lunedì 7 settembre 2015

SULLA STAMPA DI LUNEDI 7 SETTEMBRE 2015









Nichi "gesucristo" Vendola dice:
«Torno per fare il leader di Sel e per lavorare al progetto della sinistra»
ma anche: «L’alleanza col Pd alle amministrative si fa ovunque sia possibile»
[Civati e Fassina, poverini loro, non vorrebbero certo allearsi con "benitino" Renzi che hanno appena lasciato, e lo dicono a ogni occasione! Ma messi con le spalle al muro finiranno per "adattarsi"? Davvero progetti promettenti!!!]

Repubblica 6.9.15
Nichi Vendola
“Alle amministrative alleanze con il Pd ovunque è possibile”
intervista di Giovanna Casadio
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Il Fatto 7.9.15
Festa dell’Unità
Renzi usa i migranti contro Lega, Cinque Stelle e minoranza Pd
E Marchionne lo celebra: “Il migliore”
Il lungo comizio tra migranti e motori
Galvanizzato, euforico e spaccone come non mai, ma evita i contestatori
di Wanda Marra
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La Stampa 7.9.15
Marchionne: “Con Renzi progressi eccezionali”
“Bisogna dargli più tempo e supporto”
di Teodoro Chiarelli
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La Stampa 7.9.15
Renzi alla minoranza del Pd: basta veti, la base sta con me
Il segretario alla festa dell’Unità: se votano no sul Senato, i sì saranno molti di più
di Carlo Bertini
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Repubblica 7.9.15
Il leader insiste sul lodo “Fino a domani si tratta se si rompe è colpa loro”
Il capo del governo: “Una soluzione c’è, la minoranza si assuma le sue responsabilità”
I dissidenti: “Stavolta teniamo, non possiamo essere quelli che urlano sempre alla luna”
di Goffredo De Marchis
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La Stampa 7.9.15
E sul Senato il premier vuole direttamente l’aula
Saltare la Commissione per rottamare 500mila emendamenti
di Amedeo La Mattina
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Il Fatto 7.9.15

In Senato
Tutti allo scoperto: la conta inizia con la riforma-Boschi
Da metà settembre c’è la discussione sul Ddl costituzionale: il Pd cerca i 161 voti necessari per farlo passare
Renzi si gioca faccia e leadership. Poi l’attenzione sarà sulla legge per le unioni civili
di Fabrizio D’Esposito
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Corriere 7.9.15

