venerdì 13 maggio 2016

LA RASSEGNA DELLA STAMPA DI VENERDI 13 MAGGIO:
La Stampa 13.5.16
Il Papa: sì alle donne diacono
“Dobbiamo valorizzare le spose e le madri, non clericalizzarle”
Bergoglio: la Madonna più importante degli apostoli
di Andrea Tornielli
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La Stampa 13.5.16
I diaconi fanno parte del clero
La Chiesa considera il diaconato come il primo grado del ministero ordinato e lo riserva soltanto agli uomini esattamente come avviene per gli altri due gradi, il sacerdozio e l’episcopato. Tra i compiti a cui sono chiamate le «diaconesse» c’è l’annuncio della Parola, l’educazione alla fede, le opere di carità al servizio dei poveri, la distribuzione della comunione, l’animazione della liturgia, o la gestione di strutture come scuole e istituti. Sulla possibilità di aprire al sacerdozio femminile Bergoglio è invece contrario

La Stampa 13.5.16
Le conseguenze della scelta di Francesco
di Enzo Bianchi
priore di Bose
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Repubblica 13.5.16
L’urgenza di una riforma
di Vito Mancuso
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Repubblica 13.5.16
Il cardinale Kasper
“Stavolta il pontefice ha sorpreso anche me. Giusto discutere ma so già che sarà difficile uscire dallo stallo”
“Sarà una battaglia feroce da sempre su questo tema la Chiesa è divisa in due”
intervista di Paolo Rodari
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Corriere 13.5.16
«Diacone? Una super-rivoluzione, ma la Curia non le vorrà»
Lucetta Scaraffia, direttrice dell’inserto Donne, chiesa, Mondo dell’Osservatore Romano non si aspetta molto dall’apertura di Francesco alle donne in ruoli decisionali. «Il Papa lo vuole, ma c’è chi si opporrà»
intervista di  [Esplora il significato del termine: Virginia Piccolillo] Virginia Piccolillo
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Corriere 13.5.16
Politici avanti, cattolici cauti
E i vescovi sono contrari a una battaglia nelle urne
di P.Co.
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Repubblica 13.5.16
La Chiesa per il sì alla riforma Boschi
In un articolo di padre Occhetta pubblicato da “Civiltà cattolica” e autorizzato dalla Segreteria di Stato vaticana promosse le modifiche alla Carta. Renzi: al referendum non chiedo il voto su di me. Niente spacchettamenti
di Paolo Rodari
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Repubblica 13.5.16
L’istinto dei cattolici in difesa dei valori della Costituzione
Il via libera di vescovi condizionato all’idea che non si risolva tutto in un plebiscito a favore o contro il governo
Nel cattolicesimo italiano c’è una sorta di “istinto materno” a tutelare i capisaldi costituzionali Non si tratta di un voto favorevole o contrario a Renzi ma di ricostruire la cultura politica del Paese
di Alberto Melloni
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Il Sole 13.5.16
Unioni e riforma costituzionale: due referendum e la Chiesa che non rema contro
di Lina Palmerini
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Repubblica 13.5.16
Quelle commistioni tra fede e politica
Corrado Augias risponde a Raniero La Valle
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La Stampa 13.5.16
Renzi a caccia di voti a sinistra
“Unioni civili? Ho giurato sulla Carta non sul Vangelo”
Tasse giù nel 2017, pensioni flessibili e rientro dei capitali dall’estero Poi l’annuncio: “Se non passa il referendum non mi presento più”
di Carlo Bertini
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Repubblica 13.5.16
Angelo Pezzana, fondatore del “Fuori!”, primo nucleo organizzato dei gay in Italia
“Ricordo ancora quando il professore mi avvertiva: non dire che sei gay”
I ricordi dello storico leader del movimento degli omosessuali: “Capii che stavamo incidendo quando Tognazzi mi fece vedere Il Vizietto”
di Paolo Griseri
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Repubblica 13.5.16
L’amaca
di Michele Serra
