una segnalazione di Domenico Fargnoli
La Repubblica 9.1.04 Edizione di Firenze
LEGGERE PER NON DIMENTICRE
Il padre della psicanalisi
Un ritratto del padre della psicanalisi: una nuova lettura del "complesso materno" di Freud e dei rapporti con le donne della sua vita. Uno stretto intreccio tra biografia e storia delle idee. È il libro Freud messo a fuoco messo a fuoco di Roberto Speziale-Bagliacca (Bollati Boringhieri), che l'autore presenta oggi alle 17.30 alla Biblioteca comunale centrale di via Sant'Egidio. Introduce Antonino Ferro. È il primo incontro del 2004 di "Leggere per non dimenticare", il ciclo curato da Anna Benedetti.
Freud e le donne
di SPEZIALE-BAGLIACCA
Le righe scelte offrono la ricostruzione storica della cultura medica agli inizi della psicoanalisi, rivelando pratiche di estrema violenza, soprattutto ai danni di donne e bambini, pratiche che oggi - meno di cento anni dopo - sono attribuite solo a popolazioni con una civiltà in ritardo di millenni.
(pag. 97-103)
«QUANDO subentrano le teorie dei nervi, il corpo viene percepito come percorso da "corde" che possono essere tese al punto da vibrare al minimo stimolo. È a questo punto - alla fine del '700, secondo Shorter - che inizia la fortuna di espressioni come "malato di nervi", "esaurimento nervoso". Queste formule ingloberanno, fino ai nostri tempi, non solo le malattie neurologiche, ma anche i disturbi psichici di competenza della psichiatria.
Questo cambiamento di paradigma modificherà anche gli interventi per sedare l'ansia: ai salassi, rimedi tipici della teoria umorale, lentamente subentra l'antico utilizzo dei bagni termali e l'uso di correnti elettriche. Ma in seguito si interverrà con gli assalti chirurgici. "L'idea fissa di aver bisogno di un intervento chirurgico rappresenta un sintomo psicosomatico", spiega correttamente Shorter. La principessa Marie Bonaparte, fondatrice della psicoanalisi in Francia, esprime questo sintomo. Le pratiche chirurgiche andavano dalla circoncisione ai tagli sul prepuzio nei maschi, all'amputazione, alla circoncisione e alla scarificazione della clitoride nelle femmine, e via via tutte le pratiche pensabili, fino all'infibulazione, che oggi, dimentichi di un passato assai prossimo, consideriamo tipica solamente di popolazioni primitive e incivili.
Tra le operazioni chirurgiche che il professor Halban praticava c'era il riavvicinamento della clitoride al meato uretrale. Sotto pseudonimo, la Bonaparte stende un articolo in cui afferma che Halban aveva operato cinque donne e che aveva ottenuto risultati positivi. In seguito, dopo essersi fatta operare da lui, dovette riconoscere a se stessa che quel tipo d'intervento non comportava orgasmi più facili. Quell'operazione aveva segnato "la fine della luna di miele con l'analisi"; Freud manifestò il suo malumore alla principessa: se non avesse desiderato diventare analista, in un caso come questo avrebbe potuto permettersi una grande libertà, ma non come analista: "l'analisi infatti da un lato libera gli istinti, ma anche consente di dominare gli istinti", riporta sempre la Bertin (frase che, se fosse confermata, dovrebbe lasciare più che stupiti perché esprime ciù che Freud pensa che la psicoanalisi avrebbe dovuto ottenere, non ciò che in realtà era capace di ottenere).
Più tardi, probabilmente depressa perché abbandonata da un amante, decide di farsi operare una seconda volta».
La Nazione 9.1.04
LEGGERE PER NON DIMENTICARE
l'opera di Speziale-Bagliacca
Tutti i tormenti di Freud
"Leggere per non dimenticare", ciclo di incontri a cura di Anna Benedetti, ricomincia oggi [venerdì 9.1.04 ndr] alle 17.30 alla Biblioteca Comunale Centrale in via S.Egidio 21. Oggi tocca a Roberto Speziale-Bagliacca con Freud messo a fuoco. Passando dai padri alle madri (Bollati Boringhieri, 2002). Introduce Antonino Ferro. Roberto Speziale-Bagliacca, psicoanalista milanese, vive da anni nella Riviera Ligure e insegna alla facoltà di Medicina di Genova. In questo suo saggio si dice convinto che chi difende l'opera e la personalità di Freud anche dalle critiche corrette rivela una mancanza di fiducia nella sua capacità di superare il giudizio della storia. Solo intaccando il mito che si è andato costruendo intorno alla sua persona, Freud può emergere autenticamente come una delle figure centrali del dibattito scientifico del ventesimo secolo. Ecco una breve intervista all'autore.