La mediazione sul nuovo Senato
di Maria Teresa Meli
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Il Fatto 7.9.15
Enrico Mentana
“Il fiorentino è incontrastabile Sinistra debole, M5S cosa a sé”
Prima del 2018 non si andrà a votare. Nessuno è interessato ad anticipare i tempi e non può accadere
intervista di Carlo Tecce
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Repubblica 7.9.15
Rossi sfida il premier “Nel 2017 sarò io il segretario”
intervista di Massimo Vanni
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Repubblica 7.9.15
Matrimoni gay il Senato tradisce lo spirito della Costituzione
L’incognita è la cultura politica di fronte ai diritti delle coppie dello stesso sesso
di Stefano Rodotà
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La Stampa 7.9.15
Scuole, stipendi, reti e mobilità sociale
Così Davos processa i ritardi dell’Italia
World Economic Forum: fallita la chance di ridurre le disuguaglianze
di Beniamino Pagliaro
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Corriere 7.9.15
Ritorno a scuola
Gli insegnanti da collocare e i supplenti, gli edifici da ristrutturare e i fondi
Nuovi presidi, formazione, più digitale
Viaggio tra novità e nodi da sciogliere nel giorno in cui ricominciano le lezioni
di Valentina Santarpia
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Repubblica 7.9.15
E ora Palazzo Chigi abbandona le pensioni
“Non c’è copertura per la flessibilità in uscita”
Il tema della staffetta generazionale però resta in agenda e il prossimo anno verrà riproposto
Isolato il ministro
di Roberto Mania
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Il Sole 7.9.15
In due anni più «cittadini» che «clandestini»
di Gian Carlo Blangiardo
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Il Sole 7.9.15
Cittadinanza più aperta ai minori. Nel 2014 quasi 130mila acquisizioni
Il testo di riforma amplia le possibilità per i nati in Italia
A cura di Rossella Cadeo
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Corriere 7.9.15
Michael Wolffsohn
storico tedesco, Università di Monaco di Baviera
«È una rivoluzione radicale: solo un pensiero creativo gestirà società multiformi»
intervista di Danilo Taino
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Il Fatto 7.9.15
Rifugiati, passato il panico l’Europa prova a reagire
di Susi Dennison
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Repubblica 7.9.15
Quei fantasmi alle nostre porte
di Marek Halter
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La Stampa 7.9.15
Ma adesso torni in campo la diplomazia
di Roberto Toscano
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La Stampa 7.9.15
Il corteo della solidarietà. “Vi portiamo noi a Vienna”
Trecento austriaci in auto a Budapest per prendere i profughi
di Niccolò Zancan
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Corriere 7.9.15
Rischiano il carcere per aiutarli
Corteo di 140 auto parte da Vienna per portare cibo e medicinali a chi è ancora in marcia in Ungheria
di Maria Serena Natale
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Corriere 7.9.15
Nilüfer Demir
“Sono venuta al mondo per scattare quella fotografia del piccolo Aylan”
di Giusi Fasano
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Repubblica 7.9.15
Shimon Peres, Nobel 1994
L’ex presidente di Israele colpito dalle immagini di solidarietà: “Brava Merkel, tutta l’Europa sia unita contro la crisi”
“La Germania ha dato prova che il nazismo non si ripeterà”
intervista di Eugenio Occorsio
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La Stampa 7.9.15
L’assistenza batte la burocrazia. Così funziona la macchina tedesca
I siriani ospitati nei centri di prima accoglienza e solo in seguito identificati
Un metodo matematico per la distribuzione: i land ricchi avranno più ospiti
di Tonia Mastrobuoni
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Corriere 7.9.15
La memoria tedesca e la svolta di Angela Merkel
E’ difficile prevedere se la cancelliera sarà in grado di far seguire alla scelta sui migranti e al risultato ricavatone una conseguente linea d’azione eticamente orientata e condivisa ugualmente sul piano interno e internazionale
di Ernesto Galli della Loggia
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La Stampa 7.9.15
Scelta realista e pragmatica. La Merkel non è cambiata
Immigrati giovani e istruiti servono all’economia
di T. Mas.
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Corriere 7.9.15
Anand Menon
professore di Politiche europee al King’s College di Londra
«Noi britannici ipocriti Ma la svolta tedesca è dominata dal mercato»
intervista di Michele Farina
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Repubblica 7.9.15
Mentre la Merkel spinge l’Ue alla solidarietà, in Polonia, Repubblica ceca, Slovacchia e soprattutto Ungheria cresce il fronte anti-profughi. Un paradosso perché quei paesi sono stati in un recente passato simboli dell’emigrazione
La società multietnica che divide l’Europa ecco perché l’Est non vuole i migranti
di Bernardo Valli
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Repubblica 7.9.15
Adam Michnik
Attivista e giornalista, Michnik è fra i padri della rivoluzione dell’89
“Questo egoismo ci farà perdere la nostra anima”
“Quello che è successo a Budapest è il tradimento degli ideali nati dalla rivoluzione contro il comunismo del 1989”
intervista di A. T.
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La Stampa 7.9.15
E in Grecia la polizia carica afghani e siriani
di Fra. Pac.
Mentre i profughi giunti in Germania cantano la Nona di Beethoven ricevendo peluches per i bimbi, quelli rimasti a Lesbo in attesa del permesso di viaggio si scontrano pesantemente con la polizia ellenica. È sempre Europa ma la prospettiva è rovesciata.
Da giorni il sindaco Spyros Galinos descrive come una bomba a orologeria la situazione della terza isola greca, dove da oltre due settimane 17 mila migranti aspettano d’imbarcarsi per Atene, e da lì per il nord Europa, in condizioni igienico-sanitarie definite insostenibili dai rappresentanti dell’Onu (che ora chiedono «l’evacuazione immediata dell’isola»). Così ieri sera, come già venerdì, un gruppo di 300 uomini (afghani, siriani, iracheni) ha tentato di sfondare le barriere erette in difesa del molo di Mitilene scatenando per la seconda volta la reazione degli agenti anti-sommossa armati di scudi e manganelli. Le immagini delle ambulanze che portano via i feriti fanno da amaro controcanto a quelle gioiose di Monaco. I profughi di Lesbo non possono imbarcarsi perchè non sono stati ancora registrati e le procedure, gestite da 2 impiegati, richiedono tempi giurassici. Uomini, donne, bambini stazionano così in mezzo ai rifiuti a 40° sotto il sole: tra loro c’è anche chi ha ricevuto i documenti ma, col flusso di disperati che continua, non ha trovato posto sui pochi traghetti messi a disposizione da Atene.


