ULTIMO AGGIORNAMENTO ORE 23.55
Adnkronos 31.7.14 15:51
EDITORIA: FAGO, CONTINUO LAVORO SU PROGETTO L'UNITÀ INDIPENDENTE DA PARTITI
"Per quello che mi riguarda resto convinto che nel nostro Paese ci sia una grande domanda politica e sociale per un quotidiano libero e indipendente dai partiti che si rivolga all'insieme della Sinistra italiana ed europea. Quel giornale è per me l'Unità ed è alla realizzazione di questo progetto che continuerò a lavorare". Ad affermarlo è Matteo Fago, azionista dell'Unità con EditorialeNovanta.
Adnkronos 31.7.14 15:51
EDITORIA: FAGO, CHIUSURA L'UNITÀ PER VETI POLITICI E AZIONARI INCROCIATI
"Purtroppo veti politici ed azionari incrociati hanno determinato la chiusura del giornale fondato da Antonio Gramsci. È giunto il momento, soprattutto per rispetto dei lavoratori che dal 1° agosto saranno messi in cassa integrazione, che ognuno si assuma con coerenza le proprie responsabilità". E' l'azionista dell"Unità' Matteo Fago (EditorialeNovanta) a chiarire i termini del suo piano per il salvataggio del giornale respingendo al mittente le critiche alla sua proposta.Fago, in una nota, risponde innanzitutto alle dichiarazioni rese martedì scorso dal tesoriere del Pd, Francesco Bonifazi. "La dichiarazione del tesoriere del Pd, onorevole Francesco Bonifazi, secondo cui la proposta di EditorialeNovanta 'non garantiva una prospettiva certa per il futuro editoriale e occupazionale dell'Unità' appare smentita dai fatti visto che 'la soluzione certa' che si è realizzata, non accettando la proposta, è la chiusura di un giornale con 90 anni di storia e la cassa integrazione per tutti i lavoratori".La proposta della EditorialeNovanta, afferma Fago, "prevedeva un affitto dell'azienda per 6 mesi prorogabili fino a 12 con l'obiettivo di ristrutturare, riorganizzare e sanare l'impresa per portarla in equilibrio economico e finanziario prendendo in carico i costi del periodo e mantenendo la pubblicazione del giornale. Si prevedeva poi un successivo acquisto dell'azienda risanata una volta che fosse in grado di affrontare il mercato, essendo la società disponibile a pagare un prezzo fino a 12 milioni di euro per l'acquisto. A questa ipotesi i lavoratori avevano aderito con fiducia ed entusiasmo essendo anche disposti a pesanti sacrifici pur di mantenere l'occupazione di tutti, la dignità del lavoro e la continuità del giornale", sottolinea. (segue)(Sec-Val/Zn/Adnkronos)
si ringrazia Daniele De Perto
Ansa 31.7.14 15:39
Unità: Fago, ho sempre puntato a salvataggio e rilancio
Azionista replica a Pd, continuerò a lavorare per il giornale
Roma “La mia intenzione è stata sempre, fin dal mio primo ingresso nel capitale della Nie come socio largamente di minoranza, circa 18 mesi fa, il salvataggio e il rilancio dell'Unità attraverso progetti editoriali e con esborso di risorse". A precisarlo è Matteo Fago, azionista di maggioranza della Nie in liquidazione, che in una lunga nota replica alle dichiarazioni del tesoriere del Pd Francesco Bonifazi, definendole "offensive", sulla situazione dell'Unità che da domani non sarà più in edicola.
