mercoledì 10 dicembre 2003

la distribuzione nei multiplex

La Repubblica 10.12.03
IL DISTRIBUTORE
Carlo Macchitella di 01
"È un fatto: gli americani tirano di più"
Nei multiplex funziona il blockbuster targato Hollywood


ROMA - «Per il cinema italiano, il nodo della distribuzione non è stato ancora del tutto risolto». Ne conviene anche Carlo Macchitella, presidente di 01 e direttore generale di Rai Cinema, «ma il vero problema riguarda la scarsa visibilità della produzione nazionale nei multiplex, dove i nostri film vengono spesso smontati, anche quanto ottengono risultati positivi, per far posto ai titoli delle majors. "Caterina va in città", per citare un caso, è stato un successo, ma avrebbe potuto fare ancora meglio. Il fatto è che a determinare i grandi successi nei multiplex sono ogni anno quei 7/8 blockbusters hollywoodiani e, per accaparrarseli in molte copie, i multiplex sono costretti a programmare anche gli altri prodotti del listino».
Come si esce dall'impasse?
«Diventando sempre più forti e competitivi e affiancando al cinema italiano qualche buon film americano che serva da traino al resto del listino. È quanto cerca di fare 01».
Non avete esagerato privilegiando i multiplex, a scapito del circuito tradizionale, dove i film d'autore vanno meglio?
«Non abbiamo fatto questo: semplicemente abbiamo cercato di portare certi film, come quelli di Avati, Bellocchio, Virzì, anche nei multiplex per avvicinare il prodotto di qualità a un pubblico che altrimenti non l'avrebbe mai scelto».
Tuttavia gli autori italiani si lamentano per la scarsa attenzione nei loro confronti.
«È un´accusa che respingo: Rai Cinema e 01 hanno offerto a tutti i film italiani prodotti o distribuiti le condizioni minime indispensabili per affrontare il mercato. Alessandro Benvenuti ha lanciato accuse feroci, ma "Ti spiace se bacio mamma?" è uscito con 65 copie, lo sforzo distributivo è stato evidente. Ma se il pubblico, a torto o a ragione, rifiuta un titolo non c'è nulla da fare».
Il problema è che certi film per farsi conoscere avrebbero bisogno di tempi più lunghi.
«Vero. Il consumo di film in sala si è molto velocizzato, ma temo che indietro non si torni. Ma mentre una volta la vita di un film si esauriva in sala, oggi i successivi sfruttamenti si sono moltiplicati. Ci sono film che recuperano sul mercato video o su quello tv. "Ti spiace se bacio, mamma?" è un film che probabilmente funzionerà di più nel consumo sul piccolo schermo».