lunedì 2 febbraio 2004

Cassirer vs Heidegger

Repubblica 2.2.04
FILOSOFIA
ERNST CASSIRER E LA FORZA DELL'UMANESIMO
di FRANCO VOLPI


Tra le fine di febbraio e i primi di marzo del 1929, a Davos, Cassirer e Heidegger ingaggiarono una memorabile disputa su Kant. In realtà fu lo scontro tra due modi di fare filosofia: quello elegante e sfumato dell´eminente umanista, che aveva appena pubblicato la Filosofia delle forme simboliche, e quello violento e travolgente del nuovo astro filosofico, che Essere e tempo aveva d´un colpo reso celebre. Alla sera, in un teatrino improvvisato, gli studenti mimarono la contesa, e il giovane Levinas, imbiancatasi la chioma con della farina, impersonò il canuto Cassirer che le prendeva di santa ragione. A distanza di tanto tempo ci si chiede: Cassirer fu veramente lo sconfitto? Non c´è dubbio che quanto a forza speculativa Heidegger lo sovrastasse, ma le potenze cui il maestro teutonico serviva erano davvero migliori dell´umanesimo che Cassirer impersonava? Dopo un lungo silenzio, da qualche tempo si sta riscoprendo il pensiero di questo grand seigneur della filosofia, anche grazie a studiosi italiani come Massimo Ferrari e Giulio Raio. Quest´ultimo presenta ora il primo tomo degli scritti postumi contenente la quarta parte inedita della Filosofia delle forme simboliche. Al centro sta proprio il tema discusso a Davos: che cos´è l´uomo? E come va compreso in termini filosofici? Come animal symbolicum o come Dasein?