Il Sole 7.9.15
Lo stato dell’Unione
La leadership debole è il vero nodo dell’Europa
di Adriana Cerretelli
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Corriere 7.9.15

Quel nuovo muro antiprofughi in Israele
di Davide Frattini
Trenta chilometri da costruire entro un anno di una barriera che alla fine ne raggiungerà 200. Netanyahu vuole respingere i profughi che scappano dalla Siria e respinge chi dall’opposizione lo invita ad accoglierli: «Siamo una nazione troppo piccola, non possiamo permetterci di venire sommersi», commenta il premier israeliano. Così il Paese innalza un altro reticolato, questa volta alla frontiera con la Giordania, è da lì che potrebbero arrivare gli esuli o una possibile offensiva dell’Isis. Al leader conservatore del Likud qualcuno prova a ricordare che un suo predecessore prese la decisione opposta: Menachem Begin, appena diventato premier dopo aver scalzato la sinistra da quasi trent’anni al potere, scelse di aprire le porte di Israele ai «boat people» vietnamiti, perché «gli ebrei non possono dimenticare di essere stati imbarcati su navi respinte da tutti i porti» .

Corriere 7.9.15
Zero: le «quote» dei ricchi Paesi del Golfo
di V. Ma.
Il numero di rifugiati accolti da Arabia Saudita, Emirati, Qatar, Kuwait e Bahrein? Zero. Si tratta dei Paesi più ricchi del Golfo, le cui tv trasmettono continuamente immagini della guerra in Siria. Le autorità locali si difendono dichiarando che hanno offerto generosi aiuti umanitari e che aprire i confini li esporrebbe ai rischi del terrorismo. «Una vergogna», hanno denunciato organizzazioni per i diritti umani come Amnesty International e Human Rights Watch. Tanto più che le autorità saudite e qatariote hanno giocato un ruolo significativo nel finanziare gruppi ribelli contro Assad e ci sono privati cittadini che — con o senza l’avallo dei governi — hanno aiutato l’ascesa dei jihadisti, come denunciano i funzionari Usa. Centinaia di migliaia di siriani di fatto sono scappati nel Golfo, ma non hanno nessuna delle tutele che si ricevono insieme allo status di rifugiato.

Corriere 7.9.15

Il fronte siriano
Regime asserragliato, lo sbarco dei russi
Parigi pronta ai raid: dopo 300 mila morti, cosa sta per cambiare?
di Davide Frattini
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Repubblica 7.9.15
Erbil, l’appello dell’arcivescovo
“Mandate le truppe per fermare l’Is”
di Adriano Sofri
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Repubblica 7.9.15
L’economista Linda Yueh
“Quella cinese è crisi di crescita durerà per mesi”
intervista di Eugenio Occorsio
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Corriere 7.9.15

Quel reclamo di due mamme gay: «La bimba è nera»
di Elvira Serra
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Repubblica 7.9.15
Processo alla psicologia
In questa disciplina solo il 36 per cento degli esperimenti ripetuti ha ottenuto risultati analoghi agli originali
Un progetto ambizioso, che ha coinvolto 270 ricercatori da tutto il mondo, ha così sollevato una questione delicata: è scientifica oppure no?
Ma se c’è chi usa i risultati per metterla sotto accusa, altri pensano che ne esca rinvigorita. Poiché in questo modo ha misurato il suo stato di salute
di Giuliano Aluffi
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Repubblica 7.9.15
Ma la vita psichica non si spiega con i numeri
di Massimo Recalcati
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Repubblica 7.9.15
Quando oracoli e prodigi cambiavano la politica nella Roma di Giulio Cesare
Ai responsi della Sibilla Cumana si ricorreva in occasione di calamità o in situazioni gravi in cui versava la res publica
di Maurizio Bettini
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Corriere 7.9.15
Che cos’è il tempo?
Vivere a fondo il tempo per non avere rimpianti
di Paolo Di Stefano
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La Stampa 7.9.15
Papale papale: “Federico II è una bestia
Così Gregorio IX a proposito del sovrano “Stupor mundi”
di Alessandro Barbero
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Corriere 7.9.15
La selva preistorica del Sulcis che diventa legna da ardere Gli ambientalisti «Bruxelles finanzia la tutela di aree come questa, ma qui c’è un ritorno in voti»
Il sindaco: creiamo lavoro. Ma il 63% dei fondi Ue non è stato speso
di Gian Antonio Stella
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Corriere 7.9.15

Amaro e visionario Prezzolini in guerra
di Antonio Carioti
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Corriere 7.9.15
Il detenuto Dostoevskij
Giovane sovversivo ai lavori forzati si pentì e abbracciò la fede cristiana
di Pietro Citati
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Corriere 7.9.15
Un libro sul genocidio del 1994
La strage, la memoria, il dolore. Il Ruanda visto da dentro
di Martcello Flores
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Repubblica 7.9.15
Ultima inchiesta su Gesù
Tra fiction e saggio, Augias racconta la fine di Cristo
Si susseguono personaggi storici e da romanzo molto vicini alla realtà
È un uomo contro le istituzioni religiose che assegna il primato alla spiritualità
di Vito Mancuso
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