In particolare, sottolinea Fago, le parole di Bonifazi secondo cui la proposta di EditorialeNovanta "non garantiva una prospettiva certa per il futuro editoriale e occupazionale dell'Unità", "appare smentita dai fatti visto che 'la soluzione certa' che si è realizzata, non accettando la proposta, è la chiusura di un giornale con 90 anni di storia e la cassa integrazione per tutti i lavoratori". La proposta, spiega, "prevedeva un affitto dell'azienda per 6 mesi prorogabili fino a 12 con l'obiettivo di ristrutturare, riorganizzare e sanare l'impresa per portarla in equilibrio economico e finanziario prendendo in carico i costi del periodo e mantenendo la pubblicazione del giornale. Si prevedeva poi un successivo acquisto dell'azienda risanata una volta che fosse in grado di affrontare il mercato, essendo la società disponibile a pagare un prezzo fino a 12 milioni di euro per l'acquisto. A questa ipotesi i lavoratori avevano aderito con fiducia ed entusiasmo essendo anche disposti a pesanti sacrifici pur di mantenere l'occupazione di tutti, la dignità del lavoro e la continuità del giornale". Per Fago, dunque "è assurdo che si dica che un'offerta che permette la continuità di uscita del giornale in edicola non dia certezze di futuro all'azienda o addirittura ne possa determinare il successivo fallimento perché non prevede una certezza del prezzo di acquisto" o che "si dica che ci si "impegna al 100% per trovare la soluzione definitiva" quando ormai quello che è sicuro al 100% è che da domani l'Unità non sarà più in edicola". Ricordando di essersi reso "disponibile a finanziare la società, come richiesto dai liquidatori, per la mia quota parte, ossia per il 51%, nella misura in cui ogni altro socio avesse fatto la stessa cosa per la propria quota", Fago si dice convinto che in Italia "ci sia una grande domanda politica e sociale per un quotidiano libero e indipendente dai partiti che si rivolga all'insieme della Sinistra italiana ed europea. Quel giornale è per me l'Unità ed è alla realizzazione di questo progetto che continuerò a lavorare".
l’Unità on line 31.7.14
Fago replica a Bonifazi
«Mia proposta non era una farsa»
qui
Formiche.net 31.7.14
Fago non la molla e spiega chi ha ucciso l’Unità
di Carlo Patrignani
qui
l’Unità on line 31.7.14
Renzi su l'Unità: «La priorità è ripartire da brand e lavoratori»
Il presidente del Consiglio sulla situazione del giornale: «Non dobbiamo discutere sulle responsabilità del passato»
«Faccio mie le parole del presidente Orfini, sia sull'abbraccio ai senatori sia sull'Unità. Più che discutere sulle responsabilità del passato dobbiamo fare un discorso sul brand, sulle feste, così da avere una community dell'Unità». Lo ha detto Matteo Renzi in direzione Pd.
«Anzichè stare a discutere sulle responsabilità del passato, dobbiamo fare una grande scommessa sul brand». Ed ancora: «La priorità è partire dai lavoratori e dalle lavoratrici del giornale», ha dichiarato il presidente del Consiglio, associandosi alle parole del presidente del Pd Matteo Orfini, che ha affermato come l'obiettivo sia riportare l'Unità in edicola il prima possibile
qui
L’Huffington Post 31.7.14
“L’Unità" chiude. Anche il Pd boccia la proposta di Fago di salvare la storica testata: motivi economici o politici?
di Cecilia Alessandrini
qui
si ringrazia Carlo Patrignani
LEFT C’È.
E SARÀ NELLE EDICOLE SABATO 2 AGOSTO
In attesa, speriamo, di riprendere la collaborazione con una rinnovata Unità,
E SARÀ NELLE EDICOLE SABATO 2 AGOSTO
In attesa, speriamo, di riprendere la collaborazione con una rinnovata Unità,
ai cui giornalisti esprimiamo la nostra piena solidarietà, left esce da solo in edicola
Invitiamo i lettori a sostenerci, in tutti i modi possibili. Grazie davvero per il vostro sostegno.
I redattori di left
I redattori di left
Sergio Staino, nell'intervista di mercoledi 30 a Repubblica, integralmente disponibile qui di seguito:
«Per
quello che ho capito si voleva fare una bad company che finiva in un
binario morto e si faceva una nuova società che senza sospendere le
pubblicazioni veniva rifinanziata. Che io sappia l’unica offerta
presente era però quella di Fago. Credo che però Fago
sia una figura abbastanza lontana dalla maggioranza attuale del Pd.
Quindi non credo che sarebbe stato visto con molto entusiasmo..»
E perché?
«Perché è molto vicino a Massimo Fagioli e alla rivista molto interessante Left che è su una barricata molto movimentista. Quello che non capisco è se la chiusura è determinata dalla volontà di liquidare definitivamente l’Unità o di arrivare ad una nuova società dove ci sia Fago o non ci sia, Ma l’ultima parola sarà quella di Renzi. Bisogna capire se nel suo progetto di Pd c’è un quotidiano che raccoglie la nostra area o invece dobbiamo andare allo sbando».
