(segnalata da Stefania Casule)
La Stampa VIVEREROMA 20.9.03
LETTERE
Quando un film ti emoziona
di Roberta Pugno
Il processo di annullamento
Sono una pittrice di Roma e vorrei intervenire, nel dibattito che si è aperto sul film Buongiorno, notte di Marco Bellocchio. Vorrei affrontare il discorso sul difficile rapporto (che riguarda da vicino anche la mia professione e la mia vita) tra arte, storia e politica, tra soggettività dell’artista e oggettività del mondo esterno. Il film di Bellocchio, a vederlo e a rivederlo, dà emozioni fortissime. Il fatto che sia piaciuto ai giovani e che abbia successo all’estero prova che non è un film di cronaca, né un racconto di un tragico momento della vita politica italiana. L’arte, e Bellocchio è sicuramente un artista, non solo stravolge la storia, ma la può capovolgere. Allora questo film che cos’è? Forse è la storia di un incontro tra due persone diverse, anzi opposte: una giovane donna, razionale, falsamente ribelle, plagiata nel comportamento e nel pensiero da un’ideologia criminale e patologica, ed un uomo saggio, di straordinaria umanità, un uomo incomprensibile. E’ la storia di una trasformazione, e andando ancora più a fondo, si potrebbe dire che il film nasce da un’idea geniale: dare immagini (utilizzando una vicenda nota e complessa come quella del rapimento di Moro) ad una dinamica interumana invisibile, ma molto frequente. È la dinamica che la psichiatria definisce «annullamento» e la filosofia «nientificazione». Ma il racconto va avanti e il finale è davvero una sorpresa... Può succedere che il padre che volevamo uccidere, l’amante che volevamo cancellare, lo psichiatra che volevamo eliminare, non muore; e tu gioisci (ed è per questo che il film di Marco è stato «liberatorio»), perché alla tua violenza l’altro, a volte, reagisce con la vita.
«SEGNALAZIONI» è il titolo della testata indipendente di Fulvio Iannaco che - registrata già nel 2001 - ha ormai compiuto il diciottesimo anno della propria continua ricerca e resistenza.
Dal 2007 - poi - alla sua caratteristica originaria di libera espressione del proprio ideatore, «Segnalazioni» ha unito la propria adesione alla «Associazione Amore e Psiche» - della quale fu fra i primissimi fondatori - nella prospettiva storica della realizzazione della «Fondazione Massimo Fagioli»