lunedì 6 luglio 2015

SULLA STAMPA DI LUNEDI 6

SABATO 4 SUL CORSERA:






Corriere 4.7.15
Heidegger non va messo al bando Ma il suo antisemitismo è innegabile
L’errore di Faye. Chi impone pretese di natura morale al pensiero ne mette in forse la libertà
di Peter Trawny
tra i curatori dell’edizione tedesca delle Opere complete di Heidegger, si occupa in particolare dei Quaderni neri
qui
Lo stesso Trawny sarà a Milano dopodomani, lunedì 6, per un dibattito della Milanesiana, la rassegna ideata e diretta da Elisabetta Sgarbi. L’incontro, che ha come tema Heidegger e la questione ebraica, si tiene presso la Sala Buzzati del «Corriere» (via Balzan 3) alle ore 12. Oltre a Trawny partecipano Donatella Di Cesare, Antonio Gnoli Alessandra Iadicicco, Gianni Vattimo. Modera Armando Torno

Corriere 4.7.15
Un nuovo «circolo» intitolato al filosofo
di Antonio Carioti
qui


La Milanesiana 2015:
Lunedì 6 luglio, c'è l'ultimo Aperitivo in città, organizzato in collaborazione con il Comune di Milano e la Fondazione Corriere della Sera. Coordinati da Armando Torno, giornalista e saggista, conduttore su Radio 24 di Musica Maestro, dialogheranno su Heidegger e la questione ebraica, risollevata dalla recente pubblicazione dei Quaderni neri: Peter Trawny, specializzato in filosofia politica ed estetica e direttore del Martin Heidegger Institut; Donatella Di Cesare, professore di filosofia teoretica alla Sapienza di Roma, vice presidente della Martin Heidegger-Gesellschaft e autrice di Heidegger e gli ebrei. I Quaderni neri; Gianni Vattimo, vicepresidente dell’Academià de Latinidade; Antonio Gnoli, giornalista di Repubblica e autore di scritto L’ultimo sciamano. Conversazioni su Heidegger insieme a Franco Volpi, e la giornalista Alessandra Iadicicco¸ che scrive per Il Foglio e il Corriere della Sera, e da vent’anni svolge un’intensa attività di traduzione dal tedesco di testi, tra gli altri, anche di Martin Heidegger, a cominciare dal capolavoro postumo Contributi alla filosofia (Dall’evento), fino ai controversi Quaderni Neri.

Yanis Varoufakis
Minister No More!

Posted on July 6, 2015
The referendum of 5th July will stay in history as a unique moment when a small European nation rose up against debt-bondage.
segue qui
dal Corsera:
Questa mattina il “Corriere della Sera” aveva già accreditato questa ipotesi sempre più insistente poi confermata dallo stesso ministro con parole polemiche: «Subito dopo il referendum sono stato reso consapevole di una certa preferenza di alcuni partecipanti dell’Eurogruppo (il consesso dei ministri finanziari europei, ndr) perla mia… assenza da quegli incontri», un’idea giudicata dal primo ministro (Tsipras, ndr) potenzialmente di aiuto per lui in vista del raggiungimento di un accordo. Tsipras dunque offre la testa di Varoufakis sul piatto ai governi creditori, come anticipato dal “Corriere” sul giornale di questa mattina. È un’uscita di scena polemica, che forse destabilizzerà il governo greco. Resta da capire se basterà al raggiungimento di un accordo in Europa.
«Grecia, Varoufakis si dimette: "Lascio per aiutare Tsipras nella trattativa"»
su Repubblica.it, qui