L'interpretazione del titolo del libro è quella della metafora ottica, vale a dire la messa a fuoco di immagini diverse di Freud, oppure allude a qualche altra intenzione?
«L'interpretazione del titolo Freud messo a fuoco (volutamente ambiguo) è lasciata al lettore. C'è chi ha pensato che fosse mia intenzione dare Freud alle fiamme, chi invece ha ricordato che le sue opere furono messe al rogo a Berlino e a Vienna e che lungo tutto il ventesimo secolo ci sono statiripetuti tentativi di bruciarle come testi scientifici. Personalmente d'aver scelto questo titolo pensando a un Freud inquadrato con apparati ottici di portata differente: una sorta di grandangolare per vederlo calato nell'Europa del suo tempo, una sorta di teleobiettivo per poterlo osservare da molto vicino, tra l'altro, mentre analizza i suoi pazienti»
Freud e la sua teoria possono riservare ancora sorprese?
«Freud era un pensatore che ha prodotto una quantità impressionante di modelli e di intuizioni originali - sovente annegate in altre teorizzazioni - che non sempre riuscì a sviluppare. Se non altro per questo motivo, la sua teoria, che pure è per molti versi superatra (la psicoanalisi freudiana è radicalmente cambiata) riserva continue sorprese. Quanto invece a Freud come essere umano, occorre partire dal fatto che intorno a lui è stato creato un mito e che lui stesso contribuì a crearlo. Se uno si prefigge di andare a controllare anche le tessere apparentemente più insignificanti del mosaico che compone quel mito, come ho tentato di fare io, allora scopre una quantità di cose sorprendenti. La principale m'è sembrata il recupero del suo tormentato rapporto con la madre, per lo più negato sia da Freud che dalla maggior parte degli storici»
DAL CATALOGO BOLLATI BORINGHIERI:
Freud messo a fuoco.
Passando dai padri alle madri
di Speziale Bagliacca Roberto
Collana Saggi. Psicologia
Prezzo €24,00
il contenuto
Una prima attrezzatura ottica inquadra la scoperta che Freud ci ha lasciato, le esperienze di coloro che lo precedettero, i ripensamenti che ha avuto e le intuizioni che gli sono sfuggite. Una seconda mette a fuoco momenti della sua vita e del suo lavoro, collegandoli alla teoria e alla pratica da lui iniziate, a loro volta poste a duro confronto con la psicoanalisi moderna, radicalmente diversa da quella delle origini. I molti lati oscuri del rapporto di Sigmund con sua madre, da lui negati, e affrontati con un eccesso di cautela dalla maggior parte degli storici, hanno condizionato la sua visione della psiche umana, influenzando generazioni di analisti. È questa la tesi originale del saggio, che permette di afferrare risvolti inediti sia di quelli che, con l'espressione dell'"uomo dei lupi" sono stati chiamati i "disastri" della psicoanalisi, sia delle lacune iniziali, che i detrattori amano invocare per tentare la pura demolizione della psicoanalisi stessa. In realtà, da alcuni primi analisti mal formati, spesso mandati letteralmente allo sbaraglio, ma dotati di notevole creatività, è nata la disciplina che Freud aveva intuito e solo in parte edificato.
"L'autore si confronta con il "complesso materno" di Freud, in uno stretto intreccio tra biografia e storia delle idee. Il metodo che utilizza è quello dell'onestà intellettuale, senza bisogno di intellettualizzazioni retrospettive, ma sostenuto dalla fiducia costante nella psicoanalisi e nei suoi strumenti trasformativi."
(Simona Argentieri)
l'autore
Roberto Speziale-Bagliacca, psicoanalista milanese, vive da anni nella Riviera Ligure e insegna alla Facoltà di Medicina di Genova. Tra i suoi lavori, tradotti in numerose lingue, "Adultera e Re. Un'interpretazione psicoanalitica e letteraria di "Madame Bovary" e "Re Lear", apparso in questa stessa collana (2000), e "Colpa" (Astrolabio, 1997).
Dello Stesso Autore:
Adultera e re. Un'interpretazione psicoanalitica e letteraria di "Madame Bovary" e "Re Lear", €15,49
«SEGNALAZIONI» è il titolo della testata indipendente di Fulvio Iannaco che - registrata già nel 2001 - ha ormai compiuto il diciottesimo anno della propria continua ricerca e resistenza.
Dal 2007 - poi - alla sua caratteristica originaria di libera espressione del proprio ideatore, «Segnalazioni» ha unito la propria adesione alla «Associazione Amore e Psiche» - della quale fu fra i primissimi fondatori - nella prospettiva storica della realizzazione della «Fondazione Massimo Fagioli»