Il testo integrale dell'intervista di Silvio Buzzanca a Sergio Staino:
«Perché è molto vicino a Massimo Fagioli e alla rivista molto interessante Left che è su una barricata molto movimentista. Quello che non capisco è se la chiusura è determinata dalla volontà di liquidare definitivamente l’Unità o di arrivare ad una nuova società dove ci sia Fago o non ci sia, Ma l’ultima parola sarà quella di Renzi. Bisogna capire se nel suo progetto di Pd c’è un quotidiano che raccoglie la nostra area o invece dobbiamo andare allo sbando».
Il testo integrale dell'intervista di Silvio Buzzanca a Sergio Staino:
ROMA Il primo agosto l'Unità chiude...
«Mi offre un posto di lavoro a Repubblica ? ».
A dire il vero desideravo sapere cosa pensano Sergio Staino e soprattutto Bobo della brutta notizia...
«Io in questo momento sto abbastanza male perché considero l'avventura dell'Unità chiusa. Ma un po' di razionalità politica mi fa pensare che potrebbe esserci anche un altro progetto nella testa di Renzi».
E Bobo?
«Non sapendo cosa sarebbe successo avevo preparato una vignetta dove Bobo finiva sepolto sotto una valanga di mattoni di un muro che crollava e ferito rassicurava la bambina dicendo: "Non ti preoccupare. Non è successo niente. Se erano emendamenti era peggio". Arrivata la notizia ho lasciato il disegno e faccio dire a Bobo: "Speravo fossero emendamenti. Purtroppo era invece l'Unità"».
Ma chi ha la responsabilità di trovare una soluzione?
«Ora la responsabilità è tutta sulle spalle del segretario. È lui che deve decidere se salvare o non salvare un giornale che è un pezzo importante dell'identità di questa sinistra...».
Tutto nelle mani di Renzi?
«Credo proprio di sì. Per quello che ho capito si voleva fare una bad company che finiva in un binario morto e si faceva una nuova società che senza sospendere le pubblicazioni veniva rifinanziata. Che io sappia l'unica offerta presente era però quella di Fago. Credo che però Fago sia una figura abbastanza lontana dalla maggioranza attuale del Pd. Quindi non credo che sarebbe stato visto con molto entusiasmo..»
E perché?
«Perché è molto vicino a Massimo Fagioli e alla rivista molto interessante Left che è su una barricata molto movimentista. Quello che non capisco è se la chiusura è determinata dalla volontà di liquidare definitivamente l'Unità o di arrivare ad una nuova società dove ci sia Fago o non ci sia, Ma l'ultima parola sarà quella di Renzi. Bisogna capire se nel suo progetto di Pd c'è un quotidiano che raccoglie la nostra area o invece dobbiamo andare allo sbando».
Ma il Pd ha anche un altro giornale: Europa « Europa era nata nell'area centrista. Ma nel momento in cui Renzi si colloca nel Pse e ritira fuori l'anima popolare delle feste dell'Unità come fa a riconoscersi in Europa?» In tutti questi anni sono passati anche tanti direttori.
Staino come li giudica?
«Devo dire che molti dei direttori degli ultimi anni sono stati eccellenti. È vero che molti si sono posti in una situazione non di rottura, ma abbastanza scomoda nei confronti della segreteria del partito. Penso a Colombo, Padellaro, la De Gregorio. Forse omogeneo, con Bersani, era Sardo. Ma tutti avevano in testa un loro progetto di giornale. Non ne posso parlare male. Perché sono stato sempre ascoltato, messo a mio agio. E perché questi giornali, sia nella diversità delle loro impostazione un pubblico lo avevano trovato».
E adesso Bobo dove si accasa?
«Chi lo sa. Per il momento farò le vignette sul mio sito, su Twitter. E aspettiamo di vedere cosa matura».
