lunedì 9 giugno 2003

equilibrio

La Repubblica 9.6.03
IL CASO
Il presidium della Convenzione dopo la religione elimina i richiami agli influssi della civiltà greco-romana e dei Lumi sull´Europa
Costituzione Ue, via anche l´Illuminismo

BRUXELLES - Nessun richiamo alle radici giudaico-cristiane, ma via anche i riferimenti alla civiltà greco-romana e all´Illuminismo. Valery Giscard d´Estaing e il suo presidium hanno scelto di tagliare invece di aggiungere, per uscire dalle polemiche e dall´impasse sull´«anima» dell´Europa. Nella Costituzione dell´Unione, dicono, non si può inserire nessun riferimento esplicito al giudeo-cristianesimo: però - per non far pesare l´assenza - propongono di togliere anche ogni richiamo agli influssi di Atene, Roma e dei Lumi. Da vedere se così si sentiranno accontentati il Papa, la Chiesa Ortodossa, i governi italiano, polacco, irlandese, i Popolari, tutti coloro che vogliono sia rimarcata l´importanza della religione nella Carta costituzionale. O se alla loro insoddisfazione si aggiungerà quella dei laici più decisi, privati di quell´omaggio allo spirito di Voltaire, Diderot e compagni presente nella prima bozza del preambolo sui valori dell´Europa che aprirà il Trattato.
Nel bilanciamento taglia-e-cuci bipartisan, dovrebbe rimanere la frase con cui la Costituzione si «ispira alle eredità culturali, religiose e umaniste». Tutti, laici e religiosi, si dovrebbero sentire rappresentati da questo triplice richiamo. Scomparirà la frase successiva, sull´Europa «alimentata innanzitutto dalla civiltà greco-romana, segnata nello slancio spirituale che l´ha percorsa e le cui tracce sono presenti nel suo patrimonio, poi dalle correnti filosofiche dei Lumi». Il testo dovrebbe riprendere con la proclamazione del «ruolo centrale della persona umana e del rispetto del diritto». Una versione definitiva sarà presentata martedì, quando Giscard e i dodici del presidium si riuniranno nuovamente, ma il nocciolo duro è stato già deciso.
(m.m.)