sabato 4 aprile 2015

SULLA STAMPA DI SABATO 4:
Repubblica 4.4.15
“Nei Quaderni di tenebra la maledizione di Heidegger”
Nelle sue tesi ‘nere’ le affermazioni contro gli ebrei pretendono di avere carattere filosofico ma sono espressioni di un risentimento stereotipato
I testi antisemiti, le polemiche su un’eredità scomoda: confronto tra Maurizio Ferraris e Günter Figal

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La Stampa 4.4.15
L’Aquila, l'ultima beffa: i terremotati devono restituire il risarcimento
Dopo l'assoluzione in secondo grado della Commissione Grandi Rischi, la Protezione Civile chiede la restituzione delle somme a chi come Tonino, ha perso due figlie, la casa e il lavoro e dopo sei anni ancora non è riuscito a ricostruire la sua vita
di Flavia Amabile
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il manifesto 4.4.15
Soldi pubblici ma virtuali. E L’Aquila può attendere
Delrio: «La ricostruzione post terremoto procede bene, coi finanziamenti del governo»
Ma gli aquinali smentiscono. Al sesto anniversario del sisma, l’annuncio della visita di Renzi. Ma il problema sta nel flusso discontinuo di fondi
di Eleonora Martini
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il manifesto 4.4.15
Quel silenzio assordante del centro storico de L’AquilaSesto anniversario del terremoto. Il Pd, in stile renziano, si limita a gestire il presente
«Com’era e dov’era» solo la periferia delle speculazioni
di Enrico Perilli
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il Fatto 4.4.15
Sondaggio Agorà il premier perde un punto in 7 giorni
LE RECENTI INCHIESTE giudiziarie avrebbero indebolito l’immagine di Matteo Renzi. È quanto risulta dall’ultimo sondaggio di Ixè per Agorà: secondo il 72 per cento degli interpellati l’immagine del presidente del Consiglio è stata danneggiata, mentre per il 17 per cento Renzi ne esce rafforzato . Di conseguenza, diminuisce anche il dato della fiducia personale nei confronti del premier, che perde un punto percentuale e per la prima volta scende sotto la soglia del 40 per cento. In testa, nella classifica di gradimento dei personaggi pubblici, domina il nuovo presidene della Repubblica , Sergio Mattarella, ancora in luna di miele con gli italiani. La fiducia nei suoi confronti è al 70 per cento. A pagare la flessione di Renzi è anche il Pd. Negli ultimi 7 giorni il partito del premier è sceso di mezzo punto, a quota 38,4%. Lieve incremento per M5s che si attesta al 18,7% (+0,2) e altrettanto lieve contrazione per la Lega, al 13,5% (-0,2). Forza Italia rimane sotto al partito di Salvini (12,9%), ma Berlusconi – secondo gli intervistati – rimane l’unico leader possibile per gli azzurri: il 66 per cento degli elettori del partito non vuole che ne lasci la guida.
Corriere 4.4.15
Renzi non teme la fronda interna Aperture solo sul nuovo Senato
Italicum intoccabile
di Maria Teresa Meli
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il Fatto 4.4.15
Quell’ultima carta chiamata Mattarellum
I dissidenti dem convergono sulla vecchia legge elettorale per fermare l’Italicum
Ma hanno bisogno di alleati
di Luca De Carolis
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Repubblica 4.4.15
La tentazione pericolosa della fiducia sull’Italicum
Sarebbe rischioso approvare la riforma con una ristretta base parlamentare
L’ipotesi tradisce la fretta del premier sulla legge elettorale
Palazzo Chigi non farà concessioni sia alla minoranza pd sia a Alfano
di Stefano Folli
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Il Sole 4.4.15
Urne ed economia
Il test di primavera di Renzi
I primi dati economici incroceranno il voto regionale
di Lina Palmerini
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Il Sole 4.4.15
Il flop del 2 per mille ai partiti
Raccolti in tutto 325mila euro
Finanziamento della politica. Appena 16mila contribuenti hanno aderito con le dichiarazioni 2014
Per il Pd 10mila sostenitori con 200mila euro, a Forza Italia 24mila euro da 829 supporter
di Marco Mobili e Mariolina Sesto
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Repubblica 4.4.15
Il Consiglio d'Europa fissa i limiti intrusione nella vita dei lavoratori
Lavoro e privacy: Strasburgo frena sull'uso della tecnologia per monitorare i dipendenti
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Repubblica 4.4.15
La sfida dei sindacati
Nei nuovi contratti aumenti superiori al bonus di 80 euro
di Roberto Mania
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il manifesto 2.2.15
Come far vivere un’agenda di riscatto
di Marco Revelli
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Corriere 4.4.15
Il 25 Aprile senza Brigata ebraica «È Shabbat e ci sono i palestinesi»
Polemiche a Roma. Pacifici: «Durante la guerra erano alleati dei nazisti»
di  Claudia Voltattorni
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La Stampa 4.4.15
Schianto dell’Airbus
Lubitz accelerò durante la discesa
La seconda scatola nera conferma: atto volontario
di Tonia Mastrobuoni
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Corriere 4.4.15
«L’inverno è finito, abbiamo vinto»
Selfie e canzoni: primavera a Teheran
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Repubblica 4.4.15
Quella svolta di Obama che spaventa lo Stato ebraico
di Gad Lerner
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Repubblica 4.4.15
La scommessa di Barak
di Vittorio Zucconi
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Il Sole 4.4.15
Storia e geopolitica
Il compromesso di Losanna lascia irrisolto il problema di sempre: la volontà iraniana di distruggere lo Stato ebraico
Le ragioni d’Israele e l’odio antico di Teheran
di Ugo Tramballi
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Il Sole 4.4.15
Storia d’amore e d’interesse
Quella tra l’Italia e l’Iran è una lunga storia d’amore e di interesse, dai tempi di Marco Polo fino a Enrico Mattei.
di Alberto Negri
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il manifesto 4.4.15
Israele respinge l’accordo di Losanna con l’Iran
«L'accordo legittima l'illegale programma atomico iraniano», ha sostenuto ieri il premier Netanyahu sorvolando sul fatto che Israele era e resta l'unica potenza nucleare in Medio Oriente
di Michele Giorgio
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La Stampa 4.4.15
E nel 2070 l’islam diventerà la prima religione del mondo
di Francesco Semprini
L’islam corre a tal punto che ben prima della fine del secolo diventerà la confessione più diffusa del Pianeta. A dirlo è il Pew Research Center, secondo cui entro il 2050 il numero di musulmani sarà all’incirca pari a quello dei cristiani. Mentre nel 2070 potrebbe già avvenire il sorpasso, se i trend manterranno la stessa direzione e la velocità di quelli attuali. «Sino al 2010, il cristianesimo era di gran lunga la religione più grande al mondo in termini numerici, con circa 2,2 miliardi di credenti, ovvero circa un terzo dei 6,9 miliardi di persone che popolano il Pianeta», spiega Pew. «L’islam diventava la seconda confessione, - prosegue l’Istituto di ricerca - con 1,6 miliardi di credenti, pari al 23% della cittadinanza globale».
Il trend
La distribuzione è destinata a mutare nei prossimi decenni, in coincidenza dell’aumento della popolazione mondiale a 9,3 miliardi, entro la metà del secolo XXI. Per allora Pew stima che l’islam crescerà del 73% rispetto ai valori attuali, mentre il cristianesimo registrerà un incremento più contenuto e pari al 35%. Ciò porterà a una situazione di sostanziale parità con 2,76 miliardi di musulmani e 2,92 miliardi di cristiani.
Il principale fattore che spiega l’espansione islamica è da individuare nella distribuzione geografica delle persone di fede musulmana - spiega Alan Cooperman, direttore di Pew per quanto riguarda le ricerche in ambito religioso. - I musulmani sono concentrati nelle zone del mondo dove si registrano i tassi di crescita della popolazione più pronunciati».
Dove sono i musulmani
In questo modo l’Islam da secoli al secondo posto delle confessioni più praticate è pronta a oscurare il primato del cristianesimo. Secondo Pew, inoltre, entro il 2050 l’India sostituirà l’Indonesia come Paese con la comunità islamica più ampia, in Europa i musulmani saranno un decimo della popolazione, e quattro cristiani su dieci vivranno nell’Africa sub-sahariana, a fronte dell’attuale 25 per cento.