NEL NUMERO DI DICEMBRE 1980 DI "LINUS" - QUANDO MATTEO RENZI NON AVEVA ANCORA COMPIUTO SEI ANNI - SERGIO STAINO PUBBLICÒ UNA STRISCIA DI "BOBO" - OGGI DISPONIBILE NELL'ARCHIVIO STAMPA DELLA ASS. CULT. "AMORE E PSICHE", QUI - ALLA QUALE APPARTENEVA ANCHE QUESTA VIGNETTA CHE RIPUBBLICHIAMO QUI DI SEGUITO:
si ringraziano Giovanni Del Missier e Paola Cantini
l'Unità 31.7.14
La “striscia rossa” sulla apertura della prima pagina:
Odio
gli indifferenti. Credo che vivere voglia dire essere partigiani. Chi
vive veramente non può non essere cittadino e partigiano.
L’indifferenza è abulia, è parassitismo, è vigliaccheria,
non è
vita. Perciò odio gli indifferenti. Alcuni piagnucolano pietosamente,
altri bestemmiano oscenamente, ma nessuno o pochi si domandano: se
avessi fatto anch’io il mio dovere,
se avessi cercato di far valere la mia volontà, sarebbe successo ciò che è successo?
Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti.
Antonio Gramsci 11 febbraio 1917 l'Unità 31.7.14il manifesto 31.7.14
Comunicato dei poligrafici
Nella sede de l'Unità in questo ore di sconcerto, la rassegnazione rischia di prendere il sopravvento.
L'Unità oltre alla sua storia è "testarda", ed ancora una volta proviamo con una proposta di essere protagonisti attivi del nostro futuro.
Nelle ultime 24 ore la solidarietà verso l'Unità ci ha resi orgogliosi di farne parte, pensiamo di chiedere agli azionisti ed al Pd di dimostrare di voler dare un futuro a questo quotidiano.
Noi proponiamo di lavorare gratuitamente, nonostante negli ultimi tre mesi il nostro lavoro non è stato retribuito, per tutto il periodo necessario ad una soluzione positiva della vertenza e chiediamo agli azionisti e al Pd di garantire l'uscita della testata fino al raggiungimento della soluzione.
Gli attestati di stima ci piacerebbe tradurli in un percorso vero che significhi avere sempre in edicola il nostro giornale.
l'Unità 31.7.14
Il comunicato del Cdr
Questo non è l’addio, non è il segno della resa. Da domani il nostro e vostro giornale non sarà più nelle edicole. Ma noi ci saremo. E continueremo a batterci per far tornare al più presto l’Unità tra la nostra gente, tra chi si sente parte di una storia più grande, iniziata novant’anni fa e che non può finire così. È quello che ci chiedono anche in queste ore drammatiche migliaia di lettori attraverso telefonate ed email.
L’Unità è una voce che non può essere spenta perché la sua perdita rende più povera l’informazione e il dibattito politico-culturale del nostro Paese. Un riconoscimento che ci viene non solo dalle fila della sinistra, ma anche da avversari politici. Ma gli attestati più importanti per noi vengono dai volontari delle Feste dell’Unità. In tanti ci hanno detto che sarà molto doloroso per loro contribuire alla riuscita di questi appuntamenti, con il loro servizio gratuito, generoso, appassionato, senza l’Unità. Anche a loro diciamo che torneremo ad incontrarci presto.
Nel giorno in cui i liquidatori hanno decretato la sospensione delle pubblicazioni, il segretario del Pd Matteo Renzi ha affermato: «L’Unità non chiuderà. È il momento per tutti di avere molta responsabilità. Il Pd sta lavorando ad una soluzione per salvare il quotidiano». Queste parole sono state prese sul serio dai lavoratori del giornale e immaginiamo anche da tutti coloro che ogni giorno vanno in edicola a dimostrarci il loro attaccamento.
Per questo ieri il Comitato di redazione de l’Unità ha chiesto un incontro urgente ai vertici del Pd per verificare l’impegno a dare concretezza alle parole del segretario. Il confronto avuto con il presidente del Pd Matteo Orfini, il vicesegretario Lorenzo Guerini e il tesoriere Francesco Bonifazi è servito per avere una prima risposta, che ora dovrà essere verificata nei fatti.