L’USCITA dal Pd di Michela Marzano dopo l’approvazione della legge Cirinnà (da lei giudicata “importantissima”, ma incompleta e compromissoria) è un gesto serio e meditato. I tempi del renzismo, che sono febbrili (nel bene e nel male), lasciano poco tempo per la discussione, ed è un peccato. La vecchia sinistra dibatteva troppo, e nelle proprie parole annegava. Quella nuova considera la dialettica una inutile scocciatura, ed è il difetto uguale e contrario. (È la verbosità dei padri che ha generato figli dalla parole così spicce?) Peccato, perché il tema è notevole, ben al di là della questione dei diritti. Spiega infatti Marzano che «non può non essere coerente con se stessa» — è docente di filosofia morale e sa quello che dice. Ma in un ipotetico dibattito le chiederei se il fine dell’attività politica è essere coerenti con se stessi; o se la natura stessa della politica, che è attività collettiva per eccellenza, non preveda deroghe, anche molto faticose, e perfino dolorose, alla coerenza con se stessi; anche perché la politica non ha come parametro il sé, ma quel guazzabuglio che è la società. Ma poi: se i coerenti se ne vanno, a chi lasciano la politica? Ai soli incoerenti?
La Stampa 13.5.16
Oltre le battute, fuori dai tweet
Boschi icona del femminismo
Il segreto della ministra: linguaggio semplice e lagnarsi mai Intervista alla Zeit: “Dannoso dire alle donne che conta solo l’estetica”
di Francesca Sforza
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La Stampa 13.5.16
Banca Etruria, Consorte e quei 30 milioni di ”buco”
Operazioni spericolate e finanziamenti lampo: al centro l’ex patron di Unipol
di Gianluca Paolucci
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Repubblica 13.5.16
Crac Etruria prestito-flash da 60 milioni
di Fabio Tonacci
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Il Sole 13.5.16
Su vecchi lavori a Pompei spunta l’ombra di infiltrazioni mafiose
di Marco Ludovico
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Repubblica 13.5.16
Manifesto contro le donne fatte in serie
Intervista a Louise O’Neill Il suo romanzo sulle geishe-cloni denuncia lo sfruttamento del corpo e dell’anima femminili
di Raffaella De Santis
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Repubblica 13.5.16
Massimo Cacciari.
“Questo è un paese ammalato di centralismo i primi cittadini sono deboli ma questo appello è patetico e in ritardo”
“Solo i pazzi amministrano i comuni anche io ho subito un martirio”
intervista di Paolo Berizzi
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Repubblica 13.5.16
Alfio Marchini.
Il candidato sindaco di Roma: “Non celebrerò nozze gay ma rispetterò la legge”
“Io alleato di Storace? Lui è sinistra, non il Pd Con me salari più alti”
intervista di Giovanna Vitale
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Il Sole 13.5.16
Il caso Sala agita il confronto Radicali e 5Stelle: ricorsi pronti
Palazzo Chigi smentisce l’accusa di incandidabilità
Panorama e poi dal Fatto hanno lanciato l’accusa: Sala risulterebbe «incandidabile perché non si è mai dimesso dalla carica di commissario di Expo», ma solo da quella di amministratore delegato della società
di Sara Monaci
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Il Fatto 13.5.16
Impresentabile
Dopo le “dimissioni”, ha continuato a fare il commissario Expo Sala è un candidato abusivo
 Esposto dei Radicali e ricorso M5S al Tar contro l’uomo del Pd a Milano che doveva dimettersi entro il 5 maggio. Lui insiste: “Ho firmato il bilancio 15 giorni fa: formalità”
di G. Barbacetto
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La Stampa 13.5.16
Cos’è di destra e cos’è di sinistra? A Milano i programmi fotocopia di Sala e Parisi
Molti dei punti sono simili, se non identici: la sfida si gioca a parole
di Francesco Zaffarano
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Repubblica 13.5.16
Giro di valzer
di Alessandra Longo
SI chiama «Giro di valzer» ed è il minidossier che l’Associazione Openpolis dedica ai cambi di gruppo, più volgarmente conosciuti come cambi di casacca. Sapete quale è la media mensile dei traslochi in Parlamento? Una decina. In tutto, dall’inizio della XVII legislatura, una delle più inquiete di sempre, i cambi di gruppo sono stati 348, 170 al Senato e 178 alla Camera. Un campione di «Giro di valzer» si rivela il senatore campano Antonio Milo, 57 anni, navigatore inarrivabile. Alla sua seconda legislatura, Milo è stato eletto con il Pdl, poi è passato in Gal, poi in Conservatori e Riformisti (dove ha apprezzato il verbo fittiano che recita: «Non si cambia posizione in base alle convenienze») per approdare recentissimamente nella verdiniana Ala. Negli anni della giovinezza militava nella Dc, passò nel Ccd e in seguito nell’Udc. È disponibile una mappa per orientarsi.