Corriere 4.4.15
La via di Mosca: ultimo ricatto di Tsipras all’Ue
di Danilo Taino
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Il Sole 4.4.15
Londra al voto
Le elezioni inglesi ostaggio del nazionalismo scozzese
L’Snp rischia di diventare terzo partito e ago della bilancia
di Leonardo Maisano
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il Fatto 4.4.15
Cina
Intrighi e segreti dell’onorevole Zhou
di Cecilia Attanasio Ghezzi
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Corriere 4.4.15
Cuba, annunciato il primo incontro tra Obama e Raul Castro
Un altro passo verso il riavvicinamento tra Usa e Cuba: i due presidenti si incontreranno. Primo obiettivo: ristabilire le relazioni diplomatiche
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La Stampa 4.4.15
Francia, il Parlamento vieta le modelle troppo magre
Le agenzie di casting non potranno far sfilare ragazze con indice di massa corporea inferiore a 18
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Corriere 4.4.15
Due bombe per battere il Giappone
Le stragi di Hiroshima e Nagasaki
risponde Sergio Romano
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Il Sole 4.4.15
A Pasqua musei gratis per tutti: ecco la mappa
con un articolo di Stefano Biolchini e Francesco Prisco
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il manifesto 4.4.15
De Oliveira
Senza memoria e senza sesso non c’è avvenire
Una conversazione con il regista avvenuta a Cannes, nel 2007, dopo la proiezione di «Cristoforo Colombo, l’enigma»
Un film sulle grandi scoperte che non sono mai raccontate dal punto di vista dei marinai e dei loro sacrifici
di Eugenio Renzi
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il manifesto 4.4.15
De Oliveira
Gustare la vita coi piedi per terra
Un breve ricordo del regista scomparso che ci ha inviato un altro cineasta, sperimentatore, narratore con uno speciale amore per i suoi film e per il cinema (e la cultura) lusitani
di Mauro Santini
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il manifesto Alias 4.4.15
Manoel de Oliveira nello spazio assoluto
Nel suo cinema entra in gioco una doppia, anzi multipla trasfigurazione che si coglie solo se si condivide una condizione di delirio
di Alessandro Cappabianca
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il manifesto Alias 4.4.15
Victor Serge, una vita da rivoluzionario in fuga
Sono usciti in Italia i "Carnets 1936-1947", scritti ritrovati in una fondazione a pochi chilometri da Città del Messico, dove Serge sconfitto trascorse gli ultimi anni
di Giancarlo Mancini, 4.4.2015
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il manifesto Alias 4.4.15
Bauman, Pasolini, Gramsci
di Pasquale Misuraca
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