Ci è stato detto che il Pd sta lavorando per trovare una soluzione in tempi rapidi non solo per riportare il giornale in edicola ma per garantire un rilancio del progetto editoriale. Ci è stato detto che sono già in corso incontri con imprenditori che hanno manifestato interesse a iniziare una nuova storia insieme a noi. Prendiamo atto di queste affermazioni, ma ai nostri interlocutori abbiamo ribadito che questo è il tempo dei fatti, perché le parole da sole non hanno impedito che da domani non saremo più in edicola. Occorre fare presto e bene, perché ogni giorno che passa senza l’Unità è un giorno in cui la democrazia è un po’ più povera. E la sinistra un po’ più debole.
l'Unità 31.7.14
Fate girare la voce: questo non è l’ultimo numero
Adesso inizierà una partita nuova e diversa che avrà un commissario come arbitro:
sarà lui, non più l’assemblea dei soci, a valutare le offerte per rilanciare il giornale
Una ricchezza per la sinistra,
un luogo di informazione seria, di discussione e di confronto,
uno strumento di esplorazione del nuovo
di Luca Landò
su spogli
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l'Unità 31.7.14
C’è una sola domanda: come sarà l’Unità?
di Walter Veltroni
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l'Unità 31.7.14
Giornalismo etico e leale per il lavoro e il Paese
di Susanna Camusso
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l'Unità 31.7.14
Questa voce serve alla sinistra e al Paese
di Alfredo Reichlin
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l'Unità 31.7.14
Sempre attenti ai diritti degli ultimi
di Laura Boldrini
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l'Unità 31.7.14
Con l’Unità le idee e i valori della sinistra
di Massimo D’Alema
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l'Unità 31.7.14
Sia il quotidiano di riferimento per il Pd e per i riformisti
di Emanuele Macaluso
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l'Unità 31.7.14
Un baluardo contro lo scempio del territorio
di Vittorio Emiliani
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l'Unità 31.7.14
I cattivi argomenti di mercatisti e indifferenti
di Massimo Adinolfi
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l'Unità 31.7.14
L’antica sfida di un foglio di lotta e di pensiero
di Michele Prospero
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l'Unità 31.7.14
Una ferita terribile, ma il giornale ce la farà
di Claudio Sardo
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l'Unità 31.7.14
l’Unità chiude ma non muore
di Maurizio De Giovanni
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l'Unità 31.7.14
L’Italia non sarà più la stessa
di Paolo Di Paolo
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l'Unità 31.7.14
La tenacia del pericoloso giornale comunista
di Dacia Maraini
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l'Unità 31.7.14
Se i giovani prendessero in carico questa storia
di Andrea Di Consoli
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l'Unità 31.7.14
La libertà di scrivere senza censure
di Gianfranco Pasquino
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l'Unità 31.7.14
I giornalisti prendano le redini del gioco
di Massimo Mucchetti
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l'Unità 31.7.14
Tornare presto a raccontare il Paese
di Paolo Guerrieri
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l'Unità 31.7.14
Il killer del giornale e i soloni del web
di Sara Ventroni
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l'Unità 31.7.14
Viene meno un caposaldo nella lotta alle mafie
di Vito Lo Monaco
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l'Unità 31.7.14
Un giornale sempre dalla parte degli ultimi
di Michele Ciliberto
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l'Unità 31.7.14
Una sede importante del dibattito sulle riforme
di Massimo Luciani
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l'Unità 31.7.14
Il coraggio di trovare una nuova identità
di Francesco Clementi
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l'Unità 31.7.14
Mi mancate. Questo non è un Paese per laici
di Carlo Flamigni
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l'Unità 31.7.14
Scienza da sempre negletta. Ora di più
di Gilberto Corbellini
su spogli
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l'Unità 31.7.14
Una gloriosa novantenne. Non possiamo farne a meno
di Riccardo Chiaberge
su spogli
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l'Unità 31.7.14
Quotidiano leader di riflessione sulla bioetica
di Maurizio Mori
su spogli
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l'Unità 31.7.14
C’è spazio per una nuova Unità libera e indipendente
di Pietro Folena
su spogli
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l'Unità 31.7.14
Una testata «testarda» che dobbiamo difendere
di Carla Cantone
su spogli
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l'Unità 31.7.14
Voce della sinistra Salviamola in extremis
di Francesca Chiavacci
su spogli
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l'Unità 31.7.14
La portavo in tasca come una bandiera
di Moni Ovadia
su spogli
l’intera edizione di oggi in pdf è disponibile qui
Le responsabilità del Pd e degli altri soci. Parla il direttore Luca Landò
Luca Landò: “L’Unita chiude, ma tornerà in edicola. Siamo una testata cocciuta”
intervista di Luca Fazio
su spogli
il manifesto 30.7.14
Chiude dopo 90 anni il giornale fondato da Gramsci. Il Cdr: “Hanno ucciso l’Unità”
di Luca Fazio
qui
Corriere 31.7.14
Da D’Alema a Veltroni, le firme dell’ultima «Unità»
Oggi in edicola il numero d’addio del quotidiano. L’ex leader pd: ora siamo tutti più poveri
su spogli
Corriere 31.7.14
Peppino Caldarola
«Serve una testata nuova. Senza cedere alla retorica»
intervista di Alessandra Arachi
su spogli
il Fatto 31.7.14
In rosso
Unità, ultima chiamata per il Pd: un compratore per evitare la Santanchè
di Sal. Can.