La Stampa 13.5.16
I prossimi traguardi delle libertà
di Massimo Russo
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Repubblica 13.5.16
I superstiti dell’apocalisse
di Ezio Mauro
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Il Fatto 13.5.16
Sartori, una festa con stroncatura: “Le riforme di Renzi sono stupide”
di Luca De Carolis
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Il Fatto 13.5.16
Settis Il libro “Costituzione!” e il nuovo Senato
“La riforma Boschi toglie parola e diritti ai cittadini”
Salvatore Settis L’ultimo libro del professore s’intitola “Costituzione! Perché è meglio attuarla che modificarla”
“La riforma Boschi è fatta per allontanare i cittadini”
intervista di Silvia Truzzi
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Il Fatto 13.5.16
All’Unità non si può dire “era meglio Berlinguer”
Il quotidiano del Pd “processa” il cronista Franchi per un tweet. E lui fa causa
di Giorgio Meletti
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il manifesto 13.5.16
Nazismo e Salvini: il nome delle cose
di Paolo Ferrero
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La Stampa 13.5.16
L’Islam riformista al governo “Intesa con noi, non con l’Ucoii”
La sfida dell’8 per mille tra la Confederazione vicina al Marocco e l’Unione sostenuta dall’Arabia
di Karima Moual
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Repubblica 13.5.16
Le voci dell’islam “Questa Europa ci ha abbandonato”
Viaggio tra gli scrittori musulmani ospiti al Lingotto “Siamo invisibili tra regimi autoritari e indifferenza”
di Simonetta Fiori
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La Stampa 13.5.16
I pediatri diventano sentinelle per combattere abusi e pedofili
Al via un progetto per formare specialisti in grado di capire i segnali di aiuto
di Sara Ricotta Voza
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Il Sole 13.5.16
Sfruttamento grave per 100mila
Vittime dei caporali oltre 450mila lavoratori agricoli
di Francesco Prisco
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Il Sole 13.5.16
Metalmeccanici
I sindacati: svolta o mobilitazione
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Sette del Corsera 13.5.16
Costretti a sposarsi
I ragazzini schiavi della pesca vengono ora “imprigionati” con il matrimonio
di Edoardo Vigna
qui
si ringrazia Pietro Sabatelli

Il Sole 13.5.16
La Francia si spacca sul lavoro
Non è passata la mozione di sfiducia presentata dall’opposizione, salvo per ora il governo Valls
La riforma delle 35 ore supera solo il primo di una lunga serie di ostacoli
di Marco Moussanet
qui
Il Sole 13.5.16
Braccio di ferro. Del progetto originario restano pochi elementi di liberalizzazione
Per una mini-riforma si scatena l’ennesima battaglia sociale
di Marco Moussanet
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il manifesto 13.5.16
Loi Travail: bocciata la sfiducia, la protesta non si ferma
Riforma del lavoro. La mozione della destra non passa, ma il Front de Gauche vota con chi prepara l'assalto al diritto del lavoro. Incidenti alle manifestazioni, tra casseurs e servizi d'ordine sindacali. Altre protesta la prossima settimana, anche se la legge El Khomri è "approvata" senza dibattito
di Anna Maria Merlo
qui
Repubblica 13.5.16
Tawakkol Karman, volto della rivolta in Yemen, premiata con il riconoscimento per la pace
La sfida della Nobel “La primavera non è finita gli arabi vogliono libertà”
“Viviamo una sanguinosa controrivoluzione, ma i nostri sogni sono ancora intatti”
“Il paese è al collasso: le milizie devono deporre le armi prima delle trattative o non ci sarà pace”
intervista di Francesca Caferri
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Sette del Corsera 13.5.16
Svizzera
Risarciti gli ex schiavi bambini
Strappati alle famiglie, sfruttati e abusati, fino al 1971
di Donatella Bogoi
qui
si ringrazia Pietro Sabatelli

