venerdì 27 febbraio 2004

omosessualità

una segnalazione di Paolo Izzo

Agenzia Radicale, News del 27-02-2004
http://www.quaderniradicali.it/agenzia/index.php?op=read&nid=608
Conversazione sull'omesessualità


A Macario Principe, membro associato della Società Psicoanalitica Italiana (SPI) e dirigente psicologo presso l’ASL Napoli 1, abbiamo posto alcune domande.

Lei fa differenza tra libertà sociale di comportarsi da omosessuale e tematica privata ed esistenziale dell’omosessualità ?

Io non ritengo che l’omosessualità vada considerata in una dimensione pubblica, ma che viceversa appartenga alla sfera delle libertà soggettive, e pertanto -nella misura in cui non entra in conflitto con le regole sociali- non vada nemmeno da considerare una sua eventuale normazione.

Da un punto di vista clinico e scientifico lei considera l’omosessualità una malattia ?

Rientra sicuramente in quella vasta problematica delle difficoltà delle “relazioni di oggetto” e più in particolare della scelta dell’oggetto sessuale. In quanto tale ritengo che l’omosessualità debba essere inquadrata clinicamente; però l’intervento terapeutico diviene opportuno unicamente quando tale scelta sessuale diventi fonte di sofferenza per il soggetto.

In un’ottica di diritto di cittadinanza va contemplata la prerogativa di matrimonio tra omosessuali?

In qualità di psicoanalista per me l’argomento non si pone; come cittadino ritengo che -tenuto fermo l’istituto della famiglia- vanno comunque individuate delle aree di garanzia alle quali queste coppie possano accedere.

Maurizio Mottola