su spogli
Repubblica 31.7.14
Unità, incontro Cdr-Pd: “Impegno per salvare il giornale”
ROMA. Un incontro «positivo» per salvare l’Unità, che sospende le pubblicazioni. Così il cdr valuta la riunione con i vertici del Pd, al largo del Nazareno, presenti il vicesegretario Lorenzo Guerini, il presidente del partito Matteo Orfini e il tesoriere Francesco Bonifazi. I tre hanno assicurato ai giornalisti il massimo impegno per evitare la chiusura, e sarebbero già state prospettate alcune ipotesi.
Una soluzione auspicata anche dai senatori del Pd, mentre Veltroni oggi firmerà un articolo per l’ultimo numero.
Europa 31.7.14
Ultimo giorno in edicola per l’Unità. Ma la battaglia continua
Ieri i giornalisti hanno incontrato i vertici del Pd
di Fabrizia Bagozzi
qui
Panorama 30.7.14
L'Unità: fondata da Gramsci, affondata da Renzi
Dal primo agosto stop alle pubblicazioni. Titolo shock sull'ex quotidiano del Pci-Pds-Ds: «Hanno ucciso l'Unità». Il direttore Landò attacca il Pd
qui
Il Sussidiario 31.7.14
Chiusura dell’Unità
Attacco alla democrazia e al pluralismo?
di Giovanni Cominelli
qui
Orticalab 31.7.14
L’Unità, un’indimenticabile pagina di vita
“L’Unità” ha voluto essere, riuscendovi, un grande strumento di educazione politica e di cultura; si è collocata, così, sul fronte della storia
di Luigi Anzalone
qui
L’Huffington Post 30.7.14
L'Unità, il giorno degli scatoloni e dei veleni. Matteo Renzi pensa a un'Unità 2.0 ma nessuna certezza per i giornalisti
di Alessandro De Angelis
qui
Giornalettismo 30.7.14
Fu Berlinguer a segnare il destino de “L’Unità”
di Massimo Zamarion
qui
L’Avanti 30.7.14
Con l’Unità chiude un pezzo della storia della sinistra
qui
L’Avanti 31.7.14
Caldarola propone che L’Unità cambi nome
qui
L’Avanti 30.7.14
Tutti in lutto per l’Unità, ma per l’Avanti?
qui
Informa 31.7.14
L'Unità, in tre in corsa per acquisire il quotidiano
qui
PolisBlog 30.7.14
L'Unità chiude: a pagare i debiti sarà lo Stato?
di Renato Marino
qui
La Notizia, Il Giornale.it 31.7.14
Dell’Unità restano solo brandelli
Il giornale ex comunista a un giorno dall’oblio
Del quotidiano di Gramsci si salverà solo il marchio, che Palazzo Chigi starebbe pensando di riciclare per lanciare una versione 2.0
Più smart e (magari) meno scomoda per il premier
di Alessandro De Angelis
qui
Il Giornale 31.7.14
L'Unità chiude, il Pd guarda Ed è scontro tra ex direttori
Polemica su crac e conti in rosso, inutili le ultime trattative
Veleni anche contro il premier: "Renzi non ha fatto nulla"
di Mariateresa Conti
qui
Quotidiano Net 31.7.14
Il partito si fa vivo, l’Unità spera nel miracolo
qui
Melty.it 30.7.14
L’Unità chiude: Perchè i giornali falliscono nonostante il finanziamento pubblico
L’Unità, giornale storico della sinistra italiana fondato nel 1924 da Antonio Gramsci, ha annunciato la chiusura e interromperà le pubblicazioni a partire dal prossimo 1 agosto. Quali altri giornali rischiano la chiusura?
qui
Milano Post 31.7.14
Renzi ha rottamato anche l’Unità?