Sette del Corsera 13.5.16
Le paure e le speranze dell’iraniana Shirin Ebadi
«Mi minacciano ma non mi fermano. E il terrorismo si combatte con i libri
intervista di Edoardo Vigna
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si ringrazia Pietro Sabatelli

Corriere 13.5.16
Dadaab
È il campo profughi più grande del mondo Il Kenya lo vuole chiudere
di Alessandra Coppola Michele Farina
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si ringrazia Pietro Sabatelli

Repubblica 13.5.16
Dopo la chiusura dei Balcani, percorsi alternativi. E il sospetto: “È la vendetta di Al Sisi”
Sulla nuova rotta che passa per l’Egitto l’ombra della crisi tra Italia e il Cairo
di Giuliano Foschini Vladimiro Polchi
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La Stampa 13.5.16
Dilma sospesa promette battaglia
“Un golpe, non smetterò di lottare”
La presidente ora vuole guidare l’opposizione. Scontri tra la polizia e i suoi sostenitori
Con la caduta della Rousseff, Lula ha perso l’immunità e ora rischia l’arresto
di Emiliano Guanella
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La Stampa 13.5.16
Brasile
Il gigante sul precipizio
di Bill Emmott
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Il Sole 13.5.16
Brasile
L’intreccio politica-affari che inquina l’intero sistema
di Diego Corrado
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il manifesto 13.5.16
Passa l’impeachment, Dilma va in piazza
Brasile. Il senato vota la sospensione della presidente
di Geraldina Colotti
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il manifesto 13.5.16
João Pedro Stedile: «Mobilitazione permanente»
Il parere dell’economista e leader del Movimento dei Sem Terra
intervista di Geraldina Colotti
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il manifesto 13.5.16
Dal Paraguay al Venezuela, la strategia del golpe blando
America latina. I nuovi processi di destabilizzazione nel continente
di Geraldina Colotti
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La Stampa 13.5.16
Parlamento Ue, schiaffo alla Cina
“Non è un’economia di mercato”
Strasburgo: restano le barriere al libero scambio. Ma la Commissione studia un’apertura
di Marco Zatterin
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Il Sole 13.5.16
L’Europa: la Cina non è economia di mercato
L’Europarlamento vota a stragrande maggioranza contro il riconoscimento dello status speciale
di Beda Romano
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Il Sole 13.5.16
il negoziato Ue-Cina
Un altolà per evitare compromessi al ribasso
di Guido Gentili
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Il Sole 13.5.16
I 52 dazi «scudo» dei prodotti italiani
di Laura Cavestri
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Corriere 13.5.16
Lo stop dell’Europa alla Cina, un rischio evitato per l’Italia
di Daniele Manca
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Il Sole 13.5.16
Le reazioni. Soddisfazione quasi unanime e invito da tutti i gruppi politici a Juncker e alla Commissione a tutelare gli interessi europei
Impegno «trasversale» a Strasburgo, italiani in prima linea
di B.R.
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La Stampa 13.5.16
In visita da Marchionne
Delegazione cinese alla Fca di Detroit
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Il Sole 13.5.16
Con Pechino conti in profondo rosso
Saldo commerciale negativo per 17,7 miliardi: scambi liberi mettono a rischio fino a 400mila posti
di Matteo Meneghello
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La Stampa 13.5.16
Marc Augé
“Le mie periferie non sono un concetto geografico”
Il sociologo francese: la lontananza va letta in senso sociale
intervista di Laura Aguzzi
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La Stampa 13.5.16
Italia 1945-1948 gli anni del miracolo
Lo “spirito della Resistenza” rilanciò un Paese uscito a pezzi dalla guerra: grazie a una straordinaria classe politica
di Giovanni De Luna
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il manifesto 13.5.16
Zenone e la lettura degli antichi
di Alberto Olivetti
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La Stampa 13.5.16
69 Festival di Cannes Il film del giorno
Marco Bellocchio: così ho fatto mia la tragedia umana di “Fai bei sogni”
Dal best-seller di Massimo Gramellini una storia d’amore e di perdita L’autore: “L’ho realizzato in piena libertà”. Dieci minuti d’applausi
di Fulvia Caprara
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La Stampa 13.5.16
Mastandrea: piano piano sono entrato nella persona e non nel personaggio
intervista di F. C.
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Repubblica 13.5.16
Il film italiano dal libro di Gramellini apre la “Quinzaine” tra gli applausi
Cannes sogna
E alla fine Marco Bellocchio lascia andare i suoi fantasmi
di Emiliano Morreale
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Repubblica 13.5.16
Il regista:“Rivedo me stesso in quel giornalista fragile”
intervista di Arianna Finos
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Il Sole 13.5.16
Alla Croisette applausi per “Fai bei sogni” di Bellocchio
di Cristina Battocletti
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Corriere 13.5.16
I Misteri di una madre sparita. Con «Fai bei sogni» Bellocchio scava nei ricordi
Il romanzo di Gramellini approda sul grande schermo: vere scene d’autore ma il racconto non è sempre coinvolgente
di Paolo Mereghetti
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Corriere 13.5.16
Bellocchio: «Nel mio film il dramma di un uomo che non vuole accettare la verità»
A Cannes arriva «Fai bei sogni» di Marco Bellocchio, con Valerio Mastandrea: «La sua malinconia corrisponde a quella del personaggio»
intervista di Stefania Ulivi
un video qui