il Fatto 6.7.15
Tsipras 61 - Europa 39
Il popolo greco contro la paura e l’austerità della Troika
ORA ZELIG RENZI (L’UOMO DEL NI) NON CONTA NULLA
di Stefano Feltri
Davanti a un referendum in cui bisognava votare “Sì” o “No”, Matteo Renzi è riuscito a proporsi come campione del “Ni”, nobilitato con lo scioglilingua della “terza via”: lo slogan di un’altra epoca, quando Tony Blair era un leader vincente e non un lobbista in decadenza. Ieri sera, a urne greche appena chiuse, i fedelissimi del giglio magico, con agile inversione a U, correvano spudoratamente in soccorso del vincitore Tsipras, scaricato e vilipeso fino a poche ore prima (memorabile il “Che ci azzecca Pericle?” del turborenziano Francesco Nicodemo sull’Unità). Intanto Angela Merkel e François Hollande organizzavano un vertice a Parigi per decidere la reazione dell’Europa. Vertice a cui Renzi non è stato invitato neppure per il caffè. D’altronde averlo al tavolo non aggiungerebbe molto: quale sia la sua idea di euro, di Unione europea, di economia è un mistero. O forse è fin troppo chiaro: nessuna.
Hollande è uno dei leader più screditati d’Europa, tra attentati jihadisti, paparazzi e ministri che vanno e vengono, mentre Renzi guida uno dei governi più stabili del continente. Eppure Hollande ha chiamato Tsipras subito dopo il voto, Renzi no. E la Merkel oggi andrà a Parigi, non a Roma.
Non è una polemica domestica: la Francia da sola non può arginare la Germania. E l’Italia, senza aggregare il peso francese, è irrilevante. Il caos greco, insomma, è anche colpa nostra.

Repubblica 6.7.15
I due fronti di Matteo
di Stefano Folli
qui

Repubblica 6.7.15
Referendum Grecia, Mattarella: "Per Ue scenari inediti". Fronte del 'no' in piazza ad Atene
Per il capo dello Stato "non deve venir meno la solidarietà" verso il Paese ellenico
di Giovanni Cedrone
qui
il Fatto 6.7.15
Il trionfo del NO
Auto che strombazzano, “Bella ciao” e Sirtaki Il capo del governo: “La democrazia non può essere ricattata”
Grecia rosso orgoglio “Sconfitta la Merkel”
di Stefano Citati
qui
il Fatto 6.7.15
I creditori. Quelli che tifavano per il Sì
Bruxelles e Berlino costrette a trattare ancora con Tsipras
Tedeschi furibondi, speravano nella caduta dell’esecutivo di Syriza
di Carlo Di Foggia
qui

il Fatto 6.7.15
“É una guerra mondiale E adesso tocca all’Italia”
Il racconto di Costa Gavras Il regista parla del suo Paese e segna la strada possibile: seguire Alexis Tsipras e ribellarsi all’Europa
intervista di Clara Gibellini e Emiliano Liuzzi
qui

il Fatto 6.7.15
Cinici o idealisti, il dilemma dei tedeschi in politica estera
di Josef Janning
qui

Corriere 6.7.15
D’Alema anti Merkel spopola in Rete:
«Aiuti Grecia sono andati a banche tedesche e francesi»
il video qui

Repubblica 6.7.15
La sinistra in trappola
di Marc Lazar
qui

Il Sole 6.7.15
L’Europa eviti il suicidio collettivo
di Adriana Cerretelli
qui

Corriere 6.7.15
Il labirinto ellenico
«Scriviamo la storia»: dalla Spagna degli anni ‘30 alla Grecia del 2015. Atene ha consumato il più grande strappo nel lungo percorso dell’integrazione europea.
di Federico Fubini
qui

Repubblica 6.7.15
Uno scontro di valori
di Andrea Bonanni
qui

La Stampa 6.7.15

Il futuro possibile per l’Unione
di Stefano Stefanini
qui

La Stampa 6.7.15
Tsipras e Varoufakis al tavolo rilanciano la sfida con l’Europa
Ma preparano anche la moneta parallela e la nazionalizzazione delle banche
di Tonia Mastrobuoni
qui

Corriere 6.7.15
Grecia, ha vinto il «no». Sconfitta l’intransigenza della Germania
Il voto greco costringe tutti all’esame di coscienza
di Antonio Ferrari
qui

Corriere 6.7.15
Labirinto ellenico
di Federico Fubini
qui

Corriere 6.7.15
Che Europa sarà. Come tornare alla politica
La sfida è far convivere nazionalismi e federalismo
Dai migranti alla Difesa, temi per un’azione comune
di Franco Venturini
qui

Corriere 6.7.15
Il primo voto e la «barbarie» dei Ciclopi senza democrazia
di Eva Cantarella
qui

Corriere 6.7.15
E adesso?
V for Varoufakis: sex symbol in maglietta nella mischia per restarci
La conferenza stampa e le dimissioni, in t-shirt. Per l’ex ministro delle Finanze il meglio deve ancora venire
di Maria Laura Rodotà
qui