E come sono stati gestiti i milioni di finanziamento pubblico?
qui
Il Secolo XIX 30.7.14
L’Unità chiude: in edicola ancora pochi giorni
di Fabio Luppino
qui
La Gazzetta dello Sport 30.7.14
Chiude pure un pezzo di storia italiana con l’Unità?
di Giorgio Dell'Arti
qui
Il Salvagente 31.7.14
Da domani l'Unità sospende le pubblicazioni
Bocciate tutte le ipotesi presentate ai liquidatori. Il Cdr: "Hanno voluto ucciderla".
di Angelo Angeli
qui
Italia chiama Italia 31.7.14
L’Unità muore, uccisa da lettori e giornalisti
di Ricky Filosa
qui
CronoPolitica 30.7.14
La promessa di Matteo Renzi: «Riapriremo l’Unità»
qui
Agorà Magazine 30.7.14
L'Unità chiude ma le feste? E chi se le ricorda?
di Roberto De Giorgi
qui
Globalist 30.7.14
L'Unità, il Pd e noi che non vogliamo morire democristiani
L'Unità è stata un sogno professionale e politico realizzato
Claudio Visani racconta la sua esperienza e i suoi anni passati nel giornale che venerdì non sarà più in edicola
di Claudio Visani
qui
Dazebao News 30.7.14
A rischio l'Unità. Non c'è tempo da perder, ci vuole un progetto industriale e culturale
di Pietro Folena
qui
Dagospia 31.7.14
Curiosi di sapere chi ha ucciso l’Unità?
Scoperto il killer: Concita De Gregorio
E non lo spifferano i fuorusciti Travaglio e Padellaro e Furi Colombo bensì lo svela l’ex direttore dell’Espresso, oggi editorialista di repubblica, Giovanni Valentini su Twitter:
“Sulla foto della campgna pubblicitaria del 2008 di Oliviero Toscani ci sono le impronte digitali di chi ha messo in liquidazione L’Unità
E all’epoca il direttore dell’Unità che arrivava da repubblica ed è tornata a repubblica, nomina che porta la firma di Veltroni
Oggi il quotidiano fondato da Gramsci (ed affondato da Renzi) sarà in edicola per l’ultima volta
L’ineffabile Veltroni: “Credo che l’ambizione sia quella di guardare al futuro e non alla sopravvivenza. Senza l’Unità siamo tutti più poveri"
qui
ASSASSINI
Repubblica 31.7.14
Suad Amiry: “Questa guerra è contro i bambini E il mondo tace”
di Antonello Guerrera
su spogli
Repubblica 31.7.14
Gaza, stragi al mercato e nella scuola dell’Onu L’ira di Ban Ki-moon “È stato Israele, vergogna”
Colpi di cannone contro le aule che ospitano i rifugiati e sulla folla in cerca di provviste: uccisi donne e bambini
L’odore di Gaza è quello dolciastro del sangue umano mescolato a quello animale, del fetore che sale dall’immondizia cotta dal sole abbandonata nelle strade, delle fognature esplose che formano pantani maleodoranti e fetidi. È l’odore della morte
di Fabio Scuto
su spogli
Repubblica 31.7.14
Il silenzio dell’Europa
di Andrea Bonanni
su spogli
Corriere e Haaretz 31.7.14
Quell’alibi del mio Paese che spara senza piangere
di Don Futterman
su spogli
il Fatto 31.7.14
Caso Shalabayeva, l’Italia è peggio del Kazakistan
La Cassazione accoglie il ricorso della mglie del dissidente contro il Viminale
“Ignorato il diritto d’asilo, anomalo il blitz notturno”
di Valeria Pacelli
su spogli
La Stampa 31.7.14
“Shalabayeva, il Viminale calpestò i suoi diritti”
La Cassazione: espulsione illegittima, deve essere risarcita
di Guido Ruotolo
su spogli