il manifesto 13.5.16
Bellocchio, «una tragedia che mi ha molto coinvolto»
Cannes 69. Il regista parla del film «Fai bei sogni», tratto dal libro di Massimo Gramellini, e presentato alla Quinzaine. «Non mi contrappongo al punto di vista dell'autore - osserva - ho piuttosto uno sguardo diverso. Quando si è più giovani si ha bisogno di territori familiari, ma con la maturità si può individuare una connessione personale anche con una vicenda molto lontana da noi»
di Giovanna Branca
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il manifesto 13.5.16
Bellocchio e la ragione del dolore
Cannes 69. «Fai bei sogni», tratto dal romanzo di Massimo Gramellini, ha aperto la Quinzaine des Realizateurs. La morte di una madre e lo strazio del figlio, rimasto intatto attraverso gli anni e verità non dette. Ma è nello spazio del ricordo, quello dell’infanzia, che il regista dissemina il corpo a corpo del protagonista con la realtà. Una sfida della vita che anche stavolta riesce a rendere cinema
di Cristina Piccino
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Il Fatto 13.5.16
dall’articolo di Federico Pontiggia “Giornalisti o intrattenitori: il dilemma della Croisette
«Fai bei sogni [è stato presentato] nella parallela Quinzaine anziché in lizza per la Palma, ma “non cado in questo gioco, Cannes è un lavoro – dice il regista di Bobbio – e noi usciamo per fortuna in autunno”.
Valerio Mastandrea interpreta Massimo, oggi giornalista di successo, un tempo bambino felice, fino all’improvvisa e misteriosa morte della madre. Mentre si prepara a vendere l’appartamento dei genitori, quel trauma rinviene dal passato: com’è morta davvero sua madre?
“Da I pugni in tasca in cui ammazzavo mia madre, sono arrivato a ricordarla e rimpiangerla”, confessa Bellocchio, che non aveva letto il libro e l’ha adattato su commissione (Beppe Caschetto), ma “se da giovane hai bisogno di stare vicino a storie al confine con la tua biografia, la maturità ti dà il vantaggio di scoprire cose tue in vicende apparentemente lontanissime”.
A catalizzare la presa di coscienza di Massimo, sarà un’empatica dottoressa, Elisa (Bérénice Bejo), di cui s’innamora, ma com’è Fai bei sogni? Nei temi – dalla famiglia alla religione, passando per l’ipocrisia borghese e le menzogne private e collettive – effettivamente aderente al cinema di Bellocchio, negli esiti zoppicante, soprattutto laddove tocca il versante giornalistico tout court, ovvero quando la storia di Gramellini non va da Bellocchio, ma viceversa: l’intervista notturna al “presidente” suicida e la guerra a Sarajevo in stile Venuto al mondo non sono all’altezza, Mastandrea non sempre sembra convinto né convincente, l’italianità – dalla mamma che è sempre la mamma al tifo calcistico (Toro) – va un po’ a scapito del respiro internazionale, sebbene le prime recensioni»
 
«LA CAPACITÀ DI AMARE È TOTALE RAPPORTO CON GLI ESSERI UMANI»