1.14
Barca e Vendola, dialogo sulla sinistra e il lavoro
L’ex ministro e il leader di Sel a Roma discutono l’attualità del pensiero di Pietro Ingrao
di Rachele Gonnelli


il Fatto 31.1.14
Congresso Cgil
Scontri, addii e accuse di brogli


Repubblica 31.1.14
L’intervista
“Perdita netta per il Paese e fine di un simbolo”
Taddei: ma il nuovo capitalismo sta tornando qui
di Roberto Mania

il Fatto 31.1.14
Il senatore Pd Massimo Mucchetti
“Fiat se ne può andare ma ci paghi la exit tax”
intervista di Stefano Feltri


il Fatto 31.1.14
Bye bye Torino
Ecco perché Marchionne verserà le imposte in Gran Bretagna
di Salvatore Cannavò

il Fatto 31.1.14
Caso kazako: Alma Shalabayeva quattro ore dal pm


l’Unità 31.1.14
Da Zoro a L’Apparato L’onda del contro-riflusso
Dopo i dolori del militante Diego Bianchi e la critica dadaista-leninista dei Marxisti per Tabacci si afferma un modo diverso di fare satira (e non solo)
«I cittadini devono sapere chi ha vinto la sera prima delle elezioni» (L’Apparato)
di Francesco Cundari


l’Unità 31.1.14
«Il matrimonio? Resiste grazie agli immigrati»
Il rapporto Caritas: gli stranieri sono i più poveri e soffrono la crisi
6500 i minori senza accompagnamento
La presa di posizione contro i Cie: «Non inutili, inefficaci e costosi Giusto chiuderli»
di Franca Stella


l’Unità 31.1.14
Il tacito esaurimento dei centri di identificazione
di Luigi Manconi e altri


l’Unità 31.1.14
Il conforto religioso ci costa 35 milioni
Per l’assistenza in ospedale ogni Ausl sceglie quanto pagare: in Emilia-Romagna è 2,2 milioni l’anno
Sergio Lo Giudice (Pd): «La spending review valga per tutti»
di Adriana Comaschi

l’Unità 31.1.14
La modernità in-audita di Francesco
in mostra alla Camera
Testimonianze del pensiero e delle pratiche del Santo tra preziosi manoscritti e immagini
di Pietro Folena

l’Unità 31.1.14
Bodei, immaginare altre esistenze
di Giuseppe Cantarano


Corriere 31.1.14
L’uomo, oggetto delle meraviglie tra pezzi unici e magiche reliquie
Dal corpo di Napoleone come feticcio ai trapianti d’organi
di Marco Missiroli


Corriere 31.1.14
Keynes, il «Corriere» e l’ombra di Mussolini
Il padre del New Deal bocciato dal fascismo
di Sergio Romano

Corriere 31.1.14
L’ira del Duce per l’articolo di Piero Sraffa
di Giorgio La Malfa

Corriere 31.1.14
Eppur si storpia: cambia la lingua dei cinesi d’Italia
di Marco Del Corona


Corriere 31.1.14
Dentro l’eterno gioco dei contrasti
L’antinomia tra forma rigida e fluida si perpetua nella storia dell’arte
Con le teorie del critico Wolfflin si possono mettere a confronto pittori e tendenze discordanti
di Francesca Bonazzoli


Repubblica 31.1.14
L’antichissimo pellegrinaggio in onore della Madonna ha origine in un miracolo del tredicesimo secolo
Ma già molti secoli prima di Cristo salivano a Montevergine i preti eunuchi della grande madre nera
La processione dei femminielli sulle orme della dea Cibele
di Marino Niola


Repubblica 31.1.14
Negazionismo, il Ddl torna in commissione


su l'Unità:
Il manuale del rivoluzionario di George B. Shaw tr. di A. Miliotti pagine 120 euro 11 Piano B
Il «Manuale» di Shaw fa parte della produzione saggistica meno nota al grande pubblico. Con la sua corrosiva penna, l’autore ridisegna il profilo del superuomo di Nietzsche, demolendo uno ad uno i fondamenti della società e della politica tradizionale: la proprietà e il matrimonio, la morale e la religione convenzionale, il sistema educativo, produttivo ed economico. Fino ad arrivare all’individuo libero dai legami della morale e delle abitudini.

su l'Unità:
Il catechismo del rivoluzionario di Michael Confino trad. di G. Bartoli pagine 266 euro 12 Adelphi
I documenti riportati nel libro di Michael Confino già edito nei primi anni Settanta e ora ripubblicato si riferiscono all’«affare Necaev», ovvero ai rapporti personali tra il giovane rivoluzionario e Bakunin, che dopo un iniziale e folgorante avvio si ruppero dopo la grave delusione provata dall’anziano per le azioni di Necaev. Documenti e analisi illuminano uno dei casi più ambigui e affascinanti del movimento rivoluzionario russo.

su l'Unità:
Fondata sulla cultura di Gustavo Zagrebelsky pagine 110 euro 10 Einaudi
Zagrebelsky continua la sua riflessione sui principi della Costituzione prendendo stavolta in esame le idee e di conseguenza, la cultura. Senza idee, non c’è cultura, senza cultura non c’è società. E senza libertà della cultura non c’è liberta della società. Un pamphlet serrato, ricordando che arte e scienza «sono» libere, come riporta la Costituzione e «devono esserlo», perché la cultura asservita a interesse politici ed economici tradisce il suo compito.
























L'INCONTRO VIENE RINVIATO A CAUSA DEL MALTEMPO