martedì 2 settembre 2003

un'intervista a Federico Masini sul trasferimento della Facoltà di Studi Orientali all'Esquilino

(segnalato da Giovanni Senatore)
http://www.stranieriinitalia.it/news/orientali1set2003.htm
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Roma: la Facoltà di Studi Orientali si trasferisce a piazza Vittorio, cuore multietnico della capitale

ROMA - Nel quartiere più multietnico della capitale arrivano anche gli "stranieri" dell'ateneo romano.
di Elvio Pasca

La Facoltà di Studi Orientali, fiore all'occhiello (è l'unica in Italia) dell'Università La Sapienza, ha quasi completato il suo trasferimento dalla vecchia città universitaria a piazza Vittorio, nei locali dell'ex Caserma Sani.

Già l'anno scorso i milleottocento studenti della facoltà hanno potuto seguire le lezioni di arabo, cinese, coreano, ebraico, giapponese, hindi e persiano nel cuore della "Babele" romana.
Un'occasione unica per tuffarsi in quelle culture che, fino a ieri, per molti studenti rischiavano di rimanere tra le pagine dei libri.

Per il preside Federico Masini, che è anche docente di lingua e letteratura cinese, non sarà un incontro a senso unico.
La sua facoltà vuole costruire un dialogo con i nuovi vicini, creando momenti di incontro e integrazione culturale.

"Ho già preso contatti ufficiali - spiega il prof. Masini - con la comunità cinese, per avviare iniziative che facciano conoscere ai cinesi di piazza Vittorio la presenza di questa struttura".
La facoltà si farà quindi promotrice di cineforum, presentazioni di libri e seminari aperti ai tanti nuovi cittadini della zona.

"L'anno scorso - continua il preside - abbiamo organizzato, con un buon riscontro di pubblico, due rassegne di film coreani e indiani. Le ripeteremo quest'anno, dedicando una manifestazione simile anche ai film cinesi".

La facoltà attiverà anche uno "sportello" aperto al pubblico e affidato ai suoi studenti, che potranno così esercitarsi nella conversazione in lingua.
Lo sportello non darà consulenze di tipo normativo ("è al di fuori delle nostre competenze"), ma di carattere culturale. Nei suoi locali verrà infatti trasferita anche la biblioteca della facoltà con il suo prezioso patrimonio di testi orientali.

Per italiani e stranieri che quei libri volessero anche acquistarli, a piazza Vittorio c'è poi Orientalia, libreria specializzata gestita da alcuni ex studenti della Facoltà.

Senza dimenticare che anche tra gli studenti ci sono degli stranieri, molti dei quali figli di immigrati che trovano nei corsi della Facoltà di Studi Orientali del professor Masini un ponte con la cultura dei propri padri.
"Mentre - spiega Masini- i ragazzi parlano il cinese a casa loro, solitamente in un dialetto, vengono da noi per imparare a scriverlo e per studiare la letteratura . Un modo per riqualificarsi sulla loro stessa identità culturale".

Ma non di soli libri vive l'uomo, tanto meno un giovane studente.
Ecco allora fiorire le convenzioni tra la facoltà ed i tanti ristoranti e fast food etnici del quartiere. "È giusto- scherza il preside - che chi studia il cinese mangi anche cinese. Naturalmente a prezzi convenienti…"

L'interessantissima simbiosi tra facoltà e quartiere, toccherà infine i suoi livelli massimi tra qualche mese, quando al piano terra dell' ex Caserma Sani sarà trasferito anche il mercatino dell'abbigliamento di Piazza Vittorio, gestito per lo più da stranieri.

Per il prof. Masini, che a quarantadue anni è anche il più giovane preside d'Italia, è l'ennesima scommessa: "Può venirne fuori un caos totale oppure una cosa davvero interessante.
Ma sono ottimista: sono sempre gli studenti a trasformare le cose piuttosto che ad esserne trasformati"…

(1 settembre 2003)