mercoledì 16 luglio 2003

psicoanalisti: una bella chiacchierata tra amici

Il Giornale di Vicenza Mercoledì 16 Luglio 2003
Psicoanalisti a consulto a Lavarone nel convegno del Centro studi Gradiva, quest’anno dedicato ai «Nuovi disagi della civiltà». Il tasso di scontento attuale per il consumismo è altissimo
La nostra normale infelicità

Nel suo saggio Il disagio della civiltà Sigmund Freud indicava i "sacrifici pulsionali" imposti dalla civile convivenza come causa del malessere avvertito sia dal nevrotico che dall'uomo comune. Era l'anno 1929. Oggi, nella cultura occidentale avanzata, di fatto nessuno pone limiti alle nostre pulsioni e al nostro desiderio di autoaffermazione, eppure la libertà dai vincoli repressivi non ci rende felici. Serpeggiano, invece, nuove forme di malessere. Da questa constatazione ha preso spunto il congresso organizzato a Lavarone dal Centro Studi Gradiva. Quest'anno, nell'esplorare le frontiere della psicoanalisi, l'attenzione si è concentrata dunque sui «Nuovi disagi della civiltà», in un confronto serrato con la sociologia e l'antropologia per individuare e comprendere i cambiamenti. Superata l'identità unitaria della società industriale, oggi non possiamo ignorare gli shopping center, nuovi spazi fluidi che originano nuovi comportamenti e nuovi stili. Massimo Canevacci dell'Università La Sapienza ha sottolineato il transito dalle merci tradizionali alle merci odierne, a forte componente visuale: i loro corpi, per la forma e per il modo di presentazione (il packaging) hanno un vero e proprio sex-appeal. Ecco dunque il fascino dell'inorganico, che ha una biologia sempre più sessuata, dove sfuma la distinzione fra utile e inutile, e interviene la molteplicità della comunicazione pubblicitaria, sofisticata, ad altissimo livello di produzione semiotica.
La comunicazione è, anzitutto, televisione, e in questo campo è importante volgere l'attenzione ai bambini. Per la prima volta nella storia dell'umanità, tutti i bambini del mondo crescono conoscendo la stessa fantastica mitologia: ad affermarlo è Marina D'Amato, autrice di ricerche e pubblicazioni sul rapporto fra media e minori. I nuovi eroi, con i loro valori e modelli di comportamento, attraversano lo schermo della televisione e popolano tutte le zone del pianeta. Si possono individuare tre matrici dominanti: quella protestante, dove l'eroe vince, da solo, contro tutti, quella scintoista dei cartoni giapponesi, dove gli eroi raggiungono i risultati a costo della morte; poi ci sono i cartoni senza morale, vero e proprio filone dei senza-storia. Se aggiungiamo l'invadenza della pubblicità e la spettacolarizzazione imposta dall'audience, allora è davvero urgente educare i ragazzi a usare la televisione rimanendo liberi.
Sempre in tema di bambini la psicoanalista Anna Ferruta, sulla base della sua esperienza clinica, ha analizzato alcuni snodi fondamentali per il processo di identificazione, e precisamente la sessualità infantile, il dolore dei bambini e l'esigenza di appartenenza a un gruppo. La malattia del tempo moderno sta nella velocità, che è impedimento per il processo di identificazione.
Il tasso di scontento attuale è altissimo. Per Simona Argentieri dell'Associazione Italiana di Psicoanalisi serpeggiano nuove forme di malessere, ma soprattutto di "normale infelicità", che si diffondono nella vita di coppia, nella famiglia, nella definizione dell'identità di genere sessuale, nelle relazioni sociali. Potremmo vivere la pienezza delle emozioni e degli affetti, invece rischiamo di avere passioni affievolite ed emozioni false.
Insomma quella attuale è una società ad alto rischio che trasferisce sul piano individuale le proprie contraddizioni: secondo Ildo Tumscitz, psicologo e psicoterapeuta, in questa condizione di sicurezza endemica, assume un ruolo di primo piano l'elaborazione soggettiva dei rischi e delle minacce. Per contrastare i rischi di vulnerabilità e impoverimento del pensiero, è urgente mettere in atto misure adeguate nella scuola.
Il convegno organizzato dal Centro Gradiva si è svolto nel Centro Congressi di Lavarone con la partecipazione di numerosissimi docenti e terapeuti. L'iniziativa comprendeva anche, nell'arco di un'intera settimana, una rassegna cinematografica, una mostra dell'editoria psicoanalitica, presentazioni di libri. E a proposito di libri, il Premio Gradiva è stato assegnato, quest'anno, ex-aequo a due titoli: Il limite dell'esistenza di F. De Masi e Paesaggi della psiche di P. Aite, entrambi dell'editore Bollati Boringhieri.