martedì 29 luglio 2003

itinerari

Repubblica Milano 29.7.03
Quello specchio d´acqua che incantò Nietzsche

«Un delizioso piccolo lago ai piedi del Monte Rosa, un´isola ben situata sulle acque calmissime, civettuola e semplice». Così scriveva lo scrittore francese Honoré de Balzac del Lago d´Orta, il più romantico d´Italia, a due passi dalla sponda piemontese del "cugino" Lago Maggiore. Un luogo di grande fascino che ha ispirato anche Browning e Nietzsche, il quale nel 1882 soggiornò per qualche giorno sulle sue rive assieme alla bella e giovanissima Lou Salomé, visitando anche il Sacro Monte che si erge alle spalle. Un´atmosfera di spiritualità, silenzio, raccoglimento mistico avvolge l´Isola di San Giulio (la si raggiunge in battello da Orta), dominata dal convento, dove si è insediata la comunità delle monache Benedettine, e dalla Basilica fondata nel 390 e poi modificata nei secoli successivi. Suggestiva è la leggenda secondo la quale l´Isola era un tempo abitata da un grosso serpente che aveva distrutto ogni cosa. La pace tornò quando Giulio, un santo che sapeva comandare alle acque, si avvicinò al lago e stese il suo mantello facendo dileguare il feroce animale. A pochi chilometri da Milano (per raggiungerlo ci vuole circa un´ora di macchina), il Lago d´Orta, con le sue bellezze paesaggistiche che paiono uscire da un acquarello e le belle ville patrizie, val bene una gita. E, se il visitatore è appassionato di gastonomia, non mancherà di assaggiare la classica mortadella ortese e il tapulon, piatto tipico a base di carne di asino.
(p.z.)