Repubblica 6.7.15
Alexis sfida Europa e Germania: darò scacco alla regina Angela
Il premier punta sul piano Fmi che prevede la condizione della “ristrutturazione”
di Ettore Livini
qui

La Stampa 6.7.15

Prodi: “L’Europa si è persa per strada, Cina e Usa eviteranno il crollo dell’euro”
Il Professore: “Se non diventa un’autorità federale sarà fatta a pezzi dagli Stati”
intervista di Fabio Martini
qui
Corriere 6.7.15
Senato, primi passi dei neoresponsabili «Noi per le riforme, ormai ci siamo»
Le previsioni di D’Anna e le mosse dei verdiniani in commissione Affari costituzionali
di Tommaso Labate
qui
Repubblica 6.7.15
Ingorgo in Parlamento per il sì al nuovo Senato: stop su Rai e unioni civili
Boschi contraria a far slittare a settembre la riforma del bicameralismo. In agenda anche 5 decreti
In settimana l'ok finale della Camera sulla scuola
qui

Repubblica 6.7.15
Vannino Chiti (Pd). È uno dei 25 dissidenti della minoranza
“Un patto dentro il Pd sulla Costituzione o sarà un Vietnam”
intervista di Tommaso Ciriaco
qui
il Fatto 6.7.15
Srebrenica 1995-2015
I 10 giorni della vergogna per l’eccidio annunciato
Dal 7 al 18 luglio di vent’anni fa trovarono la morte migliaia di bosniaci, civili, uomini, adulti, ragazzini. Esseri umani inermi. Con L’Europa e il mondo fermi
di Pierfrancesco Curzi
qui
Repubblica 6.7.15
Massacro di Srebrenica, l'Observer: "Onu, Usa, Francia e Gran Bretagna permisero il genocidio"
Il domenicale britannico rivela dettagli inediti sul massacro dei bosniaci musulmani da parte dei serbi di Mladic. Le grandi potenze sapevano della carneficina in corso ma non impedirono la strage per raggiungere un accordo con Milosevic. Addirittura i caschi blu fornirono 30 mila litri di benzina ai serbi, che servirono trasportare e seppellire le vittime
qui

il Fatto 6.7.15
Attenzione, la polveriera Balcanica non è sopita
L’equilibrio ancora oggi è precario, e proprio in queste zone sia l’Isis che al-Queda hanno sostenitori e gruppi a loro collegati
di Leonardo Coen
qui






Corriere 6.7.15
A cosa serve un’alleanza. Metamorfosi della Nato
risponde Sergio Romano
qui












Corriere 6.7.15
Ku Klux Klan, una minaccia perenne per l’America
di Giuseppe Sarcina
qui

Corriere 6.7.15
L’italiano dimenticato
Piuttosto che Assolutamente Gli Parole sbagliate, verbi usati male, forme inappropriate Tutti gli errori (anche) degli adulti
di Paolo Di Stefano
qui

Corriere 6.7.15
I medici di domani a scuola di umanità
di Gianciacomo Schiavi
qui





Repubblica 6.7.15
Il gioco del padre
Tenerezza, complicità e risate sono le parole d’ordine per condividere uno spazio senza obblighi con i propri figli
Dallo sport al luna park, dalle cene insieme alle sfide alla playstation ecco perché oggi il fattore “P” (come “papà”) viene considerato decisivo per lo sviluppo del bambino
di Maria Novella De Luca
qui
Repubblica 6.7.15
L’ex pater familias ora rivendica un ruolo nuovo nel quotidiano
di Chiara Saraceno
qui















Repubblica 6.7.15
Sesso. È tutta questione di geni
Uno studio rivela che il nostro Dna influenza gusti, tempi, modi. E anche identità di genere
di Elena Dusi
qui

Repubblica 6.7.15
Le luci e le ombre del web
Noi, travolti dall’ossessione di restare connessi
di Zygmunt Bauman
qui






Repubblica 6.7.15
Quell’utopia di maneggiare tutto il sapere.
Era il sogno dell’umanista Giulio Camillo, che nel ’500 immaginò un “Teatro della memoria” che contenesse l’intero scibile. Raccolti in un volume i suoi progetti
Quell’utopia di maneggiare tutto il sapere
di Francesco Erbani
qui