sabato 27 settembre 2003

Samira Makhmalbaf

La Stampa 27 Settembre 2003

Makhmalbaf, la desolazione
che spezza i sogni della vita
di Lietta Tornabuoni


TRA l'estate e l'autunno del 2002, Samira Makhmalbaf, iraniana, 23 anni, bella, andò a girare a Kabul: voleva rispecchiare in un film cosa fosse cambiato in Afghanistan, soprattutto per le donne, dopo la caduta dei talebani. I suoi precedenti film li aveva ambientati in Iran («La mela», 1997), sul confine Iran-Iraq in Kurdistan («Lavagne», 2000), nel mondo allarmante che la circonda («Se ci sono i Medici senza frontiere, possono esserci anche i Filmaker senza frontiere», dice). La accompagnavano in Afghanistan, come usa nella sua gran famiglia di cineasti, il produttore, soggettista e montatore Mohsen Makhmalbaf suo padre, la sorella tredicenne Hana Makhmalbaf autrice del documentario sulla lavorazione del film poi presentato all'ultima Mostra di Venezia con il titolo «The Joy of Madness»
Molto bello, premiato a Cannes 2003, «Alle cinque della sera» ha come protagonista una ragazza di Kabul, all'inizio piena di vitalità, di desideri e di ambizioni (vuol diventare presidente della Repubblica), amica di un poeta (è lui a insegnarle i versi di Garcia Lorca del titolo, e lei li recita a se stessa nei momenti più tristi chiedendo consolazione alla forza universale della poesia). Poco a poco, però, la ragazza viene sopraffatta dalla desolazione. Suo fratello è morto in Pakistan, senza che la famiglia lo sappia con certezza. Suo padre carrettiere, conservatore integralista, per trovare rifugio in un luogo santo la porta via da Kabul in compagnia della cognata vedova inconsapevole e del bambino piccolo di lei che muore di stenti. Anche il cavallo stramazza per la fatica e la fame. Adesso, dopo i talebani, le donne possono studiare o lavorare, ma debbono seguitare a portare la burqa per strada e restano oppresse dalla tradizione, dalla religione, dalla famiglia. L'Afghanistan appare un Paese di macerie e deserti, con pochissimo cibo e rari tetti sotto cui trovare riparo: azzerato dalla guerra molto più che dai talebani.
Lo stile di Samira Makhmalbaf è singolare, fortemente realista e insieme lirico-simbolista: all'ammirazione per la sua bravura di cineasta si unisce il rispetto per il suo impegno civile fattivo e appassionato.
ALLE CINQUE DELLA SERA
(Panj ès asr)
Di Samira Makhmalbaf
Con Ageleh Rezaee, Abdolghani Yusef-zay, Marzieh Amiri
Drammatico. Iran/Francia,2003.
TORINO , cinema Massimo. MILANO , Anteo, Colosseo, ROMA , Eden, Intrastevere, Lux, Quattro Fontane.