giovedì 24 luglio 2003

dalla tricotillomania alla schizofrenia...

Il Gazzettino Mercoledì, 23 Luglio 2003
LA NOSTRA MENTE
Tra i mali la tricotillomania, la cleptomania, il gioco d'azzardo patologico, l'esibizionismo, il feticismo, il voyeurismo
Le piccole-grandi patologie della vita quotidiana
Queste malattie rispondono, sostanzialmente, allo stesso trattamento farmacologico dei disturbi ossessivi compulsivi
Malattie diverse con radice comune: il concetto di "spettro"
Prof. dott. Antonio Augusto Rizzoli

In fisica "spettro" significa la distribuzione dell'intensità d' una radiazione in funzione dell'energia, della frequenza o di altre grandezze fisiche. Vi sono molte malattie psichiatriche che differiscono tra loro per intensità e ampiezza sintomatologica, ma che sembra abbiano radici comuni. Si è cercato, soprattutto con l'aiuto della genetica, di allineare queste malattie lungo un cosiddetto "spettro".
L'esempio più evidente viene da quello che viene chiamato "Spettro Ossessivo-Compulsivo" e che mette lungo un continuo malattie come le tricotillomania (il vezzo di strapparsi i capelli), la cleptomania, il gioco d'azzardo patologico, la piromania (quello, meno simpatico, di appiccare incendi), l'esibizionismo, il feticismo (l'essere eccitati sessualmente da cose), il voyeurismo (l'essere eccitati sessualmente dal poter ammirare, non visti, nudità altrui), l'anoressia e la bulimia, il dismorfismo corporeo, o quella malattia che fa erompere il soggetto, pieno di tic, soprattutto facciali, in esclamazioni oscene con agitazione psicomotoria e che prende il nome da quel neurologo francese dal nome proustiano di Georges Eduard Albert Brutus Gilles de La Tourette (1855-1909), che la descrisse per primo, entrando a vele spiegate in quell'Olimpo della neurologia, negato a molti. In queste malattie, così diverse, hanno un grande ruolo sia le ossessioni (il dover pensare a certe cose) che le compulsioni (il dover fare certe cose) che sono elementi sintomatologici tipici del cosiddetto Disturbo Ossessivo Compulsivo (DOC). E infatti queste malattie sono collegate e vicine al Disturbo Ossessivo Compulsivo in quanto in ognuna di loro esistono, in varia misura, sia ossessioni che compulsioni. Del resto questi disturbi, così eterogenei tra loro, presentano vuoi dei pensieri intrusivi che il soggetto non vorrebbe avere, vuoi dei comportamenti ripetitivi e disturbanti che la persona si sente obbligata a mettere in atto, nonostante essa le critichi e si senta invasa da angoscia. E' interessante notare che tutte queste malattie rispondono, sostanzialmente, allo stesso trattamento farmacologico dei Disturbi Ossessivi Compulsivi (DOC) ove l'accoppiata inibitore del reuptake della serotonina più triciclico (in pratica Maveral più Anafranil) è in grado di guarire perfettamente i pazienti.
Un altro "spettro" in psichiatria è quello dei Disturbi Schizofrenici. Come noto la schizofrenia ( o meglio le malattie raggruppate sotto questo nome) è il grande problema della psichiatria, essendo la malattia più studiata e più controversa del secolo. Nel 1976 Kety introdusse il concetto di "spettro" avendo notato che i figli di genitori schizofrenici, adottati da non schizofrenici, sviluppavano la schizofrenia. In molti disturbi psicotici le alterazioni biochimiche, morfologiche e funzionali , nonché le determinanti genetiche, erano assai simili. Così si considerarono componenti dello "spettro" schizofrenico il Temperamento (tratti) Schizoide e Schizotipico, i Disturbi di Personalità Schizoide e Schizotipico, la Schizofrenia (simplex, disorganizzata, paranoide, indifferenziata, residua), il Distubo Schizoaffettivo, il Disturbo Psicotico Breve, il Disturbo Delirante (forme "atipiche").
Come per lo spettro dei Disturbi DOC anche qui la terapia con i nuovi neurolettici (la clozapina, l'olanzapina, la quetiapina, lo ziprasidone) si è dimostrata perfettamente in grado di combattere e prevenire ogni sintomo e ogni ricaduta apportando in tal modo un altro ed originale contributo, quello farmacologico ("ex juvantibus"), al concetto di "spettro" che è così convalidato.