venerdì 7 novembre 2003

omicidi: le cifre Eurispes

Gazzetta di Parma 7.11.03
Omicidi in famiglia: estate record
Eurispes, nel 2003 un delitto di coppia ogni due giorni. Primato al Nord


(gli stessi dati sono riportati da molte altre testate, soprattutto locali)



ROMA - Il sole a picco e le alte temperature dell'estate più lunga e più calda degli ultimi due secoli hanno inciso negativamente sulla scena del crimine: da maggio ad agosto 2003, in base ai dati della Criminalpol, sono stati registrati 257 omicidi, ben il 21,8% in più rispetto al quadrimestre precedente. E questo vale anche per gli omicidi maturati all'interno della coppia e della famiglia, che sono aumentati del 12%, passando da 49 a 55.

E' quanto emerge dalla seconda indagine quadrimestrale di quest'anno, realizzata dall'Osservatorio messo a punto dall'Eurispes e dall'Associazione «Ex» sui delitti di coppia e familiari, che conferma, anche per il periodo 1° maggio-31 agosto, un omicidio di coppia ogni due giorni. Sul totale dei delitti segnalati dalla Criminalpol, l'incidenza degli omicidi commessi da mariti, mogli, conviventi, fidanzati, figli, padri, madri e altri parenti - secondo le rilevazioni dell'Osservatorio - è stata complessivamente pari al 21%. Particolarmente alto anche il numero dei tentati omicidi: 23, di cui 10 di coppia e 13 familiari.

La maggioranza degli omicidi rilevati (36 su 55) è avvenuta all'interno della coppia: è la convivenza matrimoniale il terreno più fertile nel quale matura la possibilità di uccidere il partner e, talvolta, anche i figli in comune. Il «copione» usuale è quello dell'omicida di sesso maschile che uccide la partner, soprattutto quando questa decide di chiudere il rapporto, ma ci sono ben sei casi in cui la parte si è invertita: quattro sono le mogli assassine, più una giovane amante di un uomo decisamente anziano e una moglie che dà fuoco al marito e alla sua amante.

Fra gli omicidi familiari/parentali, c'è una netta prevalenza dei figlicidi rispetto alle altre tipologie.

Su 23 vittime, ben 14 sono figli e figlie vittime di padri e madri assassini. Le madri sono cinque, e una di loro ha deciso di eliminare la figlia psicotica di 35 anni perché «stanca di lottare».

Per quanto riguarda le motivazioni, si nota una scomparsa di quella legata alla «scoperta di tradimento» e la comparsa, invece, della «non accettazione della separazione per paura di perdere i figli». La «sofferenza mentale» e le «condizioni di vita disperate o disagiate» sono comunque al primo posto, con 14 casi su 55. In 7 casi a spingere al delitto è stata l'incapacità di elaborare e accettare la fine della relazione; nello stesso tempo, la «non accettazione della separazione complicata dalla presenza dei figli» ha riguardato 6 casi.

Nell'analisi della dislocazione degli omicidi sul territorio, il Nord si conferma l'area geografica in cui vengono commessi più omicidi e quella in cui si è verificata la metà dei casi rilevati: 26 su un totale di 55. La classifica generale vede al primo posto la Lombardia, dove sono stati commessi 15 omicidi, seguita da Lazio, Emilia Romagna e Liguria.